domenica 30 dicembre 2007

Classifica di fine anno


G V N P Pti GF GS
PSV 17 11 3 3 36 39 14
Feyenoord 17 11 3 3 36 34 13
Ajax 17 9 6 2 33 46 25
FC Groningen 18 10 3 5 33 28 28
FC Twente 18 8 8 2 32 28 14
Roda JC 18 9 5 4 32 35 27
sc Heerenveen 18 9 3 6 30 42 25
FC Utrecht 18 8 4 6 28 39 31
AZ 16 7 4 5 25 29 18
Nac Breda 17 7 4 6 25 22 25
Vitesse 18 7 4 7 25 23 24
De Graafschap 17 6 4 7 22 21 26
VVV-Venlo 18 4 5 9 17 23 38
N.E.C. 18 3 4 11 13 15 31
Heracles Almelo 18 3 4 11 13 13 41
Sparta Rotterdam 17 2 6 9 12 22 42
Willem II 18 3 3 12 12 18 27
Excelsior 18 3 3 12 12 20 48


giovedì 20 dicembre 2007

PSV arrivederci, AZ addio


Non prosegue l'avventura in Champions del PSV ma sperarlo sarebbe stato da ultraottimisti. In un girone con Inter, Fenerbahce e CSKA Mosca il terzo posto che consentirà l'accesso alla coppa UEFA è da considerarsi buono. E' arrivato anche in modo netto, grazie al doppio successo contro i russi ma altrettanto nettamente è risultato evidente come gli olandesi non potessero essere competitivi contro le formazioni più forti (1 punto raccolto in 4 incontri).

La vera delusione è l'AZ che si conferma in parabola discendente anche in Europa mancando i 16esimi di finale che aveva raggiunto nelle ultime tre stagioni.
Dopo il buon pareggio a Leningrado e la vittoria di misura contro il Larissa gli uomini di Van Gaal stavano già pregustando la qualificazione a Norimberga dove vincevano 1-0 quando ormai mancavano 15 minuti al termine. Il tecnico non trovò allora di meglio che sostituire Opdam con Koenders, un cambio che credo continuerà a tormentarlo durante il sonno. Koenders infatti fece più danni che un terremoto venendo infilato a ripetizione dagli avversari e risultando il principale responsabile, assieme a chi lo mise in campo, della sconfitta che si materializzò con due reti tedesche tra i minuti 83 e 85. Agli olandesi non restava che battere l'Everton già qualificato nell'ultimo match ma oltre alla mancata vittoria arrivava, giusto per chiudere in bellezza, anche la prima sconfitta casalinga nelle coppe europee.

domenica 25 novembre 2007

Settimana di sorteggi


Quello del girone di qualificazione ai Mondiali sudafricani del 2010 ha messo l'Olanda contro Scozia, Norvegia, Macedonia e Islanda. E' l'unico girone con 5 squadre e si annuncia ricco di partite equilibrate.

Quello della fase finale dell'Europeo sarà in programma domenica prossima e le seguenti sono le possibili combinazioni con relative percentuali di passaggio del turno:





























































































































 
Cec
Cro
Ita
Sve
Ger-Fra
20
30
10
30
Ger-Pol
50
70
50
70
Ger-Rus
50
70
50
70
Ger-Tur
50
70
50
70
Por-Fra
10
20
0
20
Por-Pol
50
60
40
60
Por-Rus
50
60
40
60
Por-Tur
50
60
40
60
Rom-Fra
50
60
40
60
Rom-Pol
80
90
80
90
Rom-Rus
80
90
80
90
Rom-Tur
80
90
80
90
Spa-Fra
30
50
20
50
Spa-Pol
60
70
50
70
Spa-Rus
60
70
50
70
Spa-Tur
60
70
50
70


P.S.: ed ecco evidenziato il riquadro scelto dal destino. Poteva certamente andare meglio e l'unica mia speranza è di essere stato troppo pessimista (ma ne dubito).

mercoledì 21 novembre 2007

Bielorussia - Olanda 2-1


Sneijder ce la fa e viene confermato nel ruolo di centrocampista offensivo in quello che, a sorpresa, è di nuovo un centrocampo a tre. De Zeeuw e Van Bronckhorst sono piazzati davanti alla difesa mentre Van der Vaart è ostinatamente (e insensatamente) impiegato all'ala destra con Babel alla sinistra e Koevarmans centravanti.
I primi dieci minuti fanno ben sperare con l'Olanda che si muove spigliata riuscendo ad arrivare alla conclusione con facilità. Ci provano senza fortuna Sneijder, Van der Vaart e Babel ma i bielorussi non stanno a guardare, si rendono pericolosi a loro volta e in fase difensiva prendono piano piano le misure agli avversari. Koevermans, ben imbeccato da Sneijder, trova la rete al 23esimo ma è annullata per dubbio fuorigioco e rappresenta l'ultima azione olandese degna di rilievo di un primo tempo che si conclude con il pareggio dei padroni di casa in quanto a reti annullate e con oscuri presagi per una difesa apparsa titubante in più di un'occasione.
Sneijder rimane negli spogliatoi sostituito da Kuyt che si sistema all'ala destra con Van der Vaart finalmente impiegato nella sua posizione naturale. Non si hanno tuttavia molte opportunità per vedere in azione l'attacco per merito del pressing bielorusso che impedisce agli olandesi di sviluppare il loro gioco per poi colpirli in velocità. E' quello che accade al 49esimo quando Ooijer e Mathijsen sono tagliati fuori da un passagio filtrante che permette a Bulyga di trovare il vantaggio. L'Olanda prova a reagire trascinata da Van der Vaart che impegna il portiere avversario in due occasioni ravvicinate ma sono ancora i bielorussi a passare dopo un'azione corale che vede la difesa olandese giocare alle belle statuine. Nel finale ancora Van der Vaart prima crea per Babel il cui destro centra la traversa e poi realizza lui stesso quando manca un minuto al 90esimo.
E' la terza sconfitta nelle ultime sette partite e con avversari non certo di prima fascia. Non è servita ad evitare di essere testa di serie (la Germania ha rifiutato il "regalo" pareggiando col Galles) ma spero almeno che porti un po' di buon senso alla federazione quando, a dicembre, si discuterà sul prolungamento di Van Basten fino al 2010.

Artefici del proprio destino


Se la trasferta in Bielorussia è ormai ininfluente ai fini della qualificazione, da questo risultato potrebbe tuttavia dipendere il cammino europeo degli olandesi. L'Olanda ha infatti al momento il miglior coefficiente punti/partite che le assicurerebbe il posto di testa di serie alla manifestazione continentale assieme a Svizzera, Austria e Grecia. Una mancata vittoria in Bielorussia unita a una presumibile vittoria tedesca contro il Galles farebbe scivolare gli olandesi in seconda fascia con Italia, Repubblica Ceca e Croazia.
Sulla carta quindi un risultato negativo stasera garantirebbe quasi sicuramente un girone più morbido nella fase finale; una situazione paradossale che mi auguro non influenzi l'atteggiamento della squadra.
Le consuete discussioni su formazione e modulo sono passate in secondo piano ma sembra certo che saranno Babel e Kuyt a sostituire Seedorf e Van Nistelrooy ai quali Van Basten ha concesso un turno di riposo. Difficile anche l'impiego di Sneijder, leggermente infortunato, e probabile quindi rivedere de Zeeuw a centrocampo con Ooijer al centro della difesa.

domenica 18 novembre 2007

Olanda - Lussemburgo 1-0


Van Basten sceglie Koevermans come seconda punta centrale e ripropone il rombo di centrocampo nel quale Van Bronckhorst viene impiegato nella posizione più arretrata. De Zeeuw è "retrocesso" a centrale difensivo affiancato da Mathijsen mentre i laterali sono Melchiot e Bouma.
Non avevo bisogno di guardare la partita per sapere che sarebbe stata quasi interamente giocata nella metacampo lussemburghese. La curiosità stava semmai nel vedere se almeno in quest'occasione Van Basten che aveva promesso una gara spettacolare sarebbe stato di parola. Purtroppo per questo non bastano le buone intenzioni (il modulo era effettivamente molto offensivo) ma occorrerebbe anche un minimo di impianto di gioco che questa nazionale non è mai stata in grado di fare vedere.
Sebbene il divario non solo tecnico ma anche fisico sia a tratti imbarazzante al Lussemburgo basta infatti rimanere attento ed ordinato per ridurre i rischi a qualche mischia all'interno dell'area e a conclusioni dalla distanza. Solo da un paio di invenzioni di Van der Vaart giungono le uniche vere palle gol che però Van Nistelrooy non riesce a concretizzare. Il gol arriva comunque, al minuto 43, con Koevermans che, ben imbeccato da Sneijder, supera il portiere avversario con un esterno al volo.
Nella ripresa c'è Kuyt al posto di Van Nistelrooy ma gli olandesi continuano ad essere troppo lenti ed imprecisi per rendersi davvero pericolosi, unica eccezione una conclusione di Bouma sull'esterno del palo sugli sviluppi di un angolo. Il momento migliore arriva intorno alla mezz'ora con Kuyt, Bouma, Koevermans e ancora Kuyt che sfiorano il raddoppio in rapida sequenza ma il risultato rimane in bilico e nel finale è il Lussemburgo a fallire in due ghiotte occasioni gentilmente regalate dalla difesa olandese il clamoroso pareggio.
Si va insomma all'Europeo accompagnati dai fischi di Rotterdam rimpiangendo i tempi passati in cui non ci si faceva problemi a cacciare un allenatore prima di un grande torneo.

venerdì 16 novembre 2007

Qualificazioni atto finale


L'unica sconfitta casalinga nelle qualificazioni ai Campionati Europei l'Olanda la incassò il 20 ottobre 1963 per mano del Lussemburgo. A 44 anni da quel risultato che la estromise dal torneo sembra alquanto improbabile che la storia possa ripetersi e la partita di domani contro i lussemburghesi dovrebbe invece ufficializzare una qualificazione che tutti si sentono già in tasca.
Nell'ultima conferenza stampa Van Basten, che diventerà il secondo CT, dopo Hiddink, a centrare due qualificazioni consecutive a grandi tornei, si è detto convinto che contro squadre chiuse in difesa sia meglio impiegare due attaccanti centrali e quindi il 4-4-2. Un ragionamento davvero singolare considerato che è da un anno e mezzo che si incontrano squadre chiuse eppure l'idea dello spettacolare, sulla carta, 4-3-3 è stata messa in discussione solo un mese fa contro la Slovenia. Come si suol dire: meglio tardi che mai.
Sul fronte formazione, Van Persie e Robben sono gli unici indisponibili e le curiosità maggiori riguardano il nome dell'attaccante che affiancherà Van Nistelrooy, se Kuyt o Koevermans (Huntelaar non fa parte dei 18), e quello del centrocampista che dovrà far spazio al rientrante Van Bronckhorst. Quest'ultimo è infatti sempre stato titolare nella gestione Van Basten e, seppure la sua collocazione ideale sarebbe la panchina, non oso sperare che il buon Marco sia rinsavito al punto da mettercelo.
Pronosticare quali saranno i difensori è infine il solito rebus e centrarne 4 su 4 sarebbe un'impresa. Considerata tuttavia la pochezza dell'avversario è quanto meno auspicabile l'impiego degli esterni più offensivi (Melchiot ed Emanuelson) e dei centrali più veloci (Mathijsen ed Heitinga). Vedremo...

giovedì 18 ottobre 2007

Olanda - Slovenia 2-0


Già si sapeva che con le squalifiche di Mathijsen, Van Bronckhorst e Van Nistelrooy unite al rientro di Sneijder e Van Persie la squadra sarebbe stata completamente diversa rispetto a sabato ma quella di Van Basten è una vera e propria rivoluzione. In difesa Heitinga e Bouma, sabato laterali, vengono proposti al centro con Jaliens ed Emanuelson sulle fasce; il centrocampo è finalmente a 4 con Van der Vaart a destra, Seedorf a sinistra e Sneijder centrale più avanzato rispetto a de Zeeuw; in attacco Huntelaar e Van Persie giostrano entrambi da centravanti.
L'inizio non è certo entusiasmante ma prima ancora che si sia riusciti a costruire un'azione decente ci pensa Ilic con un avventato retropassaggio a servire Sneijder che non ha difficoltà ad eludere il portiere e depositare in rete la palla dell1-0. E' il 14esimo e la partita invece che ravvivarsi si assopisce ulteriormente con gli olandesi che mantengono il possesso di palla ma sono troppo lenti e prevedibili. Gli unici guizzi li regala il solito Sneijder che prima colpisce il palo servito ancora da un avversario e poi manda a lato da favorevole posizione dopo essere stato ben imbeccato da Van Persie. Visto le scarne note di cronaca (e nella ripresa saranno ancora meno...) sono le variazioni tattiche adottate man mano che la partita prosegue a catturare l'interesse generale. Alla mezz'ora Robben sostituisce l'infortunato Van der Vaart e si piazza al posto di Seedorf che passa a destra confermando che si tratta di un 4-4-2. Al quarto d'ora della ripresa è Van Persie a lasciare il campo anzitempo; lo rileva Ooijer che viene inserito al centro della difesa con conseguente spostamento di Heitinga a centrocampo per un 4-5-1 che oserei definire storico per la nazionale. Intanto la partita prosegue stancamente senza che nessuno dei due portieri venga minimamente impegnato nonostante che entrambe le difese siano lontane dal garantire sicurezza. A una manciata di minuti dal termine Babel, entrato al posto di un indispettito (giustamente) Robben, regala ad Huntelaar una rete facile facile che serve a quietare il pubblico che aveva cominciato a fischiare ma non certo a rendere sufficiente la prestazione.

domenica 14 ottobre 2007

Romania - Olanda 1-0


Van Basten sceglie Robben come ala sinistra, Heitinga e Bouma come laterali difensivi. Per il resto è la fomazione che mi aspettavo con la lieta novella che de Zeeuw è finalmente impiegato nel suo ruolo naturale di playmaker.
La pioggia battente e soprattutto il vento forte (nel primo tempo a favore della Romania) non agevolano certo il bel gioco ma l'Olanda appare disposta in campo con raziocinio e propositiva nel cercare il fraseggio con palla a terra. I centrocampisti si muovono con ordine e sia Van der Vaart che Robben giostrano su tutto il fronte offensivo senza dare punti di riferimento agli avversari. E' senza dubbio la migliore Olanda di queste qualificazioni che sfiora la rete con Bouma (traversa susseguente ad angolo) e impegna il portiere avversario con conclusioni di Seedorf e Van Nistelrooy. La Romania è quasi sempre costretta a lanci lunghi che, sospinti dal vento, finiscono per perdersi sul fondo e la difesa olandese non corre alcun pericolo.
Nella seconda frazione non cambia il tema tattico con gli olandesi che mantengono con autorità il controllo del gioco senza però pungere e i padroni di casa che hanno enormi difficoltà nel riuscire ad avvicinarsi all'area avversaria. Ci riescono solo scodellando calci di punizione sperando in una deviazione fortunata ed è quello che succede al 70esimo quando Stekelenburg respinge il colpo di testa di Codrea sui piedi di Goian che, in più che sospetta posizione di fuorigioco, non ha difficoltà a insaccare. Ora servirebbe sangue freddo e precisione e invece gli olandesi vanno in confusione totale rigettandosi sì nella metacampo avversaria ma a testa bassa, senza ragionare. Van Basten inserisce altre punte (prima Babel e nel finale anche Koevermans) ma non si conta una sola conclusione verso la porta rumena fino al 93esimo quando Bouma raccoglie una palla vagante e il suo tiro viene deviato per la seconda volta sul palo. E' l'ultima azione di una partita sfortunata che mi lascia però più ottimista rispetto ad altre vittoriose.

giovedì 11 ottobre 2007

Ultimi ostacoli


Le partite di sabato in Romania e mercoledì contro la Slovenia offriranno a Van Basten l'ultima occasione per complicarsi la vita in queste qualificazioni dopo che i precedenti tentativi sono stati resi vani da vittorie colte in modo fortunoso (vedere entrambe le gare contro l'Albania e l'andata in Slovenia).
Con quattro punti il biglietto per l'Europeo sarebbe praticamente in tasca ma il pareggio a Costanza è tutt'altro che scontato considerato che i rumeni vorranno poi affrontare la Bulgaria (attualmente a -2 dalla coppia di testa e con una partita in più) con un margine di punti rassicurante. Sarà insomma un esame importante per il superamento del quale non si potrà contare sugli squalificati Melchiot, Sneijder e Van Persie e gli infortunati Van der Sar e Kuyt.
Tra le convocazioni hanno destato perplessità quelle di Maduro (non si vedeva dal Mondiale e con l'Ajax è stato titolare solo una manciata di volte) e Robben (dimenticato dallo stesso Real Madrid in conseguenza dei perenni malanni alla caviglia), oltre a quella non arrivata per de Cler che sta disputando un ottimo campionato col Feyenoord e al quale è stato invece preferito Emanuelson, inguardabile nelle ultime partite.
Per quanto riguarda lo schieramento è pressoché certo che Van der Vaart sarà riproposto all'ala destra (nell'Amburgo come seconda punta sta segnando decisamente troppo) con Babel o Robben a sinistra mentre a centrocampo Seedorf dovrebbe prendere il posto di Sneijder e affiancare de Zeeuw e l'intoccabile Van Bronckhorst. In difesa pochi dubbi sui centrali (Ooijer e Mathijsen), molti sui terzini dove sono in cinque a giocarsi due posti.

venerdì 5 ottobre 2007

Disastro annunciato nel 1° turno UEFA


Dinamo Zagabria - Ajax      0-1   1-0  (3-2 dts)
Getafe - Twente             1-0   0-1  (2-3 dts)
Groningen
 - Fiorentina      1-1   1-1  (4-5 dr)
Heerenveen - Helsingborgs   5
-3   1-5
Pacos Ferreira - AZ         0-1   0-0

Ero purtroppo stato un buon profeta nell'evidenziare come a livello di club il calcio olandese si fosse indebolito rispetto alle passate stagioni. Solo l'anno scorso le squadre che avevano raggiunto la fase a gironi erano state ben quattro. Quest'anno solo l'AZ che pure aveva l'avversario più agevole ed ha comunque sofferto in modo inaspettato riuscendo ad avere la meglio in virtù della rete di Pocognoli ottenuta nei minuti finali della gara di andata.
Ancora una delusione per l'Ajax che, come nel preliminare di Champions dello scorso anno, si fa eliminare in casa dopo essersi imposta in trasferta e solo sotto 0-3 trova l'orgoglio di realizzare due reti comunque inutili.
Delude anche l'Heerenveen che dopo due ottime stagioni europee lascia stavolta la scena anticipatamente e senza onore incassando in Svezia una pesante goleada.
Si batte bene il Groningen che trova la rete (Nevland) e il pareggio a Firenze in una gara molto combattuta cedendo soltanto ai rigori al più blasonato avversario.
Discorso a parte merita il Twente che riesce a pareggiare con Wielaert il gol subito all'andata in pieno recupero ma poi è tradito da N'Kufo che prima sbaglia il rigore del 2-0 e poi si fa espellere rendendo i supplementari un'agonia. Il Getafe va a segno due volte ma gli olandesi riescono a rimontare (Engelaar e Arnautovic) ottenendo il successo parziale e meritandosi un'uscita tra gli applausi.

giovedì 13 settembre 2007

Albania - Olanda 0-1


Dopo avere ribadito più volte alla stampa che, disponendo di molti buoni giocatori e dovendo disputare due gare ravvicinate, avrebbe operato diversi cambi, Van Basten dimostra tutta la sua coerenza schierando per dieci undicesimi la formazione di sabato. Ooijer al posto di Heitinga è infatti l'unica novità nell'undici di partenza mentre anche Sneijder, recuperato dall'infortunio a tempo di record, è regolarmente in campo.
Purtroppo non mi è stato possibile vedere la partita ma solo dal fatto che il temibile attacco albanese sia stato reso innocuo devo dedurre che sia stata molto buona. Il risultato lo è stato senz'altro anche se Van Nistelrooy ha segnato in pieno recupero e con i padroni di casa in dieci
.

P.S.: negli articoli del dopo-partita la stampa olandese punta ancora una volta il dito contro le scelte di Van Basten (su tutte l'esclusione di Seedorf e l'impiego a destra di Van Persie) e la mancanza di gioco che ne è diretta conseguenza. Pur ammettendo che si è trattato di una partita dura per il gioco aggressivo ed intimidatorio degli albanesi sostenuti da un ambiente surriscaldato, è opinione di tutti che il gap tecnico fosse talmente elevato che la vittoria sarebbe dovuta essere più agevole. Il risultato è invece  giudicato bugiardo con i padroni di casa che nell'arco dei 90 minuti sono andati più vicini alla marcatura e gli olandesi capaci di farsi notare solo con velleitarie conclusioni di Sneijder e Van Persie. Almeno sino al 94esimo quando Van Nistelrooy metteva dentro l'unico cross dal fondo di tutto l'incontro (autore Emanuelson, entrato nella ripresa). A suggello della prestazione globale valgano le parole di Van der Sar: "Ancora non mi rendo conto di come abbiamo fatto a prendere questi 3 punti". 

martedì 11 settembre 2007

Turnover?


Se la vittoria contro la Bulgaria ha messo gli olandesi in una posizione privilegiata, quella di domani in Albania varrebbe il visto anticipato per la fase finale ma sarà tutt'altro che facile contro un avversario superato in Olanda con molta fortuna.
Van Basten ha annunciato che ci saranno cambiamenti usando come scusa quella delle partite ravvicinate. In realtà lui stesso non deve essere rimasto molto soddisfatto della prestazione contro i bulgari.
Con il rientro di Van der Vaart (dovrebbe prendere il posto dell'infortunato Sneijder, sempre che non venga piazzato all'ala) e la conferma di de Zeeuw (pare inevitabile dopo che la sua prestazione è stata elogiata da tutta la critica, Cruijff compreso), mi aspetto l'impiego di Seedorf dall'inizio che equivarrebbe alla rinuncia a Van Bronckhorst (che sia la volta buona? Ne dubito). Novità sono attese anche in una difesa apparsa titubante e insicura (sarà il turno di Ooijer?) mentre in attacco è probabile che venga dato spazio a Kuyt al posto di Babel ma su quale fascia verrà impiegato sarà una sorpresa.

domenica 9 settembre 2007

Olanda - Bulgaria 2-0


Van der Vaart non ce la fa a recuperare dall'infortunio al polpaccio e costringe Van Basten a schierare il tridente d'attacco più logico possibile (Van Persie, Van Nistelrooy, Babel). L'irrinunciabile Van Bronckhorst viene invece messo a far danni come centrocampista arretrato con de Zeeuw e Sneijder più avanzati ai suoi lati. Seedorf è in panchina, Afellay addirittura a casa. In difesa sono scelti Melchiot, Heitinga, Mathijsen e Bouma.
Mancando un qualsiasi impianto di gioco è impossibile vedere buone azioni corali e sono allora i singoli a dovere fare la differenza. Sneijder e de Zeeuw sono i più attivi, Melchiot è molto propositivo sulla destra dove si svolge gran parte del gioco olandese, Van Persie è troppo individualista e confusionario. Sembra addirittura che alle ali sia proibito raggiungere il fondo da tanta ostinazione che mostrano nell'accentrarsi. Il risultato è che Van Nistelrooy può giocare solo di sponda. In tutta la prima frazione si contano un cross dal fondo (Melchiot), zero occasioni da rete ma un gol grazie a una punizione di Sneijder dai 30 metri.
Nella ripresa il copione non cambia, la partita è brutta con errori a ripetizione da parte di entrambe le squadre finché al 58esimo, dopo una bella combinazione Bouma-Babel, la palla arriva a van Nistelrooy che nella prima occasione dell'incontro in cui può vedere la porta realizza il raddoppio con un rasoterra dal limite dell'area.
La Bulgaria prova adesso ad osare di più e, pur avendo due soli buoni giocatori (Berbatov e Petrov), sono sufficienti a tenere in apprensione l'intera retroguardia olandese. Un paio di conclusioni lambiscono il palo a portiere battuto, in un'altra è bravo Van der Sar. Van Basten toglie Sneijder ed inserisce Seedorf confermando la sua originale idea che sarebbero doppioni ed è proprio quest'ultimo a finalizzare sull'esterno del palo l'unica azione degna di nota dell'ultima mezz'ora.
Finisce così, tre punti fondamentali per la qualificazione e la conferma che di questo passo sarà l'obiettivo massimo raggiungibile.

giovedì 6 settembre 2007

Un tranquillo sabato di paura


Quella di sabato contro la Bulgaria pur non essendo l'ultima spiaggia rappresenta di certo un crocevia importante nel cammino verso l'Europeo. Mentre una vittoria consentirebbe infatti di affrontare le successive gare con maggiore tranquillità, un mancato successo, oltre a complicare enormemente il discorso qualificazione, finirebbe per immergere tutto l'ambiente in uno stato di tensione dal quale sarebbe poi difficile venirne fuori.
Non so quanti dubbi abbia Van Basten sulla formazione da mandare in campo ma se invece di dedicarsi al golf avesse passato lo scorso week-end a seguire il calcio europeo ne avrebbe comunque di meno. Afellay, Sneijder, Seedorf e Babel hanno dimostrato di meritare un posto. Con Van Persie e Van Nistelrooy punti fermi ecco fatto il 4-3-3. Questo sulla carta perché sono convinto che il buon Marco si farebbe tagliare un braccio piuttosto che rinunciare ai suoi pupilli Van Bronckhorst e Van der Vaart, magari, come ormai ci ha abituato, impiegandoli fuori ruolo giusto per evidenziare le sue innovative idee tecnico-tattiche alla cui comprensione una mente comune è impossibilitata ad arrivare.
Che dire... vincere è comunque ampiamente alla portata (nell'ultima amichevole bulgari sconfitti a domicilo niente di meno che dal Galles) e in quanto a convincere sono rimasti in pochissimi a credere che sotto l'attuale guida tecnica si possa arrivare a tanto. Almeno per questa volta però non sarà di primaria importanza.

giovedì 23 agosto 2007

Svizzera - Olanda 2-1


Van der Vaart è ancora una volta all'ala destra ma è solo uno dei cinque giocatori (gli altri Jaliens, Heitinga, de Zeeuw, Van Persie) impiegati in un ruolo diverso da quello usualmente ricoperto nelle rispettive squadre di club. Un sesto, Van Bronckhorst, è schierato come centrale di centrocampo avendo una giornata di Eredivisie di esperienza in quella posizione. De Zeeuw che la ricopre da sempre è spostato a destra con il risultato che non si hanno sue notizie per tutto il primo tempo. Il massimo dell'incoerenza si raggiunge però in avanti quando appare subito chiara la tendenza ad accentrarsi di entrambe le ali che finiscono per creare una grande confusione nella zona centrale dove gli spazi risultano per forza di cose troppo limitati. Nei primi 45 minuti non si conta una sola giocata sulle fasce, caratteristica tipica del 4-3-3, e gli unici pericoli portati alla difesa elvetica arrivano per conclusioni di Sneijder e Van Persie susseguenti ad azioni confuse. Gli svizzeri non fanno molto di più ma si dimostrano più ordinati ed equilibrati tanto che il vantaggio trovato grazie ad un rigore concesso molto generosamente appare comunque meritato.
Nella ripresa non rientrano, per un accordo col Real Madrid, Sneijder e Van Nistelorooy, due tra i più volenterosi, sostituiti da Seedorf e Kuyt  ma è l'inserimento di Babel al posto di Van der Vaart con conseguente spostamento sulla destra di Van Persie a rivitalizzare gli olandesi. Finalmente si vedono giocate di prima e qualche azione in velocità anche se nel momento migliore sono gli svizzeri a passare di nuovo grazie ad un favorevole rimpallo e ad una difesa non proprio attentissima. Nemmeno un minuto ed una bella giocata di Babel sulla sinistra è trasformata in rete da Kuyt. Manca ancora più di mezz'ora e ora il predominio olandese è netto. Van Persie sulla destra è una continua minaccia ma finisce sempre per perdersi sul più bello, Babel e de Zeeuw hanno un paio di occasioni e allo scadere è Seedorf a mancare la più ghiotta a pochi metri dalla porta avversaria.
Per la cronaca la Svizzera non superava una squadra top ten da 14 anni...

lunedì 20 agosto 2007

Prove di assetto


La stagione della nazionale comincia ufficialmente mercoledì in Svizzera dove la speranza di tutti è di poter tornare tra poco più di nove mesi. Un'amichevole che precede solo di due settimane il fondamentale impegno contro la Bulgaria ed è quindi presumibile che non ci siano esperimenti ma una sorta di prova generale.
Con il ritorno di Van Nistelrooy e Van Persie e l'esclusione di Huntelaar e Robben (quest'ultimo, tanto per cambiare, infortunato) sarà ancora una volta interessante valutare che ruolo Van Basten intenderà assegnare a Van der Vaart. Da questo dipenderà l'impiego degli altri giocatori del centrocampo tra i quali solo Sneijder dovrebbe avere per certo una maglia da titolare. Mi piacerebbe vedere nell'unidici di partenza sia de Zeeuw che Afellay ma si sa che il buon Marco non ama venirmi incontro. Spero almeno che il fatto che Van Bronckhorst giocherà a centrocampo nel Feyenoord metterà la parola fine sulla sua mai convincente e troppo prolungata esperienza da terzino.

giovedì 16 agosto 2007

Un poker per il titolo



Sarà difficile assistere ad un finale thrilling come nello scorso campionato ma nell'Eredivisie che parte questo fine settimana l'equilibrio sembra davvero farla da padrone. Peccato solo che sia un equilibrio verso il basso con le tre squadre di vertice della passata stagione che si sono tutte indebolite. Se però i risultati di tale indebolimento si potranno tristemente constatare nelle coppe europee c'è la speranza che almeno in patria la lotta per il titolo possa essere avvincente.
I campioni del PSV hanno perso i punti di riferimento sia in difesa (Alex) che a centrocampo (Cocu) ma se i giovani Afellay, Aissati e Bakkal potrebbero non fare rimpiangere il secondo appare comunque chiara la fragilità del reparto arretrato orfano del brasiliano.
L'Ajax, nonostante la cessione di Babel al Liverpool, era la strafavorita dopo gli acquisti di Bakircioglu, Suarez e Rommedhal ma nell'ultima settimana ha ceduto alle lusinghe del Real Madrid e ha perso pure Sneijder che era l'uomo più importante. La dirigenza ha promesso altri due acquisti ma intanto nell'andata del preliminare di Champions è arrivata la sconfitta a domicilio da parte dello Slavia Praga.
L'AZ, continuando imperterrita nella politica dei giovani, ha ceduto gli unici giocatori di esperienza (de Cler e Arveladze) sostituendoli con ventenni di belle speranze che rappresentano però dei punti interrogativi: Koenders in difesa, il brasiliano Ari e l'italiano Pellé in attacco. Per il centrocampo sono ritornati Agustien e Medunjanin con la speranza che trovino quella continuità di rendimento che era loro mancata in passato.
Accanto alle tre squadre che hanno dominato gli ultimi campionati può quest'anno inserirsi a pieno titolo anche il Feyenoord che, dopo un'annata tra le peggiori della sua storia, ha operato una vera e propria rivoluzione affidando il timone a Van Marwijk e acquistando Hofland, de Cler, Van Bronckhorst, Slory e Makaay. Non ha certo puntato sulla linea verde (Drenthe è stato ceduto al Real) ma sia dirigenza che tifosi hanno troppa fretta di rifarsi.
Tra le squadre di seconda fascia saranno sempre le solite Heerenveen, Twente e Groningen a puntare a quel quinto posto che rappresenterebbe il loro scudetto. Tra queste potrebbero inserirsi il Roda se saprà ripetere la seconda parte del campionato scorso e l'Utrecht di Van Hanegem che però è partito col piede sbagliato venendo eliminato in Intertoto dagli svedesi dell'Hammarby.


martedì 3 luglio 2007

Il dilemma dell'estate: 4-3-3 o 4-4-2?



Deve avere masticato parecchio amaro il buon JC (al secolo Johann Cruijff) nel vedere l’Under 21 conquistare il secondo titolo continentale consecutivo giocando con un modulo, il 4-4-2 che lui non perde occasione di criticare. Già durante il girone eliminatorio si era sì complimentato con de Haan per il raggiungimento della qualificazione olimpica sottolineando però che alla lunga un tale modulo non avrebbe portato risultati. Era il modulo giusto per calciatori mediocri. Troppo anti-olandese, troppo basato sul calcio fisico, sulle palle lunghe per risultare vincente. Come non preferirgli un 4-3-3 simbolo del calcio totale, offensivo e spettacolare?
De Haan rispose con la consueta flemma che tutto ciò che JC dice va ascoltato ma non sempre condiviso. Si permise di definire il 4-3-3 un calcio vecchio stile, enunciò i vantaggi pratici del 4-4-2 e, ciò che più conta, qualche giorno dopo rivinse l’Europeo (non contento lo fece pure in maniera spettacolare).
Il dibattito è dunque aperto, alimentato dalle scadenti prestazioni della nazionale maggiore che, pur applicando rigorosamente il 4-3-3, non ha mai fatto nemmeno intravedere quel calcio spumeggiante e dominante tanto caro a JC.

Personalmente ritengo che stabilire quale sia il modulo migliore sia come disquisire sul sesso degli angeli. Ciò che conta davvero è la presenza di un allenatore tanto intelligente ed elastico da sapere valutare quale sia il modulo più adatto per far rendere al meglio i giocatori a sua disposizione.
Michels, quando si rese conto di non avere un’ala sinistra all’altezza, passò dal 4-3-3 al 4-4-2 e vinse i campionati europei. Van Gaal è stato l’ultimo a risultare vincente con il 4-3-3 ma aveva ali pure come Overmars e Finidi, un giocatore duttile come Litmanen e, soprattutto, un difensore come Blind in grado di dettare i tempi della manovra come quarto centrocampista. Lo stesso Van Gaal non si sente ai giorni nostri meno olandese se la sua AZ non gioca con tre punte. Pure de Haan che secondo JC ha la tipica mentalità frisona da calcio fisico, all’inglese, aveva provato il 4-3-3 e l’aveva in seguito abbandonato convinto che non gli desse sufficienti garanzie. Con il 4-4-2 ha vinto due europei. Va forse biasimato per avere snaturato il calcio olandese?

E veniamo a ciò che al momento mi sta più a cuore: la nazionale maggiore.
E’ appurato che tra i difensori nessuno è in grado di costruire gioco. Robben e Van Persie, le ali titolari, tendono sempre ad accentrarsi e le poche occasioni nelle quali raggiungono il fondo non sanno crossare (lo abbiamo visto nel recente mondiale in cui Van Nistelrooy ha fatto da capro espiatorio senza che gli sia mai arrivata una palla giocabile).
Sarebbe già sufficiente per fare sorgere dubbi sull’opportunità di utilizzare il 4-3-3 che, tra l’altro, praticamente nessuno dei giocatori è più abituato ad usare. C’è però dell’altro.
Abbiamo un sacco di buoni centrocampisti (de Zeeuw, Sneijder, Seedorf, Van Bommel, Schaars, Van der Vaart, persino Gio). Perché ne devono giocare solo tre? Perché non avendo un’ala destra con Van Persie infortunato si deve sprecare Van der Vaart in quel ruolo non suo?
Non dico che la mentalità frisona ci farebbe vincere l’Europeo ma di sicuro ci renderebbe più competitivi e per lo meno ci farebbe qualificare senza patemi. Forse però l’obiettivo è poter dire ancora una volta "sì, abbiamo perso ma almeno abbiamo giocato col 4-3-3". L’olandesità sarebbe salva e JC potrebbe dormire sonni tranquilli perché nessuno lo spodesterebbe dal suo trono.


domenica 24 giugno 2007

Il bis è servito


Semifinale:
Olanda - Inghilterra  1-1 (14-13 d.r.)

Finale:
Olanda - Serbia       4-1

 

In semifinale l’Olanda conferma il suo buon impianto di gioco ma evidenzia numerosi problemi in fase offensiva con Bakkal desaparecido, de Ridder, ormai preferito a Jenner, e Drenthe incapaci di creare insidie negli ultimi venti metri. Con Babel sempre più trequartista e meno punta l’unico attaccante di ruolo è il mediocre Rigters che la difesa inglese non ha problemi a contenere, almeno fino al minuto 89 quando, con la sconfitta che sembrava ormai cosa fatta, riesce a trovare una spettacolare rovesciata sottoporta che vale i supplementari.

Gli olandesi li interpretano in maniera pessima e, pur in vantaggio numerico (due avversari infortunati a sostituzioni già effettuate), cercano raramente le fasce (unica positiva eccezione Beerens) ma si limitano a inutili cross dalla tre quarti e a conclusioni velleitarie. Per fortuna la qualificazione alla finale arriva comunque anche se bisogna aspettare il 32esimo rigore trasformato da Zuiverloon.
L'ultimo atto coincide con la migliore prestazione in assoluto. Con tecnica, precisione e rapidità gli olandesi sovrastano la Serbia in tutto il primo tempo: trovano il vantaggio (Bakkal), sfiorano più volte il raddoppio e rischiano solo a causa di un paio di uscite avventate di Waterman. Nella ripresa l'iniziale predominio serbo è spezzato dal raddoppio di Babel (ancora assist di de Ridder) a cui segue l'espulsione di Kolarov che rende l'ultima mezz'ora un tiro al bersaglio. Vanno ancora a segno Rigters (capocannoniere della manifestazione con 4 centri) e  il neo-entrato Bruins. In mezzo un rigore sbagliato da Babel e la rete della bandiera serba.


Formazione campione: Waterman; Zuiverloon, Vlaar, Donk, Pieters; Maduro; de Ridder, Bakkal, Drenthe; Babel, Rigters.

domenica 17 giugno 2007

Obiettivo centrato


Olanda - Israele     1-0

Olanda - Portogallo  2-1

Olanda - Belgio      2-2

Uno striminzito successo contro Israele (rete di Maduro) e la successiva vittoria contro il Portogallo (Babel su rigore molto generoso e Rigters) hanno garantito agli olandesi il passaggio del turno e la conseguente qualificazione olimpica dopo due sole partite. Contro i belgi una prestazione da amichevole, qualche esperimento (per lo meno fantasioso quello di Donk davanti alla difesa), due realizzazioni di buona fattura (Rigters e Drenthe) e un pareggio scritto che ha estromesso il Portogallo.

De Haan ha presentato un 4-1-3-2 che, pur non concedendo molto allo spettacolo, si è rivelato solido e ben equilibrato. Emblematico che nelle prime due gare una difesa basata sui notoriamente distratti Donk e Vlaar abbia concesso una sola rete e su punizione.
Molto bene Maduro nel ruolo di play-maker davanti alla difesa mentre i problemi maggiori si sono avuti per l'iniziale scarso impatto dei tre centrocampisti di fantasia: Aissati si è infortunato durante la prima partita, Jenner e Medunjanin hanno reso sotto le aspettative.
Il tecnico è stato bravo a rimediare inserendo Bakkal e, soprattutto, spostando Drenthe più avanti. Quest'ultimo è parso di una categoria superiore a tutti ed è stato l'arma in più per gli olandesi capace, da solo, di tenere in costante apprensione le difese avversarie. In avanti infatti sia Babel che il torello Rigters sono parsi volenterosi ma molto discontinui.

venerdì 8 giugno 2007

Riproviamoci!



A un anno di distanza dalla conquista del titolo continentale, l'Olanda ci riprova in una manifestazione organizzata in casa nella quale l'obiettivo dichiarato è ottenere il visto per le olimpiadi di Pechino (occorrerà un posto tra le prime quattro).
Purtroppo la mancanza di partite ufficiali unita alla consueta razzia di giocatori da parte della nazionale maggiore e ai molti infortuni dell'ultimo periodo non ha mai consentito a de Haan di schierare la migliore formazione possibile e di assemblarla nel modo desiderato. Sarebbe occorso giocare molto più tempo insieme ma, essendo questo un problema comune a quasi tutte le nazionali, le speranze di un buon piazzamento sono tutt'altro che abbandonate.
Con Emanuelson, Schaars e Afellay non convocati per infortunio la formazione titolare dovrebbe presentare Waterman tra i pali con in difesa Vlaar e Donk coppia centrale, Zuiverloon e Drenthe sulle fasce, sempre che questi ultimi non vengano schierati in posizione più avanzata per equilibrare un centrocampo che sulla carta appare molto offensivo con Maduro, Aissati e Medunjanin. In avanti Jenner e de Ridder giostreranno ai lati dell'unica punta di ruolo Babel.
Inseriti nel gruppo A con Portogallo, Belgio e Israele, gli olandesi appaiono, con i lusitani, i favoriti per il passaggio alle semifinali. Non nascondo però che eliminare il Portogallo al primo turno sarebbe già una bella soddisfazione.

mercoledì 6 giugno 2007

Thailandia - Olanda 1-3


Sono quattro le novità rispetto a sabato: Timmer tra i pali, de Cler sulla sinistra, Landzaat a centrocampo al posto di Van Bronckhorst e Kuyt al centro dell'attacco.
La partita si mette subito in discesa per l'Olanda che va a segno già al quarto minuto con il solito Van der Vaart. Non è comunque una passeggiata e i padroni di casa si rendono molto pericolosi in almeno due circostanze (la seconda ottimamente salvata da Timmer) prima che uno smarcato Heitinga realizzi di testa su angolo la rete del raddoppio sul finale del tempo.
All'inizio della ripresa il neo-entrato Vennegoor trova subito il gol ben lanciato da Sneijder al suo terzo assist di giornata. Pochi minuti dopo c'è gloria anche per i thailandesi che vanno a segno con un perfetto calcio di punizione. La partita in pratica finisce qui con gli olandesi che si limitano a controllare i volenterosi ma modesti padroni di casa senza forzare alla ricerca di altre segnature.

sabato 2 giugno 2007

Corea del Sud - Olanda 0-2


Heitinga e Mathijsen sono i centrali mentre Melchiot e Bouma giocano terzini con Van Bronckhorst riproposto a centrocampo accanto a de Zeeuw, finalmente schierato nel ruolo di playmaker, e Sneijder, come al solito molto avanzato. In avanti Huntelaar è coaudiuvato a destra da Van der Vaart e a sinistra dall'esordiente Slory.
Sui piedi di quest'ultimo capitano le migliori occasioni di un primo tempo in cui l'Olanda mantiene il pallino del gioco con una certa facilità ed è proprio un fallo ai suoi danni la causa del rigore che Van der Vaart trasforma per lo 0-1.
Nella ripresa la maggiore aggressività dei padroni di casa mette in difficoltà gli olandesi che sembrano in più di un'occasione sul punto di subire la rete del pareggio quando invece, a venti minuti dal termine, una bella azione di Melchiot sulla destra porta al raddoppio dello stesso Van der Vaart che insacca da distanza ravvicinata.
Tra i sei cambi effettuati nella seconda frazione di gioco da segnalare quello di Engelaar per Sneijder col quale Van Basten regala l'esordio assoluto al centrocampista del Twente.

venerdì 1 giugno 2007

In volo verso l'Asia



L’Olanda sarà spettatrice in questa settimana dedicata alle gare di qualificazione per gli Europei e la federezione ha pensato bene di assicurarsi qualche migliaia di dollari organizzando un paio di partite in estremo oriente: il 2 giugno a Seul e il 6 a Bangkok contro le rispettive nazionali padrone di casa.
Tra i convocati per la tournée sono molte le defezioni per accordi con i giocatori (Van der Sar, Seedorf), infortuni (Van Persie, Schaars, Robben, Boulahrouz), imminente fase finale dell’europeo under 21 (Afellay, Emanuelson) mentre Van Nistelrooy, ormai reintegrato ufficialmente in rosa, tornerà solo a settembre.
Spiccano tra i presenti i ritorni di Melchiot e Castelen e soprattutto la prima convocazione dell’attaccante dell’Excelsior, già acquistato però dal Feyenoord, Slory e quella di Engelaar (Twente), chiamato all'ultimo momento in sostituzione dell'infortunato Koevermans.
Le indicazioni che daranno questi tipi di test non saranno certo probanti ma è almeno auspicabile che, con nessuno titolare inamovibile, l’impegno non verrà a mancare.


domenica 27 maggio 2007

Ajax in Champions, Groningen in UEFA


Heerenveen - Ajax       1-0  0-4
Twente - AZ             1-1  0-2

AZ - Ajax               2-1  0-3

Utrecht - Roda          0-0  1-1
Groningen - Feyenoord   2-1  1-1

Utrecht - Groningen     0-2  1-2



Sarà dunque l’Ajax, come lo scorso anno, a disputare i preliminari di Champions League il prossimo agosto. Dopo la vittoria dell’andata, ottenuta grazie ad una rete di Arveladze in pieno recupero, l’AZ è stata battuta all’Amsterdam Arena con un punteggio ingannevole dal punto di vista del gioco espresso ma che soprattutto non tiene conto della netta posizione di fuorigioco da cui Heitinga ha realizzato l’1-0. Sarà un caso ma l’Ajax, dopo la finale di coppa d’Olanda in cui all’AZ non era stato concesso un lampante rigore, è ancora favorita dall’arbitraggio a dimostrazione di come in ogni parte del mondo si abbia un occhio di riguardo per la tradizione e per chissà cos’altro…
L’AZ chiude la stagione in modo fallimentare, senza trofei e con un misero posto nella prossima coppa UEFA, lo stesso obiettivo raggiunto dal Groningen dopo avere eliminato prima un Feyenoord ai minimi storici di rendimento e poi l’Utrecht in una finale decisa dalla doppietta dell’ottimo Suarez nella gara di andata.

lunedì 30 aprile 2007

Da quasi eroe a primo colpevole



Caro Louis, sappiamo entrambi che l’AZ del nuovo corso ha impostato la sua politica sull’acquisto di giovani promettenti e sulla loro valorizzazione e che pertanto anche il solo lottare sino all’ultimo per la conquista di un trofeo sia da considerarsi soddisfacente. Devi però concordare con me che l’occasione che si è presentata quest’anno di vincere il titolo sarà difficilmente ripetibile. Il PSV che crolla, l’Ajax che fa beneficenza di punti, il Feyenoord non pervenuto. Tutti elementi la cui concomitanza avrebbe fatto quasi pensare a un segno del destino.
Certo, anche noi abbiamo avuto i nostri problemi: la solita rosa ridotta che ci ha penalizzato a ridosso delle gare europee, l’infortunio a Didulica a inizio stagione o quelli che ti hanno privato di Mendes e Schaars per tutto il girone di ritorno costringendoti a rivoluzionare centrocampo e modulo. Sei stato bravo a riuscirci nel migliore dei modi rendendolo oltretutto più offensivo e spettacolare. E’ merito di questo se a una sola giornata dal termine eravamo in testa alla classifica. Ma poi cos’hai combinato? Mi è davvero difficile capire come tu, dall’alto della tua esperienza, ti sia perso proprio nella partita decisiva.
Avresti dovuto sapere che contro una squadra molto più debole e in una gara da vincere a tutti i costi la prima cosa da evitare sono i falli da ultimo uomo. Molto meglio subire una rete facilmente recuperabile che restare in inferiorità numerica. Su questo concetto occorreva insistere fino alla nausea per tutta la settimana ma è evidente che non l’hai fatto. L’Excelsior andava inoltre aggredito già dai primi minuti con il coltello tra i denti come se trovare un gol nel primo quarto d’ora fosse questione di vita o di morte. Siamo invece partiti molli, senza grinta, con una flemma e una lentezza inspiegabili se non nella presunzione che il gol si sarebbe prima o poi trovato.
Un errore clamoroso e ingiustificabile che ha finito per costarci un titolo che aspettavamo da 26 anni.
Hai un bel da dire adesso che i ragazzi hanno sentito troppo la pressione o che solo il palo ci ha negato il vantaggio al 78esimo o che la stagione è stata comunque positiva. Vista la profondità della ferita non è possibile cicatrizzarla con scuse di questo tipo. Dovrai invece centrare la qualificazione alla Champions, per la quale ora non partiamo certo come favoriti, e se non ce la farai si potrà parlare di un tuo fallimento.
Goed geluk!


domenica 29 aprile 2007

Eredivisie shock ma il titolo va ancora al PSV


G V N P Pti GF GS
PSV 34 23 6 5 75 75 25
Ajax 34 23 6 5 75 84 35
AZ 34 21 9 4 72 83 31
FC Twente 34 19 9 6 66 67 37
SC Heerenveen 34 16 7 11 55 60 62
Roda JC 34 15 9 10 54 47 36
Feyenoord 34 15 8 11 53 56 66
FC Groningen 34 15 6 13 51 54 54
FC Utrecht 34 13 9 12 48 41 44
NEC 34 12 8 14 44 36 44
NAC Breda 34 12 7 15 43 34 44
Vitesse 34 10 8 16 38 50 55
Sparta Rotterdam 34 10 7 17 37 40 66
Heracles Almelo 34 7 11 16 32 32 64
Willem II 34 8 7 19 31 31 64
Excelsior 34 8 6 20 30 43 65
RKC Waalwijk 34 6 9 19 27 33 60
ADO Den Haag 34 3 8 23 17 40 72


Quello che dopo il girone di andata si annunciava come uno dei campionati più scontati e meno avvincenti si è rivelato invece il più appassionante dell’intera storia dell’Eredivisie. Un’altalena di emozioni e colpi di scena ha caratterizzato tutto il girone di ritorno fino al finale thrilling che ha visto tre squadre presentarsi a pari punti al calcio d'inizio dell'ultima giornata.

Dopo un girone di andata nel quale aveva lasciato le briciole agli avversari costruendosi un buon vantaggio (+7 sul’AZ, +8 sull’Ajax) che a gennaio aveva reso addirittura rassicurante (+11 sul’Ajax, +12 sull’AZ), il PSV è stato in costante affanno per tutto il resto del campionato caratterizzato dal continuo avvicinamento delle rivali che hanno infine concretizzato l’aggancio nella penultima giornata. Un crollo psicofisico inaspettato e senza precedenti quello dei campioni in carica coinciso con l’infortunio di Alex la cui assenza ha reso all’improvviso vulnerabile e insicura tutta la squadra.
Non è stato comunque semplice per le inseguitrici.
Già a febbraio infatti il PSV aveva dilapidato 8 punti in 3 partite (sconfitto a Kerkrade e a domicilio dall’AZ) ma era riuscito a risollevarsi, complici i passi falsi delle rivali, fino ad arrivare allo scontro diretto con l’Ajax, secondo in classifica, con 8 punti di vantaggio a 6 giornate dalla fine. L’1-5 contro i lanceri ha tolto agli uomini di Koeman le ultime certezze e non è bastato loro aggrapparsi alle giocate di Farfan e Afellay per evitare la sconfitta di Nijmegen o i pareggi di Breda e Utrecht nell’ultimo ciclo di gare.
Dal canto suo all’Ajax dopo la vittoria di Eindhoven sarebbe bastato fare il pieno nelle successive 5 abbordabilissime partite per assicurarsi il titolo per la conquista del quale era data in estate strafavorita. Il pareggio di Walwijk ha invece riportato in gioco l’AZ che, mantenutasi sempre a contatto, ha sfruttato l’occasione per l’aggancio che pareva decisivo.
Per gli Alkmaarders sembrava proprio fatta grazie alla migliore differenza reti ma gli uomini di Van Gaal, dimostratosi ancora una volta deludente nel preparare una partita decisiva come 6 anni fa a Dublino quando guidava la nazionale, gettavano al vento il titolo non riuscendo a superare il modesto Excelsior. L'Ajax vinceva a Tilburg realizzando però solo due reti e il PSV ringraziava le rivali dell'inaspettato regalo, superava il Vitesse con uno scarto sufficiente a garantirgli una migliore differenza reti nei confronti dei lanceri e si laureava campione per la ventesima volta.

Per Ajax e AZ nemmeno il tempo di assimilare la delusione che già saranno impegnate nei playoffs che valgono un posto nella prossima Champions League. Temibili avversarie saranno sia il Twente, protagonista di un ottimo campionato sempre sulla scia delle squadre di vertice, sia l’Heerenveen del capocannoniere Alves (34 reti) che proprio nell’ultima giornata ha portato a compimento la sua lunga rimonta su un deludentissimo Feyenoord.
Per la squadra di Rotterdam si annuncia ora dura anche la qualificazione UEFA. Dovrà vedersela infatti contro Roda, Groningen e Utrecht che hanno tutte terminato il campionato in buona salute (il Roda sarebbe addirittura terzo nella classifica del girone di ritorno alle spalle di Ajax ed AZ).
Nella zona bassa nulla da fare per l’ADO (in Eredivisie sale il De Graafschap, dominatore della Jupiler League) mentre saranno RKC ed Excelsior a giocarsi la permanenza nei pericolosi playouts.

venerdì 13 aprile 2007

Schiaffi europei


Champions:

PSV - Liverpool     0-3   0-1

UEFA:

AZ - Werder Brema   0-0   1-4

Si ferma ai quarti di finale la stagione europea delle squadre olandesi che ritengo sia da giudicarsi comunque positiva, almeno per quelle arrivate sin qui.
Non si poteva chiedere di più al PSV che, privo di Koné, Afellay e soprattutto Alex, poteva ben poco contro un Liverpool molto quadrato che non aveva difficoltà a chiudere la pratica già nella gara di andata.
L'AZ rimaneva in gioco più a lungo ma alla fine doveva inevitabilmente pagare l'inesperienza di alcuni giocatori a competere a certi livelli (emblematico il confronto Donk-Klose con il secondo autore delle reti decisive) oltre che la solita panchina corta incapace di fare fronte a infortuni e squalifiche.

giovedì 29 marzo 2007

Slovenia - Olanda 0-1



Per un attimo, quello in cui vedo Emanuelson col numero 3, penso che Van Basten stia rinsavendo ma è solo un’illusione visto che Van Bronckhorst è impiegato davanti alla difesa. Al suo fianco Afellay, sorprendentemente preferito a De Zeeuw, mentre Sneijder gioca molto avanzato, praticamente a ridosso di Kuyt, preferito a Huntelaar come centravanti. Babel e Robben sono confermati come ali anche se, rispetto alla partita coi rumeni, si scambiano la fascia di competenza.
Parte bene l'Olanda che si riversa subito nella metacampo slovena facendo girare palla con velocità e cercando con insistenza le ali. L'accoppiata Emanuelson-Robben crea molto scompiglio e anche Babel è ispirato ma ogni azione si perde all'ultimo tocco e mancano vere occasioni da rete.
La Slovenia non sta a guardare e con contropiedi molto veloci mette più volte in difficoltà la retroguardia arancione. La prima nitida palla gol è proprio dei padroni di casa con Lavric che non c’entra la porta a pochi metri da Van der Sar. Subito dopo l'accoppiata Kuyt-Mathijsen restituisce il regalo sancendo il nulla di fatto col quale si conclude il primo tempo.
A inizio ripresa olandesi subito vicinissimi al vantaggio con Bouma che centra il palo su colpo di testa susseguente ad angolo. E’ il preludio a un vero assedio e in rapida sequenza sono Afellay, Robben e Sneijder a mancare la rete in modo più o meno clamoroso. Scampato il pericolo però la Slovenia effettua due cambi e si riorganizza mentre Van Basten prima inserisce Koevermans per Babel (ci può stare ma era un insufficiente Kuyt a dovere uscire) e poi sfiora il ridicolo richiamando Heitinga per de Zeeuw piazzato a fare il laterale destro. La partita scade di tono e sembra ormai avviata verso lo 0-0 quando, a cinque minuti dal termine, una conclusione da fuori di Van Bronckhorst trova la carambola di due difensori sloveni prima di depositarsi in fondo al sacco.
Sono tre punti d'oro e meritati per un'Olanda che sotto la gestione Van Basten non era mai apparsa così bella come nei primi 20 minuti della ripresa. Lasciano tuttavia ancora molti dubbi le scelte cervellotiche che non mancano mai anche quando la cosa giusta da fare sembra davvero ovvia.


martedì 27 marzo 2007

Fare peggio sarebbe un'impresa


Il risultato di sabato ha messo Olanda, Romania e Bulgaria su un piano di parità (tutte e tre hanno sinora perso quattro punti) e, viste le partite di domani, una mancata vittoria degli olandesi in Slovenia vorrebbe dire virtualmente terzo posto del girone.
Van Basten non sembra preoccupato e continua a definire le prestazioni scadenti alle quali ci sta abituando come "cose che capitano" rifiutando per l'ennesima volta di prendersi delle colpe. E intanto l'81% degli olandesi, secondo un recentissimo sondaggio, ne ha già abbastanza di lui.
Nella formazione di domani sono attesi almeno 5 cambi. Van der Sar riprenderà il suo posto tra i pali; Boulahrouz (o forse Heitinga) e Seedorf rileveranno Jaliens e Landzaat, titolari sabato e ora nemmeno convocati; al posto di Van der Vaart, out per infortunio, dovrebbe finalmente scendere in campo de Zeeuw; Kuyt infine dovrebbe avere una maglia da titolare con Babel ed Huntelaar candidati a fargli posto.

domenica 25 marzo 2007

Olanda - Romania 0-0


Van der Vaart è impiegato a centrocampo ma in una posizione arretrata davanti alla difesa nel ruolo che sembrava fatto apposta per de Zeeuw, invece in panchina. Landzaat e Sneijder giocano venti metri più avanti mentre in attacco Babel è preferito a Kuyt con Robben dirottato sulla destra. In difesa il titolare è Jaliens con Boulahrouz in tribuna.
E’ subito chiaro che alla Romania basta pressare alto, oltre la propria metacampo, per mandare in confusione totale gli olandesi che, incapaci di giocare palla a terra, ricorrono al lancio lungo perdendo puntualmente palla. Sarà questo il leitmotiv per oltre un’ora di una brutta partita nella quale l’Olanda non solo non è in grado di creare una sola occasione da rete ma nemmeno di costruire un’azione degna di nota. Nell’ultima mezz’ora, complice probabilmente un calo fisico, i rumeni indietreggiano ma viene a galla ancora una volta (ero stato ahimé facile profeta) la totale assenza di una qualsiasi idea di gioco tra le file arancioni. Robben e Babel si accentrano intasando gli spazi, Huntelaar non riceva una palla giocabile, i centrocampisti corrono a vuoto senza mai trovare profondità dimostrando mancanza di precisione, coraggio e idee.
Van Basten mette la ciliegina su una partita da ricordare (mai avevo visto l’Olanda non tirare in porta per 90 minuti) inserendo all’80esimo (primo cambio nelle file olandesi!) Emanualson al posto di Landzaat spostando Van Bronckhosrt al centro del campo come se in panchina non ci fosse nessun altro più adatto di lui a ricoprire quella posizione. Per Seedorf ci saranno gli ultimi 5 minuti, per gli altri nemmeno quelli come se la prestazione fosse stata giudicata più che soddisfacente. Si finisce tra i fischi con Stekelenburg che nel finale deve sporcarsi la maglia su conclusioni di Mutu. Quella di Lobont resta invece immacolata.

mercoledì 21 marzo 2007

Due partite chiave



L’Olanda è attesa da una settimana delicata nel suo cammino di avvicinamento alla fase finale dell’Europeo. Il doppio confronto con Romania e Slovenia sembra infatti quello adatto per chiarire quale sia l’effettiva forza degli olandesi sinora vincenti ma mai convincenti. In particolare nella gara casalinga contro la Romania una vittoria sarebbe fondamentale per un proseguimento più tranquillo del girone.
Inutile ribadire che l’ostacolo più grande per il raggiungimento di tale obiettivo sia rappresentato dalla presenza in panchina di Van Basten ma è ormai chiaro che la federazione non prenderà provvedimenti almeno fino alla fine dell’Europeo preferendo insomma che il fallimento sia certificato dal campo piuttosto che adoperarsi per cercare di evitarlo. Penso che neppure una sconfitta potrebbe cambiare questo discutibile ordine di idee per cui tanto vale rassegnarsi alla mancanza assoluta di gioco e sperare di fare risultato.
Sul fronte formazione mancheranno Van der Sar e Van Persie, colui che ha tolto le castagne dal fuoco in più di un’occasione in queste qualificazioni, ma ci sarà il trio "caviglie di cristallo" (Sneijder, Van der Vaart, Robben) che non si ritrovava assieme da tempo memorabile.
Dalla posizione che Van Basten intenderà far ricoprire a Van der Vaart dipenderà gran parte dello schieramento offensivo: se sarà ancora impiegato all’ala destra ci saranno buone possibilità che ad affiancare Sneijder (l’unico davvero insostituibile) saranno i debuttanti de Zeeuw ed Afellay con Kuyt al centro dell’attacco; se invece Van der Vaart ritornerà a centrocampo, Kuyt sarà all’ala ed Huntelaar centravanti. In difesa Bouma e Mathijsen sembrano favoriti come centrali mentre uno tra Jaliens e Boulahrouz andrà a destra. Servirà infine un miracolo per vedere Emanuelson al posto di Van Bronckhorst.





Lui non ci sarà (putroppo).

venerdì 16 marzo 2007

Dalle stalle alle stelle


Spesso per realizzare una bella impresa occorre complicarsi la vita. Senza l'iniziale difficoltà l'impresa non sarebbe neppure tale. L'AZ si era messa di impegno per complicarsela disputando una mezz'ora letteralmente inguardabile al St. James Park. Una fase difensiva da livello dilettantistico aveva consentito al Newcastle di ritrovarsi subito sul 3-0 e sul 4-1 alla fine del primo tempo. Un rigore sbagliato da Dembélé ma ribadito in rete da Koevermans aveva mantenuto accesa la speranza di qualificazione ma al ritorno sarebbe servita, appunto, un'impresa. Non tanto quella di segnare due reti quanto quella di non subirne.



E l'AZ ce l'ha fatta. Il 4-1-3-2 con de Zeeuw a protezione della difesa e una linea Jenner - Dembélé - Martens capace di tenere in costante apprensione il centrocampo avversario si è rivelato perfetto.
La prima rete arrivava già al quarto d'ora (Arveladze depositava in porta da pochi passi un ottimo assist di Koevermans) e solo un paio di sviste arbitrali (non visti una gomitata di Taylor a Koevermans e un fallo da rigore su Jenner) frenava l'AZ che però non si scoraggiava e affrontava la ripresa con pazienza, ordine e determinazione.
Dopo l'unica, grave, disattenzione difensiva che sarebbe potuta costare carissima (Dyer saltava anche il portiere ma la sua conclusione non trovava la porta con Martins liberissimo), Koevermans centrava il raddoppio staccando di testa su angolo e solo per errori di precipitazione (lo stesso Koevermans e Dembélé) uniti a un miracolo di Given su Arveladze non si arrivava al 3-0 che sarebbe stato sacrosanto. Si doveva soffrire sino al termine ma Waterman era bravo su Martins sancendo il passaggio ai quarti e l'inizio dei festeggiamenti.

giovedì 8 marzo 2007

Ottavi di Champions: PSV OK


PSV - Arsenal     1-0    1-1


Dopo la gara di andata più che fortunata (mi rimarranno più impresse le parate miracolose di Gomes che il fendente di Mendez) e le numerose assenze a cui l'Arsenal avrebbe dovuto far fronte nel ritorno (Rosicky, Van Persie, Henry), ritenevo il PSV favorito per il passaggio del turno. Il campo mi ha dato ragione ma è servito un imperioso stacco di testa di Alex a sette minuti dal termine per portare gli olandesi ai quarti. In precedenza era stato lo stesso Alex a deviare nella propria porta un cross sul quale Gomes, bravissimo tra i pali ma sempre titubante nelle uscite, era andato per farfalle.


giovedì 22 febbraio 2007

AZ col brivido, Ajax fuori


I 16esimi di coppa Uefa erano partiti male per le olandesi prima ancora che cominciassero le partite con l'estromissione a tavolino del Feyenoord a causa degli incidenti di Nancy. Non posso fare a meno di  chiedermi se lo stesso provvedimento sarebbe stato preso per una squadra più blasonata, magari in Champions League, e se giocare a porte chiuse non sarebbe stata una pena sufficiente... Di certo i tifosi del Feyenoord ci mettono sempre molto del loro per rendersi indifendibili.
Sul campo la situazione di Ajax ed AZ sembrava già essersi definita dopo le gare di andata. I lanceri, penalizzati da una stupida espulsione di Lindenbergh (due gialli in tre minuti intorno alla metà del primo tempo), non erano riusciti a reggere l'assalto del Werder che aveva chiuso con un rassicurante 3-0 ipotecando gli ottavi. La solita AZ dal gioco brillante e offensivo si portava sul 3-1 in casa del Fenerbahce prima di essere rimontata per un pareggio che comunque doveva dare ampie garanzie di qualificazione.
Nelle gare di ritorno le speranze di impresa dell'Ajax sono durate solo 15 minuti, fino cioè al gol di Almeida che impattava il vantaggio iniziale di Leonardo sancendo l'eliminazione degli olandesi. Nella ripresa le reti di Huntelaar e Babel aumentavano solo i rimpianti per una qualificazione che sarebbe stata certo alla portata. Le emozioni maggiori sono però arrivate da Alkmaar dove i turchi chiudevano il primo tempo sul 2-0 costringendo l'AZ a una ripresa all'arma bianca che dava i suoi frutti solo all'87esimo con il pareggio di testa di Opdam (in precedenza aveva accorciato Martens).

giovedì 8 febbraio 2007

Olanda - Russia 4-1


All'ingresso delle squadre in campo sono già tre i miei motivi di disappunto: la fascia di capitano sul braccio di Van Bronckhorst, prevedibile ma preoccupante conferma del fatto che sarà ancora a lungo titolare; l'assenza di Sneijder, incomprensibilmente relegato in panchina dopo ottime prove nell'Ajax; il numero 7 sulle spalle di Van der Vaart, sintomatico del fatto che verrà ancora impiegato all'ala destra.
Per il resto da rilevare il forfait dell'ultimo minuto di Kromkamp con impiego di Jaliens a destra, il ritorno di Bouma a fianco di Mathijsen, la conferma di Seedorf a centrocampo con Landzaat e de Jong e l'impiego dal primo minuto di Vennegoor, preferito a Huntelaar.
Il primo tempo ricalca in tutto e per tutto la mediocrità delle ultime prestazioni con gli olandesi prevedibili, senza idee e incapaci di costruire anche una sola trama offensiva degna di questo nome. I russi giocano con un centrocampo molto folto e per creare superiorità numerica occorrerebbe molta più velocità e soprattutto due ali vere.
Dopo l'intervallo restano negli spogliatoi un impalpabile Landzaat (mi chiedo per quanto tempo ancora dovremo  vederlo tra i titolari) e un Kuyt sempre volenteroso ma assai impreciso. Prendono il loro posto Sneijder e Babel (poco più tardi l'esordiente Mendes rileverà de Jong) e soprattutto il primo dà alla squadra la vivacità e il dinamismo di cui si sentiva estremo bisogno. Sono sue le prime due conclusioni insidiose verso la porta avversaria prima che Babel, dopo una prolungata azione personale, riesca a trovare il corridoio giusto dal limite dell'area. Due minuti dopo è lo stesso Sneijder a raddoppiare: controllo e botta al volo sotto la traversa. I russi, chiaramente a corto di preparazione (il loro campionato non è ancora cominciato) sembrano ammainare bandiera bianca ma nonostante questo nell'unica azione pericolosa trovano la rete dell'1-2 con Bystrov al quale il solito Van Bronckhorst (guarda a caso!) concede un paio di metri di troppo. Il finale però è ancora olandese con le reti di Mathijsen (colpo di testa su corner) e rigore di Van der Vaart per una vittoria rotonda che spero non serva a Van Basten come dimostrazione della bontà delle sue scelte.

domenica 4 febbraio 2007

Anno nuovo, Olanda vecchia


Con l'amichevole di mercoledì all'Amsterdam Arena contro la Russia di Hiddink comincia il 2007 della Nazionale. All'anno nuovo avevo chiesto: NO Van Basten, NO Van Bronckhorst, NO 4-3-3, esagerando nel numero dei desideri con la speranza che almeno uno sarebbe stato esaudito. Ancora niente ma è solo febbraio e sapevo che avrei dovuto armarmi di pazienza. Nel frattempo mi preparo alla solita scialba prestazione pronto ad esultare e a cospargermi il capo di cenere se il campo mi darà torto.
Sul fronte formazione almeno cinque dei presunti titolari (Boulahrouz, Ooijer, Schaars, Robben, Van Persie) sono out per infortunio. Per far fronte all'emergenza in difesa Van Basten ha convocato Kromkamp dopo oltre sei mesi e Bouma dopo addirittura un anno e mezzo. In attacco invece, piuttosto che chiamare Van Nistelrooy o Makaay, ha preferito non rimpiazzare nessuno degli assenti. Probabile l'esordio nel corso dell'incontro di Mendes da Silva reduce dalla vittoria dell'AZ ad Eindhoven che ha riaperto il campionato.