mercoledì 30 giugno 2004

Olanda - Portogallo 1-2




 


Finalmente Overmars parte titolare al posto di Van der Meyde. Per il resto nessuna novità, ahimé nemmeno nel gioco. Come al solito quasi nulli i movimenti senza palla e lanci dalla trequarti difensiva alla ricerca delle ali o di Van Nistelrooij che risulta però troppo isolato. Quello che manca è un uomo in grado di raccordare centrocampo e attacco. Colui che dovrebbe svolgere questo compito, Seedorf, è ritornato alle sue normali penose prestazioni in maglia arancione. In difesa è un continuo soffrire dalla parte di Van Bronckhorst. Sono stato facile profeta ma le tre occasioni da gol portoghesi (una realizzata) sono tutte colpa sua.





Advocaat vuole continuare a stupirci con le sue scelte originali e ad inizio ripresa toglie Overmars (il migliore dei suoi) e inserisce Makaay. Il Portogallo raddoppia quasi subito con un gran gol di Maniche simile a quello che ci infilò Brehme ai mondiali del ’90. La partita sembra chiusa ma un’autorete la riapre e per dieci minuti il Portogallo è allo sbando. L’Olanda non ne sa approfittare (in tutta la partita Ricardo non deve compiere un solo intervento!) e fino alla fine si limiterà a lanci lunghi in area sperando nella provvidenza che, giustamente, non le dà una mano.




I miei voti:


 


Van der Sar: 6,5. Forse nell’azione del primo gol avrebbe potuto uscire ma è miracoloso in altre due circostanze.


Reiziger: 6. Buona prova in copertura. Dalla sua parte non arrivano mai pericoli.


Stam: 6. Alcune indecisioni ma nell’ultima mezz’ora fa reparto da solo.


Bouma: 5,5 Appare spesso impacciato anche se non commette errori decisivi.


Van Bronckhorst: 4,5. Sulla sua fascia gli avversari affondano come il burro. Non contento si dimentica del suo uomo su calcio d’angolo e ci costa il primo gol.


Seedorf : 4. Inguardabile. In Italia ne parlano un gran bene ma ancora non ho capito cosa sappia fare.


Cocu: 6. Si dà molto da fare anche se spesso subisce il maggiore dinamismo dei lusitani.


Davids: 6,5. Volenteroso e instancabile è l’unico che cerca di dare una scossa alla manovra con le sue accelerazioni


Overmars: 7. Inspiegabile la sua sostituzione. Solo da lui erano arrivati i pericoli per i portoghesi. Sbaglia un gol ma su un tiro al volo non facilissimo.


Van Nistelrooij: 5,5. Non si vede quasi mai ma non è colpa sua. Nell’unico tiro in porta realizza un gol che gli viene annullato per fuorigioco millimetrico (se c’era...).


Robben: 5. Fumoso e persino irritante nel suo continuo gettarsi a terra alla ricerca del fallo


 


Makaay: 5. Entra al posto di Overmars ma è fuori ruolo e non si vede mai.


Van der Vaart: 5. Altro cambio sbagliato. E’ inutile uno come lui se il centocampo è sistematicamente scavalcato con lanci lunghi.


Van Hooijdonk: n.g. Peccato per quella punizione dai 20 metri calciata sulla barriera a tempo scaduto.


 


Advocaat: 5. Ancora una volta scelte cervellotiche nei cambi ma ancora una volta è soprattutto il gioco a mancare. Per fortuna se ne andrà.


 


Arbitro Frisk: 6,5. Lascia molto giocare ma a mio giudizio fa bene e non fa torto a nessuno.


Ancora una semifinale


 


L’Olanda disputerà domani sera la sua quinta semifinale in un Campionato d’Europa. Solo Germania e U.R.S.S. ne hanno giocate altrettante.


E’ curioso che nelle precedenti quattro abbia sempre perso quando era favorita (3 volte) e vinto nell’unica occasione in cui non lo era. Potrebbe essere un buon auspicio...


Da notare inoltre che nelle occasioni in cui è stata eliminata la gara si è sempre protratta oltre il novantesimo minuto.


Nel 1976 contro la Cecoslovacchia i tempi regolamentari terminarono sull’1-1 e l’Olanda, ridotta alla fine in nove uomini per le espulsioni di Neeskens e Van Hanegem, cedette nei supplementari.


Nel 1992 l’Olanda più bella che io ricordi, con Van Basten accanto a Bergkamp, fu sorpresa da una Danimarca evidentemente sottovalutata e perse ai rigori.


Il 2000 fu l’anno del suicidio: contro un Italia impegnata solo a difendersi gli olandesi sbagliarono l’impossibile e persero ancora ai rigori.


Nell’unico precedente favorevole, datato 1988, l’Olanda ebbe la meglio per 2-1 sulla Germania che allora era padrona di casa, proprio come il Portogallo domani...

domenica 27 giugno 2004

Olanda - Svezia 5-4 (rig.)

Identica formazione dell'ultima uscita con Cocu però più arretrato come contro la Repubblica Ceca (evidentemente gli errori commessi non sempre insegnano qualcosa...).


Partita molto bloccata sia per la buona impostazione tattica degli svedesi sia per la scarsa vena dei centrocampisti olandesi. Siamo lenti, prevedibili e il movimento senza palla è praticamente inesistente. Davids è molto al di sotto del suo rendimento, Seedorf è ritornato ai suoi abituali livelli in nazionale (scadenti), Van der Meyde è sempre sugli stessi (ancora più scadenti). Con Sneijder e Overmars in panchina Advocaat non trova di meglio che sostituire Davids con Heitinga (??) chiudendosi ancora di più. Come normale conseguenza scarseggiano le occiasioni da rete e gli svedesi non hanno difficoltà a chiudere i 90 minuti sullo 0 a 0.


Nei supplementari con le squadre ovviamente più lunghe si vede finalmente qualche buona azione e un gol regolare viene annullato a Van Nistelrooij.  Gli svedesi non stanno a guardare e colpiscono un palo (Lijungberg) e una traversa (Larsson).


Si arriva ai rigori che tanti ricordi amari destano in ogni olandese. Realizzano Van Nistelrooij, Heitinga, Reiziger, Makaay e Robben. Sbaglia Cocu ma finalmente va bene!




I miei voti:


 


Van der Sar: 7. Nessun intervento di rilievo durante i 120 minuti ma è stavolta decisivo ai rigori


Reiziger: 6. Più impreciso che nell’ultima uscita.


Stam: 5,5. Anche lui non appare concentrato come al solito.


De Boer: 5,5.  La rapidità non c’è più e non sempre l’esperienza basta.


Van Bronckhorst: 5. Sempre il solito discorso: in fase di attacco sbaglia quasi sempre, in difesa è incerto. Come farà contro Cristiano Ronaldo?


Seedorf : 5. Dovrebbe essere il perno del gioco olandese ma non si vede quasi mai.


Cocu: 5,5 Onesto lavoro prima in difesa e poi a centrocampo e anche diversi errori.


Davids: 5. Irriconoscibile. Sbaglia moltissimo anche in impostazione.


Van der Meyde: 4,5. Continuo a chiedermi il perché debba giocare sempre. Non ne azzecca una.


Van Nistelrooij: 6,5. Non riceve molti palloni ma quando accade si dimostra sempre pericoloso.


Robben: 6,5.  Meno in vista che in altre occasioni rimane l’unico che riesce a dare un po’ di imprevedibilità alla sterile manovra arancione.


 


Bouma: 6. Entra per De Boer infortunato e gioca senza eccessive sbavature.


Heitinga: 6. In un ruolo non suo si limita a difendere e spesso a spazzare. Ottimo il rigore calciato, considerata anche la sua giovane età.


Makaay: 6. Inserito sull’ala destra non può certo fare peggio di Van der Meyde.


 


Advocaat: 5. L’Olanda si qualifica ma il suo merito è nullo. Sembra anzi che faccia di tutto per rendere le cose più difficili. Rinuncia a un centrocampista per imbottire la difesa e insiste a tenere fuori Sneijder e, soprattutto, Overmars.


 


Arbitro Michel: 6. La partita è molto corretta e non fa fatica a tenerla in pugno. Annulla un gol valido ma la colpa è del suo assistente.


venerdì 25 giugno 2004

Si va avanti


 


La Repubblica Ceca batte la Germania 2 a 1 e l’Olanda si qualifica per i quarti di finale dove incontrerà la Svezia.


I cechi sono scesi in campo senza nove titolari lasciando il pallino del gioco sempre in mano ai tedeschi che hanno dimostrato tutta la loro pochezza. Il solo Ballack non è bastato contro una squadra che non ha fatto assolutamente nulla per vincere eppure ha vinto.


Soprattutto nel secondo tempo i cechi si sono limitati a difendersi aspettando gli avversari solo al limite dell’area regalando letteralmente il centrocampo. Ogni azione si concludeva con un tiro in porta e il gol che avrebbe portato all’eliminazione olandese sembrava dovere arrivare da un momento all’altro.


La fortuna ha qui dato una mano ai cechi (e quindi agli olandesi): prima un clamoroso palo, poi un salvataggio sulla linea, poi un tiro a colpo sicuro che sbatteva contro al portiere e infine l’infortunio di Locvenc che permetteva l’ingresso in campo di Baros. Proprio quest’ultimo realizzava il gol del definitivo vantaggio a un quarto d’ora dalla fine.


Una nota di merito per Poborsky che, entrato nell’ultima parte della gara, si è dato molto da fare, a differenza di diversi suoi compagni, dimostrando grande correttezza sportiva.



Olanda - Lettonia 3-0

La formazione cambia rispetto all’ultima uscita solo per fattori contingenti: dentro Reiziger e De Boer per Heitinga squalificato e Bouma leggermente infortunato.


Stavolta il modulo è un chiaro 4-3-3 con Cocu centrale di centrocampo.


Buona partita con ottimo possesso di palla e molte occasioni da gol ma la pochezza dell’avversario rende difficile ogni giudizio. Dopo 35 minuti siamo già sul 2 a 0 (Van Nistelrooij segna prima su un rigore dubbio concesso per fallo su Davids e poi a un metro dalla porta su assist di Cocu) e la partita diventa poco più di un allenamento con tutte e due le orecchie al risultato della Germania.





I miei voti:


 





Van der Sar: 6. Niente più che ordinaria amministrazione.


Reiziger: 7. Chiude e riparte con continuità rendendosi molto utile anche oltre la metacampo.


Stam: 6. Concede poco o nulla ma i lettoni non si affacciano quasi mai dalle sue parti.


De Boer: 6. Stesso discorso che per il suo compagno di reparto.


Van Bronckhorst: 6. Nessun errore di rilievo ma nemmeno particolari note positive. Secondo me rimane l’anello debole del reparto arretrato.


Seedorf : 6. Potrebbe dare di più, soprattutto in quantità, ma non c’è da biasimarlo in una partita a senso unico.


Cocu: 6.5. Tocca molti più palloni che nelle precedenti partite e li smista in modo preciso e ordinato


Davids: 6,5. Si prende un po’ di fiato solo dopo che la vittoria è stata messa al sicuro.


Van der Meyde: 5.5 Le poche volte che si libera al cross lo sbaglia. Non abbiamo davvero di meglio?


Van Nistelrooij: 6,5. Buon movimento, due gol e altrettanti sbagliati in malo modo.


Robben: 7. E’ il giocatore più in forma e lo si vede ogni volta che tocca palla.


 





Overmars: 7. Quando entra la partita non ha più molto da dire ma fa in mezz’ora tutto ciò che Van der Meyde non è riuscito a fare in un’ora. Un pericolo costante.


Makaay: 6,5. Gioca un quarto d’ora e realizza il gol più bello della serata.


Sneijder: n.g.


 





Advocaat: 6. La partita scivola via facile facile e non può proprio far nulla per complicare le cose.


 





Arbitro Milton Nielsen: 6. La partita è correttissima e non presenta difficoltà alcuna.

domenica 20 giugno 2004

Sensational in defeat

Riporto un articolo davvero bello e azzeccato apparso su ESPNsoccernet.com a firma Ernst Bouwes:


How is it to be Dutch on the Saturday night before the summer starts in 2004? Beautifully terrible.



After the game I went to a small housewarming party and met a football-loving friend who had turned the television off right after Cocu's diabolical backpass had brought the Czechs back to their feet. 'I knew what would happen next. I just did not want to watch it anymore.'











The thrill and excitement did turn Holland vs Czech Republic into a classic, maybe 'the' classic of any international tournament, but for fans of the orange team it was just business as usual. The bi-annual 'from-despair-to-ecstasy-and-back-again' rollercoaster took us for another ride. All that is left is a small hope, that the Germans might fail.



In two World Cup finals in the Seventies, defeat was snatched from the jaws of victory, which was only the start of a continuing series of Holland being involved in 'the best game of the tournament' and still lose, with Euro 88 as a happy exception.



And if it was not the best game, as in Euro 2000, then they performed a lingering suicide against ten-men Italy with two penalty misses during the game and three in the shoot-outs. They just cannot leave without a magnificent bang. For the supporters the question is not 'when will they go out', but 'how'.



How close will glory and defeat be this time? It becomes almost unwatchable.



When Koller almost scored in the first minute it seemed a harbinger of trouble to come. Again the defence looked weak, but this time the midfield came to its rescue.



No doubt the recovered Seedorf played his best ever game in orange, while Davids seemed rejuvinated with his pal around him. For every mistake at the back they made two chances. Robben was sensational in only his sixth international match.



Within twenty minutes the team were in complete command, leading with two goals. The second one was technically not offside, which is arguably one of the flaws of the rule.



However, Holland were one of the first to suffer from this rule at the World Cup '94, when Brazil's Bebeto scored in similar style against them in the quarter-final. (I think it was Brian Clough who said: 'Someone who is not interfering with play, should not be on the pitch.').



Then Philip Cocu performed a re-enactment of another World Cup gem: Brazil vs Italy 1982 when Cerezo put Paolo Rossi clear on goal with an aimless pass in midfield.



From that moment on, chances came and went, some hit the posts, others missed by inches and the goalkeepers pulled off the amount of world-class saves that they would normally have to spread over a year.



It was unbelievable, yet at home we all knew the possible outcome, just like every time Oliver Hardy comes close to a canal.



Everyone knows he will get wet, the only question is what have the scenario writers come up with this time.



As hilarious as that can be, we all expected that in this Aveiro episode the twist would be cruel and, like with Mr Hardy, self-inflicted.



Advocaat took off Robben for tactical reasons. It backfired completely as we all witnessed in horror except of course my friend who had an enjoyable evening far away from the screen. The Dutch still had some chances, but the opponents came closer and closer to the goal.



Tragedy was waiting to unfold. An equalizer and a red card followed, but still the team was looking to attack, although a point had been enough to almost secure a place in the quarter-finals.













Three years ago, the team wasted a 2-0 lead in Portugal in the dying seconds when they went looking for a glorious third goal. The resulting draw effectively ended the chances to go the World Cup. And now again it proved not to be the best option. Smicer scored the winner for the Czechs, with the Dutch defence all over the place.



As ever in football you cannot be exactly sure which mistake led to the downfall of a team, but any orange-clad person will point his finger to the technical staff.



However, come Wednesday we still might savour this game forever for its epics, if the Czechs keep the Germans from winning.



With the Dutch managing to beat Latvia, which might be difficult enough, then the Czech Republic game could be remembered as the emergence of a new generation.



Should it all go pear-shaped, then it goes into Dutch history as the humiliating end of the oldies: Stam, Cocu, Overmars and the de Boers. And it would be good riddance to them.


Olanda - Repubblica Ceca 2-3



Formazione che avevo previsto con le uniche varianti di Davids e Robben al posto di Sneijder e Van der Vaart. La novità tattica è l’arretramento di Cocu che gioca praticamente al centro della difesa per un modulo abbastanza inedito: 5-4-1 in fase difensiva che diventa 3-4-3 in fase offensiva.


Finalmente si vede una squadra dinamica che, certamente favorita anche dal vantaggio iniziale, riesce ottimamente a sfruttare gli spazi aperti lasciati dai cechi.


Il 2-1 del primo tempo ci sta stretto considerati i due pali (Seedorf su punizione e Davids) e soprattutto il grosso errore di Cocu che determina il gol ceco.


Il secondo tempo si apre sulla falsa riga del primo con occasioni da una parte e dell’altra fino a che Advocaat (supponente a parole ma coniglio nei fatti) ci regala la sua perla: fuori Robben, dentro Bosvelt. A quel punto l’inerzia della gara passa tutta dalla parte dei cechi che prima costringono Van der Sar a un miracolo e poi meritatamente pareggiano. Adesso pure l’arbitro ci mette del suo espellendo Heitinga con un secondo giallo assurdo. La solita Olanda invece che perdere tempo e tenere un pareggio comunque utile viene prima salvata dalla traversa (tiro di Nedved) e poi infilata a due minuti dalla fine in azione di contropiede dopo una palla persa stupidamente da Van Bonckhorst.


 










 











I miei voti:


 








Van der Sar: 6,5. Non colpevole sui gol è autore di un paio di belle parate


Heitinga: 6. Meglio a centrocampo che in difesa. Un miracolo di Cech gli nega il gol su un gran tiro da fuori.


Stam: 6,5. Solito baluardo insormontabile, regge da solo la difesa arancione


Bouma: 6. Non dà la sicurezza del suo compagno di reparto ma non commette errori gravi...e segna pure!


Van Bronckhorst: 5. Incunearsi tra due uomini a centrocampo in inferiorità numerica a tempo quasi scaduto è davvero un suicidio. Per il resto fa molta fatica sia in interdizione che in impostazione.


Seedorf : 6,5. Non mi è dispiaciuto. Molto ordinato riesce a dare geometrie là dove la squadra aveva latitato contro i tedeschi.


Cocu: 5. Impiegato in difesa sembra spaesato. Il primo gol dei cechi è tutta colpa sua.


Davids: 7,5. Grinta e dinamismo da vendere, autentico motore del centrocampo.


Van der Meyde: 5. Fa poco, pochissimo, proprio quando, con gli spazi aperti, era diventata la sua partita.


Van Nistelrooij: 6,5. Combatte dandosi molto da fare. Segna ma si fa parare un colpo di testa facile facile.


Robben: 7. Sulla fascia sinistra mette paura ai cechi creando costantemente pericoli. Inspiegabile la sua sostituzione.


 










Bosvelt: 5. Gli viene chiesta sostanza a centrocampo ma proprio non si vede.


Van der Vaart: n.g. anche se sbaglia un colpo al volo non difficilissimo nel recupero.


Reiziger: n.g.


 











Advocaat: 5. Regala un giocatore (Cocu) agli avversari per troppa paura e, una volta in vantaggio, cerca di gestirlo con scelte troppo difensiviste. Non era lui che predicava coraggio?


 









Arbitro M.Gonzales: 4,5. Non all'altezza di una gra di questo livello, fischia troppo e male.

venerdì 18 giugno 2004

Aspettando i cechi

E' già un match decisivo e non partiamo certo con i favori del pronostico.
Di positivo c'è che, in prospettiva qualificazione, un pareggio va molto meglio all'Olanda che alla Repubblica Ceca ma la squadra vista nella prima uscita può farcela a non perdere?
Di certo qualche correzione verrà apportata ma, per evitare il caos totale del primo tempo contro i tedeschi, non sarà sufficiente cambiare due o tre uomini ma occorrerà soprattutto essere più compatti, dinamici e, perché no, coraggiosi.
Difficilmente Advocaat rinnegherà il 4-3-3. Mi aspetto piuttosto cambiamenti radicali nel centrocampo: Sneijder al centro con Cocu a sinistra e Seedorf a destra.
Personalmente inserirei anche Overmars al posto di Van der Meyde ma Advocaat si dice convinto che Mark renda al meglio entrando a gara iniziata. Spero abbia ragione lui.
La stampa olandese sta spingendo molto per le due punte centrali (in particolare per Kluivert). A mio avviso sarebbe in questo momento una scelta abbastanza azzardata anche se più in linea con la mentalità olandese. E` vero inoltre che il 4-3-3 può più facilmente trasformarsi in 4-5-1 in fase difensiva per meglio contrastare uno dei centrocampi più forti d'Europa.
Io opterei per un 4-4-1-1 con Van der Vaart libero di svariare dietro all'unica punta e con Davids a centrocampo. Purtroppo non sarò ascoltato.

mercoledì 16 giugno 2004

Olanda - Germania 1-1


Allo scendere delle squadre in campo sono già perplesso: non c’è Sneijder ma Zenden. Tre centrocampisti mancini (Cocu, Davids e appunto Zenden) e nessuno con attitudini da regista.....mah


La difesa non presenta sorprese (che ci sia Heitinga o Reiziger poco cambia) e così pure l’attacco dove Van der Meyde e Van der Vaart dovrebbero agire sulle ali e Van Nistelrooy al centro.


Dopo pochi minuti mi rendo conto che Advocaat ha le idee parecchio confuse. Il modulo è una via di mezzo tra il 4-3-3 annunciato e un 4-4-2 con centrocampo a rombo nel quale tutti i giocatori faticano a capire quale sia il loro compito e come dovrebbero muoversi. I tre centrocampisti in particolare sono tutti fuori ruolo (Davids addirittura vertice arretrato del rombo), Van der Meyde sulla destra è completamente isolato e la squadra in generale risulta lunga e sfilacciata. Il risultato è una prima parte di gara davvero inguardabile dove l’unico schema è il lancio lungo dalla tre-quarti difensiva. Tedeschi non trascendentali ma meritatamente in vantaggio.



La ripresa comincia con Sneijder e Overmars al posto di Davids e Zenden. Siamo più dinamici ma ancora troppo disordinati e soprattutto non arrivano palle giocabili davanti. Van Hooijdonk per Heitinga è l’ultimo disperato cambio di Advocaat. Stavolta sceglie bene inserendo un terminale per i lanci lunghi che rimangono ahimé lo schema usato con maggiore frequenza.. Il pareggio arriva casuale (errore difensivo e gran gol di Van Nistelrooij) e nel finale, coi tedeschi sulle gambe, si rischia persino di vincere ma è 1 a 1.







I miei voti:


 






Van der Sar: 6. A mio giudizio incolpevole sul gol, ingannato da una traiettoria maligna. Per il resto normale amministrazione.


Heitinga: 5,5. Impacciato e spesso in difficoltà con la palla tra i piedi. Non dà sicurezza.


Stam: 6,5. Un grave errore e successiva ammonizione ma per fortuna che c’è.


Bouma: 6. Diligente e ordinato. Non manca di rendersi pericoloso in avanti in un paio di situazioni da calcio piazzato


Van Bronckhorst: 5. Troppi errori in impostazione e diverse ingenuità in difesa.


Cocu: 5,5. Impiegato a destra si limita a un normale compitino rimanendo troppo passivo.


Davids: 5,5. Messo davanti alla difesa viene molto limitato il suo dinamismo.


Zenden: 5. Inutile in quel ruolo... e non è solo colpa sua.


Van der Meyde: 5. Non si vede quasi mai e le poche palle che tocca le passa indietro dimostrando scarsa personalità. Suo l’assist vincente ma è più una prodezza di Ruud.


Van Nistelrooij: 7. Molto isolato, sbaglia pure moltissimo ma il gol è un gioiello.


Van der Vaart: 6. E’ l’unico che prova a dare fantasia e velocità.


 






Sneijder: 6. Non dà la scossa ma non fa nemmeno errori. Lo voglio dall’inizio!


Overmars: 7. Cambia la partita dando profondità e velocità alla manovra.


Van Hooijdonk: 6,5. Fondamentale il suo apporto sulle palle alte per spostare il baricentro in avanti.


 






Advocaat: 5. Cambia modulo (e giocatori) all’ultimo momento finendo per creare una grande confusione. Il centrocampo a 3 non funziona ma ciò che più preoccupa è la quasi totale assenza di movimenti senza palla.


 





Arbitro Frisk: 6,5. Nessun errore (se si eccettuano i pochi minuti di recupero) e cartellini giusti.