venerdì 9 dicembre 2016

Più ombre che luci

Conclusasi la fase a gironi delle coppe europee, sono due le squadre olandesi che hanno ottenuto la qualificazione. Un buon risultato se confrontato con gli anni passati, ma che poteva essere migliore (penso soprattutto al PSV) oltre che ottenuto con meno patemi (AZ).
In Champions se era infatti utopistico sperare che il PSV potesse avere chances contro Bayern e Atletico Madrid, era lecito aspettarsi che raggranellasse qualcosa in più dei 2 punti finali, frutto di altrettanti pareggi contro il Rostov, che l'hanno relegato all'ultimo posto.
In Europa League finalmente un ottimo girone da parte dell'Ajax che chiude con 4 vittorie e 2 pari imponendosi con autorità contro avversari di buon livello (Celta, Standard e Panathinaikos). Si qualifica anche l'AZ che, nonostante abbia fatto di tutto per complicarsi la vita (un solo punto nelle 2 gare casalinghe contro Maccabi e Dundalk), approfitta del calendario fortunato che gli regala lo Zenit, dominatore del girone e ormai qualificato, nell'ultima gara. Non ce la fa invece il Feyenoord che vanifica l'ottima partenza (1-0 contro lo United) perdendo, oltre che il ritorno a Manchester, entrambi gli scontri con il Fenerbahce.

domenica 13 novembre 2016

Lussemburgo - Olanda 1-3


Stekelenburg;
Brenet, Bruma, Van Dijk, Blind;
Klaassen, Ramselaar, Wijnaldum;
Robben, Dost, Sneijder.


Marcatori:

36. Robben (raccoglie un invito di Klaassen sul filo del fuorigioco e realizza con un rasoterra da centro area);
44. Chanot (spiazza Stekelenburg su rigore concesso per colpa di Brenet che prima si fa sfuggire Da Mota e poi lo atterra in area in maniera ingenua);
58. Depay (bel colpo di testa in corsa su cross dalla sinistra di Blind);
84. Depay (direttamente su punizione dai 25 metri con un tiro a giro che si insacca nell'angolo basso alla destra del portiere).

mercoledì 9 novembre 2016

Olanda - Belgio 1-1


Stekelenburg;
Veltman, Bruma, Van Dijk, Blind;
Schaars;
Lens, Wijnaldum, Klaassen, Sneijder;
Janssen.

Marcatori:

38. Klaassen (su rigore concesso per fallo di Vertonghen su Lens che l'aveva saltato);
82. Carrasco (conclusione da appena fuori area resa imparabile da una deviazione di Veltman).

lunedì 10 ottobre 2016

Olanda - Francia 0-1


Stekelenburg;
Karsdorp, Bruma, Van Dijk, Blind;
Strootman;
Promes, Wijnaldum, Propper, Klaassen;
Janssen.

Marcatori:

30: Pogba (conclusione da 30 metri sulla quale Stekelenburg avrebbe potuto fare decisamente meglio).

venerdì 7 ottobre 2016

Olanda - Bielorussia 4-1


Stekelenburg;
Karsdorp, Bruma, Van Dijk, Blind;
Strootman;
Sneijder, Klaassen, Wijnaldum, Promes;
Janssen.

Marcatori: 

15. Promes (conclude un'azione in velocità da lui stesso avviata con un rasoterra da centro area che si infila evitando le gambe di due difensori);
31. Promes (coraggiosa conclusione al volo dal limite su una palla vagante in seguito a corner: ancora una volta un paio di difensori fanno di tutto affinché passi);
47. Rios (brucia Blind a pochi passi dalla porta su centro teso dalla sinistra);
55. Klaassen (tap-in su conclusione di Janssen che centra il palo dopo che Promes aveva rubato palla al limite dell'area);
64. Janssen (ruba palla sulla trequarti, si invola verso la porta e fa centro con un potente diagonale di sinistro che si infila all'incrocio).

martedì 6 settembre 2016

Svezia - Olanda 1-1


Zoet;
Janmaat, Bruma, Van Dijk, Blind;
Strootman;
Sneijder, Klaassen, Wijnaldum, Promes;
Janssen.

Marcatori: 

43. Berg (erroraccio di Strootman che si fa soffiare palla al limite dell'area dal centravanti svedese che fa poi centro con un perfetto pallonetto);
67. Sneijder (preciso nel ribattere a rete dopo che Olsen aveva respinto una conclusione di Janmaat, molto bravo nell'incursione).

E' la prima partita del girone di qualificazione ai mondiali russi del 2018 (il gruppo comprende anche Francia, Bulgaria, Bielorussia e Lussemburgo) e incredibilmente Blind Sr. rinsavisce abbandonando per la prima volta nella sua gestione il 4-3-3 molto olandese ma per nulla efficace.
La chiave è la posizione di Strootman davanti alla difesa che, garantendo una maggiore copertura, consente agli altri centrocampisti una maggiore libertà di azione. Ne trae evidente giovamento tutta la manovra, non più lenta e prevedibile ma al contrario molto dinamica e in grado di non dare punti di riferimento agli avversari.
E' stata di gran lunga la migliore Olanda degli ultimi 2 anni che, con un pizzico di fortuna in più, avrebbe potuto fare il bottino pieno che avrebbe meritato.
Altre considerazioni:

* pare finalmente che il posto di Cillessen sia la panchina. Zoet non è stato perfetto ma ha personalità e soprattutto non ha l'etichetta di perdente.
* visto che Blind Jr., causa cognome, deve giocare, mi auguro che continui ad essere impiegato come terzino sinistro. Sarà invisibile ma almeno avrà meno possibilità di fare danni.
* ancora qualche errore di troppo da parte dei due centrali difensivi. Su di loro incombono Vlaar e de Vrij.
* due giocatori stanno crescendo in maniera esponenziale: Klaassen che gioca a tutto campo, dà peso e sostanza ed è pure il più pericoloso dei suoi con 3 conclusioni su 2 delle quali Olsen è superlativo; Janssen, bravissimo a fare salire la squadra, intelligente nelle giocate, molto cresciuto tecnicamente.
* Promes non è andato male ma negli ultimi 20 metri occorre meno timidezza e più cattiveria. Non dimentichiamoci comunque che nel suo ruolo manca sempre un certo Robben.
* nonostante meritassimo la vittoria, il bicchiere va visto come mezzo pieno. Una sconfitta sarebbe stata devastante mentre adesso abbiamo una posizione di vantaggio sulla Svezia, l'unica che sulla carta può contendere a Francia ed Olanda uno dei primi due posti.

venerdì 2 settembre 2016

Olanda - Grecia 1-2


Zoet;
Veltman, Bruma, Blind, Willems;
Wijnaldum, Strootman, Sneijder;
Berghuis, Janssen, Promes.

Marcatori: 

14. Wijnaldum (da 30 cm dopo bella giocata di Janssen sulla linea di fondo e centro rasoterra);
29. Mitroglou (colpo di testa in totale libertà nel cuore dell'area);
74. Gianniotas (errore in impostazione di Bruma. Zoet si oppone al diagonale di Mitroglou ma non può nulla sulla ribattuta).

giovedì 25 agosto 2016

Déjà-vu

Esattamente come un anno fa, l'ultimo turno preliminare delle due coppe europee ha sancito l'ammissione alla fase a gironi di Ajax e AZ. Ed esattamente come un anno fa entrambe giocheranno in Europa League dove raggiungeranno il Feyenoord. Cammino regolare per l'AZ che, ammessa al terzo turno preliminare della competizione, non ha incontrato particolari difficoltà a superare i greci del PAS Giannina (1-0, 2-1) e il Vojvodina (0-3, 0-0). Nuova delusione per l'Ajax che, dopo l'1-1 casalingo contro il Rostov, vede svanire il sogno Champion's in Russia dove incassa un pesante 4-1.
Sfortunato infine il debutto europeo per l'Heracles, vincitore dei playoff di Eredivisie: doppio pareggio con i portoghesi dell'Arouca ed eliminazione immediata per il gol subito ad Almelo.

domenica 5 giugno 2016

Austria - Olanda 0-2


Zoet;
Tete, Bruma, van Dijk, van Aanholt;
Wijnaldum, Bazoer, Strootman;
Berghuis, Janssen, Promes.

Marcatori: 

09. Janssen (cross di Berghuis senza pretese ma difesa immobile e a Janssen basta sfiorare il pallone con la testa a 2 metri dalla porta);
66. Wijnaldum (preciso destro a giro da appena dentro l'area dopo centro rasoterra di Promes dalla sinistra e sponda di de Jong).

mercoledì 1 giugno 2016

Polonia - Olanda 1-2


Cillessen;
Tete, Bruma, van Dijk, Willems;
van Ginkel, Bazoer, Wijnaldum;
Berghuis, Janssen, Promes.

Marcatori: 

33. Janssen (di testa, incontrastato nell'area piccola, su cross dalla destra di Berghuis);
60. Jedrzejczyk (di testa su angolo resistendo di forza alla marcatura di van Ginkel)
76. Wijnaldum (girata di sinistro da centro area dopo bella imbeccata di Narsingh).

venerdì 27 maggio 2016

Irlanda - Olanda 1-1


Cillessen;
Veltman, Bruma, van Dijk, Willems;
Wijnaldum, Strootman, Bazoer;
Promes, Janssen, Depay.

Marcatori: 

30. Long (su azione d'angolo ribatte da distanza ravvicinata dopo che il colpo di testa di O'Shea era stato salvato da Cillessen in collaborazione con il braccio di Janssen);
85. de Jong (di testa, lasciato solo al limite dell'area piccola, su cross di Willems).

domenica 1 maggio 2016

Harakiri Ajax. PSV si conferma campione

1 PSV 34 26 6 2 84 88 32
2 Ajax 34 25  7 2 82 81 21
3 Feyenoord 34 19  6 9 63 62 40
4 AZ 34 18  5 11 59 70 53
5 Utrecht 34 15  8 11 53 57 48
6 Heracles 34 14  9 11 51 47 49
7 Groningen 34 14  8 12 50 41 48
8 PEC 34 14  6 14 48 56 54
9 Vitesse 34 12  10 12 46 55 38
10 NEC 34 13  7 14 46 37 42
11 Den Haag 34 10  13 11 43 48 49
12 Heerenveen 34 11  9 14 42 46 61
13 Twente (-3) 34 12  7 15 40 49 64
14 Roda 34 8  10 16 34 34 55
15 Excelsior 34 7  9 18 30 34 60
16 Willem II 34 6  11 17 29 35 53
17 De Graafshap 34 5  8 21 23 39 66
18 Cambuur 34 3  9 22 18 33 79

Con Ajax e PSV appaiate a 81 punti all'inizio dell'ultima giornata e con la differenza reti a favore dei lanceri con un tranquillizzante +6, il destino dell'Eredivisie sembrava già scritto. Tanto più che nell'ultima giornata l'Ajax doveva fare visita al De Graafshap, rassegnato a disputare gli spareggi salvezza e apparentemente senza motivazioni. E invece, mentre il PSV compiva il suo dovere a Zwolle, l'Ajax non andava oltre l'1-1 a Doetinchem regalando così ai rivali il loro 22esimo titolo.
Le altre sono lontanissime ma merita comunque una citazione la strampalata annata del Feyenoord che, dopo avere lottato per la vetta fino a dicembre, ha inanellato 7 sconfitte consecutive per poi salvare la stagione con il successo in coppa d'Olanda. Ringrazia l'AZ che evita così gli insidiosi playoff e può festeggiare al meglio l'ottimo quarto posto, ottenuto dopo una partenza che lasciava presagire ben altri scenari.
Dell'AZ anche il capocanniere: lo stesso Vincent Janssen che all'inizio del torneo dava calci per terra, chiude a 27 reti, una in più di Luuk de Jong.

martedì 29 marzo 2016

Inghilterra - Olanda 1-2


Zoet;
Veltman, Bruma, Blind, Willems;
Wijnaldum, Bazoer, Afellay;
Promes, Janssen, Depay.

Marcatori: 

41. Vardy (bella azione in velocità con palla a terra e assist finale di Walker per una conclusione facile facile);
50. Janssen (rigore concesso per fallo di mano di Rose su cross dalla destra di Narsingh, subentrato a Promes);
50. Narsingh (gran parte del merito va a Janssen che conquista caparbiamente la palla in area, va sul fondo e la mette rasoterra a centro area).

Nota: vedere la fascia di capitano sul braccio di Blind junior è stato avvilente e disgustoso. 

venerdì 25 marzo 2016

Olanda - Francia 2-3


Cillessen;
Veltman, Bruma, van Dijk, Blind, Willems;
Klaassen, Clasie, Sneijder;
Promes, de Jong.

Marcatori: 

06. Griezmann (punizione dal limite calciata sul palo del portiere); 
13. Giroud (girata su palla ributtata in area dopo azione d'angolo)
47. de Jong (di testa/mano su centro del neo entrato Depay);
86. Afellay (diagonale al volo su angolo battuto teso e rasoterra);
88. Matuidi (il diagonale rasoterra è da distanza ravvicinata ma Cillessen ancora una volta non protegge adeguatamente il suo palo).

mercoledì 16 marzo 2016

PSV fuori di rigore

PSV - Atletico Madrid        0-0        0-0 (7-8,rig.)


Gara di andata molto sofferta nella quale il protagonista assoluto è Zoet, capace di salvare la sua porta in almeno 3 occasioni nelle quali era già dato per spacciato. Lo 0-0 dà però morale agli olandesi che a Madrid disputano una gara accorta ma nello stesso tempo propositiva, finiscono per non soffrire più di tanto, rischiano in una sola circostanza (bravo ancora Zoet su Griezmann) e sfiorano addirittura il colpaccio con una conclusione di Locadia deviata sul palo da Oblak. L'insperata, alla vigilia, conclusione ai rigori non fa però che aumentare il rammarico. Come al solito si perde, anche realizzandone 7 di seguito. Del subentrato Narsingh l'errore decisivo.

mercoledì 2 marzo 2016

Il progetto dei Delle Balle

Se ne aveva già avuto sentore negli anni scorsi, ma l'ultima sessione di mercato lo ha confermato al di là di ogni ragionevole dubbio: l'obiettivo dei Della Valle, quello sportivo e non certo il loro primario (leggasi Cittadella), è di arrivare perennemente quarti. E' la posizione ideale per evitare da un lato gli investimenti che una qualificazione in Champions League comporterebbe e dall'altro le critiche che pioverebbero nel caso di piazzamenti meno lusinghieri. 
Sbandierare in continuazione di avere il settimo monte ingaggi e il settimo fatturato della Serie A, e nonostante quello collezionare quarti posti in serie, è la tattica adottata dalla società per dimostrare quanto bene lavori e, automaticamente, per portare dalla propria parte quei tifosi che decenni di sconfitte hanno reso dei rassegnati perdenti cronici senza più alcuna ambizione.
Eppure anche nel calcio moderno dove i ricchi diventano sempre più ricchi e la forbice con chi ricco non è diventa sempre più ampia, non mancano esempi di squadre che, sovvertendo i pronostici basati sui fatturati, hanno conquistato titoli nazionali. Basti vedere l'Atletico Madrid, il Wolfsburg, il Montpellier, l'AZ Alkmaar, il Bursaspor, fino ad arrivare alla favola del Leicester. Non è così frequente ma, se capita una congiuntura di eventi favorevoli, bisogna essere bravi a sfruttare l'occasione o almeno provarci.
L'occasione per la Fiorentina si era materializzata quest'anno quando, nonostante un mercato estivo alla ricerca di plus-valenze e non di difensori (vergognoso che Sousa abbia avuto a sua disposizione solo 4 centrali difensivi per 3 posti), si è ritrovata a Natale a un solo punto dalla vetta della classifica. 

A quel punto si sono sprecate le dichiarazioni di facciata dei cavalier serventi della società che promettevano, anche a fronte di un sacrificio economico, un paio di forti innesti grazie ai quali si sarebbe continuato a coltivare il sogno.
Beh, come si è concluso il mercato invernale è sotto gli occhi di tutti: nessun difensore di prima fascia acquistato, cessione di Suarez (ok, aveva deluso le aspettative ma restava un buon rincalzo, certo migliore di un Tino Costa perennemente infortunato), acquisto di Tello e Zarate (buoni giocatori ma non esigenza primaria della squadra) e soprattutto 7 milioni di saldo attivo. Alla faccia del sacrificio economico!


Un'altra bugia, l'ennesima in questi ultimi anni da parte di una proprietà che a parole si fa portatrice di serietà, rettitudine, correttezza, trasparenza, salvo poi essere pronta a rinnegare questi valori ogni qual volta intraveda la possibilità di un risparmio o di un ricavo.
Qualche esempio?
estate 2014: "Nonostante le numerose offerte ricevute, Cuadrado non partirà perché è il nostro regalo alla città di Firenze". Cuadrado verrà ceduto a gennaio. Per lo meno curioso che un regalo venga ripreso da chi lo ha fatto dopo appena 3 mesi.
maggio 2015: "Salah rimarrà a Firenze. Abbiamo pronti 18 milioni per riscattarlo dal Chelsea" e successivamente "di certo vi posso garantire che non giocherà in Italia". Salah gioca nella Roma e quei 18 milioni non si sono più visti.
agosto 2015: "D'accordo col mister non cederemo i pezzi migliori". Savic va all'Atletico Madrid nonostante Sousa lo avesse inserito nella lista degli incedibili.
ancora agosto 2015: "Joaquin rimarrà alla Fiorentina perché qui i contratti li facciamo rispettare". Nell'ultimo giorno di calciomercato Joaquin se ne va al Betis per una cifra irrisoria.
ottobre 2015: "se qualche squadra vuole Montella dovrà pagarci per intero la clausola rescissoria". La Sampdoria ingaggia Montella senza pagare un solo euro alla Fiorentina che però si disfa di un oneroso ingaggio.


Come se non bastasse questo, a ricoprire la società di ridicolo si sommano anche le numerose figuracce fatte in giro per il mondo con calciatori apparentemente già acquistati e poi incredibilmente sfumati. Si va da Berbatov a Milinkovic-Savic a Mammana. Vicende gestite in modo a dir poco dilettantesco, ma emblematiche del reale interesse della proprietà per la Fiorentina dal punto di vista sportivo.


Se insomma un tifoso accettasse di farsi prendere continuamente in giro e di firmare ogni anno per il quarto posto senza mai la speranza di migliorarsi, allora i Della Valle sarebbero i proprietari dei suoi sogni. Se invece il tifoso avesse una propria dignità e uno spirito critico unito a genuina passione di certo non lo sarebbero. Io che appartengo alla seconda categoria sto ancora aspettando che mi venga spiegato con precisione in cosa consiste il "progetto", parola con la quale ogni dirigente si riempie la bocca quando parla di Fiorentina. 

E' per caso ancora quello, dichiarato da Diego Della Valle quando acquistò la società per 2 lire, che si sarebbe lottato per lo scudetto nel 2011?