sabato 12 gennaio 2008

Parentesi viola


Ebbene sì, il primo post dell'anno lo voglio dedicare alla mia Fiorentina. Spero che l'amico Tomas mi perdonerà se per una volta scendo così in basso da parlare di calcio italiano ma avevo voglia di mettere per iscritto tutti i miei punti di vista sull'amata Viola cosicché i colleghi-tifosi di fiorentina.it avessero abbastanza materiale per insultarmi :-)

Società: da una dirigenza mi aspetto chiarezza nel dichiarare gli obiettivi e coerenza nel cercare di raggiungerli. I Della Valle li hanno sempre centrati e lo hanno pure fatto con una politica accurata, senza spese folli di cecchigoriana memoria. Chi li critica o è in malafede o è un perfetto idiota perché se è vero che per vincere occorre spendere di più è anche vero che nessuno ci ha promesso vittorie che poi non sono state ottenute. Il progetto parlava già dal principio di essere competitivi per lo scudetto dal 2010 e solo chi ha scarsa memoria potrebbe non sottoscriverlo.

Corvino: molti fiorentini lo considerano una sorta di Messia ma non ho ancora capito quali miracoli abbia fatto. Arrivato a Firenze nell'estate del 2005 si è trovato subito a fare i conti con oltre 40 giocatori a libro paga, residuo della disastrosa gestione Lucchesi. La rosa è stata subito ampiamente sfoltita ma regalando i giocatori (Riganò compreso) e a regalarli sarei stato capace anch'io. Ha messo in busta cifre ridicole per Miccoli e Maresca (puntualmente persi quando, anche se non fossero rientrati nei piani, sarebbero potuti essere ottima merce di scambio) e addirittura niente per Jorgensen che si rivelerà uno dei giocatori più positivi nelle stagioni successive. Nei suoi due anni di gestione ha portato in viola anche ottimi giocatori (Toni, Mutu, Frey su tutti) ma con il quinto budget di tutta la Serie A era anche doveroso. E che dire della sua ultima campagna acquisti se non che sia stata un fallimento totale? 6,5 milioni spesi per il mediocre Semioli, 3,5 per l'ancor più mediocre Balzaretti e una vasta collezione di porte in faccia ricevute ogni qual volta tentava di avvicinarsi a quei centrocampisti (uno centrale e uno di fascia sinistra) che sarebbero serviti come il pane. Per carità, non sono uno di quelli che avrebbero voluto il grande campione ma se la squadra scende in campo spesso e volentieri con gli stessi undici dell'anno scorso, con Pazzini al posto di Toni, non credo ci siano motivi per esaltare il mercato estivo della società.
Corvino, come un imbonitore di fronte ad una folla acclamante, spaccia i numerosi giovani acquistati come futuri campioni ma se alcuni stanno dimostrando il proprio valore (Kuzmanovic, Osvaldo), altri (Vanden Borre, Lupoli, Mazuch, Hable) non si sono praticamente mai visti ed un motivo ci sarà... D'altronde come dimenticare un futuro campione come Brivio, acquistato dal nostro per un milione di euro e poi rivenduto per pochi spiccioli un anno dopo?

Prandelli: avendo a disposizione materiale tutt'altro che eccelso ha portato la Fiorentina tra le prime quattro (penalizzazioni a parte) per due anni consecutivi. Basterebbe questo a promuoverlo a pieni voti. Grazie alle sue indiscutibili qualità umane è riuscito a creare un ottimo gruppo che si è sempre distinto per spirito di sacrificio ed abnegazione ed anche dal punto di vista tecnico sono ben visibili i suoi dettami ad una squadra che gioca praticamente a memoria. Fanno da contraltare una scarsa capacità di effettuare le giuste mosse a partita in corso e soprattutto alcune sue fisse alle quali trovo difficile dare una spiegazione logica. La più clamorosa è l'utilizzo costante di Donadel (sulle sue non-qualità scriverò a parte) ma anche l'ostinazione ad impiegare giocatori fuori ruolo (vedasi Ujfalusi e, più recentemente, Osvaldo). Usa infine troppo la carota e pochissimo il bastone perché non dovrei essere io a far notare a Mutu che non passa mai un pallone o a invitare Montolivo ad una maggiore decisione nei contrasti fregandosene del cerchietto per i capelli.
Ho insomma molta stima del'uomo Prandelli ma anche la convinzione che debba liberarsi del suo eccessivo paternalismo nei confronti dei giocatori per poterci condurre verso i più ambiti traguardi.

Portiere: Frey è, dopo Buffon, il migliore portiere del campionato e non c'è nulla da aggiungere

Difesa: dopo che l'anno scorso è stata la meno battuta della Serie A mi è sembrato giusto non apportare cambiamenti, tanto più che Gamberini si sta dimostrando sempre più affidabile e Dainelli, pur con qualche disattenzione che puntualmente si concede, non è certo peggiore dei più reclamizzati Barzagli o Bonera, più volte accostati alla Fiorentina durante il mercato estivo. Ujfalusi ha fatto del suo meglio per calarsi nel ruolo di terzino che non lo vedrà mai completamente a suo agio, soprattutto oltre la metacampo mentre la nota negativa è Pasqual, solo lontano parente di quel giocatore che tanto bene aveva fatto due anni fa. In fase offensiva non azzecca più un cross e anche in difesa è puntualmente in difficoltà nel limitare il diretto avversario.
Tra i rincalzi molto bene Kroldrup che sta crescendo anche in personalità, sufficiente Potenza (ma visto come ci era stato presentato era lecito aspettarsi di più), male Balzaretti (ancora grazie Corvino) apparso sempre titubante e impreciso.

Centrocampo: è il reparto che andava rinforzato e per il quale non è stato fatto colpevolmente nulla. Il solo Liverani è degno di una squadra di medio-alta classifica per senso della posizione, visione di gioco e capacità tecniche anche se spesso esagera con i passaggi di prima finendo per creare pericoli alla propria difesa. Montolivo le cui doti tecniche non si discutono rimarrà l'eterna promessa perché è privo della personalità necessaria per imporsi a certi livelli e quando il gioco si fa duro puntualmente scompare. L'utilizzo di Donadel non ha poi la minima spiegazione logica: non sa impostare, non sa coprire, perde molti più palloni di quanti ne conquisti e tecnicamente è un disastro. Oh certo, non lesina mai impegno e corre per tutta la partita ma è pagato per giocare a calcio, non per fare il maratoneta.
Tra i cursori di fascia sempre prezioso Jorgensen che però ha inevitabilmente perso la dinamicità dei giorni migliori mentre Semioli è stato una delusione e in tutto il girone di andata non è stato in grado di liberarsi una sola volta del diretto marcatore. Santana, grazie alla sua tecnica e alla sua velocità, è l'unico in grado di supportare gli attaccanti creando superiorità numerica ma è più in infermeria che in campo.
La nota più positiva del reparto è di certo Kuzmanovic per il quale è facile immaginare un impiego sempre maggiore mentre Pazienza e Gobbi mi dimostrano in continuazione che, pur non essendo inferiori a Donadel rispetto al quale giocano inspiegabilmente molto meno, non sono in grado di aggiungere nulla sia dal punto di vista tecnico che della personalità.

Attacco: la qualità di Mutu è indiscutibile anche se spesso risulta indisponente nella sua ricerca dell'azione personale a scapito del gioco di squadra. Al suo talento la squadra si aggrappa tuttavia con le unghie ben sapendo che senza di lui il potenziale offensivo sarebbe davvero poca cosa. Sì perché là dove negli ultimi due anni c'era Toni a togliere le castagne dal fuoco ora c'è Pazzini che del suo predecessore non è nemmeno la più sbiadita delle fotocopie. Pazzini è molto volenteroso ma non è semplicemente all'altezza di essere il centravanti della Fiorentina: non protegge la palla permettendo alla squadra di salire, non riesce mai a smarcarsi rendendosi disponibile a ricevere un passaggio, gli manca il classico fiuto del gol e pure quella cattiveria necessaria per sopravvivere tra le difese avversarie. Vieri si è dimostrato una buona alternativa ma non ha più né lo scatto, né la potenza che l'avevano contraddistinto in passato mentre Osvaldo non ha avuto purtroppo molte possibilità di mettersi in mostra in quel ruolo nel quale lo vedrei a suo agio. A gennaio si è unito al gruppo Cacia che già adesso è più forte di Pazzini ma, visti i tempi con cui Prandelli inserisce i nuovi, se avrà fortuna giocherà titolare la prossima stagione.

Pronostico: Inter e Roma ci sono superiori, Juventus e Milan (quello che gioca in Italia) no. Difficilmente arriveremo più indietro del 5° posto ma l'obiettivo è il 4° e se non fosse raggiunto sarebbe la prima stagione di gestione Della Valle a concludersi con una delusione. Ci potrebbe anche stare.
Per il momento... buon 2008 a tutti!