domenica 17 dicembre 2006

Terminato il girone di andata


G V N P Pti GF GS
PSV 17 15 1 1 46 46 6
AZ 17 12 3 2 39 52 16
Ajax 17 12 2 3 38 41 15
FC Twente 17 10 5 2 35 40 18
Feyenoord 17 10 2 5 32 34 32
SC Herenveen 17 8 2 7 26 30 25
NEC 17 7 3 7 24 19 21
FC Groningen 17 7 3 7 24 27 35
FC Utrecht 17 7 2 8 23 25 29
Vitesse 17 7 1 9 22 29 28
Roda JC 17 6 4 7 22 19 24
NAC Breda 17 6 4 7 22 18 26
Excelsior 17 4 4 9 16 25 34
Sparta 17 5 1 11 16 25 37
Heracles Almelo 17 4 3 10 15 15 34
Willem II 17 4 1 12 13 18 41
ADO Den Haag 17 3 2 12 11 18 32
RKC Waalwijk 17 2 5 10 11 14 36


Sembra strano ma la più grossa sorpresa della prima parte del campionato si chiama PSV. Dopo l'addio di Hiddink erano in molti (me compreso) a pensare in un cambio al vertice e invece Koeman non solo ha mantenuto la squadra in vetta ma ha fatto addirittura meglio del suo predecessore lasciando per strada solo 5 punti. Il gioco non è certo spettacolare ma l'indubbia solidità difensiva unita al giusto cinismo in avanti si sono dimostrate qualità più che sufficienti per mantenere il dominio nazionale.
Le altre sono già distanti ma se l'AZ dei giovani sta disputando comunque una stagione soddisfacente così non si può dire dell'Ajax che, partita con ben altri propositi, è più che probabile che debba ancora rimandare i sogni di gloria. E' rimasta l'unica delle squadre di vertice a giocare un ormai prevedibile 4-3-3 e sarebbe forse il caso che anche Ten Cate ne prendesse atto.
Molto bene il Twente che ha ben 15 punti in più dell'anno scorso e che vedo nettamente favorito per la conquista del 4° posto nei confronti di un Feyenoord che, ceduti gli attaccanti migliori e confermati i difensori peggiori, dovrebbe ritenersi soddisfatto di centrare un posto per gli spareggi Champions.
Non è a mio avviso ancora fuori dalla corsa l'Heerenveen che capeggia il gruppetto di squadre che hanno come obiettivo un piazzamento UEFA.
Buono il campionato della neopromossa Excelsior, al momento al di sopra della zona play-out anche se non certo al sicuro in una lotta salvezza che, con nessuno irrimediabilmente staccato, rischia di diventare più interessante di quella per il titolo.

venerdì 15 dicembre 2006

E' ancora poker


Il calcio olandese si conferma quindi ai livelli dell'anno scorso con quattro squadre che si ripresenteranno nelle rispettive competizioni a primavera.
Il PSV firma quella che, forse con troppa sfiducia, avevo definito impresa centrando gli ottavi di finale della Champions League per il terzo anno consecutivo. La fortuna lo ha aiutato nelle vittoriose trasferte di Bordeaux e Istanbul. Speriamo ora che non sia di nuovo Lione...
In UEFA la qualificazione arriva senza troppi patemi solo per l'AZ che, (già virtualmente qualificata dopo le nette vittorie contro Braga e Grasshoppers nelle prime due partite) si permette pure il lusso di vincere il girone passando a Siviglia. L'Ajax parte bene, si complica la vita perdendo in casa con l'Espanyol ma ottiene il visto vincendo a Waregem in modo autoritario. Un Feyenoord a dir poco impresentabile tentenna all'inizio contro Basilea e Blackburn prima di venire umiliato dal Nancy. Nell'appuntamento casalingo da "dentro o fuori" riesce però ad avere la meglio sul Wisla. L'Heerenveen infine compromette il suo cammino con l'inopinata sconfitta interna contro l'Odense e, causa differenza reti, neppure la vittoria colta all'ultimo assalto contro il Lens gli è sufficiente a raggiungere i sedicesimi.

mercoledì 15 novembre 2006

Olanda - Inghilterra 1-1



Alla fine le novità rispetto alla formazione presentata nelle ultime uscite sono ben 6 con particolare interesse nel vedere all’opera l’inedito centrocampo (Landzaat-Schaars-Seedorf) e Van der Vaart nel ruolo anomalo (per non dire assurdo) di ala destra. Al centro dell’attacco Kuyt è a sorpresa preferito a Huntelaar.
La partenza lascia ben sperare col pressing molto alto degli olandesi che non permette agli avversari di uscire dalla propria metacampo. L’occasione ghiotta arriva al decimo con Robinson che si oppone a una bella conclusione di Robben e Landzaat che mette fuori di testa la ribattuta da ottima posizione. Sarà però l’unica in tutto il primo tempo. Gli inglesi infatti prendono via via le misure e, nonostante lascino all’Olanda il pallino del gioco (il possesso palla dei padroni di casa sarà quasi del 70%), si procurano le migliori occasioni per portarsi in vantaggio: prima Timmer salva su Gerrard quindi è Rooney a graziare l’estremo difensore olandese dopo una dormita colossale della difesa. Il gol è nell’aria e arriva puntuale al minuto 37 quando Rooney prende il tempo a Ooijer facendosi trovare puntuale alla deviazione su cross dalla sinistra. L’Olanda non reagisce, vittima delle sue incoerenze tattiche: emblematico il fatto che Van der Vaart resista all’ala destra per soli 20 minuti finendo per intasare gli spazi al centro mentre Kuyt, che prende spesso il suo posto, privi fatalmente la squadra di un punto di riferimento centrale.
Non cambia il copione nella ripresa col classicissimo 4-4-2 degli inglesi che copre alla perfezione gli spazi non permettendo all’Olanda di rendersi minimamente pericolosa. Van Basten toglie un Kuyt davvero impresentabile per Huntelaar inserendo anche il convocato dell’ultimo minuto Jaliens col compito di spingere su una fascia destra sguarnitissima. I risultati non sono quelli sperati e per oltre 40 minuti non si assiste ad un’azione degna di nota né da una parte né dall’altra. Quando la sconfitta sembra ormai inevitabile una lunga rimessa in gioco di Robben viene spizzata dal neo entrato Vennegoor sui piedi di Van der Vaart che da pochi metri non ha difficoltà a realizzare. C’è ancora tempo per Stekelenburg di salvare il risultato di istinto su Gerrard prima che si chiudano i battenti su un’altra prestazione che lascia poche certezze (il migliore è stato a mio avviso Emanuelson) e moltissime ombre.


sabato 11 novembre 2006

Ultimo impegno dell'anno


Fermo restando il mio convincimento sull’inutilità di un’amichevole che si disputa a oltre quattro mesi dal prossimo impegno ufficiale, la partita di mercoledì contro l’Inghilterra fornirà (e ha già fornito nelle convocazioni) a Van Basten un’ulteriore occasione di dimostrare la sua rigidità mentale sia dal punto di vista umano che tecnico.
Ancora fuori dunque i soliti noti e spazio alla formidabile squadra che ha recentemente spezzato le reni a Lussemburgo e Albania, rinforzata per l’occasione da David Mendes da Silva, 24enne ex difensore trasformato da Van Gaal in centrocampista ed Evander Snol, 19enne autentico jolly di centrocampo e difesa del Celtic. Afellay invece, seppur convocato, si è preso ancora del tempo, indeciso se scegliere la nazionale olandese o quella marocchina.
Con l’eccezione di Van der Sar (per le amichevoli si è tirato fuori) e dell’infortunato de Jong, la formazione non dovrebbe discostarsi da quella delle ultime uscite con Van der Vaart pronto a riprendersi il suo posto a centrocampo a fianco di Landzaat e Sneijder.
Disattesa la mia speranza di vedere inserito un laterale destro di ruolo e impiegato Boulahrouz al centro (né Jaliens né Kromkamp sono stati convocati), il destino ha dato una mano al mio fegato privando Van Basten del pericolo pubblico Van Bronckhorst, infortunatosi oggi al tendine di Achille. Sull’utilizzo di Van Persie non all’ala ma dietro all’unica punta rimarrò naturalmente inascoltato.

P.S.: aumentano le defezioni: nella giornata di domenica si è infortunato Sneijder e Van Basten ha chiamato (incredibile ma vero) Seedorf che ritrova quindi la nazionale dopo oltre due anni; ha inoltre dato forfait Van Persie che ha la moglie in attesa del primo figlio.

giovedì 12 ottobre 2006

Olanda - Albania 2-1


La formazione è confermata nella sua totalità con Van Persie al centro dell’attacco, Babel e Robben a scambiarsi con continuità le fasce di competenza.
Gli albanesi concedono subito molto terreno permettendo all’Olanda di mantenere un possesso palla pressoché costante nelle vicinanze dell’area di rigore avversaria. L’occasione da gol non tarda ad arrivare e Van Persie realizza appena prima del quarto d’ora la rete che dovrebbe spianare la strada ai padroni di casa. Sembrerebbe proprio così e infatti per tutto il resto del primo tempo l’Olanda è padrona del campo e il vantaggio resta minimo solo per l’imprecisione nelle conclusioni (Landzaat due volte e Babel) prima che Bekaj devii nella propria porta un traversone basso di Van Persie.
La ripresa comincia con gli olandesi fin troppo rilassati e con gli ospiti che colpiscono un palo con un tiro dalla distanza già nel primo minuto. Van Basten sostituisce de Jong con Schaars e la squadra pare beneficiarne tanto che nel quarto d’ora iniziale, soprattutto per merito del lavoro di Babel e Robben, la terza rete sembra nell’aria. Capita invece che su azione di rimessa Van Bronchkorst (guarda caso!) si faccia trovare fuori posizione consentendo a Curri di accorciare le distanze. Peccato perché Emanuelson era già in rampa di lancio per sostituire il birillo.
Adesso gli albanesi ci credono e vengono pure penalizzati per un probabile rigore non fischiato contro Boulahrouz per un fallo di mano. I rischi per l’Olanda però finiscono qui anche se assieme ai tre punti arrivano pure bordate di fischi, non credo indirizzate ai giocatori.

domenica 8 ottobre 2006

Bulgaria - Olanda 1-1


In difesa Boulahrouz prende il posto di Heitinga come laterale destro mentre a centrocampo l'escluso è a sorpresa Schaars a favore di Landzaat che affianca de Jong e Sneijder.
Bulgari già in vantaggio all'11esimo con Petrov, dimenticato dal solito Van Bronckhorst, ma Olanda che disputa un buon primo tempo nel quale meriterebbe ampiamente il pari. Vanno vicino alla segnatura Van Persie che colpisce la traversa e, più volte, Robben e Sneijder le cui conclusioni dalla distanza hanno la sfortuna di essere troppo centrali. Non entra nel tabellino Kuyt, costretto a lasciare dopo un quarto d'ora di gioco per un infortunio alla caviglia e sostituto Babel con spostamento di Robben a destra e Van Persie al centro dell'attacco.
Nella ripresa l'Olanda trova abbastanza presto il pareggio (colpo di testa di Van Persie su centro di Boulahrouz al 62') e continua nel controllo del gioco nonostante il campo sempre più pesante per la pioggia. Trascinata da un ottimo Sneijder va vicina al vantaggio in diverse occasioni (a Van Persie viene annullata in modo discutibile un'altra rete) ma nel finale è però Van der Sar a salvare su colpo di testa di Iliev un punto assai prezioso.

mercoledì 4 ottobre 2006

Van Basten al bivio


L’unico nome "nuovo" nella lista dei convocati per i prossimi impegni contro Bulgaria ed Albania sarebbe stato quello di Van Bommel. Questi però, una volta saputo della convocazione, ha dichiarato alla stampa che non giocherà più in nazionale finche Van Basten ne sarà il CT. Parole forti che fanno seguito a quelle di Davids che in tempi non sospetti diede a Van Basten dell’arrogante e a quelle più recenti ma non meno stizzite di Van Nistelrooy che, una volta escluso dai primi impegni di qualificazione, disse a chiare lettere che il Marco nazionale amava essere circondato da "yes-men" e che chi sollevava la minima obiezione veniva automaticamente escluso.
Il destino ha voluto che l’infortunio di Huntelaar aprisse nuovamente le porte, almeno a livello teorico, per l’attaccante del Real Madrid ma anche in questo caso Van Basten si è visto sbattere la porta in faccia (nella versione ufficiale si dice che attualmente tra le due parti non vi è fiducia reciproca…).
Ormai il vaso è colmo. Sinora solo i risultati hanno tenuto quieta la stampa già pronta ad esplodere dopo le convocazioni per l’Irlanda. Al minimo passo falso è facile prevedere che le critiche non saranno affatto tenere. Lo stesso Cruyff pare avere scaricato il suo beniamino per il quale la prossima settimana rischia di essere quanto mai decisiva.
Sul fronte formazione Van Basten non ha ritenuto opportuno sostituire né Van Bommel né Huntelaar e mentre appare scontato l’impiego di Kuyt al centro dell’attacco, è atteso un altro mescolamento di carte a centrocampo. Con Van der Vaart ancora ai box per l’ennesimo infortunio sarà confermato de Jong o sarà la volta di de Zeeuw?

venerdì 29 settembre 2006

Coppa UEFA: un poker nella fase a gironi


AZ - Kayserispor              3-2   1-1
IK Start - Ajax               
2-5   0-4
Lokomotiv Sofia - Feyenoord   2-2   0-0
Partizan - Groningen         
4-2   0-1
Vitoria Setubal - Heerenveen 
0-3   0-0

Sono dunque quattro (due in più dell'anno scorso) le squadre olandesi qualificate alla fase a gironi che porterà ai sedicesimi di finale. Non è riuscito l'en-plein a causa del Groningen per il quale si è rivelato troppo pesante il passivo della gara di andata. L'attacco all'arma bianca tra le mura amiche ha sortito solo il rigore di Van de Laak.
Tutto facile solo per l'Ajax mentre hanno sofferto più del previsto il Feyenoord, comunque bravo a rimontare il doppio svantaggio a Sofia (Lucius(rig) e Greene) e l'AZ, apparso nettamente più forte dei turchi ma sempre capace di complicarsi la vita con le solite amnesie difensive. Un plauso infine all'Herenveen che ha chiuso la pratica portoghese già all'andata (doppietta di Alves e rete di Nilsson nel recupero) in modo tanto eloquente quanto inaspettato.

giovedì 7 settembre 2006

Olanda - Bielorussia 3-0


In difesa riprende il suo posto Van Bronckhorst dopo la squalifica mentre a centrocampo è schierato al centro de Jong, affiancato a destra da Landzaat e a sinistra da Sneijder. E' sicuramente quest'ultimo la nota più positiva, l'unico che con inserimenti e tiri dalla distanza cerca di rendere meno prevedibile la manovra offensiva degli olandesi, per il resto sempre molto scontata e arginata senza particolari difficoltà dalla difesa ospite.
Dopo mezz'ora di sterile predominio territoriale arriva il vantaggio grazie a Van Persie che scaraventa in rete di controbalzo una corta respinta della difesa in seguito a un calcio di punizione. Così come contro il Lussemburgo però il gol non dà la scossa sperata, si continua a ritmi troppo bassi per creare pericoli e anzi tocca a Sneijder respingere sulla linea di porta la palla del sicuro pareggio.
L'unica nota del primo quarto d'ora della ripresa sono i fischi impietosi del pubblico per la totale mancanza di gioco. I bielorussi alzano il baricentro della squadra, hanno anche un paio di occasioni ma finiscono fatalmente per scoprirsi e, dopo gli errori sottoporta di Landzaat e Van Persie è lo stesso attaccante a realizzare la personale doppietta a un quarto d'ora dal termine con un fendente dal limite dell'area. Ora è solo accademia: Mathijsen si vede salvato sulla linea il suo colpo di testa mentre Kuyt fa centro, sempre di testa, allo scoccare del novantesimo.

martedì 5 settembre 2006

Urge cambiamento di rotta



C’è da sperare che l’opaca (ma qualcuno l’ha definita vergognosa) prestazione contro i semiprofessionisti lussemburghesi abbia fatto capire a tutto l’ambiente che occorre darsi una regolata. Dai giocatori, apparsi svogliati, all’allenatore, le cui scelte lasciano sempre più perplessi, alla stessa federazione che con troppa leggerezza ha sempre considerato Van Basten un intoccabile.
Sabato non ha funzionato nulla: i difensori hanno preferito giocare alle belle statuine che contrastare gli avversari, a centrocampo, con l’eccezione di Schaars che può avere margini di miglioramento, Landzaat e Janssen hanno dimostrato di essere semplicemente più scarsi dei vari Seedorf, Davids o Van Bommel per meritare un posto in nazionale, in attacco infine si è rivelato inutile insistere sui due esterni (peraltro utilizzati sulle fasce opposte a quelle che sembrerebbe logico) quando uno si chiama Kuyt che esterno non è e l’altro Van Persie che è troppo impegnato a compiacersi delle sue qualità tecniche per essere utile ai compagni.
Van Basten, dall’alto della sua presunzione, non si è assunto la minima responsabilità per la prestazione incolore, addossando la colpa ai giocatori e dimenticandosi che è stato lui a convocarli e sempre lui a volerli impiegare in un determinato modo.
Domani contro i bielorussi è atteso il riscatto ma dovrà essere un’Olanda convincente oltre che vincente per mettere a tacere le numerose critiche.
Sarà disponibile Sneijder (dovrebbe prendere il posto di Janssen nell’undici titolare) che, pur non essendo un fuoriclasse, è attualmente il più indicato a prendere le redini di una squadra apparsa più che mai senza guida.


domenica 3 settembre 2006

Lussemburgo - Olanda 0-1


A centrocampo accanto ai confermati Landzaat e Schaars è impiegato a sorpresa dal primo minuto Janssen. In attacco è, come previsto, Kuyt a giocare sulla sinistra.
Basta davvero poco per capire che la brillantezza mostrata in Irlanda è stata lasciata oltremanica e sostituita da una lentezza esasperante. Difficile dire se la causa sia la mancanza di schemi o la presunzione per trovarsi di fronte ad un avversario così modesto ma credo che in entrambi i casi l'allenatore sia da ritenersi colpevole.
All'inizio non mancano comunque le occasioni da rete ma, una volta ottenuto il vantaggio che arriva poco dopo il quarto d'ora di gioco con Mathijsen che mette dentro al secondo tentativo un corner di Van Persie, la partita, già abbastanza sonnolenta, si addormenta definitivamente. A centrocampo sembra che nessuno sappia cosa fare, gli attaccanti non si sforzano più di tanto per trovare palloni giocabili e pure la difesa concede ai padroni di casa un paio di ottime opportunità.
Nella ripresa con l'ingresso di Vennegoor ed Emanuelson e lo spostamento di Van Persie al centro del campo gli olandesi appaiono rivitalizzati. Soprattutto il neo attaccante del Celtic si dà un gran da fare e sfiora il gol in diverse circostanze. Nel finale si sveglia anche Kuyt che prima impegna seriamente il portiere avversario e poi colpisce un palo ma la vittoria rimane di misura. Era davvero il minimo.

mercoledì 30 agosto 2006

La partenza si annuncia in discesa


Comincerà sabato in Lussemburgo e proseguirà mercoledì prossimo contro la Bielorussia il cammino della nazionale verso gli europei del 2008.
Nelle convocazioni le uniche novità rispetto a quelle per la vittoriosa trasferta irlandese sono le defezioni di Van der Vaart e Robben, entrambi infortunati e sostituiti da de Zeeuw e Meerdink. Sneijder, con la moglie in attesa del primo figlio, non sarà disponbile sabato ma dovrebbe esserlo mercoledì come pure gli squalificati Boulahrouz e Van Bronckhorst, entrambi convocati.
Contro il Lussemburgo quindi sarà interessante vedere chi e in quale posizione affiancherà a centrocampo Landzaat e Schaars (favorito de Jong a sinistra ma io vedrei bene de Zeeuw al centro) mentre in attacco sarà con ogni probabilità Kuyt a prendere il posto di Robben.

venerdì 25 agosto 2006

Tra fallimenti e previsioni


Se il buongiorno si vede dal mattino la stagione europea delle squadre olandesi sarà un vero disastro. L'Ajax, la squadra che parte nettamente favorita per il campionato, è stata eliminata dai preliminari della Champions League dal Copenaghen perdendo in casa per 2-0 una gara in cui la sfortuna, peraltro notevole, non può essere in alcun modo usata come scusante. A completare l'opera il Twente, eliminato nella corsa all'UEFA dai modestissimi estoni del Levadia Tallin. Il contingente olandese avrà quindi una sola squadra in Champions e cinque in UEFA ma le prospettive sembrano davvero modeste. Per il PSV, sorteggiato nel girone con Liverpool, Bordeaux e Galatasaray sarebbe già un ottimo risultato passare il turno mentre qualcosa di più potrebbe arrivare dall’UEFA anche se dopo gli ultimi risultati non c’è da essere ottimisti. La realtà è che, Ajax esclusa, le squadre di vertice si sono tutte indebolite perché mai come quest’anno c’è stata una vera e propria fuga di giocatori verso campionati più remunerativi senza che gli stessi siano stati adeguatamente sostituiti. In Eredivisie sarà dunque l’Ajax la squadra da battere: i lanceri hanno perso Pienaar e Galasek, puntato sull’esperienza di Stam e Perez oltre che su un paio di spagnoli (Gabri e Roger) voluti dal nuovo tecnico Ten Cate e avranno soprattutto Huntelaar dall’inizio del torneo. Dietro di loro vedo il PSV che, partiti Ooijer e Vennegoor, si è assicurato Kromkamp e Kluivert e rimane come organico una spanna superiore al resto del lotto. L’AZ ha perso Mathijsen, Landzaat, Perez (ceduti) e Van Galen (ritirato) scommettendo decisamente sulla linea verde. Il Feyenoord ha puntato solo a fare cassa vendendo Kalou e Kuyt e sostituendoli con Kolkka e Charisteas. Le altre hanno cambiato poco o nulla e in questa mediocrità un piazzamento tra le prime cinque sono in molte a poterlo sognare.

giovedì 17 agosto 2006

Irlanda - Olanda 0-4


Sono sei coloro che facevano parte della formazione titolare ai mondiali: l'intero pacchetto arretrato ad eccezione di Van Bronckhorst (sostituito da de Cler) e i due attaccanti esterni. Completamente mutato il centrocampo che, con Sneijder infortunato dell'ultimo momento, presenta l'esordiente Schaars accanto ai già collaudati Landzaat e Van der Vaart mentre in attacco è la prima assoluta per l'attesissimo Huntelaar.
Il 23enne attaccante ci mette esattamente 25 minuti a trovare il primo gol in nazionale maggiore (poco prima però una rete gli era stata ingiustamente annullata) e a mettere decisamente in discesa una partita che l'Olanda aveva comunque dimostrato di potere controllare. Lo stesso Huntelaar serve a Robben l'assist per il raddoppio verso la fine del primo tempo e replica nella ripresa con il secondo gol personale e il secondo assist, stavolta per Van Persie. Nel finale lo stesso Van Persie e Heitinga sbagliano reti clamorose a dimostrazione di un dominio assoluto che, fermo restando l'avversario non certo irresistibile a causa anche di numerose defezioni, genera qualche rimpianto per il deludente mondiale.
Nel corso dell'incontro esordi assoluti anche per Emanuelson e per Theo Janssen, rispolverato da Van Basten a cinque anni dalla sua prima ed unica convocazione.

sabato 12 agosto 2006

L'inizio mi fa ben sperare


A meno di due mesi dalla precoce eliminazione dal Mondiale, l'Olanda torna in campo mercoledì a Dublino in un test interessante in vista delle imminenti gare di qualificazione al prossimo Europeo.
Van Basten ha convocato diciotto giocatori mostrando di puntare decisamente sulla linea verde: fuori dunque Cocu (aveva comunque annunciato l'addio), Van Bommel, Van Nistelrooy, dentro de Jong, Emanuelson, Schaars, Huntelaar nel tentativo di trasmettere anche alla nazionale maggiore lo spirito vincente dell'under-21. La piacevole eccezione è rappresentata da Van der Sar che, smentendo tutti (me compreso), ha deciso di andare avanti un altro biennio.
Con Boulahrouz e Van Bronckhorst non convocati in quanto squalificati per la prima gara di qualificazione (spero che per Van Bronckorst non dipenda solo da quello) restano fuori Kromkamp e Maduro che hanno decisamente perso punti agli occhi del CT ed anche Castelen che avrei personalmente portato al posto di Vennegoor.

Ecco la prima lista della nuova stagione:

Van der Sar (Manchester Utd), Timmer (Feyenoord);
de Cler (AZ), Emanuelson (Ajax), Heitinga (Ajax), Jaliens (AZ), Mathijsen (AZ), Ooijer (PSV);
de Jong (Hamburg), Landzaat (Wigan), Schaars (AZ), Sneijder (Ajax), Van der Vaart (Hamburg);
Huntelaar (Ajax), Kuyt (Feyenoord), Van Persie (Arsenal), Robben (Chelsea), Vennegoor of Hesselink (PSV).

lunedì 24 luglio 2006

Goodbye Dennis, grazie di tutto




Ho da sempre gioito per un gol della nazionale olandese. Per 37 volte ho gioito doppiamente. Bergkamp è stato infatti l’unico per il quale abbia, anche solo per un momento, privilegiato il singolo alla squadra e le sue 37 reti con la maglia arancione sono quelle che ho maggiormente apprezzato per la stima che nutrivo sia per l’uomo che per il calciatore. La stessa stima che gli hanno manifestato i 54.000 spettatori che, nel nuovissimo e supercostoso Emirates Stadium, hanno assistito alla sua partita di addio. La stessa stima che per lui hanno nutrito tutti i compagni di un passato più o meno lontano che hanno voluto esserci ad ogni costo. E infatti c’erano proprio tutti in questa sfida tra Ajax e Arsenal: i giocatori attuali (per la cronaca Huntelaar ha realizzato il primo storico gol dell’impianto), i compagni dell’Arsenal Seaman, Wright, Vieira, Henry con i francesi che hanno interrotto le vacanze in America per essere presenti, i compagni dell’Ajax e della nazionale Van der Sar, Blind, Jonk, Overmars, i fratelli De Boer fino a Rijkaard, Van Basten e addirittura a Cruijff. Tutti insieme per salutare con grande amicizia e rispetto colui che molti di loro non hanno esitato a definire "il miglior calciatore col quale abbia mai giocato".


Sono passati quasi vent’anni dall’edizione 86-87 della coppa delle Coppe quando lo vidi diverse volte, allora diciottenne, entrare a partita in corso. Dovendo adeguarsi ai rigidi schemi del 4-3-3 giocava come ala destra ma ben presto Van Gaal capì che per quel giocatore erano gli schemi a dovere essere cambiati. Gli disegnò allora il ruolo di "shadow striker", l’attaccante che si muove dietro alla prima punta con libertà di svariare su tutto il fronte offensivo. In quel ruolo ha finito per giocare per tutta la carriera divisa tra Ajax (fino al 93) e Arsenal con la parentesi dei due anni all’Inter durante i quali fu penalizzato, oltre che da un carattere che poco si addiceva all’esasperazione con cui è vissuto il calcio in Italia, da un impianto di gioco molto difensivo e per nulla adatto alle sue caratteristiche.
Fu una scommessa di Bruce Rioch, allora manager dell’Arsenal, a portarlo oltremanica nel 95 all’allora cifra record di 7.5 milioni di sterline con l’intento di farne il primo tassello di una squadra che avrebbe dovuto privilegiare un calcio più tecnico a quello classico inglese. Cominciò allora per Bergkamp un decennio di successi sia a livello di squadra, anche se limitati a livello europeo dalla sua fobia per il volo, sia, soprattutto, a livello personale, sempre circondato dall’affetto dei tifosi che puntualmente ripagava con giocate sopraffine e reti memorabili.

In nazionale esordì nel settembre del 90 dopo il fallimentare mondiale italiano e da allora è stato titolare inamovibile fino al suo ritiro avvenuto al termine dell’Europeo del 2000. Ha partecipato a cinque grandi manifestazioni con l’Olanda che ha sempre centrato, come minimo, i quarti di finale e per ben quattro volte è stata eliminata ai rigori. Una serie di mancate vittorie che gli ha impedito di essere consacrato a livello internazionale come avrebbe meritato. Ciò nonostante il pallone d’oro del 92 gli fu letteralmente scippato e quello del 93 quasi (per non parlare della splendida stagione 97-98 che non venne quasi presa in considerazione) come se la sua serietà, il non essere mai polemico, la sua tendenza a defilarsi per non essere al centro dell’attenzione fossero considerati difetti tali da non permettergli di primeggiare come calciatore.
Nessun premio, vittoria o statistica (oltre 100 reti sia in Eredivisie che in Premiership) sarebbe tuttavia in grado di descrivere il giocatore Bergkamp, il suo talento, la sua intelligenza calcistica, quell’istinto che gli permetteva di capire una situazione prima di qualsiasi altro, quasi che la sua abilità non risiedesse tanto nei piedi quanto nella testa. Un giocatore vero che per gli inglesi è stato via via "Iceman", "The King", "Mr Class" e che, proprio con la classe che l’ha contraddistinto in tutta la carriera, ha deciso di salutarci, in una vera serata di gala, sull’erba di uno stadio avveniristico che non potrà però vantarsi di vederlo protagonista.

domenica 2 luglio 2006

Da cineteca


Tale è stata la sua prestazione nella semifinale mondiale contro il Portogallo.

lunedì 26 giugno 2006

Portogallo - Olanda 1-0


Boulahrouz è confermato tra i titolari ma come laterale destro mentre Kuyt viene preferito a Van Nistelrooy al centro dell’attacco.
Il folto centrocampo portoghese impedisce da subito agli olandesi di sviluppare decenti trame offensive costringendoli il più delle volte al lancio lungo. I pochi pericoli creati sono figli di azioni personali o addirittura casuali e mentre, come due anni fa, non si riesce a fare un tiro verso uno dei portieri più scarsi del globo, è il Portogallo a passare alla prima occasione con Maniche, ben imbeccato da Deco. Dalla stessa fascia (naturalmente quella di Van Bronckhorst…) arriva verso la fine del tempo la seconda grossa occasione che Van der Sar è bravo a salvare su Pauleta.
Il secondo tempo comincia con i portoghesi in dieci per l'espulsione di Costinha avvenuta nel recupero della prima frazione e l'Olanda ne approfitta creando diverse opportunità da rete (clamorosa la traversa di Cocu da pochi passi) che fallisce il più delle volte per precipitazione. Nel momento migliore della sua squadra Van Basten sostituisce inspiegabilmente Mathijsen con Van der Vaart ma non si ha il tempo di vedere i frutti del cambio che Ivanov, peraltro autore di una prestazione già densa di errori, si erge a definitivo protagonista ammonendo per la seconda volta Boulahrouz e sancendo in pratica la fine della partita. Sì perché, pur mancando ancora mezz'ora, tra risse e simulazioni di infortunio, non si gioca praticamente più.
Si finisce con la beffa di 6 minuti di recupero (avrebbero dovuto essere almeno una dozzina) spesi dagli olandesi nell'ostinata ricerca della testa di Vennegoor e con il record di 16 ammoniti e 4 espulsi.
Finisce soprattutto con l'ennesima delusione un altro mondiale che speravo potesse riservarmi soddisfazioni ben maggiori.




180


I miei voti:

Van der Sar: 7. Arriva a 113 presenze in nazionale superando Frank de Boer e insediandosi al primo posto nella speciale classifica. Incolpevole sul gol, salva il risultato allo scadere del primo tempo ed è l'unico a non perdere la testa nella ripresa. E` stata la sua ultima partita ma è stato anche l'unica sicurezza.
Boulahrouz: 5,5. Non è nel suo ruolo e si vede ma a pericolose ingenuità alterna pure chiusure importanti. Ingiusta la sua seconda ammonizione che, di fatto, sancisce la sconfitta.
Mathijsen: 5. Non risulta determinante in negativo ma, con Boulahrouz che scala quasi sempre al centro, il suo contributo alla causa è nullo, non solo ovviamente per colpa sua.
Ooijer: 5. Oltre a farsi prendere in velocità in occasione della rete portoghese, non mostra la sicurezza delle precedenti partite.
Van Bronckhorst: 4. Il Portogallo crea pericoli solo dalla sua parte. Non è un caso. Non lo è mai stato.
Van Bommel: 6,5. Non si risparmia, risultando prezioso in fase di interdizione e pure il più pericoloso dei suoi con conclusioni dalla distanza
Sneijder: 6,5. Tampona e fa ripartire la squadra mantenendosi tatticamente il più lucido.
Cocu: 5. Quando c'è stato il bisogno di alzare il ritmo è sparito. Imperdonabile il suo errore con la porta spalancata davanti.
Van Persie: 5. A che pro mettere a sedere l'intera difesa avversaria per poi calciare palle senza senso? E' l'emblema di questo giocatore bello a vedersi ma mai determinante.
Kuyt: 5,5. Corre e si danna finendo ovviamente per perdere lucidità sotto porta.
Robben: 5. E' quando la gara sale di intensità che i fuoriclasse (o presunti tali) dovrebbero emergere e invece riesce a farsi notare per una sola valida discesa. Decisamente poco.

Van der Vaart
: 5. Inserito senza una logica ad intasare i già stretti spazi della metacampo avversaria ripaga la scelta perdendo sistematicamente palla.


domenica 25 giugno 2006

Chi ha paura del Portogallo?


Negli ultimi quattro anni il Portogallo si è guadagnato l'appellativo di "bestia nera" per gli olandesi eliminandoli prima dal Mondiale nippo-coreano e, due anni fa, dalla finalissima dell'Europeo. Stavolta però quella che si troveranno di fronte non sarà la presuntuosa Olanda di Van Gaal o quella abulica e disordinata di Advocaat ma una vera squadra, composta da giocatori che, lungi dal considerare la nazionale una sorta di gita premio, come troppo spesso accaduto in passato, hanno sempre dimostrato quell'umiltà e quello spirito di sacrificio necessari alla formazione di un gruppo solido e fiducioso nei propri mezzi. E' per questo che, indipendentemente dalla qualità del gioco che l'Olanda è sinora riuscita ad esprimere, nessuno domani avrà paura del Portogallo.

giovedì 22 giugno 2006

Olanda - Argentina 0-0


A differenza che nelle mie previsioni Cocu viene confermato a scapito di Landzaat con Van der Vaart dirottato in un per lui insolito ruolo di centrocampista di destra. In avanti c'è Kuyt ma a sinistra.
Non mi sbagliavo però sul clima agonistico dell'incontro che è praticamente da amichevole. Entrambe le squadre giocano in modo ordinato a ritmi non certo elevati, attente soprattutto a non scoprirsi. Buone trame a centrocampo ma incapacità (o poca voglia) di portare seri pericoli alle porte avversarie. Le occasioni da gol ovviamente latititano sia da una parte che dall'altra con Van der Sar che, salvato nel primo tempo dal palo su sfortunata deviazione di Boulahrouz, compie il suo primo ed unico intervento a metà ripresa. Abbondanzieri nemmeno quello.
Il futuro dirà se quella di accettare il pari è stata una buona scelta. Per adesso sono contento di avere la possibilità di vendicarmi del Portogallo.




180


I miei voti:

Van der Sar: 6. Una sola parata, nemmeno troppo impegnativa, e ordinaria amministrazione che svolge con la consueta affidabilità.
Jaliens: 6. Svolge con ordine il compito affidatogli senza commettere grossi errori.
Boulahrouz: 7. Preciso nelle chiusure e ottimo anche in fase di impostazione. Sarà dura ora lasciarlo in panchina.
Ooijer: 6,5. Non patisce più di tanto la rapidità delle punte avversarie rivelandosi sempre puntuale ed efficace.
de Cler: 6,5 Qualche disattenzione iniziale ma cresce molto alla distanza proponendosi più volte anche come ala.
Van der Vaart: 5. Svaria a tutto campo ma corre spesso a vuoto senza mai trovare la posizione giusta. Insisto che non è adatto a fare il centrocampista nel 4-3-3.
Sneijder: 6,5. Tatticamente il giocatore più importante sia in fase di costruzione che di interdizione, se la cava egregiamente in entrambi i compiti.
Cocu: 6. E' abbastanza discontinuo ma riesce comunque a rendersi utile in fase di copertura.
Van Persie: 5. Le poche volte che è servito gioca a fare la prima donna perdendo quasi sempre palla senza quindi riuscire ad essere ultile alla squadra.
Van Nistelrooy: 5,5. Non arrivando decenti palle dal fondo è costretto a giocare spalle alla porta e non riesce mai ad incidere.
Kuyt: 6. Molto volenteroso, viene impegnato su tutto il fronte offensivo ma gli manca il guizzo dell'attaccante di ruolo.

Babel
: 6. Rileva Van Nistelrooy a inizio ripresa e si piazza all'ala sinistra dove combina buone trame con de Cler ma sempre troppo lontano dalla porta avversaria.


mercoledì 21 giugno 2006

Arbitri del proprio destino


Tra poche ore l'Olanda incontrerà l'Argentina per la quarta volta in un mondiale in una sfida che stabilirà la vincente del girone. Con entrambe le squadre già qualificate per gli ottavi pare molto probabile che sarà una partita "a non farsi male" tanto più che un pareggio accoppierebbe gli olandesi al Portogallo e gli argentini al Messico, avversari che entrambe le squadre sembrano gradire.
Van Basten pare intenzionato a non rischiare la maggior parte degli ammoniti per cui è probabile che ci sia spazio per coloro che sinora ne hanno avuto di meno. Candidati all'esordio Jaliens e de Cler al posto di Heitinga e Van Bronckhorst mentre a centrocampo Landzaat e Van der Vaart dovrebbero partire titolari al posto del diffidato Van Bommel e dell'acciaccato Cocu. In attacco possibile rinuncia a Robben con Kuyt impiegato a destra e Van Persie a sinistra.

venerdì 16 giugno 2006

Olanda - Costa d'Avorio 2-1


Gli olandesi sono da subito in difficoltà di fronte al 3-4-3 con cui gli avversari li aspettano. Con il centrocampo intasato non si trovano sbocchi alla manovra e si assiste a lanci lunghi nella speranza che siano gli attaccanti a inventarsi qualcosa. E’ proprio quello che succede al 22esimo quando Van Persie viene atterrato dal limite (ma il fallo è dubbio) dopo una bella azione personale e realizza di forza la punizione susseguente. Nei minuti successivi gli ivoriani hanno l’unico momento di sbandamento e Van Nistelrooy, ben servito da Robben, punisce la loro rischiosa difesa a 3. La Costa d’Avorio si getta ora in avanti mettendo in luce le lacune difensive dell’Olanda che, sempre su tiri dal limite, prima viene salvata dalla traversa e poi incassa la rete dell’1-2.
L’intervallo è come il gong per un puglie alle corde ma nella ripresa il copione non cambia. Van Basten inserisce Boulahrouz al posto di Heitinga nel tentativo di dare maggiore solidità alla retroguardia ma i risultati, visto lo scarsissimo filtro del centrocampo, sono scadenti. Vengono gettati nella mischia anche Van der Vaart (ma sarebbe servito un incontrista) e Landzaat con quest’ultimo, al posto di Van Nistelrooy, schierato in un improbabile ruolo di centrocampista esterno sinistro. E’ confusione totale con gli ivoriani che, molto più dinamici, schiacciano gli olandesi nella loro trequarti senza tuttavia riuscire a creare limpide occasioni da rete. Finisce con un’Olanda sofferente e disordinata che centra la qualificazione agli ottavi. Sul modo con cui è arrivata ci sarà molto da riflettere.




180


I miei voti:

Van der Sar: 6. Incolpevole sul gol, si limita a normale amministrazione con però un'indecisione su una palla vagante in area piccola che poteva costare cara.
Heitinga: 6. Anche se si limita al compitino difensivo a mio avviso non demerita e dalla sua parte non arrivano pericoli.
Mathijsen: 5. I suoi punti di forza dovevano essere lo scatto e la rapidità ma è tanto lento da apparire svogliato. E' il principale colpevole del gol ivoriano.
Ooijer: 6.5 Fa anche lui i suoi errori ma ancora una volta mi pare l'unico sempre concentrato e con le idee chiare sul da farsi.
Van Bronckhorst: 5. In perenne difficoltà nell'uno contro uno, quando gli avversari passano dalle sue parti c'è sempre da trattenere il fiato. Imperdonabile l'ingenuità che poteva causare il rigore su cui l'arbitro ha sorvolato.
Van Bommel: 5.5. E' attualmente il giocatore più falloso e scomposto di tutto il panorama internazionale ma c'è da dire che almeno si è dato un gran da fare.
Sneijder: 5. Non è solo colpa sua ma non si è assolutamente visto, impossibilitato a fare il consueto lavoro di regia in una zona sempre presidiata dagli avversari.
Cocu: 5. C'è poco da fare, non ha la rapidità per sostenere il confronto con gli ivoriani e sparisce presto dal gioco.
Van Persie: 6,5. Penalizzato come tutti gli attaccanti dalla scarsa vena dei centrocampisti riesce comunque ad essere pericoloso in diverse circostanze oltre che decisivo nel primo gol.
Van Nistelrooy: 6. Mezz'ora inguardabile nella quale si segnala solo per i ripetuti fuorigioco e poi la rete, speriamo liberatoria. Quando sembrava crescere viene sacrificato da Van Basten che voleva una maggiore copertura.
Robben: 6. Meno ispirato che nella precedente partita ma anche più al servizio della squadra con persino frequenti ripiegamenti fino alla propria area di rigore.

Boulahrouz
: 6. Rileva Heitinga ad inizio ripresa (ma era Mathijsen che doveva uscire) e dà il suo onesto contributo al muro difensivo.
Van der Vaart: 5. Quando c'è da difendersi non sono le sue partite. Diventa persino pericoloso quando non si libera della palla nei pressi della propria area.
Landzaat: n.g. Lo segnalo solo per il fatto che, forse per la prima volta in carriera, è stato impiegato a sinistra a testimonianza che non erano solo i giocatori ad essere in stato confusionale.


Verso l'esame africano


Dopo la goleada inferta nel pomeriggio dall'Argentina alla Serbia, l'Olanda si appresta ad affrontare la Costa d'Avorio nel suo secondo impegno. L'imperativo è non perdere visto che anche un pareggio equivarrebbe ad una qualificazione pressoché certa. Sono insomma gli africani a dovere vincere a tutti i costi anche se dubito che imposteranno una gara di attacco. Penso che impiegheranno dall'inizio le due punte (come non avevano fatto nel match d'esordio) lasciando però l'iniziativa nelle mani degli olandesi con la speranza che possano scoprirsi.
Van Basten dovrebbe confermare gli stessi undici della prima gara con Van der Vaart, ormai guarito, in rampa di lancio.

domenica 11 giugno 2006

Olanda - Serbia & Montenegro 1-0


A parte l’impiego di Heitinga, preferito a Kromkamp, la formazione è quella su cui si è insistito in tutto il ritiro con Mathijsen e Ooijer centrali difensivi, Van Bommel, Sneijder e Cocu a centrocampo e Van Persie ormai titolare della fascia destra offensiva.
E’ un’Olanda ben messa in campo alla quale gli avversari consegnano come al solito il pallino del gioco affidando le loro carte al contropiede. Gli olandesi tuttavia giocano a ritmi troppo lenti e con trame troppo scontate per rendersi pericolosi mentre la Serbia quelle poche volte che supera la metacampo arriva sempre dalle parti di Van der Sar. Al 17esimo la prima occasione da rete dell’Olanda è trasformata in gol da Robben, ben imbeccato da Van Persie (fino ad allora totalmente escluso dal gioco) in un’azione sviluppata in velocità. Gli olandesi sembrano prendere coraggio ma finiscono ben presto per accontentarsi rallentando oltremodo il ritmo e quasi rinunciando ad essere pericolosi a vantaggio di una più attenta copertura difensiva. Identico copione nella ripresa nella quale non si rischia più di tanto ma dove non si riesce nemmeno a costruire valide trame offensive. Gli unici pericoli alla porta serba sono portati da assoli di Robben che i compagni cercano insistentemente ma che spesso finisce per imbottigliarsi o volere strafare. Si è insomma badato al sodo dimenticando le dichiarazioni di calcio offensivo e spettacolare. Per stavolta è andata bene.


180


I miei voti:

Van der Sar: 6.5. Se la cava senza problemi nelle poche occasioni in cui viene impegnato destreggiandosi sempre bene anche con i piedi.
Heitinga: 5,5. Svolge diligentemente il suo compito ma ancora con qualche ingenuità di troppo.
Mathijsen: 6. Alterna buone giocate ad altre in cui appare troppo disinvolto e quasi deconcentrato.
Ooijer: 7. Il più sicuro del reparto arretrato. Non sbaglia praticamente nulla.
Van Bronckhorst: 5. Distratto in difesa, titubante in fase offensiva dove si limita al compitino senza mai prendersi responsabilità
Van Bommel: 5,5. Buona quantità ma poca qualità. Deve assolutamernte fare di più.
Sneijder: 6.5. Senza dubbio il più volenteroso tra i centrocampisti. Diversi errori ma anche molte palle recuperate e un continuo movimento a tutto campo
Cocu: 6. Senso della posizione e buone geometrie non gli mancano ma è troppo statico e mai determinante oltre la metacampo.
Van Persie: 6. Sembra in palla ma dalla sua parte non si gioca ed è ingiustamente penalizzato.
Van Nistelrooy: 5.5. Gioca quasi sempre con le spalle alla porta facendo da sponda per i compagni ma è spesso impreciso.
Robben: 6,5. Alterna giocate da 8 ad inspiegabili egoismi. Deve capire che spesso la cosa più semplice è anche la più utile.

Si parte!


Mancano dunque solo 15 ore al debutto olandese nel mondiale. Sarà subito un test probante contro la difesa della Serbia-Montenegro che nelle qualificazioni ha concesso una sola rete in dieci partite.
Le ultime buone notizie dall'infermeria hanno rasserenato l'ambiente e lo stesso Van Basten che pare potrà schierare la formazione sulla quale era intenzionato a puntare. Ci sarà panchina per Jaliens e Van der Vaart, non ancora al meglio, e l'unico dubbio dovrebbe essere tra Kromkamp e Heitinga come difensore di fascia destra.
In serata l'Argentina ha superato per 2-1 la Costa d'Avorio per un risultato che alla lunga potrebbe rivelarsi utile agli stessi olandesi.

mercoledì 7 giugno 2006

Chiamati de Jong e Schaars


A meno di cinque giorni dal debutto mondiale contro la Serbia è ancora molto intricata la situazione legata agli infortunati. Ai lungo degenti Jaliens e Van der Vaart si sono aggiunti dopo l'ultima amichevole Van Bronckhorst, Cocu e Sneijder. Mentre però pare che entrambi i difensori saranno disponibili per domenica c'è molto pessimismo sulla possibilità di recuperare Cocu, Van der Vaart e, soprattutto, Sneijder.
La questione è ancora più delicata in quanto la mancanza dei tre giocatori lascerebbe completamente sguarnito almeno il ruolo di centrocampista sinistro. Per questo motivo Van Basten ha voluto cautelarsi chiamando nel ritiro di
Hinterzarten il versatile de Jong e Schaars che ha giocato in quella posizione nel torneo Under-21. L'impressione è che almeno Sneijder sarà lasciato a casa. Un peccato perché nelle ultime partite aveva davvero convinto.

P.S.: nella giornata di venerdì sia de Jong che Schaars sono stati lasciati liberi. Evidentemente lo staff medico ha giudicato tutti e cinque i giocatori infortunati recuperabili in tempi brevi. Speriamo non ci sia da pentirsi della scelta.

lunedì 5 giugno 2006

Under-21 sul tetto d'Europa!


Semifinale:
Olanda - Francia     3-2

Finale:
Olanda - Ucraina     3-0

A 18 anni dall'unico titolo continentale conquistato dalla nazionale maggiore arriva il primo anche a livello giovanile. Non sono poche le similitudini tra i due trofei, dalla sconfitta nella partita iniziale alla semifinale centrata solo negli ultimi minuti del girone di qualificazione, dalla semifinale contro la squadra favorita del torneo alla finale contro chi ci aveva sconfitto all'esordio. Come allora è difficile dire quanto sia contata la fortuna e quanto la bravura ma come allora abbiamo vinto senza rubare nulla grazie a un gruppo molto affiatato, un buon impianto di gioco e un allenatore che si è dimostrato intelligente e duttile nelle sue scelte. E' proprio a de Haan che a mio giudizio vanno i più grandi meriti per questa vittoria per avere saputo cambiare una squadra in corsa sia negli uomini che, soprattutto, nel modulo rendendolo sempre il più congeniale al tipo di incontro. Alla fine l'iniziale 4-3-3 col quale si pativa maledettamente a centrocampo si è trasformato in un 4-1-3-2 che ha bilanciato meglio la squadra rendendola al tempo stesso più sicura in difesa e più imprevedibile in attacco. Il centrocampo più folto ha portato a un maggiore controllo del gioco (già contro l'Italia è stato fondamentale) mentre la rinuncia ad un attaccante ha permesso a Castelen di svariare su tutto il fronte offensivo risultando l'uomo in più in semifinale. Dai suoi piedi sono infatti partite tutte le azioni pericolose che prima Hofs e poi Huntelaar hanno convertito nel doppio vantaggio. La storica incapacità di tenere i risultati non ci ha abbandonato ma stavolta non ha recato danni grazie ancora ad Hofs che nel supplementare piegava i francesi apparsi più a corto di energie. In finale, dopo la rete iniziale di Huntelaar, si è rischiato molto con l'Ucraina che ha colpito due pali (entrambi sugli sviluppi di punizioni che non c'erano...) prima di incassare, su rigore, il cinico raddoppio degli olandesi. Nella ripresa ancora sofferenza nel contrastare gli ultimi assalti ucraini anche se l'Olanda non si chiudeva e anzi ribatteva colpo su colpo fino al terzo gol, segnato da Hofs in pieno recupero.


Formazione campione: Vermeer, Tiendalli, Vlaar, Luirink, Emanuelson, Aissati, de Zeeuw, Schaars, Hofs, Castelen, Huntelaar.

domenica 4 giugno 2006

Olanda - Australia 1-1


La formazione è la stessa schierata contro il Camerun, quella che Van Basten pare ritenere la titolare. Si gioca sotto il sole ma, pur a bassi ritmi, l'Olanda mi fa una buona impressione per l'ordine e la compattezza. Già dopo 10 minuti Van Nistelrooy trova il gol ribadendo in rete una corta respinta del portiere avversario su conclusione di Ooijer e da quel momento gli olandesi non hanno problemi ad amministrare il vantaggio non mancando tuttavia di rendersi ancora pericolosi. Solo nel finale di tempo l'Australia si fa vedere dalle parti di Van der Sar che è bravo sul colpo di testa di Viduka. Nella ripresa non cambia il copione con Heitinga (subentrato a Kromkamp) che sciupa l'occasione più ghiotta prima che una disattenzione difensiva costringa Mathijsen al fallo da rigore su Viduka. Lo stesso attaccante australiano calcia sulla traversa la massima punizione prima che Cahill metta dentro nella mischia susseguente. Manca ancora mezz'ora al termine quando l'Australia rimane in dieci uomini ma l'Olanda non troverà più lo spunto vincente con il palo che salva gli australiani dall'ultimo tentativo di Van Persie su punizione.
Hanno lasciato il campo per più o meno lievi infortuni Cocu, Sneijder e Van Bronckhorst. Visto il gioco duro che hanno tenuto per tutto l'incontro non mi resta che augurare agli australiani una precoce eliminazione dal torneo mondiale.

venerdì 2 giugno 2006

Olanda B - Messico 2-1


Mi rendo conto che chiamarla squadra B possa sembrare irriverente nei confronti di chi è sceso in campo ma sta di fatto che Van Basten lascia in panchina ben 8 dei giocatori partiti titolari contro il Camerun. Kromkamp e Sneijder rimangono negli undici di partenza solo a causa dell’indisponibilità di Jaliens e Van der Vaart mentre Van Persie è l’unico confermato per scelta tecnica.
Il gioco dell’Olanda è molto ordinato ma condotto a ritmo troppo basso per impensierire seriamente la difesa messicana. Solito possesso di palla ma nitide opportunità da rete non se ne vedono mentre il Messico fa centro nell’unica occasione in cui si affaccia nell’area avversaria: bello schema su angolo in cui Borgetti si libera sfruttando un paio di blocchi dei suoi compagni.
Nel secondo tempo gli olandesi partono a spron battuto e dopo una facile occasione sprecata da Vennegoor che nell’intervallo ha preso il posto di Van Persie, prima Heitinga si vendica di Borgetti che gli era scappato in occasione del vantaggio messicano, anticipandolo di testa per la rete del pareggio, poi Babel mette dentro al volo un bel cross di Kuyt, apparso più a suo agio come ala che come centravanti.
L’Olanda si limita ora a controllare ma è ancora l’accoppiata Kuyt-Babel a sbagliare clamorosamente un gol mentre Stekelenburg solo a dieci minuti dal termine deve compiere l’unica parata di giornata.

martedì 30 maggio 2006

Under-21 in semifinale


Olanda - Ucraina     1-2


Olanda - Danimarca   1-1


Olanda - Italia      1-0

 

L'Olanda comincia male e cede all'Ucraina, apparsa da subito molto più brillante,  dopo una prestazione svogliata in attacco e distratta in difesa. Contro i danesi de Haan effettua molti cambi ma il risultato è lo stesso: gioco lento e prevedibile, movimenti senza palla praticamente assenti. Nell'unica azione decente in profondità Huntelaar trova il gol che gli vale il record di marcature nell'Under ma i suoi compagni non sono in grado di gestire il vantaggio e, subito il pareggio, dimostrano incapacità di creare occasioni pericolose (l'assenza di Afellay si fa sentire). Ancora diversi cambi nella terza partita in cui l'Olanda è costretta a superare l'Italia. Cambiano i giocatori, cambia il modulo (de Haan stavolta mischia le carte in continuazione) ma non il copione con gli olandesi completamente immobili quando sono in possesso di palla. Per fortuna l'Italia imposta come al solito la partita sul contropiede lasciando agli arancioni il pallino del gioco. De Ridder la punisce a un quarto d'ora dal termine in una delle pochissime azioni da gol create. Si va avanti con molta fatica e molta fortuna.

domenica 28 maggio 2006

Olanda Camerun 1-0


Contrariamente alle attese, Van Bronckhorst parte titolare come pure Sneijder che viene schierato come centrale di centrocampo a scapito di Van der Vaart. La sorpresa è però rappresentata dall'impiego di Van Persie a destra al posto di Kuijt che era stato fino ad ora uno degli intoccabili.
E' proprio Van Persie il più volenteroso degli olandesi in tutta la prima frazione: qualche imprecisione ma anche diverse buone azioni sulla fascia, due delle quali portano vicinissimi al gol prima Van Nistelrooy e poi Cocu. Il meritato vantaggio olandese arriva a metà del tempo quando Ooijer, pescato in area sul filo del fuorigioco, serve un ottimo assist a Van Nistelrooy che non sbaglia. La partita cala immediatamente di ritmo e nell'ultimo minuto è il Camerun a sfiorare il pari (ottima parata di Van der Sar).
Il secondo tempo, complice anche la pioggia, scivola via senza grosse emozioni con la difesa olandese che non viene praticamente mai impegnata dagli avversari privi della stella Eto'o. Dal canto suo l'Olanda, che Van Basten mantiene inalterata fino al 75esimo, si limita a controllare senza più rendersi pericolosa.

venerdì 26 maggio 2006

Un trittico per chiarirsi le idee


Comincia domani una serie di tre amichevoli che vedrà la nazionale olandese confrontarsi in rapida successione con Camerun, Messico e Australia. Saranno le ultime occasioni che avrà Van Basten per sciogliersi gli eventuali dubbi su quale sarà la formazione che affronterà la Serbia nel debutto mondiale dell'11 giugno.
Al momento le uniche certezze sono il portiere e il trio di attacco anche se gli ultimi allenamenti hanno dato indicazioni abbastanza precise pure sugli altri reparti. In difesa, ancora indisponibile Jaliens e con Van Bronckhorst allenatosi poco con i compagni, dovrebbero partire Kromkamp, Mathijsen, Ooijer (preferito a Boulahrouz) e de Cler mentre a centrocampo sembrano avvantaggiati Van Bommel, Cocu e Van der Vaart. Sarà interessante vedere a quale dei tre sarà affidata la posizione centrale visto che nessuno di loro è stato impegnato in quel ruolo nelle rispettive squadre di club.

domenica 21 maggio 2006

Al via la fase finale dell'Europeo Under 21

La nazionale olandese, che affronterà nell'ordine Ucraina, Danimarca e Italia, si presenta con una formazione che ritengo competitiva, agevolata anche dalle scelte di Van Basten che non ha ritenuto utili alla sua causa Vlaar, Emanuelson, Castelen e soprattutto Huntelaar.

La nota stonata viene dagli infortuni del portiere Waterman, titolare fisso nelle qualificazioni, e di Afellay che hanno tolto a de Haan due pedine molto importanti.
La probabile formazione, confermata per altro nell'ultima amichevole (2-2 contro la Germania), vede Pasveer in porta, Verhaegh, Luirink, Vlaar e Braafheid in difesa, Schaars, Hofs ed Emanuelson a centrocampo, de Ridder, Huntelaar e Castelen a comporre il trio di attaccanti.

domenica 14 maggio 2006

Ecco i 23 per il Mondiale


Confermate in difesa le rinunce a Bouma, Vlaar ed Emanuelson, desta sorpresa la chiamata di Hetinga, neppure preselezionato, a scapito di Opdam che era sempre stato presente nelle ultime uscite. Esclusi a centrocampo, oltre a Davids e Boateng, anche de Jong che rappresentava a mio giudizio una valida alternativa in molti ruoli. In attacco infine non convocati entrambi i cursori di destra Meerdink e Castelen per fare spazio a Babel (ma sulla sinistra non c'erano già Robben e Van Persie?). Discorso a parte per Huntelaar che Van Basten ha lasciato a casa definendolo sfortunato per il fatto che nel suo ruolo c'erano già altri validi giocatori. Peccato che nessuno di questi abbia realizzato oltre 50 reti nella stagione appena conclusa...

Ecco la lista ruolo per ruolo con evidenziati i probabili titolari:

Portiere: Van der Sar, Stekelenburg, Timmer.
Terzino destro: Jaliens, Kromkamp.
Centrali difensivi: Boulahrouz, Heitinga, Mathijsen, Ooijer
Terzino sinistro: de Cler, Van Bronckhorst.
Centrocampista di destra: Van Bommel, Landzaat.
Centrocampista centrale: Maduro, Sneijder.
Centrocampista di sinistra: Cocu, Van der Vaart.
Ala destra: Kuyt.
Centravanti: Van Nistelrooy, Vennegoor of Hesselink.
Ala sinistra: Babel, Van Persie, Robben.

venerdì 5 maggio 2006

I play-offs sorridono ad Ajax ed Heerenveen


Groningen - AZ      3-1  1-2
Ajax - Feyenoord    3-0  4-2

Ajax - Groningen    2-0  1-2

Twente - Utrecht    2-0  3-1
Roda - Heerenveen   0-0  0-1

Twente - Heerenveen 0-1  0-5



E’ stata dunque l’Ajax a beneficiare per prima della nuova e discutibile formula e a garantirsi i preliminari di Champions League. Avvantaggiati da un Feyenoord giunto molle e senza grinta a questo finale di stagione e dall’eliminazione dell’AZ che, così come a Siviglia in coppa UEFA, ha giocato una pessima partita di andata a Groningen, i lanceri sono pure riusciti a rischiare nella finale, trovando il gol qualificazione solo a una manciata di minuti dal termine grazie a Sneijder. Il "rischio" di avere in Champions il Groningen dai giocatori volenterosi ma dalla qualità tecnica impresentabile è stato comunque alto. Sulla carta la nuova Ajax di Stam e Perez dovrebbe essere più competitiva.
A fare compagnia ad AZ, Feyenoord e Groningen in UEFA ci sarà l’Heerenveen che non ha faticato ad avere la meglio sul Twente che aveva in precedenza eliminato il favorito Utrecht.

domenica 23 aprile 2006

Diramate le... preconvocazioni


Van Basten ha diramato una lista di 33 giocatori tra i quali, tra meno di un mese, dovrà scegliere i 23 che faranno parte della spedizione mondiale.

Portieri: Patrick Lodewijks (Feyenoord), Edwin van der Sar (Manchester United), Maarten Stekelenburg (Ajax), Henk Timmer(AZ)

Difensori: Khalid Boulahrouz (Hamburg), Wilfred Bouma (Aston Villa), Giovanni van Bronckhorst (Barcelona), Tim de Cler (AZ), Urby Emanuelson (Ajax), Kew Jaliens (AZ), Jan Kromkamp (Liverpool), Joris Mathijsen (AZ), Andre Ooijer (PSV), Barry Opdam (AZ), Ron Vlaar (Feyenoord)

Centrocampisti: George Boateng (Middlesbrough), Mark van Bommel (Barcelona), Phillip Cocu (PSV), Edgar Davids (Tottenham Hotspur), Nigel De Jong (Hamburg), Denny Landzaat (AZ), Hedwiges Maduro (Ajax), Wesley Sneijder (Ajax), Rafael van der Vaart (Hamburg)

Attaccanti: Ryan Babel (Ajax), Romeo Castelen (Feyenoord), Klaas-Jan Huntelaar (Ajax), Dirk Kuyt (Feyenoord), Martijn Meerdink (AZ), Ruud van Nistelrooy (Manchester United), Robin van Persie (Arsenal), Arjen Robben (Chelsea), Jan Vennegoor of Hesselink (PSV).

Considerata l'intenzione di Van Basten di portare due giocatori per ognuno dei ruoli del suo 4-3-3 vedo poche possibilità per Bouma, Emanuelson, Vlaar (gli preferirei l'esperienza di Ooijer), Boateng, Davids, Babel, Castelen. Dal centrocampo toglierei Maduro anche se a rischiare è probabilmente uno tra De Jong e Sneijder mentre in attacco l'ultimo escluso potrebbe essere Vennegoor a vantaggio dello scalpitante Huntelaar.

lunedì 17 aprile 2006

Eredivisie: classifica finale


G V N P Pti GF GS
PSV 34 26 6 2 84 71 23
AZ 34 23 5 6 74 78 32
Feyenoord 34 21 8 5 71 79 34
Ajax 34 18 6 10 60 66 41
FC Groningen 34 16 8 10 56 46 43
FC Utrecht 34 16 7 11 55 48 44
SC Heerenveen 34 14 8 12 50 63 58
Roda JC 34 15 5 14 50 57 54
FC Twente 34 13 8 13 47 44 36
NEC 34 13 8 13 47 43 43
Vitesse 34 13 5 16 44 52 54
RKC Waalwijk 34 11 6 17 39 48 58
Heracles Almelo 34 11 6 17 39 35 58
Sparta 34 10 7 17 37 34 50
ADO Den Haag 34 10 5 19 35 36 62
NAC Breda 34 8 9 17 33 45 66
Willem II 34 7 7 20 28 45 66
RBC Roosendaal 34 1 6 27 9 22 90



Fallita la rincorsa al PSV, AZ e Feyenoord non hanno problemi a garantirsi un posto per i play-offs che valgono i preliminari della Champions League. L'Ajax lo ottiene con maggiore difficoltà grazie ad un buon finale di campionato mentre il Groningen solo grazie al suicidio dell'Utrecht che perde l'ultima partita casalinga contro il disastroso Willem II.
Arrivano a giocarsi la qualificazione UEFA Heerenveen e Roda, sempre costanti nel loro cammino, e, in modo fortunoso, anche il Twente che guadagna l'ultimo biglietto disponibile grazie ai rocamboleschi finali della propria partita e di quella in cui era impegnato il NEC.
Per quanto riguarda la zona retrocessione infine, nessun sconto nell'ultima giornata da parte del PSV al NAC che avrebbe dovuto assolutamente vincere per evitare i play-out ai quali il Willem II era già rassegnato da tempo.
Huntelaar si impone nella classifica dei marcatori con ben 33 reti suddivise tra Heerenveen(17) e Ajax(16). Alle sue spalle Arveladze e Kuyt a quota 22, Farfan a 21.

domenica 9 aprile 2006

Il titolo va ancora ad Eindhoven


Il 19esimo titolo del PSV arriva matematicamente quando ancora mancano due giornate al termine dell'Eredivisie. In realtà la squadra di Eindhoven era virtualmente campione da oltre un mese, da quando cioè aveva vinto sul campo di Alkmaar allargando enormemente il gap tra sé e gli avversari più vicini in classifica.
Il campionato non passerà certo alla storia come uno dei più combattuti e nemmeno dei meglio giocati ma probabilmente come l'ultimo con Guus Hiddink alla guida dei campioni. E' stato lui infatti l'artefice di un successo che, almeno guardando i valori in campo, non doveva essere così netto. Il PSV ha sofferto in numerose partite ma è poi sempre riuscito a venirne a capo, talvolta anche in modo fortunato ma sempre grazie ad un'ottima organizzazione difensiva e ad un cinismo che gli ha permesso di sfruttare i punti deboli degli avversari e le poche occasioni che si presentavano. Con il materiale a disposizione non credo si potesse pretendere di più. Sono semmai gli avversari (AZ e Feyenoord su tutti) a doversi mangiare le mani per essere usciti troppo presto dalla lotta a causa di punti persi per strada in modo ingenuo e per mancanza della concentrazione necessaria. Per loro posso scommettere già da ora che l'anno buono sarà il prossimo. Hiddink non ci sarà più e fermare il PSV sarà finalmente possibile.

martedì 14 marzo 2006

Nessun miracolo. Olandesi tutte fuori


Lione - PSV               4-0

Inter - Ajax              1-0


Tutto come previsto. Come era nei pronostici e come era stato confermato dalle gare di andata anche la Champions League perde le rappresentanti olandesi.
Già sconfitto in casa, il PSV ha mollato completamente a Lione quando, già sotto di un gol, è rimasto in dieci in seguito all'espulsione di Cocu. Nulla da fare nemmeno per l'Ajax che avrebbe dovuto vincere a Milano per passare il turno. Buona la gara dei lanceri che però incassavano a inizio ripresa la rete che valeva la sconfitta.

giovedì 2 marzo 2006

Olanda - Ecuador 1-0


L'infortunio occorso domenica a Boulahrouz (per lui ormai una sfortunata consuetudine) e i problemi intestinali accusati da Van Nistelrooy a poche ore dalla partita costringono Van Basten a rivedere qualche scelta. In difesa è Opdam ad affiancare Mathijsen e a ricomporre la coppia centrale dell'AZ, in attacco Kuyt viene dirottato al centro mentre a destra è dato subito spazio a Meerdink (debuttante al pari di Jaliens). La novità maggiore è però a centrocampo dove, fuori Landzaat, Van Bommel è impiegato a destra e Boateng al centro.
Dopo un primo tempo noioso al limite della tollerabilità la partita vive qualche spunto nella ripresa dopo la rete realizzata da Kuyt su perfetto assist di testa di Meerdink. Nei minuti seguenti sono lo stesso Kuyt e un ritrovato Van Bommel a creare un altro paio di pericoli agli avversari che, pur in svantaggio, non fanno nulla per accendere l'incontro tanto che un giudizio sulla difesa olandese è praticamente impossibile. Prima che la partita si assopisca definitivamente c'è tempo per il terzo esordio di giornata, quello di Hofs che rileva un Boateng non particolarmente convincente in quello che è un ruolo cardine nell'impianto di gioco olandese.

sabato 25 febbraio 2006

Si ricomincia dall'Ecuador



Dopo oltre tre mesi torna mercoledì la nazionale nel primo, e unico, test amichevole prima delle convocazioni per la coppa del mondo. Ospite all’Amsterdam Arena sarà l’Ecuador, anch’esso qualificato per i mondiali, nel primo confronto di sempre tra le due nazionali.


Rispetto all’ultimo impegno contro l’Italia l’Olanda ritrova Van Nistelrooy, Robben, Van Bommel, de Cler e Opdam, oltre a Meerdink, nuovamente convocato a quasi un anno dal grave incidente. Se escludiamo Van der Vaart, ai box da inizio dicembre per un serio infortunio alla caviglia, la lista infortunati è ridotta a Sneijder, Ooijer e Van Persie, nessuno dei quali sarebbe comunque partito titolare, e questo potrà subito dare buone indicazioni su quali siano le scelte di base di Van Basten. Esclusi da queste scelte Davids e Makaay, per i quali una convocazione mondiale è sempre più improbabile, ma anche Kromkamp, impiegato con il contagocce dal Liverpool, mentre potrà giocarsi le sue carte il quasi 23enne centrocapista Hofs, alla sua prima convocazione.

Probabile formazione: Van der Sar; Jaliens, Boulahrouz, Mathijsen, Van Bronckhorst; Landzaat, Van Bommel, Cocu; Kuyt, Van Nistelrooy, Robben.


venerdì 24 febbraio 2006

UEFA addio, Champions quasi


Heerenveen - Steaua Buc.  1-3  1-0


Betis Siviglia - AZ       2-0  1-2(d.t.s.)


Non sono bastate delle buone prestazioni nelle gare di ritorno per consentire alle due squadre olandesi di accedere agli ottavi di finale della coppa UEFA. Dopo l'andata infatti la qualificazione di entrambe era già ampiamente compromessa con l'Heerenveen che seppure molto volenteroso veniva superato a domicilio dalla Steaua per 3-1 e l'AZ disputava una partita stranamente molle e passiva a Siviglia venendo giustamente punita due volte dal Betis, oltre che dall'accoppiata Timmer-Mathijsen in occasione della seconda rete.
A Bucarest in una partita che è comunque sembrata poco più di un allenamento è stato Bruggink nel finale a dare agli olandesi una vittoria di consolazione mentre ad Alkmaar un AZ totalmente trasformato prima sbagliava un rigore con Landzaat quindi infilava due volte gli spagnoli (Arveladze e Jaliens) in un primo tempo arrembante. Non era però sufficiente e ancora una volta i supplementari erano fatali ai padroni di casa che stavolta almeno non subivano il gol all'ultimo assalto.


Ajax - Inter              2-2


PSV - Lione               0-1


L'Ajax sorprende nel primo tempo chiuso in doppio vantaggio grazie alle reti di Huntelaar e Rosales ma che arretra troppo nella ripresa perdendo piano piano il controllo del gioco e subendo il ritorno degli italiani. Il PSV è invece la stessa squadra che da parecchio subisce il gioco degli avvesari anche in Eredivisie dove la maggiore esperienza e un po' di fortuna le consentono comunque di vincere le partite. Con il Lione a dominare per larghi tratti dell'incontro è però una papera di Gomes a regalare il successo ai francesi, salvati nel finale dal palo su conclusione a botta sicura di Koné.

venerdì 27 gennaio 2006

Sorteggio Europei 2008


Buon girone ma non privo di insidie quello in cui è stata inserita l'Olanda per le qualificazioni all'Europeo del 2008. Gli arancioni sono nettamente favoriti ma alle loro spalle ci sono almeno tre squadre che possono infastidirli: su tutte la Romania, affrontata nelle recenti qualificazioni e in netto crescendo e, a seguire, la rinnovata Bulgaria di Stoichkov e la Slovenia con la quale ci sarà una prima assoluta. Da non sottovalutare neppure Albania e Bielorussia che, almeno tra le mura amiche riescono sempre a farsi rispettare. Cenerentola del gruppo il Lussemburgo che avrà come unico obiettivo di evitare lo zero nella casella punti.