mercoledì 30 marzo 2005

Olanda - Armenia 2-0


Bouma e Castelen al posto degli indisponibili Boulahrouz (per lui sospetto stiramento nel riscaldamento pre-partita) e Robben sono le uniche novità rispetto a sabato. Si fa sentire soprattutto l'assenza del difensore in un reparto che mostra parecchia approsimazione e la mancanza di un uomo d'ordine.
Dopo appena un paio di minuti  Castelen sblocca il risultato su azione conseguente a calcio d'angolo ma l'Olanda non approfitta della situazione di immediato vantaggio e per tutto il primo tempo fatica ad affacciarsi nell'area avversaria. A centrocampo c'è poca lucidità e, complice anche il terreno zuppo di pioggia, molta confusione. Gli armeni si difendono con ordine e incassano il raddoppio solo nel finale grazie a una bella combinazione van Bommel-van Nistelrooy.
A inizio ripresa van der Vaart e Babel rilevano Landzaat e Castelen ma nessuno è particolarmente ispirato e bisogna aspettare l'ultimo quarto d'ora per vedere vere occasioni da gol.  Le più clamorose sono un salvataggio sulla linea su colpo di testa di Mathijsen e una traversa di van Bronckhorst ma il terzo gol non arriva.

Da notare un record per Landzaat: da quando ha esordito l'Olanda, con lui in campo, non hai mai perso. Stasera è arrivato alla tredicesima presenza e ha superato Ricksen in questa curiosa classifica.

sabato 26 marzo 2005

Romania - Olanda 0-2


Nessuna sorpresa nella formazione iniziale in cui, per la prima volta nella gestione van Basten, non sono presenti giocatori dell'Ajax. Con  van der Vaart in panchina, Heitinga e Sneijder addirittura in tribuna, ad affiancare Landzaat a centrocampo si rivedono van Bommel e Cocu che stanno attraversando un ottimo periodo di forma.
E' proprio Cocu a sbloccare il risultato dopo appena 41 secondi di gioco con un colpo di testa su angolo e a indirizzare quindi la partita su un binario congeniale.



Disciplina tattica, sacrificio e concentrazione sono infatti le armi con cui l'Olanda ha costruito questo successo. Un'Olanda non certo spettacolare ma solida come non si vedeva da tempo che riesce a controllare la gara senza troppi affanni anche se, soprattutto a inizio ripresa, è stata messa a dura prova dal forcing rumeno (Ilie ha pure colpito una traversa).
Con Kuijt e van Nistelrooy volenterosi ma poco precisi è stato l'esordiente Babel (ha sostituito l'infortunato Robben a metà primo tempo) a raddoppiare nel finale. A 20 minuti dal termine c'è stato anche il secondo esordio di giornata, quello di Hedwiges Maduro.


giovedì 24 marzo 2005

In bocca al lupo Martijn



Martijn Meerdink stava disputando nelle file dell'AZ la sua migliore stagione tanto da meritare, a 28 anni e mezzo, la prima convocazione in nazionale.
Oggi, durante l'allenamento, in uno scontro fortuito con van Nistelrooy, si è infortunato seriamente al ginocchio e dovrà rimanere lontano dai campi di gioco nella migliore delle ipotesi per 6/7 mesi.
La fortuna gli ha voltato le spalle proprio mentre si trovava al culmine della sua carriera.




 © http://www.voetbalstats.nl


Eccolo mentre si appresta a realizzare la sua ultima rete in campo internazionale, negli ottavi di coppa UEFA contro lo Shakhtar.
Van Basten lo ha sostituito con Castelen.

Gli undici partenti di sabato dovrebbero essere:
van der Sar;
Kromkamp, Mathijsen, Boulahrouz, van Bronckhorst;
Landzaat, van Bommel, Cocu;
Kuijt, van Nistelrooy, Robben.
Se venissero confermati sarebbe curioso che la squadra col maggior numero di convocati (l'Ajax con 5) non ne abbia nessuno tra i titolari.

venerdì 18 marzo 2005

Convocazioni & sorteggio


E' stata diramata la lista ufficiale dei convocati in vista dei due prossimi impegni della nazionale. Accanto al ritorno di van Nistelrooy e Robben spiccano per la prima volta i nomi di Babel, Maduro e Meerdink.
Rispetto alla gara con l'Inghilterra sono stati lasciati a casa, oltre a Makaay infortunato, de Jong, Castelen e Yildirim. Ancora una volta ignorati Davids e van Galen.

Sorteggio di medio/alta difficoltà per le due squadre olandesi rimaste nelle competizioni europee.
Al PSV  che aveva come priorità assoluta di evitare le italiane, sono toccati i francesi del Lione, la squadra che finora ha forse mostrato il gioco più spettacolare ma abbastanza inesperta, almeno ad alti livelli. Certo, il Lione straripante visto contro il Werder incute timore ma sono molto fiducioso sulla solidità difensiva del PSV. Già nel 1988 gli olandesi pescarono nei quarti l'altrettanto brillante Bordeaux e lo eliminarono con un doppio pareggio.
All'AZ toccherà la vincente del confronto tra Villarreal e Steaua, due buone squadre che stanno disputando una stagione al di sopra delle aspettative. Gli spagnoli sono terzi nella Liga mentre i rumeni hanno già eliminato il Valencia.
 

mercoledì 16 marzo 2005

Coppa UEFA: AZ nei quarti


Shakhtar Donetsk - AZ    1-3     1-2


Ipotecata la qualificazione in Ucraina una settimana fa (reti di Nelisse, Matuzalem, Mathijsen e Perez), gli olandesi si impongono anche nella gara di ritorno con un gol in apertura di van Galen e raddoppio di Meerdink nel secondo tempo (per lo Shakhtar accorcia Elano).

Mantenendo il controllo della partita contro un avversario non facile (proveniva dalla Champions dove aveva messo in difficoltà Milan e Barcellona), l'AZ ha confermato le qualità che l'hanno contraddistinta in questa stagione: brillantezza atletica, maturità tattica e un grande entusiasmo.
Vista la concorrenza non trascendentale il sorteggio di venerdì non fa certo paura.

martedì 15 marzo 2005

Ancora volti nuovi

Come d'abitudine prima di un impegno della nazionale e delle convocazioni vere e proprie sono stati diramati i nomi dei giocatori preselezionati in vista delle partite contro Romania e Armenia. E' un'abitudine discutibile della quale non vedo l'utilità ma che offre sempre lo spunto per qualche considerazione.
Questa volta i nomi nuovi sono quelli di:
* Tim de Cler (1978), laterale sinistro dell'AZ che avrà forse la sua chance di candidarsi a ricoprire il ruolo che da tempo rappresenta l'anello debole del reparto arretrato.
* Ryan Babel (1986), talentuoso ma ancora acerbo centravanti dell'Ajax, selezionato soprattutto per i numerosi problemi, legati ad infortuni, di diversi attaccanti.
* Hedwiges Maduro (1985), centrocampista dell'Ajax e vera sorpresa di queste preselezioni considerato che ha 2 sole presenze nell'Eredivisie.

Grazie a questi ultimi l'Ajax ritorna ad essere la squadra più rappresentata con 7 elementi mentre l'AZ ne conferma 6 (non compare però il nome di van Galen) e il PSV 5.

domenica 13 marzo 2005

Le scelte di van Basten


A meno di due settimane dal prossimo impegno della nazionale voglio analizzare le indicazioni fornite dalla gestione van Basten dopo 7 partite e 30 giocatori provati.

E’ ormai appurato che il modulo sarà il 4-3-3. Un modulo che non mi entusiasma ma al quale i giocatori sono maggiormente abituati in quanto ampiamente utilizzato in Olanda.

In porta non ci sono dubbi: van der Sar sarà titolare fino al suo ritiro. C’è da sperare che non si infortuni perché non vedo alternative particolarmente affidabili.

Penso che la partita di Birmingham sia stata decisiva per il reparto arretrato. Boulahrouz sta andando benissimo con l’Amburgo e anche in nazionale è stato convincente tanto da indurre diversi giornalisti a definirlo il nuovo Stam. Per l’altro posto di centrale il favorito sembra ora Mathijsen anche se a mio giudizio è stato accantonato troppo presto Hofland. Sulla destra ha ben impressionato Kromkamp mentre più complicata è la scelta del laterale sinistro. Van Bronckhorst in fase difensiva è disastroso ma è vero che in quel ruolo sono anni che l’Olanda non riesce a proporre un giocatore veramente valido. Nel campionato tutte le squadre di alta classifica, AZ esclusa, hanno come terzino sinistro uno straniero per cui non ci sono molte alternative. Sono stati provati de Jong e Davids con risultati non troppo convincenti. Bouma nel PSV aveva ricoperto il ruolo in passato ma sembra aver perso la brillantezza atletica necessaria. Il nome nuovo potrebbe essere Braafheid che non mi è affatto dispiaciuto nelle ultime uscite dell’Utrecht.

I favoriti per i tre posti di centrocampo sono da destra a sinistra Landzaat, Sneijder e van der Vaart anche se sono leciti dubbi su tutti e tre viste le alternative. In teoria un giocatore adatto a giocare sia a destra che al centro sarebbe Seedorf ma sono molto contento che lo stesso van Basten lo abbia definito "ultima scelta". E’ semmai scandaloso che un tale giocatore abbia collezionato 78 presenze nelle quali peraltro non si è mai sporcato i calzoncini. Non mi è invece piaciuto van Basten quando, con Sneijder e van Galen infortunati, ha preferito inserire al centro Heitinga invece di van Bommel. Per quel ruolo tra i due non c’è proprio paragone e condivido le polemiche dichiarazioni del centrocampista del PSV. Reputo infine van der Vaart come una possibile alternativa a Robben in avanti ma inadatto a giocare in un centrocampo a tre dove evidenzia le sue lacune di incontrista risultando spesso fuori dal gioco. In quel ruolo è decisamente meglio Davids ed è molto discutibile al riguardo la scelta di van Basten di non convocare giocatori poco impiegati nei rispettivi club. Sarebbe giusta se non giocassero perché fuori forma ma non se accantonati per scelta tecnica.

In attacco Robben e van Nistelrooy hanno giocato insieme solo 36 minuti contro Andorra. E’ chiaro però che se stanno bene hanno il posto assicurato. Come secondo esterno Kuijt appare intoccabile (nelle ultime 5 partite ha sempre giocato 90 minuti). Kluivert ha recentemente dichiarato che dovrebbe pensarci prima di rispondere ad un’eventuale convocazione. Credo che con questa affermazione si sia autoescluso. Makaay, l’unico con van der Sar ad avere giocato tutte e 7 le partite, è comunque una valida alternativa.

mercoledì 9 marzo 2005

Champions League: bene il PSV


PSV - Monaco        1-0       2-0


Il PSV si prende la rivincita nei confronti del Monaco che l'aveva eliminato l'anno scorso e conquista i quarti di finale della Champions dopo ben 15 anni.



Ancora una volta, come già nel girone eliminatorio, ha pagato l'impianto difensivo costruito da Hiddink che ha scelto il modulo più adatto per fare rendere al meglio i giocatori di cui dispone. Il suo è un 4-3-3 solo teorico perché di fatto gioca con cinque centrocampisti di cui due (Cocu e Vogel) immediatamente davanti alla difesa. La squadra segna poco ma subisce ancora meno.
Sarà molto difficile passare un altro turno ma con un sorteggio benevolo chissà...

giovedì 3 marzo 2005

Ciao Rinus!



Rinus Michels si è spento oggi all’età di 77 anni.
In giro per l’Europa si era guadagnato diversi soprannomi come è tipico delle personalità che non lasciano indifferenti. In Olanda era per tutti “de Generaal”, il condottiero della nazionale che sfiorò il titolo mondiale nel ’74 e che, soprattutto, fece conoscere al mondo un nuovo modo di intendere il gioco del calcio.
Giocatore dell’Ajax alla fine degli anni 40 (264 presenze, 122 gol e una carriera interrotta prematuramente per problemi alla schiena), ne fu l’allenatore dal 1965 al 1971, anno in cui portò il club al vertice del calcio europeo prima di andarsene al Barcellona alla ricerca di nuove sfide e, perché no, di nuovi denari.
Con i lanceri vinse in sei anni 4 scudetti, 3 coppe d’Olanda e 1 coppa dei campioni e con loro sviluppò quello che in seguito venne chiamato calcio totale proprio per evidenziare come, in un tempo in cui i difensori non si facevano certo notare per la loro abilità tecnica, tutti i 10 giocatori di manovra fossero invece creativi e ognuno parte integrante del meccanismo di gioco oltreché interscambiabili tra loro.
Aveva tutte le qualità del grande allenatore: ottima conoscenza calcistica unita a un carisma di fronte al quale il rispetto era obbligatorio per chiunque, capacità di motivare un gruppo e nello stesso tempo stemperare la pressione grazie al suo spiccato senso dell’umorismo, saggezza nel capire quando occorreva essere duro e quando invece cordiale.
Allenò la nazionale in tre diversi periodi (74, 86-88, 90-92 a cui vanno aggiunte due partite da traghettatore nel 1984) e in ognuno ottenne ottimi risultati perché davanti a lui tutte le polemiche sparivano e ogni giocatore pensava solo a dare il meglio di sé sul rettangolo di gioco.
Mi piace ricordarlo lanciato verso il cielo da Gullit e compagni dopo la conquista del titolo continentale del 1988 ma anche mentre, dopo avere guidato per l'ultima volta  l'Olanda, consola un avvilito van Basten dopo l’eliminazione ai rigori del 1992.
Di certo ora che il Generale ci ha lasciato il calcio perde un po’ della sua grandezza.