venerdì 18 dicembre 2009

Pronostici rispettati


Quello dei gironi di Europa League era stato per le 4 squadre olandesi un buon sorteggio. Nessun incrocio con inglesi, spagnole, italiane e francesi e per almeno Ajax, PSV e Twente ottime possibilità di passare il turno. Sfavorito sulla carta solo l'Heerenveen, inserito nello stesso gruppo di Sporting Lisbona e Hertha Berlino.


Il campo ha confermato in pieno i pronostici della vigilia. Il più convincente è stato il PSV che si è imposto nel proprio girone con il cinismo dei tempi migliori (tre vittorie casalinghe per 1-0) mettendo in vetrina il ventenne brasiliano Reis, autore di 4 reti; il Twente non ha dovuto dannarsi troppo per mettersi alle spalle le modeste Sheriff e Steaua e garantirsi il secondo posto alle spalle del Fenerbahce; stesso piazzamento anche per l'Ajax che ha macchiato un percorso di tutto rispetto rimediando una sconfitta interna con l'Anderlecht nell'ultimo turno. Unica eliminata l'Heerenveen che ha vanificato l'insperata vittoria di Berlino incassando reti decisive per ben tre volte (doppio confronto con lo Sporting e ritorno con i tedeschi) nei minuti finali.

domenica 13 dicembre 2009

A ritmo impressionante

G V N P Pti GF GS
Twente                        17 15 2 0 47 38 15
PSV 17 14 3 0 45 43 13
Ajax 17 12 2 3 38 53 15
Feyenoord 17 10 4 3 34 28 15
Utrecht 17 8 6 3 30 23 26
Heracles 17 9 2 6 29 25 24
AZ 17 8 1 8 25 29 21
NAC 17 6 4 7 22 22 28
VVV 17 4 8 5 20 25 25
Vitesse 17 5 3 9 18 20 30
Sparta 17 5 3 9 18 18 31
Groningen 17 4 5 8 17 20 28
Roda JC 17 4 5 8 17 23 33
Heerenveen 17 5 2 10 17 17 30
Willem II 17 4 2 11 14 20 33
ADO 17 3 5 9 14 18 32
NEC 17 2 7 8 13 19 31
RKC 17 3 0 14 9 12 35

Twente e PSV chiudono il girone d'andata da dominatori lasciando poche briciole agli avversari e proponendosi per un testa a testa che andrà avanti presumibilmente fino a primavera inoltrata.Non stupisce più di tanto il PSV che già tre anni fa con Koeman chiuse l'andata con 46 punti e che comunque si sapeva avesse una rosa di qualità ed esperienza tali da potergli permettere questi risultati (nessuno in Eredivisie può permettersi di far sedere in panchina Toivonen e Koevermans ma anche Ooijer e Marcellis). Ha quasi del miracoloso invece la marcia del Twente, indebolito, evidentemente solo sulla carta, dall'ultimo mercato estivo. L'imprendibile Stoch e il talentuoso Ruiz non hanno fatto rimpiangere Elia ed Arnautovic. Il resto lo ha garantito un impianto di gioco ormai collaudato che McLaren è riuscito a rendere ancora più solido e funzionale. I Tukkers hanno una striscia aperta di 12 vittorie consecutive e sembrano più che mai intenzionati a migliorare il secondo posto di 35 anni fa quando, dopo un duello serrato, fu il Feyenoord ad avere la meglio.Ben saldo in terza posizione l'Ajax che non è a mio avviso fuori dai giochi a patto che nel girone di ritorno riesca ad imporsi negli scontri diretti che sinora l'hanno sempre vista perdente. Più indietro il Feyenoord che Been sta portando senza troppi patemi in Europa League, obiettivo dichiarato dopo le ultime deludentissime stagioni.A proposito di Europa, tra le squadre che coltivano speranze di andarci stupisce in positivo l'Heracles, aggrappato alle reti di Dost sul quale nutro buone aspettative, in negativo i campioni dell'AZ per capire gli alti e bassi dei quali più che un allenatore (Koeman è stato recentemente sostituito da Advocaat) sarebbe adatto uno psicologo. Si prospetta comunque agguerrita anche la lotta per il premio "delusione dell'anno" con gli alkmaarders insediati da vicino da Heerenveen, Groningen e NEC.

giovedì 10 dicembre 2009

Fino all'ultima beffa


Non è stato un cammino esaltante quello dell'AZ in Champions. Tutt'altro. Il passaggio del turno, ampiamente alla portata prima sulla carta e poi anche sul campo, è diventato quasi una chimera già al termine della seconda giornata quando due distrazioni difensive erano costate la sconfitta in Grecia e la mancata vittoria contro lo Standard. Nel doppio confronto con l'Arsenal si è raccolto un buon punto grazie alla rete in pieno recupero di Mendes da Silva che ha mantenuto imbattuto il DSB Stadion ma nella gara del possibile rilancio, in casa contro l'Olympiakos, non c'è stata l'attesa svolta ma anzi la conferma dei limiti di questa squadra apparsa dall'inizio della stagione molto in difficoltà nello sviluppare un gioco offensivo in grado di impensierire gli avversari. Restava la possibilità di approdare in Europa League vincendo a Liegi nell'ultimo turno ma quando tutto lasciava presagire al buon esito della missione (vantaggio con Lens e rischi limitati) arrivava al 95esimo il pareggio dei padroni di casa con un colpo di testa del portiere.
Non siamo forse ai livelli della finale di Coppa UEFA sfumata all'ultimo secondo o del campionato buttato via 2 anni e mezzo fa ma di certo quello che l'AZ non fa mancare ai propri tifosi sono le delusioni. Il guaio è che con la DSB Bank di Scheringa dichiarata fallita a ottobre e una posizione in Eredivisie poco più che mediocre tutto lascia presagire che non siano affatto finite...

venerdì 4 dicembre 2009

Sorteggio Mondiale: poteva andare peggio


Come avevo già accennato l’Olanda non doveva essere testa di serie. Seguendo i parametri utilizzati nei precedenti campionati del mondo era la Francia a meritarselo ma si sa che ai padroni del calcio piace cambiare (o non cambiare) le regole a seconda di quanto possa loro convenire.
In questo caso era d’obbligo, per dimostrarsi di fronte all’opinione pubblica paladini dei principi di lealtà sportiva (mi viene quasi da ridere), far fuori la Francia. La Francia che, a causa della rete irregolare di Gallas nello spareggio, è stata massacrata da tutti a livello mediatico senza che nessuno si sia degnato di ricordare che fino a quella rete che l’ha qualificata era in parità con l’Irlanda e quindi non eliminata.
Fatto sta che l’escamotage per raggiungere lo scopo è stato quello di scegliere le teste di serie seguendo il ranking FIFA. Si badi bene, non l’ultimo, quello di novembre nel quale la Francia risultava al settimo posto, ma quello di ottobre!
L’Olanda, ritrovatasi testa di serie, ha ringraziato (i suoi avversari saranno Danimarca, Camerun e Giappone) ma anche alla Francia non è andata male, inserita nello stesso girone della testa di serie più debole (il Sudafrica). Come è vero che a pensar male ci si prende quasi sempre ci avevo scommesso!

giovedì 19 novembre 2009

Olanda - Paraguay 0-0


Pensavo che queste amichevoli a 8 mesi dal Mondiale fossero la giusta occasione per provare giocatori nuovi e invece Van Marwijk conferma in blocco la formazione di sabato con la forzata eccezione di Van Persie che viene sostituito da Afellay con conseguente spostamento di Kuyt nel ruolo di centravanti.
Tutto il primo tempo scivola via nella noia più totale vista l'impossibilità di mettere in difficoltà una difesa arcigna come quella paraguayana giocando a basso ritmo e senza inventiva. Pesano le assenze degli uomini in grado di dare una scossa e l'unica emozione la regala Van der Vaart con una conclusione da appena fuori area che lambisce il palo. Davvero troppo poco.
Leggermente meglio la ripresa nella quale il dinamismo di Afellay e Van der Vaart sembra creare maggiori grattacapi agli avversari. Il primo sfiora la rete con un tiro da fuori, il secondo vede il suo colpo di testa deviato in angolo dal portiere. Ancora il portiere paraguayano è decisivo su una conclusione del nuovo entrato Huntelaar e il risultato rimane bloccato sullo 0-0 per la terza volta consecutiva.
Nel finale esordio assoluto sia per Brama che per Bakkal ma forse era il caso di vederli dal primo minuto assieme a Braafheid, meglio di Van Brockhorst in entrambe le fasi, e allo stesso Huntelaar che sarà psicologicamente a terra ma è almeno un centravanti.

P.S.: vanno male anche gli spareggi. Passano Grecia, Slovenia, l'odiato Portogallo e, rubando, la Francia. Proprio la qualificazione dei transalpini si rivelerà decisiva anche per l'Olanda che non sarà per quello testa di serie nei gruppi mondiali.

domenica 15 novembre 2009

Italia - Olanda 0-0


Gli ultimi allenamenti sono fatali a Robben e Sneijder per cui in avanti giocano Kuyt, Van der Vaart ed Elia a supporto di Van Persie. I propositi di provare il giocatore dell'Arsenal come centravanti durano però meno di 10 minuti a causa di un infortunio riportato dopo uno scontro con Chiellini. Al suo posto Huntelaar.
L'Olanda inizia bene mantenendosi molto corta con un centrocampo aggressivo e una difesa alta puntale nelle chiusure. Poco dopo il quarto d'ora arriva la prima occasione da rete con Kuyt che conclude di poco a lato dopo che Elia aveva creato disordine nell'area avversaria. La spinta olandese si affievolisce però piano piano a causa soprattutto di diversi errori individuali in fase di impostazione che danno nuova linfa ai padroni di casa rendendo il prosieguo del tempo equilibrato.
Abbastanza simile il copione della ripresa con gli olandesi che cominciano meglio ma che col passare del tempo perdono il controllo del gioco a vantaggio di un Italia più dinamica e determinata. Entrambi i portieri rimangono tuttavia inoperosi e a farla da padrone è l'agonismo in ogni scontro in mezzo al campo. Nel finale solo molta confusione con Pazzini che regala l'unica emozione dell'incontro segnando di mano una rete che la terna arbitrale sembrava sul punto di convalidare.
Ottima la prestazione di Van der Wiel, convincente Heitinga come centrale, altalenante Van Bommel che alterna buone cose a sciocchezze, insufficiente l'attacco con il solo Van der Vaart in grado di creare qualche apprensione ai difensori italiani.

giovedì 12 novembre 2009

Tra playoffs e amichevoli


Nella settimana il cui piatto forte sono i playoffs che qualificheranno al Mondiale le ultime 4 squadre europee, l'Olanda disputerà due gare amichevoli di utilità nulla e interesse scarso.
Per fortuna gli avversari (Italia e Paraguay) sono di livello e questo dovrebbe garantire almeno il giusto impegno.
Tra i convocati, assenti solo Ooijer e de Zeeuw, si rivede Van Bommel mentre è la prima assoluta per il centrocampista del Twente Brama.


Per una volta però il mio tifo sarà per Eire, Bosnia, Slovenia e Ucraina, non tanto perché sono date per sfavorite rispettivamente contro Francia, Portogallo, Russia e Grecia, quanto perché reputo scandaloso che in sede di sorteggio per gli accoppiamenti si siano stabilite 4 teste di serie quando non era previsto nel regolamento iniziale della competizione.

lunedì 2 novembre 2009

Per gli Under-17 un Mondiale da dimenticare


La nazionale olandese finisce al terzo posto nel girone di qualificazione agli ottavi di finale e abbandona il Mondiale prima del previsto ma meritatamente.
Sconfitti nella gara di esordio da una Colombia più veloce e tecnica, i giovani olandesi si riportavano in gioco avendo la meglio sul Gambia al termine di una gara molto combattuta. Per superare il turno sarebbe a questo punto bastato un pari contro l'Iran che si presentava all'incontro senza avere concesso ancora un gol. Gli asiatici riuscivano a confermare la loro solidità difensiva e anzi a trovare la vittoria che sarebbe valsa l'eliminazione immediata per gli olandesi se la Colombia non avesse segnato due reti negli ultimi minuti della gara contro il Gambia condannando gli africani all'ultimo posto del girone.
Con 4 terze classificate su 6 che sarebbero state ripescate si trattava di attendere la fine di tutti i gironi ma il destino si manifestava beffardo e l'Olanda, al pari del Brasile, veniva eliminata per aver preso un cartellino giallo in più rispetto agli Emirati Arabi.
Difficile trovare una nota lieta in questa avventura. La squadra è apparsa francamente debole e nemmeno gli attesi Ozyakup e Castaignos, pur realizzando una rete a testa, sono riusciti ad essere un fattore.

sabato 10 ottobre 2009

Australia - Olanda 0-0


Elia e il rispolverato Boulahrouz sono le differenze rispetto alla formazione da me pronosticata. Il primo è preferito a Van der Vaart, al secondo è affidata la fascia difensiva di destra con conseguente spostamento al centro di Heitinga.
Purtroppo il cattivo tempo qui in Europa (e non solo. Anche a Sidney pioveva) ha reso molto difficile la ricezione del segnale televisivo e le immagini mi pervenivano come una serie di fotogrammi. Ciò non mi ha impedito tuttavia di constatare come nel primo tempo l'Olanda abbia avuto il pieno controllo del gioco con gli australiani impegnati esclusivamente ad erigere un muro al limite della propria area. Nonostante l'atteggiamento superdifensivo dei padroni di casa non sono mancate le occasioni da rete che però Kuyt, Boulahrouz e, soprattutto, un impreciso Huntelaar non sono stati bravi a concretizzare.
Nella seconda frazione la gara si faceva più equilibrata e una conclusione di Elia intorno al quarto d'ora era l'ultima fiammata olandese. Nel finale gioco stagnante a centrocampo con Stekelenburg che si guadagnava il gettone solamente con uscite in presa alta su pretenziosi cross dalla tre quarti.

mercoledì 7 ottobre 2009

Agli antipodi e ritorno


Ad un'Olanda già qualificata e per di più inserita in un girone, l'unico a cinque squadre, che ha completato il suo programma il mese scorso, cosa serviva per movimentare una settimana altrimenti noiosa?
Ma un bel viaggio in Australia!
Ebbene sì, una cinquantina di ore di volo per una gara amichevole sulla cui utilità è meglio sorvolare.
Secondo Van Marwijk la trasferta favorirà la coesione del gruppo in previsione del Sudafrica ma sarà anche l'occasione per vendicare l'unica macchia della sua gestione, la sconfitta a domicilio rimediata poco più di un anno fa nella sua seconda gara da bondscoach.
Ancora assente Van Bommel, mancheranno per infortunio anche Robben, de Jong, Van der Wiel e Afellay mentre sia Ooijer che Van Persie sono rimasti accanto alle mogli partorienti. Tra i convocati, confermato Loovens, si rivedono vecchie conoscenze come Engelaar e Boulahrouz.
Viste le numerose assenze sento di avere buone possibilità di azzeccare la formazione titolare: Stekelenburg; Heitinga, Loovens, Mathijsen, Van Bronckhorst; de Zeeuw, Schaars; Van der Vaart, Sneijder, Kuyt; Huntelaar. Sempre che Van der Vaart sia in condizioni fisiche accettabili considerato che il Real Madrid non gli fa vedere il campo praticamente mai.

giovedì 10 settembre 2009

Scozia - Olanda 0-1


Il ristabilito Ooijer si riprende il suo posto al centro della difesa mentre tocca stavolta de Zeeuw sostituire Van Bommel accanto a de Jong. Per il resto è la stessa formazione di sabato compresi Sneijder, rimessosi a tempo di record dall'infortunio alla caviglia, e il disastroso Van Bronckhorst al quale la fascia di capitano pare garantire l'immunità.
La prima emozione dell'incontro la si ha già al 3' minuto quando Kuyt, ben servito da un tacco di Sneijder, colpisce il palo con una conclusione da appena fuori area. Il prosieguo è piacevole con entrambe le squadre che provano a superarsi lasciando inevitabilmente il fianco a contrattacchi. Gli scozzesi cercano di guadagnare metri più con la grinta che con le idee mentre, con più spazi del solito a disposizione, gli olandesi sono a loro agio. Il gioco si sviluppa veloce con tocchi quasi sempre di prima ma bisogna aspettare la mezz'ora per vedere un'altra conclusione verso la porta avversaria con un tiro di Sneijder alzato sopra la traversa da Marshall. E' l'inizio di un quarto d'ora scoppiettante: prima un diagonale di Miller, sfuggito a Mathijsen, si stampa sulla traversa, poi è Robben a presentarsi a tu per tu con Marshall senza tuttavia riuscire a superarlo, e infine Vorm è prodigioso a deviare sul palo la conclusione di Naysmith e soprattutto a neutralizzare la ribattuta a colpo sicuro di Miller.
Nella ripresa il copione non cambia anche se gli scozzesi sembrano progressivamente rintanarsi nella loro trequarti a difesa della parità. L'Olanda continua le sue ariose manovre a centrocampo in attesa della verticalizzazione in velocità. In una di queste è ancora Robben ad avere la palla giusta ma Marshall ha di nuovo la meglio e riesce a deviare in angolo. Poco dopo sono i padroni di casa a sfiorare la rete con il solito Miller che impegna Vorm avventandosi su una palla vagante in piena area. L'episodio decisivo si concretizza però a 10 minuti dal termine quando un rinvio dalla metacampo olandese coglie impreparata la difesa dei padroni di casa e consente al nuovo entrato Elia di trovarsi a tu per tu contro Marshall che stavolta non riesce ad evitare la capitolazione. Lo stesso Elia si conferma un'arma formidabile da usare a partita in corso imperversando sulla fascia sinistra e offrendo la palla per un facile raddoppio a Van der Vaart la cui conclusione carambola però su un difensore. Le ultime fiammate scozzesi non cambiano il risultato che sancisce la loro prematura eliminazione.

sabato 5 settembre 2009

Olanda - Giappone 3-0


Sarà la gara amichevole, saranno le defezioni dell'ultimo minuto ma questa volta le novità in formazione sono diverse.
Si parte con Vorm tra i pali e Loovens subito titolare accanto a Mathijsen. Van der Wiel è giustamente preferito a Hetinga mentre Van Bronckhorst è ingiustamente preferito a Braafheid.
Scelta discutibile anche a centrocampo dove de Jong non è affiancato da de Zeeuw ma da Mendes Da Silva mentre la buona prestazione nel derby milanese vale a Sneijder il sorpasso su Van der Vaart, costretto ad accomodarsi in panchina.
Davvero difficile trovare qualche spunto positivo nella prima frazione di gioco nella quale solo la difesa (Van Bronckhorst a parte. Vederlo in campo mercoledì sarebbe un insulto alla logica) riesce a raggiungere la sufficienza ma contro un avversario incapace di esercitare la minima pressione offensiva. Per il resto solo lentezza, prevedibilità e noia con il solo de Jong a cercare di dare dinamismo al centrocampo e un attacco in cui tutti appaiono in giornata storta.
Nella ripresa esordio assoluto anche per Velthuizen ed Elia con quest'ultimo che, evidentemente più motivato di Robben, appare determinato a dare maggiore vivacità. Per le occasioni da rete occorre però aspettare altri venti minuti con gli ingressi di de Zeeuw ed Huntelaar che cambiano letteralmente il volto alla squadra. Il primo riesce a dare velocità, il secondo profondità e anche i compagni ne traggono visibilmente beneficio. Van Persie, ben servito da Elia, sblocca il risultato al 69esimo e solo pochi minuti dopo Sneijder raddoppia imbeccato da de Zeeuw. L'Olanda è ora padrona del campo e sfiora la terza rete con Huntelaar e poi con lo stesso Sneijder, costretto poco dopo a lasciare il campo per un infortunio apparso serio. Il tris arriva comunque nel finale con Elia che corona la sua ottima prestazione con il secondo assist di giornata, stavolta per Huntelaar.

Chiusura anticipata


Mentre gli altri gironi avranno i loro verdetti tra più di un mese, quello dell'Olanda, l'unico a 5 squadre, si concluderà già nella prossima settimana.
L'ultimo impegno per gli olandesi, il cui unico obiettivo potrebbe essere quello di concludere il girone a punteggio pieno, sarà mercoledì in Scozia con  i padroni di casa in piena corsa per il secondo posto con Macedonia e Norvegia. Difficile immaginare che la differenza di motivazioni non finisca per fare la differenza.
Nel primo pomeriggio è invece in programma un'amichevole col Giappone che dubito potrà dare altri spunti oltre a quelli che avevo già segnalato.
Van Bommel è l'unico indisponibile mentre la novità tra i convocati è rappresentata dal 25enne centrale del Celtic Loovens.

lunedì 31 agosto 2009

Il ricatto dei Della Valle


Con il calciomercato appena concluso ritengo utile appuntarmi il saldo (approssimativo) dei movimenti in entrata ed uscita della Fiorentina:


Acquisti: Zanetti (2,5), De Silvestri (5,5), Castillo (1), Marchionni (4), Natali (2), Di Tacchio (2), Savio (3).
Totale: 20 milioni


Cessioni: Melo (25), Semioli (5), Kuzmanovic (7,5).
Totale: 37,5 milioni


Questi ultimi arrivano a 53 se si aggiungono i milioni incassati a gennaio dalla cessione di Pazzini (9) e Osvaldo (6,5) e mai più reinvestiti.


Sono dunque 53-20=33 i milioni che i Della Valle si sono messi in tasca obbligando Corvino a spericolate (e insensate) acrobazie linguistiche per giustificarne il non utilizzo.
Se è vero infatti che l'anno solare 2008 si è chiuso, cifre ufficiali, con un passivo di 9,2 milioni è anche vero che l'accesso alla fase a gironi della Champions appena conquistato ne porterà nelle casse societarie altri 20 aumentando così la liquidità disponibile a oltre 40 milioni
Con una cifra così considerevole è impensabile che anche il più sprovveduto dei DS non sia in grado di acquistare calciatori che, ovviamente con stipendi che rientrino nei parametri della società, siano migliori dei vari Dainelli o Donadel.
In verità chi è interessato alle sorti della Fiorentina sa bene che il nocciolo della questione sia la concessione ai Della Valle, da parte dell'amministrazione comunale, di uno spazio adatto a costruirvi la cittadella che sarebbe per loro fonte di enormi guadagni.
Senza cittadella disimpegno verso la Fiorentina. Disimpegno proprio nel momento in cui sarebbe stato davvero possibile fare il salto di qualità e che invece finirà per penalizzare la squadra evidentemente indebolita e con un organico troppo risicato per disputare al meglio tre competizioni.
Non so per quanto ancora i fiorentini potranno sopportare questo ricatto. Forse fino a quando i buoni risultati saranno in grado di mascherare la presa in giro da parte di chi garantiva che i soldi incassati sarebbero stati interamente reinvestiti. Sono proprio curioso di vedere cosa succederà dopo le prime delusioni che temo non tarderanno ad arrivare. Il tempo delle favole è finito.

venerdì 28 agosto 2009

AZ, puoi farcela


Saranno Arsenal, Olimpiakos e Standard Liegi le avversarie dell'AZ nel girone di Champions League. L'inserimento in seconda fascia conquistato grazie alle buone prestazioni in UEFA negli anni scorsi ha consentito agli alkmaarders di ritrovarsi in un girone che dà loro discrete possibilità di qualificazione. La trasferta di Atene tra venti giorni potrà comunque già dire molto sulle loro ambizioni.

Intanto sono 4 le squadre olandesi a superare l'ultimo preliminare dell'Europa League e ad accedere alla fase a gironi:


Bnei Yehuda Tel Aviv - PSV    0-1   0-1
NAC - Villarreal             
1-3   1-6
Twente - Qarabag              3-1   0-0
Ajax - Slovan Bratislava      5-0   2-1
PAOK - Heerenveen            
1-1   0-0

Disco rosso solo per il NAC ma si sapeva già dal sorteggio che l'avversario era proibitivo. Tutto facile per l'Ajax che sbriga la pratica già nella gara di andata grazie a un poker di Suarez mentre soffre più del previsto, considerati gli avversari, il PSV. Il Twente, beffato nella corsa alla Champions, da un gol dello Sporting Lisbona siglato a tempo abbondantemente scaduto, parte male subendo il vantaggio dei carneadi azeri ma riesce comunque a garantirsi un ritorno tranquillo grazie alla doppietta di Ruiz e alla rete di Douglas. Nel confronto sulla carta più incerto l'Heerenveen ha la meglio grazie alla rete in trasferta firmata da Paulo Henrique.

giovedì 13 agosto 2009

Olanda - Inghilterra 2-2


Van Marwijk conferma che solo gli infortuni possono modificare l'undici di partenza. Stavolta toccano a Van Bronckhorst e Van Bommel, sostituiti rispettivamente da Braafheid e Schaars. Sneijder e Huntelaar possono ormai considerarsi panchinari.
Gli episodi salienti della prima frazione sono tutti legati agli assist che gli allegri difensori inglesi regalano agli attaccanti olandesi. Il primo a Kuyt che ringrazia portando in vantaggio i suoi al decimo minuto, altri due a Robben che si dimostra meno freddo del suo compagno anche se nella seconda occasione è Van der Vaart a ribattere in rete la sua conclusione respinta dal portiere. In mezzo alle due reti una buona Inghilterra, decisamente migliore dell'Olanda che si limita a giocare di rimessa.
Nella ripresa, con l'approccio degli inglesi maggiormente offensivo, la situazione peggiora ulteriormente. Il centrocampo (Schaars davvero impalpabile)  fa molta fatica in interdizione e la difesa appare continuamente in difficoltà. Già al primo affondo l'Inghilterra accorcia con Defoe che in velocità fa fuori i centrali olandesi con facilità irrisoria. Per Mathijsen sarà solo l'inizio dell'incubo che si concluderà solo a fine gara dopo che l'attaccante del Tottenham gli sarà sfuggito almeno altre quattro volte di cui una decisiva per il definitivo pari.
Trovo quasi sempre insipide queste amichevoli ma la partita di stasera qualche importante indicazione me l'ha data:
1) Ooijer e Mathijsen non hanno semplicemente il passo per contrastare attaccanti tecnici e rapidi. Urgono innesti!
2) Van der Wiel e Braafheid (il migliore dei suoi) devono essere i terzini titolari.
3) Kuyt può essere una buona alternativa all'ala ma non il centravanti titolare.
Vedremo tra un mesetto quali invece avrà tratto Van Marwijk.

venerdì 31 luglio 2009

Pillole di fine luglio


Nel segno della non continuità. Per il secondo anno consecutivo le tre grandi storiche cominceranno la stagione con un nuovo tecnico. Chissà se, a differenza dei loro immediati predecessori, Jol, Rutten e Been riusciranno almeno a concluderla...
La stessa incognita vale quest'anno anche per i campioni dell'AZ, abbandonati da Van Gaal per il vil denaro. Koeman partirà alla pari con i suoi rivali ma sarà quello che avrà più da perdere.

Subito vincente. Strapazzando l'Heerenveen 5-1 nella Supercoppa l'AZ si candida nuovamente a recitare un ruolo di primissimo piano. Scheringa è riuscito a trattenere tutti ad eccezione di de Zeeuw, passato all'Ajax e sostituito dal promettente svedese Wernbloom che avrà comunque tempo di maturare alle spalle di Mendes da Silva e Schaars. Il sogno sono gli ottavi di Champions, la speranza quella di non snobbare l'Eredivisie.

Rinforzate ma non troppo. Sono Ajax e PSV che sulla carta contenderanno il titolo agli alkmaarders. I lanceri hanno perso Vermaelen ma gli acquisti di Atouba e de Zeeuw sembrano renderli più solidi, soprattutto a centrocampo. Il PSV ha puntato sui muscoli e l'esperienza di Ooijer ed Engelaar riuscendo inoltre a trattenere Afellay. Ho l'impressione che se partirà bene sarà difficile fermarlo.

Buona la prima. Per il Twente che nell'andata del terzo turno preliminare di Champions ha colto un prezioso pareggio in casa dello Sporting Lisbona dopo avere giocato per oltre un'ora in inferiorità numerica (espulso Boschker). I tukkers hanno perso elementi importanti come Braafheid, Elia e Arnautovic e occorrerà vedere se sarà sufficiente il buon lavoro di McLaren a non farli rimpiangere.

E la Fiorentina? All'imbonitore (Corvino) e al demotivatore (Prandelli) è ormai evidente che interessi molto di più essere acclamati da una massa di incompetenti che vincere. Anche quest'anno dunque l'ordine di scuderia sarà quello di puntare al 6 e, se lo si raggiungerà, festeggiarlo come fosse un 10.
Senza coraggio è impossibile crescere. Prevedo immediato declassamento in Europa League e, in campionato, solita medaglia di latta fatta passare per oro zecchino.

giovedì 11 giugno 2009

Olanda - Norvegia 2-0


Nonostante la qualificazione acquisita Van Marwijk non fa esperimenti e Schaars al posto dello squalificato de Jong è l'unica variazione nella formazione di partenza.
Sotto una pioggia battente e con il campo ridotto ad un acquitrino risulta difficile giocare palla a terra e sviluppare azioni in velocità ma nonostante questo gli olandesi riescono da subito a tenere il ritmo alto e ad esercitare una pressione costante sugli avversari.
La prima occasione per passare arriva intorno al quarto d'ora con Kuyt che di testa scheggia la parte superiore della traversa su cross di Robben, il più ispirato dei suoi. Pochi munti dopo Van Persie, ben imbeccato da Kuyt, deposita in rete ma l'arbitro annulla per una posizione di fuorigioco davvero dubbia. L'Olanda è padrona del campo ma l'imprecisione nell'ultimo passaggio le impedisce di costruirsi altre occasioni fino al minuto 33 quando Van der Vaart calcia dalla sinistra una punizione sulla quale si avventa Ooijer che di testa non dà scampo al portiere norvegese. Il colpo del ko non arriva ma l'intensità non cala e la prestazione continua ad essere davvero convincente.
La prima conclusione della ripresa, iniziata con Braafheid al posto di Van Bronckhorst, è degli ospiti con Pedersen che con un tiro a giro impegna Stekelenburg che sul susseguente corner rischia molto con un'uscita a vuoto. E' però un fuoco di paglia e già al 50esimo una bella intuizione di Van der Vaart permette a Van Persie di liberare in area Robben il cui diagonale vale il raddoppio. Lo stesso Robben impegna altre due volte il portiere avversario prima che il ritmo inevitabilmente cali e la partita viva una fase di stanca. L'Olanda gioca ora in assoluta scioltezza ma riesce ancora a pungere nei minuti finali quando Van der Vaart su punizione, Kuyt e il neoentrato Babel vanno in rapida successione vicini alla terza segnatura.

domenica 7 giugno 2009

Islanda - Olanda 1-2


De Jong ritorna in tempo per riprendersi il suo posto da titolare e l'unica sorpresa nella formazione di partenza è l'esclusione di Huntelaar con Kuyt impiegato come centravanti. Alle sue spalle Van Persie, Van der Vaart e Robben.
Van Marwijk alla vigilia aveva garantito una squadra ancora più solida, convincente e consapevole dei propri mezzi e la partenza degli olandesi gli dà ampiamente ragione. La rete, trovata grazie a de Jong che corregge di testa un cross di Van der Vaart all'ottavo minuto, è solo la prima di una serie di occasioni che si susseguono senza soluzione di continuità. Robben e Van der Vaart vanno subito vicini al raddoppio prima che una conclusione dai 20 metri di Van Bommel abbia maggiore fortuna e valga il 2-0 quando è da poco passato il quarto d'ora. La difesa dei padroni di casa continua a non reggere l'urto e concede a Van der Vaart e Van Persie ancora due occasioni a testa prima della fine del tempo. Nella più ghiotta l'attaccante dell'Arsenal centra un clamoroso palo.
Nella ripresa il ritmo cala vistosamente con l'Olanda che si limita a controllare l'incontro senza spingere sull'acceleratore. La partita viene giocata a centrocampo in modo quasi accademico e l'unico sussulto lo regala Huntelaar che colpisce la traversa su punizione dal limite. Nel finale l'unica disattenzione difensiva dell'icontro viene pagata a caro prezzo ma non impedisce agli olandesi di portare a casa un successo ampiamente meritato e ottenuto in modo autorevole.

venerdì 5 giugno 2009

Per chiudere in bellezza


Con la qualificazione al mondiale già ampiamente ipotecata, l'obiettivo dell'Olanda nelle prossime due gare (domani in Islanda e mercoledì a Rotterdam contro la Norvegia) sarà quello di essere la prima squadra europea a ottenere il visto per il Sudafrica. Tre punti darebbero la certezza ma anche uno solo potrebbe bastare per aggiudicarsi il primo posto di un girone rivelatosi molto meno competitivo di quanto credessi.
Per centrare l'ottava vittoria in trasferta consecutiva in partite di qualificazione mondiale (sarebbe il record europeo), Van Marwijk non potrà contare su Sneijder e Afellay, infortunati, oltre a De Jong, in attesa del secondo genito.
Probabile che Heitinga si riprenda il posto sulla corsia difensiva di destra mentre de Zeeuw è il candidato naturale a sostiture De Jong a centrocampo. In avanti la curiosità sarà nel vedere se Van der Vaart verrà ancora escluso dall'undici di partenza.

martedì 2 giugno 2009

Io non sto con Prandelli


Qual è il migliore allenatore? Facile. Colui che ottiene il massimo dalla sua squadra sia in termini di risultati che di bel gioco. Più difficile è stabilire se un allenatore sia bravo quando latitano gli uni o l’altro.


Prandelli in 4 stagioni alla guida della Fiorentina ha ottenuto risultati straordinari per gli standard storici della squadra ma se è vero che 4 campionati consecutivi tra le prime 4 non si vedevano dagli anni ’50 è anche vero che è probabilmente da allora che la squadra non aveva alle spalle una società così solida e, perché no, ricca. Insomma, avendo a disposizione il quinto budget della Serie A risulta un po’ meno straordinario arrivare quarti, soprattutto se le squadre rivali sono afflitte dai problemi più svariati.
Se poi non è possibile affermare con certezza che con un altro allenatore si sarebbe fatto meglio in termini di risultati, è altresì difficile pensare che si sarebbe potuto fare peggio dal punto di vista del gioco.


Il buon Prandelli è un tecnico passabile per quanto riguarda la fase difensiva per una buona applicazione della quale è disposto a sacrificare l’estro di qualsiasi giocatore costringendolo, prima di tutto, a rigidi compiti di copertura. E’ invece assai carente nella fase di possesso palla tanto che appare difficile ricordare uno schema offensivo diverso dal lancione della difesa per il Toni o il Gilardino di turno. Movimenti senza palla praticamente assenti, mai una sovrapposizione, impossibile ricordarsi una sola volta nella quale si sia riusciti, dopo azione manovrata, a liberare un giocatore in area per una conclusione comoda. Per non parlare del modo ridicolo in cui da anni si battono calci d’angolo e punizioni.
Ogni calciatore è frenato dall’obbligo di non oltrepassare la sua zona di competenza e se questo è un modo di giocare che può portare al successo contro compagini di medio-basso valore per superare le quali è sufficiente una giocata di un singolo, non è assolutamente presentabile contro le squadre più forti dalle quali, salvo rarissime occasioni, si perde infatti in modo sistematico.
Con queste premesse è facile ipotizzare che margini di miglioramento non ce ne siano. Già quest’anno non si è visto alcun progresso rispetto alla stagione scorsa malgrado gli oltre 30 milioni investiti sul mercato.
Ci sono volute 30 giornate di campionato per fare capire al cocciuto mago di Orzinuovi che Vargas era tanto deleterio sulla linea di difesa quanto devastante, per gli avversari, su quella di centrocampo. Solo poche gare in meno per fargli capire che Pasqual e Semioli, prima inspiegabilmente ghettizzati, potevano essere utili alla causa. Si è dovuto infortunare Mutu per potere vedere Jovetic finalmente nella sua posizione naturale e non come improbabile attaccante esterno, sorte del resto toccata in precedenza pure a Osvaldo. Inarrivabile invece l’invenzione di Santana trequartista: una decina di prestazioni da incubo a fronte di una sola decente ma sufficiente tuttavia a farlo rimpiangere dal suo tecnico dopo l’infortunio. A livello di chicca siamo quasi ai livelli di Ujfalusi, impiegato come terzino destro per quasi tre anni prima che il Nostro si accorgesse che era il migliore centrale della rosa.


E’ bene che tutto l’ambiente si renda conto che, con questa lunga serie di abomini tattici, è stato solo grazie alla dea bendata che si è riusciti ad acciuffare il quarto posto, arrivato peraltro nonostante un numero elevatissimo di prestazioni indecorose (per trovare qualcosa  di simile al filotto casalingo contro Napoli, Lazio, Chievo, Siena, Cagliari bisogna risalire alla moltiplicazione dei pani e dei pesci) che solo il risultato finale è riuscito a nascondere all’occhio degli spettatori meno attenti.
Affermare poi che quello è il nostro scudetto non è solo un modo di esaltare oltremisura il proprio lavoro e autocelebrarsi (in questo Corvino gli è degno compare) ma una vera e propria presa in giro. Sarebbe sufficiente avere guardato una partita della Juventus o del Milan per capire il perché.


Probabilmente sarebbe stato meglio concludere il campionato con una decina di punti in meno. Oltre che a ricalcare più fedelmente quello che si è fatto vedere sul campo, avrebbe forse aperto gli occhi alla proprietà nei confronti di un tecnico che pare godere di fiducia illimitata nemmeno avesse vinto tre Champions di fila.
Purtroppo, o per fortuna,
nello sport, nel lavoro, nel matrimonio ed in tutte quelle attività umane che come tali hanno una loro evoluzione, non contano nulla i meriti pregressi; conta solo l'oggi perché non si può guardare con languore al passato glorioso mentre nel presente si affonda. La realtà dice che quest’anno, escludendo il quarto posto finale che comunque ho già sottolineato come sia arrivato, è stato caratterizzato da figuracce sia in Champions che in UEFA contro l’Ajax che in Coppa Italia col Torino. Prandelli si è dimostrato ancora una volta inadeguato nel gestire una rosa ampia, necessaria per essere competitivi su più fronti. D’altronde ha dichiarato lui stesso che la sua rosa ideale è composta da 18 giocatori a cui aggiungere i primavera. Peccato che di primavera non se ne siano visti nemmeno in Coppa Italia e alla fine abbiano sempre giocato i soliti indipendentemente dalla condizione fisica del momento, a volte davvero impresentabile.


Nonostante tutto questo non si è mai sentito un minimo di autocritica da parte sua mentre invece è sempre stato pronto a stizzirsi di fronte a chi legittimamente fischiava degli spettacoli osceni.
Dall’alto della sua vanagloria, celata da una falsa modestia e pertanto ancora più fastidiosa, ha sempre difeso ogni sua scelta invocando riconoscenza, lamentandosi di fronte alle sconfitte che in Italia esiste solo la cultura del risultato e dimenticandosi che quella è la sua fortuna visto che può appigliarsi solo a quelli.


Ora che poi il quarto posto è in tasca nessuna critica ha più  ragione di essere. Prepariamoci dunque ad un nuovo esaltante campionato col santone in panchina, Vargas esterno basso, Donadel regista, Santana trequartista, Mutu a passeggiare per il campo e Jovetic in tribuna. Che ci salvi San Frey!

martedì 19 maggio 2009

Davide non batte Golia. Under-17 seconda


Quello disputato dai giovani olandesi è stato un ottimo europeo che è valso tra l'altro come lasciapassare per i Mondiali di categoria che si svolgeranno in Nigeria il prossimo autunno. Dopo avere concluso il girone eliminatorio alle spalle dei favoriti padroni di casa tedeschi l'Olanda superava la Svizzera in semifinale per poi trovarsi nuovamente di fronte alla Germania in quella che appariva come una gara proibitiva. Gli olandesi partivano bene aspettando i padroni di casa nella propria metà campo per poi lanciare negli spazi Castaignos, attaccante di buona stazza che dà il meglio di sé in progressione. Il centravanti si creava in questo modo tre occasioni da rete nella prima mezz'ora riuscendo a realizzarne una e centrando il palo in un'altra. La risposta dei tedeschi non si faceva attendere grazie soprattutto all'impressionante forza fisica che consentiva loro di vincere praticamente ogni contrasto. Il pareggio giungeva al 34esimo ma per tutta la ripresa, nonostante un chiaro dominio territoriale, la Germania non riusciva più a sfondare. Non cambiava il copione neppure nei supplementari fino a 3 minuti dal termine quando tale Florian Trinks si inventava un capolavoro balistico dai 25 metri che scongiurava gli ormai imminenti rigori nei quali erano riposte le speranze olandesi.
Luc Castaignos, tre reti nella fase finale, e Oguzhan Ozyakup, talentuoso centrocampista offensivo, i nomi che mi sono segnato.

domenica 10 maggio 2009

E' finita così


G V N P Pti GF GS
AZ 34 25 5 4 80 66 22
FC Twente 34 20 9 5 69 62 31
Ajax 34 21 5 8 68 74 41
PSV 34 19 8 7 65 71 33
sc Heerenveen 34 17 9 8 60 66 57
FC Groningen 34 17 5 12 56 53 36
Feyenoord 34 12 9 13 45 54 46
NAC Breda 34 13 6 15 45 44 54
FC Utrecht 34 11 11 12 44 41 44
Vitesse 34 11 10 13 43 41 48
NEC 34 9 15 10 42 41 40
Willem II 34 10 7 17 37 35 58
Sparta Rotterdam 34 9 8 17 35 46 66
ADO Den Haag 34 8 8 18 32 41 58
Heracles Almelo 34 7 11 16 32 35 53
Roda JC 34 7 9 18 30 38 58
De Graafschap 34 7 9 18 30 24 58
FC Volendam 34 7 8 19 29 38 67

Ha vinto dunque l’AZ di Van Gaal che, dopo le scoppole rimediate nelle prime due giornate giocando il calcio offensivo a lui tanto caro, ha avuto l’umiltà e l’accortezza di impostare la squadra in modo più coperto affidandosi in più di un’occasione al contropiede. Il titolo è figlio della solidità difensiva della squadra che, pur perdendo per strada per infortunio tre dei quattro difensori titolari, ha permesso a Romero, non certo un mostro di bravura, di sfiorare lo storico record di imbattibilità di Stuy. In quei 955 minuti in cui la sua porta è rimasta inviolata l’AZ ha inannellato una serie di vittorie consecutive (11 di cui 10 senza subire reti) che, pur facendo storcere il naso ai palati più fini, le ha permesso di costruirsi un consistente vantaggio sulle più dirette inseguitrici già da febbraio, finendo per essere decisiva per la conquista del campionato.
Ottimo secondo e pertanto nuovamente qualificato ai preliminari di CL il Twente che McLaren con il suo moderno 4-3-3 è stato capace di mantenere ad alti livelli per tutta la stagione. La mia speranza, oltre a quella di un sorteggio più benevolo rispetto al preliminare dello scorso anno che gli mise contro l’Arsenal, è che la squadra non diventi in estate un mercatino al quale i grandi club europei possano attingere a piene mani.
Direttamente in Europa Cup andranno l’Ajax, troppo dipendente dall’umore dei suoi giovani talenti oltre che priva di centrocampisti di peso e personalità, il campione uscente PSV che ha abdicato dopo 4 anni di successi pagando a caro prezzo la mancata integrazione nel gruppo del nuovo tecnico, poi licenziato a stagione in corso, Stevens e il sempre costante Heerenveen che ottiene il sesto lasciapassare europeo consecutivo.
L’ultimo posto disponibile se lo giocheranno ai play-offs Groningen, NAC, Utrecht e il bizzarro Feyenoord che dopo una prima parte di torneo vissuta sull’orlo della zona retrocessione ha disputato un ottimo finale.
Nelle zone basse il Roda che dall’anno prossima darà vita, assieme al Fortuna Sittard, ad una nuova compagine, riesce ad evitare la retrocessione diretta proprio all’ultima giornata fatale invece al Volendam che non va oltre il pareggio nello scontro diretto contro il De Graafshap.
El Hamdaoui è re dei cannonieri con 23 centri, uno in più dell’indisponente Suarez.

lunedì 20 aprile 2009

I campioni

TITOLARI

Romero


Swerts   Moreno    Moisander    Pocognoli 


       Mendes da Silva    de Zeeuw    Schaars    Martens        

Dembélé                  El Hamdaoui
  

HANNO DATO IL LORO CONTRIBUTO


Didulica     Jaliens     Klavan     Luyckx 


 Poulsen     Van der Velden     Holman     Pellé


Post modificato dato che il sito dell'AZ cambia continuamente i link alle foto dei giocatori.

E finalmente...

domenica 19 aprile 2009

AZ - Vitesse 1-2


Senza parole... Anzi, una considerazione la faccio: dopo la gara di stasera la notizia che Van Gaal a fine stagione probabilmente lascerà l'AZ mi sembra meno brutta.

P.S.: con il Twente sconfitto a Rotterdam dal Feyenoord, l'AZ potrebbe laurearsi campione domani nel caso l'Ajax non riuscisse a vincere in casa del PSV. Non sarà comunque la stessa cosa...

venerdì 17 aprile 2009

Dopo Kessler è l'ora di Van Gaal?


A quattro giornate dal termine dell’Eredivisie l’AZ ha 11 punti di vantaggio sul Twente, secondo, e 12 sull’Ajax, terzo.
Domani al DSB Stadion scenderà il Vitesse, ormai tranquillo in una posizione di media classifica, in quella che appare la cornice ideale per festeggiare un titolo atteso da 28 anni.
Con l’attuale situazione di classifica fallire quest’anno sarebbe ancora più clamoroso di quanto avvenne in quel di Rotterdam due stagioni orsono ma è proprio per esorcizzare al più presto il ricordo di quel suicidio collettivo che l’AZ ha bisogno di questo titolo domani. Non è tanto il timore che le successive sfide contro Twente, Ajax ed Heerenveen possano portare alla catastrofe ma il fatto che nessuno, da Scheringa a Van Gaal, dal suo assistente Arveladze agli altri reduci di quell’infausto 29 aprile 2007, ha più voglia di aspettare.

giovedì 2 aprile 2009

Olanda - Macedonia 4-0


L'unica novità nell'undici di partenza rispetto alla partita di sabato è l'inserimento di Sneijder al posto di Van Persie, uscito malconcio dal match contro gli scozzesi.
Sorprende in avvio l'atteggiamento dei macedoni che, invece di ergere le barricate come ci si sarebbe aspettato, sembrano intenzionati a giocarsi la partita. Se da un lato però riescono a creare qualche grattacapo alla difesa olandese, dall'altro si espongono ad alti rischi ogni qual volta perdono il possesso della palla. Già dopo pochi minuti Huntelaar va vicino alla segnatura con un tiro di poco alto ma il vantaggio sembra solo questione di tempo e arriva al quarto d'ora quando un fraseggio dal limite dell'area tra Sneijder e Robben è concluso con un tiro-cross di quest'ultimo sul quale si avventa Kuyt che insacca sottomisura. Non passano nemmeno dieci minuti e sull'ennesima incursione olandese nell'area avversaria, Huntelaar, favorito da un doppio rimpallo, si ritrova tra i piedi un pallone invitante che con un tocco morbido manda alle spalle del portiere. Nel finale di tempo poi, nel più classico dei contropiede, Kuyt, ben lanciato da Sneijder, realizza la personale doppietta con un preciso rasoterra che chiude definitivamente la partita.
La ripresa comincia con Babel al posto di Robben e proprio il nuovo entrato va subito vicino al gol con una conclusione a distanza ravvicinata ben neutralizzata dal portiere macedone. Da questo momento la partita, pur non scadendo a livello agonistico con tutti i giocatori sempre molto decisi in ogni contrasto, viene giocata soprattutto a centrocampo e nella successiva mezz'ora l'unica occasione da rete è degli ospiti con Naumosky che, lasciato colpevolmente solo da Van Bronckhorst (mi mancavano le sue disattenzioni), spreca alzando troppo la mira. Nel finale di gara gli ingressi di Van der Vaart e Afellay danno nuova linfa all'Olanda che prima arrotonda il punteggio con una bella girata proprio di Van der Vaart e poi sfiora ripetutamente la quinta rete con una Macedonia ormai sulle gambe.

domenica 29 marzo 2009

Olanda - Scozia 3-0


Van Marwijk sceglie come centrocampisti avanzati Robben, Van Persie e Kuyt lasciando sorprendentemente in panchina sia Van der Vaart che, soprattutto, Sneijder. Van der Wiel esordisce nell'undici titolare come terzino destro.
Molti errori e una generale confusione caratterizzano la prima parte della gara nella quale le uniche emozioni le regalano alcune giocate in velocità di Robben, apparentemente tornato ai suoi migliori livelli. Solo verso la mezz'ora l'Olanda riesce ad alzare il ritmo e subito viene premiata dalla rete di Huntelaar che mette dentro di testa un bel cross di Van Bommel. Sempre di testa giunge anche il raddoppio di Van Persie che in pieno recupero viene lasciato libero di correggere in rete un angolo di Robben.
Nella ripresa, con gli ospiti più aperti, si vede un gioco più veloce, a tratti anche piacevole ma le azioni si infrangono puntualmente al limite dell'area avversaria e McGregor è chiamato in causa in un'unica circostanza da un tiro a giro del solito Robben. A un quarto d'ora dal termine la prima conclusione scozzese nello specchio della porta, anche questa di testa su angolo, coinciderebbe col primo gol se un fischio dell'arbitro (che non ho capito) non vanificasse il tutto. Nel finale Sneijder, subentrato a Van Persie, trova un ottimo corridoio per Huntelaar che viene atterrato in modo plateale. La trasformazione di Kuyt dal dischetto è l'ultimo episodio degno di nota di un match che l'Olanda, pur senza impressionare, finisce per portare a casa in modo autorevole.

venerdì 27 marzo 2009

Obiettivo: fare il vuoto


Tra domani e mercoledì l'Olanda è attesa da un doppio impegno casalingo contro Scozia e Macedonia che può permetterle di prenotare con largo anticipo un biglietto per il Sudafrica.
Attualmente gli arancioni comandano la classifica con 9 punti, cinque in più degli scozzesi, secondi, e appare chiaro come soprattutto la gara di domani rappresenti un vero match-point per chiudere ogni discorso qualificazione.
L'occasione è davvero ghiotta con la Scozia che si presenterà all'Amsterdam Arena in formazione largamente rimaneggiata, priva di almeno cinque titolari. Nelle file olandesi invece il solo Heitinga è indisponibile e l'unico problema di Van Marwijk è quello che negli ultimi 15 anni nessuno dei suoi predecessori ha mai dovuto affrontare: trovare un portiere affidabile.

giovedì 19 marzo 2009

Buona Ajax ma non basta


Marsiglia - Ajax          2-1   1-2  (2-2 dts)


Dopo la prima mezz'ora della gara di andata con il Marsiglia già avanti 2-0 pensavo che il discorso qualificazione fosse già chiuso. Il rigore di Suarez a fine primo tempo e l'italico catenaccio nel secondo, giocato tutto in inferiorità numerica per l'espulsione di Van der Wiel, avevano se non altro tenuto vive le speranze.
Al ritorno i giovanissimi lanceri (Bruno Silva e Oleguer gli unici over 23) partono bene mettendo in difficoltà i francesi grazie ad una buona tecnica nello stretto e ad improvvise accelerazioni. Purtroppo manca concretezza  nei venti metri conclusivi dove soprattutto l'apporto di Sulejmani è nullo. Da un'idea di Suarez arriva comunque il vantaggio firmato Enoh che, complice un'avventata uscita di Vermeer, dura però la miseria di un paio di minuti. Nella ripresa grinta e buona volontà sembrano non bastare per superare un Marsiglia per nulla trascendentale ma più forte fisicamente. E invece un'altra invenzione di Suarez a un quarto d'ora dal termine consente a Sulejmani di trovare la rete che vale i supplementari. Diventa così decisiva una colossale ingenuità di Schilder che al minuto 108 regala una punizione dal limite ai francesi sugli sviluppi della quale trovano la rete che li porta ai quarti.

venerdì 27 febbraio 2009

Negli ottavi solo l'Ajax


NEC - Amburgo                 0
-3   0-1
Marsiglia - Twente            0-1   1-0 (7-6 rig)
Fiorentina - Ajax             0-1   1-1


Solo l'Ajax riesce dunque a ribaltare il pronostico che, in sede di sorteggio, vedeva tutte e tre le olandesi eliminate.
I lanceri, pur soffrendo molto a Firenze, portano a casa un insperato successo firmato da Bakircioglu e dall'imprecisione sotto porta dei padroni di casa. Nel ritorno è ancora la Fiorentina a farsi preferire ma, dopo il vantaggio ospite realizzato a mezz'ora dal termine, è Leonardo nel finale ad evitare i supplementari.
Mentre per il NEC le probabilità di qualificazione si erano già azzerate dopo il match di andata, una preziosa vittoria in trasferta era stata ottenuta anche dal Twente al termine di una gara tatticamente perfetta sigillata dalla rete di Arnautovic. I Tukkers si ripetono tra le mura amiche con una prestazione tutta cuore e grinta. Sbagliano però diverse occasioni e l'unica rete dell'incontro la segnano i francesi su punizione. Ai rigori è ancora, come nel primo turno dello scorso anno, protagonista in negativo N'Kufo anche se l'errore finale è di Rajkovic.

martedì 17 febbraio 2009

Cari amici Grifoni,

invece che farvi del sangue marcio fareste bene a convincervi di avere una squadretta alla quale, finita la grande furia agonistica, resta davvero ben poco, tant'è vero che è riuscita, appunto da vera squadretta, nell'impresa di farsi rimontare tre reti in mezz'ora da una Fiorentina incapace di sviluppare il minimo straccio di gioco.
Ma voi genoani, proprio voi che vi vantate di essere diversi da ogni altra tifoseria (in cosa devo ancora capirlo), non trovate di meglio che scagliarvi sulla presunta malafede dell'arbitro che aveva nei suoi piani, dettatigli ovviamente dall'alto, di farvi incassare il pareggio allo scoccare del 93esimo minuto. Davvero bravo se non addirittura veggente nel far sì che quella palla vagante capitasse proprio sui piedi di Mutu e che quest'ultimo la mettesse nell'angolino.
Ancorché sia una tesi improbabile da sostenere è sempre più accettabile, ai vostri occhi, di un risultato del campo che non vi veda vincenti tanto più dopo avere subito una rimonta di epiche proporzioni.
Sostenete, nel vostro muro bulgaro che usate come setto divisorio dai cattivoni del resto d'Italia, che se non era mai capitato prima di vedervi alla fine di una partita tutti con la bava alla bocca e unanimi nel condannare la direzione arbitrale un motivo ci sarà. Allora vi chiedo: quante volte invece siete stati rimontati da 3-0 a 3-3? Non è che sia quello il motivo di tanto rosicare?
Certamente no. La colpa è di Rizzoli se un vostro giocatore già ammonito compie un intervento scriteriato, se un altro vostro giocatore già ammonito fa un'entrata da dietro ampiamente meritevole del secondo giallo, se il vostro portiere lo si può considerare tale solo per la maglia che indossa.
E se poi alla sera, dopo esservi rivisti le immagini in tv, vi rendete conto di non essere stati danneggiati da nessun particolare episodio vi resta sempre l'ultima moda italica di accusare gli arbitri di condizionare le gare con piccoli ma sistematici interventi, atti naturalmente a favorire l'avversario di turno e mai voi. Eppure sapeste quante volte ho sentito il vostro innato vittimismo sentenziare "questo non ci vuole fare vincere!" o "fa di tutto per farli pareggiare!" salvo poi dimenticarvi tutto una volta che ottenevate la vittoria. Mi sembrate come i maghi dei pronostici che si credono depositari della verità per quell'unico pronostico azzeccato e che invece dimenticano con facilità i numerosi sbagliati.
Poveri amici genoani, eterni calimeri in un mondo che ce l'ha perennemente con voi, riuscirete mai a vedere più in là del vostro naso?

mercoledì 11 febbraio 2009

Tunisia - Olanda 1-1


A dispetto delle mie previsioni è Heitinga il prescelto per la fascia destra mentre Van der Vaart e Huntelaar pagano con la panchina il loro scarso impiego nel Real Madrid a vantaggio di Robben e Kuyt. Braafheid parte titolare sulla fascia sinistra. Il suo sarà un buon esordio.
Primo tempo davvero noioso che sarebbe eufemistico definire avaro di occasioni da rete. In realtà non ce ne sono proprio state. Il gioco, per altro molto spezzettato dai numerosi falli dei padroni di casa, è ristagnato a centrocampo con una Tunisia priva di elementi in grado di creare difficoltà alla retroguardia olandese e un'Olanda che dal canto suo è stata troppo lenta e prevedibile. Robben e Van Persie sono apparsi poco ispirati, Kuyt ha potuto giocare solo di sponda e anche Sneijder che in avvio era stato il più dinamico si è via via adeguato ai ritmi da allenamento infrasettimanale.
L'inizio della ripresa vede l'ingresso di Huntelaar, Babel e Van der Vaart con Robben, unico sopravvissuto del reparto avanzato, schierato sulla corsia di destra. L'Olanda sembra più determinata e guadagna metri senza tuttavia riuscire a creare pericoli. Al 60esimo Van Bommel e de Jong vengono rilevati dalla coppia dell'AZ Schaars, Mendes da Silva e la prima palla toccata da questi ultimi dà il via all'azione che Huntelaar, ben servito da un colpo di testa di Mathijsen, mette in rete con una precisa conclusione al volo. Cinque minuti dopo il primo tiro olandese nello specchio della porta, arriva anche quello tunisino, una conclusione da quasi trenta metri ampiamente alla portata di Stekelenburg che invece manca goffamente il pallone facendo aumentare i rimpianti per l'addio di Van der Sar. La gara è ora più veloce con entrambe le squadre che provano a superarsi. L'occasione più ghiotta è sprecata da Robben dopo una bella iniziativa di Babel e nei minuti finali l'esordio di Van der Wiel (come terzino destro al posto di Heitinga) è l'unica nota di cronaca.

lunedì 9 febbraio 2009

Nazionale: dove eravamo rimasti


Comincia oggi il 2009 della nazionale con il raduno dei convocati in vista dell'amichevole di Tunisi di dopodomani.
A quasi 3 mesi dall'ultima gara colgo l'occasione per fare un riepilogo del primo periodo di gestione Van Marwijk, caratterizzato da 4 vittorie, 1 pari e 1 sconfitta ma ben 3 successi (su 3) nelle gare che contavano davvero.
Sempre fedele al modulo 4-2-3-1 ereditato dalle ultime gare del suo predecessore Van Basten, Van Marwijk ha da subito fatto scelte molto chiare anche sui giocatori su cui puntare tanto da far pensare che, se non ci fossero stati infortunati, gli undici di partenza sarebbero stati sempre i soliti.
Vediamo, reparto per reparto, quali sono state queste scelte:

Portiere: il ruolo di titolare è stato affidato a Stekelenburg. Le due estemporanee presenze di Van der Sar e quella di Timmer/Vorm contro la Svezia sono state dovute ad un suo infortunio.

Difesa: Ooijer e Mathijsen al centro, Van Bronckhorst a sinistra sono stati delle costanti. Sulla destra ad Heitinga, partito titolare nelle prime gare, è stato nelle ultime preferito Marcellis e su di lui è probabile si continui a puntare nonostante nasca come centrale.

Centrocampisti arretrati: Van Bommel e de Jong sono apparsi pedine inamovibili con de Zeeuw che ha trovato spazio nell'undici di partenza in un paio di occasioni solo grazie ad un infortunio del neo acquisto del City.

Centrocampisti avanzati: è senza dubbio il reparto con maggiori opportunità di scelta con 6 giocatori (Van der Vaart, Van Persie, Kuyt, Babel, Sneijder, Robben) che almeno in un'occasione sono partiti titolari e un altro (Afellay) che, pur da sostituto, ha collezionato tutte e sei le presenze.
Mercoledì sarà la prima volta (chissà se mai ricapiterà...) in cui tutti e 7 saranno a disposizione. Vedremo chi saranno i prescelti con, a parità di condizione fisica, Sneijder, Van der Vaart e Van Persie che partono a mio avviso in vantaggio.

Centravanti: Huntelaar è titolare indiscusso e Van Marwijk ha fatto capire di preferire, in caso di sua assenza, riadattare nel ruolo Kuyt o Van Persie piuttosto che optare per una prima punta di ruolo come Koevermans o Vennegoor.

P.S.: per la gara di dopodomani l'unico indisponibile è Van Bronckhorst e appare scontato l'esordio di Braafheid direttamente da titolare.