martedì 31 marzo 2015

Olanda - Spagna 2-0


Cambiano entrambi i terzini con Janmaat e Willems che prendono il posto dei deludenti Van der Wiel e Blind. Il raccomandato però non può certo star fuori e allora viene spostato a centrocampo dove, con Sneijder, c'è anche Klaassen alla sua prima da titolare. In avanti parte dall'inizio Narsingh con i confermati Huntelaar e Depay.
Se non fosse un'amichevole dal valore pressoché nullo contro un avversario imbottito di riserve, ci sarebbe da essere contenti. Sì perché l'Olanda sfodera il migliore primo tempo della gestione Hiddink per impegno e personalità. Si parte con un Depay molto ispirato che in un paio di occasioni mette in ambasce l'intera difesa spagnola difettando però nelle conclusioni. Il vantaggio non tarda comunque ad arrivare e sugli sviluppi di un angolo de Vrij fa centro di testa su cross di Sneijder al 12esimo. Passano pochi minuti e sull'ennesima incursione di Depay sulla sinistra la palla arriva a Willems che trova a centro area Klaassen la cui doppia conclusione (la prima è ribattuta dal portiere) vale il raddoppio. La spinta iniziale olandese si esaurisce pian piano senza che la Spagna dia segnali di vita dalle parti di Vermeer e fino all'intervallo il gioco ristagna noioso a centrocampo.
A inizio ripresa è ancora Depay a rendersi pericoloso con una conclusione da appena fuori area respinta da de Gea che nell'occasione compie l'ultimo intervento della sua partita. Al quarto d'ora infatti la sostituzione di Sneijder, l'unico dei centrocampisti ad avere dimostrato di avere qualche idea, con Wijnaldum finisce per regalare il pallino del gioco alla Spagna che sino al termine metterà alle corde la difesa olandese non meno fragile ma solo più fortunata che in altre circostanze. Un miracolo di Vermeer su punizione deviata di Piquet, almeno due errori grossolani sottoporta, altrettante situazioni caotiche in piena area sbrigliate con un pizzico di buona sorte e la vittoria è in archivio. Ci dovremo sorbire Hiddink e la sua inettitudine ancora per un po' perché dappertutto, e l'Olanda non fa purtroppo eccezione, l'ultimo risultato è sempre il più importante.

sabato 28 marzo 2015

Olanda - Turchia 1-1


Blind è impiegato sulla linea difensiva dove si rivede Martins Indi affiancare de Vrij. Come terzo centrocampista è scelto Wijnaldum mentre in avanti Afellay vince la sfida con Narsingh per il ruolo di ala destra.
Nei primi 10 minuti di gara il possesso palla olandese è pressoché totale ma due passaggi su tre sono all'indietro e si fa fatica ad avvicinarsi all'area avversaria. L'unico pericolo portato alla porta turca è una conclusione di Depay, dopo triangolo con Blind, che Volkan devia senza troppi problemi. Col passare del tempo i turchi prendono coraggio, aiutati da una difesa olandese che appare sempre in imbarazzo e per ben due volte, su altrettante distrazioni di Van der Wiel, Burak Yilmaz ha la palla buona senza tuttavia riuscire a fare male. Il gioco diventa più aperto e si vede anche qualche interessante accelerazione grazie a Depay e, soprattutto, Afellay, ma manca la necessaria lucidità negli ultimi 20 metri. Nel finale di frazione è invece la Turchia a fare centro quando de Vrij pensa bene di rimettere al centro dell'area, invece che in corner, un cross senza pretese dalla destra: la palla arriva al solito Yilmaz che dall'altezza del dischetto non lascia scampo a Cillessen.
La ripresa si apre con Narsingh al posto di un invisibile Wijnaldum con conseguente spostamento di Afellay sulla linea dei centrocampisti. E' proprio il nuovo entrato che dopo pochi minuti si trova la porta spalancata in seguito a uno scontro tra Huntelaar e il portiere, ma cicca clamorosamente di sinistro. La Turchia non si chiude e, disposta in maniera intelligente, non fa la minima fatica a controllare le velleità offensive dei padroni di casa. Gli olandesi, dal canto loro, sono assolutamente privi di idee e riescono a rendersi pericolosi solo grazie ad Afellay che si avventa su una palla vagante e dai 25 metri fa partire una sassata che il portiere respinge non senza difficoltà. Al 62esimo Hiddink gioca la carta della disperazione inserendo Dost per de Jong e passando al 4-2-4. Non sarebbe nemmeno una scelta sbagliata se non fosse che da quel momento si rinuncia completamente al gioco sulle fasce, dedicandosi esclusivamente ad inutili cross dalla trequarti. Comincia allora un'ultima parte di gara davvero inguardabile nella quale si butta la palla in avanti sperando nel fato. L'unica occasione buona se la ritrova il neo entrato Willems ma, come in precedenza Narsingh, col piede "sbagliato" rimedia solo una brutta figura. Il fato però non sembra abbandonare Hiddink e, al minuto 92 quando ormai il pubblico dell'Amsterdam Arena sta sfollando, un sempre caparbio Sneijder trova lo spazio per una conclusione da appena fuori area che Huntelaar devia di testa quel tanto che basta a spiazzare il portiere. Sugli sviluppi di un'altra azione confusa si potrebbe addirittura vincere se Depay non sparasse alle stelle di controbalzo. Sarebbe stato troppo e per nulla meritato.

mercoledì 25 marzo 2015

Si riparte da qui


Le qualificazioni per l'Europeo riprendono con la gara casalinga contro la rinnovata Turchia di Terim che ci dirà se Hiddink e i giocatori si sono finalmente liberati dal torpore che li ha accompagnati dall'inizio della stagione. Mentre una vittoria aprirebbe la caccia olandese a uno dei primi due posti, un mancato successo potrebbe, e dovrebbe, rappresentare già il capolinea per il tecnico, indipendentemente da come andrà l'inutile amichevole di martedì con la Spagna.
Sul fronte formazione, la vantaggiosa assenza dell'infortunato Van Persie è purtroppo compensata dal forfait di Robben che proprio domenica scorsa ha subito lo strappo di un muscolo addominale. De Jong, Sneijder e Blind dovrebbero comporre la linea dei centrocampisti a meno che il raccomandato non venga, come spero, riportato nel naturale ruolo di terzino sinistro dove almeno farebbe meno danni. In avanti è probabile che saranno Narsingh e Depay a giostrare ai lati di Huntelaar. Da segnalare la prima convocazione di Dost che non reputo all'altezza della Nazionale  ma che viene giustamente premiato per gli ultimi due, incredibili mesi nei quali ha segnato a raffica nelle file del Wolfsburg.

giovedì 19 marzo 2015

Ajax, tua culpa

Dnipro - Ajax           1-0        1-2 (d.t.s.)


La gara di andata mi aveva lasciato parecchio amaro in bocca per una sconfitta arrivata più per demeriti dell'Ajax che per merito dei padroni di casa. Il Dnipro aveva infatti impostato una gara "difesa e contropiede" finendo per prevalere solo grazie agli errori sottoporta degli olandesi (clamoroso quello di Viergever da un metro a porta spalancata), dimostratisi peraltro molto egoisti al momento di concludere.
Inutile dire quanto sia cresciuta l'amarezza dopo la gara di ritorno che ha visto l'Ajax imporsi nei regolamentari grazie al gol di Bazoer a metà ripresa ma finire poi per pagare l'incapacità realizzativa della settimana prima.
Peccato, l'avversario non era certo tra i più forti del lotto e i quarti sembravano davvero alla portata.

mercoledì 4 marzo 2015

Sorride solo l'Ajax

PSV - Zenit             0-1        0-3
Roma - Feyenoord        1-1        2-1
Ajax - Legia Varsavia   1-0        3-0


Il contingente olandese si riduce ad una sola unità dopo la disputa dei sedicesimi di Europa League.
Il gol di Hulk nel finale della gara di andata è sufficiente ad abbattare il PSV che a San Pietroburgo fa solo presenza. Combatte il Feyenoord che, dopo il prezioso pareggio di Roma, paga nel ritorno un paio di ingenuità difensive e soprattutto l'espulsione di Te Vrede a inizio ripresa. Un buon sorteggio permette all'Ajax di ritrovare gli ottavi che aveva mancato nelle ultime tre stagioni. Milik fa centro 3 volte in 2 partite sancendo una qualificazione mai in discussione.