mercoledì 22 maggio 2013

Scandalo al sole

Lo hanno visto tutti e tutti sanno perché è successo ma nessuno ne parla. Al massimo qualche piccolo accenno nel patetico tentativo di salvare la propria coscienza. Nella maggior parte dei casi nemmeno quello ma solo lodi ai vincitori degne del più bieco servilismo.
Sto parlando del modo in cui il Milan ha scippato alla Fiorentina la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League e i "tutti" sono gli addetti ai lavori, a cominciare dai viscidi giornalisti che, invece di riportare la realtà dei fatti rischiando di mettersi contro qualcuno che conta, preferiscono tapparsi gli occhi di fronte al più vistoso scandalo calcistico che io ricordi.
Sì perché quello a cui si è assistito quest'anno è stato di gran lunga peggiore di qualsiasi calciopoli o scommessopoli proprio perché avvenuto alla luce del sole con il tacito accordo di federazione, lega, arbitri, giornalisti, tutte le componenti della mafia che è il calcio nostrano.
Ma qual è la realtà dei fatti?
Chiunque abbia gli occhi per vedere e un briciolo di intelligenza la conosce: nel mercato di gennaio il Milan ha acquistato Balotelli per una cifra intorno ai 30 milioni. Per rientrare di tale cifra aveva assoluto bisogno di qualificarsi per la Champions. Da allora innumerevoli episodi a favore hanno condizionato la quasi totalità delle partite dei rossoneri permettendo loro di inanellare una lunga serie di vittorie che gli ha alla fine consentito il raggiungimento dell'obiettivo.
Da parte dei giornalisti, servi del potere e da quello prezzolati, solo entusiastici evviva per l'impresa riuscita e nessun accenno ai fatti che l'hanno resa possibile. Anzi no, per loro è stato merito di Allegri, capace di trovare finalmente il giusto assetto, e di Balotelli, inesorabile cecchino.
I regali ricevuti in serie contro Udinese, Cagliari, Lazio, Genoa, Chievo? Nel dimenticatoio. L'ultimo ridicolo rigore di Siena? Si poteva anche dare...
Da questa marmaglia ipocrita e omertosa, pronta a scandalizzarsi se a livello internazionale non viene accordato un fallo laterale a una squadra italiana, un silenzio assordante sul vergognoso abuso di potere di cui tutti siamo stati spettatori.
E se qualcuno ancora si stupisce che io tifi contro la nazionale italiana si ricordi che quando la nazionale perde, perde anche questo sistema marcio di gestire il calcio e perdono tutti coloro che lo rendono possibile.

lunedì 13 maggio 2013

Tris consecutivo per l'Ajax e per de Boer

1 Ajax 34 22 10 2 76 83 31
2 PSV 34 22  3 9 69 103 43
3 Feyenoord 34 21  6 7 69 64 38
4 Vitesse 34 19  7 8 64 68 42
5 Utrecht 34 19  6 9 63 55 41
6 Twente 34 17  11 6 62 60 33
7 Groningen 34 12  7 15 43 36 53
8 Heerenveen 34 11  9 14 42 50 63
9 ADO 34 9  13 12 40 49 63
10 AZ 34 10  9 15 39 56 54
11 PEC 34 10  9 15 39 42 55
12 Heracles 34 9  11 14 38 58 71
13 NAC 34 10  8 16 38 40 56
14 RKC 34 9  10 15 37 39 48
15 NEC 34 10  7 17 37 44 66
16 Roda 34 7  12 15 33 51 69
17 VVV 34 6  10 18 28 33 62
18 Willem II 34 5  8 21 23 33 76

L'Ajax si conferma dunque la migliore dell'Eredivisie per il terzo anno consecutivo. Ancora una volta, dopo una partenza lenta, i lanceri sono stati inesorabili nella seconda parte della stagione dando il colpo di grazia al torneo a 5 giornate dal termine con la vittoria di Eindhoven che respingeva il tentativo di aggancio dei rivali e chiudeva di fatto i giochi.
Proprio il PSV, dato come favorito ai nastri di partenza, è ancora una volta il battuto eccellente anche se, a differenza dell'anno scorso quando pure aveva realizzato gli stessi punti, si è garantito almeno il preliminare per la Champions.
In Europa League Feyenoord e Vitesse che, a lungo protagoniste nella lotta per il titolo, possono comunque ritenersi soddisfatte del risultato raggiunto puntando sui giovani.
Bony, centravanti proprio del Vitesse, chiude come capocannoniere con 31 reti (e il giorno successivo annuncia di volere lasciare Arnhem), davanti al finalmente protagonista Pellé (27 reti col Feyenoord) che invece mi aspetto protagonista in Olanda anche l'anno prossimo.

venerdì 10 maggio 2013

Miracolo in coppa




Nella stagione più difficile dell'ultimo decennio nella quale ha stazionato per tutto il campionato nella parte medio-bassa della classifica salvandosi matematicamente a sole due giornate dal termine, l'AZ trova un insperato successo sul PSV e si aggiudica la quarta Coppa d'Olanda della sua storia.
Dopo un cammino reso agevole da buoni sorteggi, l'AZ faceva l'impresa in semifinale passando all'Amsterdam Arena con un rotondo 3-0 che non rende tuttavia l'idea di quanto la gara sia stata in realtà sofferta, prima di superare il PSV nella finale di Rotterdam grazie a due reti iniziali, molto cuore e la giusta fortuna.
L'AZ ha del resto due buoni giocatori (Maher e Altidore, non a caso i marcatori nella finale), qualche discreto mestierante (Viktor Elm, Beerens e il portiere Alvarado) e davvero poco altro, a cominciare da una difesa assai fragile dalle lacune spesso imbarazzanti.
Il suo successo obiettivamente conferma la scarsa qualità del calcio olandese a livello di club ma è tanto più prezioso perché colto in un periodo di ridimensionamento della società alla quale il trofeo potrà instillare nuova energia vitale