domenica 26 dicembre 2004

Auguri a tutti!


La nazionale tornerà il 9 febbraio con un'interessante amichevole a Birmingham contro l'Inghilterra. Fino ad allora non penso che aggiungerò post ma colgo l'occasione per augurare a tutti coloro che capiteranno qui un felice 2005 nel quale si possano realizzare i loro desideri, a patto che non interferiscano con la qualificazione dell'Olanda ai Mondiali :-)

martedì 21 dicembre 2004

Il punto sul campionato

Ecco la situazione al termine del girone d'andata:

1AZ17 13 31 424412
2PSV171331424210
3Ajax171142374117
4Feyenoord17944314223
5FC Utrecht17845282319
6SC Heerenveen17845283028
7Vitesse17836272823
8Roda JC17755263226
9NAC17755262733
10Willem II17647222225
11RKC Waalwijk17566212123
12FC Groningen17548192433
13FC Twente175 39181925
14NEC17458172024
15ADO Den Haag174310152128
16FC Den Bosh17231291043
17De Graafschap17151181743
18RBC Roosendaal17221381745
La prima sconfitta stagionale del PSV, giunta proprio nell'ultima giornata di andata ad opera del Roda, consente all'AZ di raggiungerlo in vetta. L'Ajax si presenta al giro di boa a -5 dalla coppia di vertice ma con ampie possibilità di riportarsi in gioco. Altamente improbabile che ci riesca il Feyenoord per il quale si prospetta comunque un quarto posto. La lotta per l'ultimo posto UEFA disponibile sembra ristretta a cinque squadre con l'Heerenveen che appare favorito anche se non è da sottovalutare il Vitesse. In coda si è risollevato il Den Haag che ha messo un buon margine tra sé e i playout distanziando le ultime tre tra le quali uscirà la squadra che retrocederà direttamente.

venerdì 17 dicembre 2004

Il cammino dei club in Europa


Per la prima volta nella sua storia l’Olanda finisce l’anno solare con ancora 5 club in lizza nelle coppe europee. E’ un record comunque molto relativo perché in passato a questo punto della stagione rimanevano in lizza solo 8 squadre per competizione mentre adesso la Champions è allineata ancora agli ottavi, la UEFA addirittura ai sedicesimi.
Vediamo nel dettaglio come ogni squadra si è comportata con le rispettive prospettive.

PSV: riesce a superare un girone di Champions al nono tentativo. Il merito maggiore è di Hiddink che ha impostato una squadra molto solida in difesa ben sapendo che l’attacco non aveva una grande forza d’urto. Finora nelle partite decisive ha pagato ma battere un grande club sarà un’impresa.

Ajax: una Champions disastrosa (4 sconfitte in 6 partite) ma la fortuna di avere trovato nel girone una squadra debole come il Maccabi con la quale ha prevalso negli scontri diretti. Sarà in UEFA e con un paio di acquisti attesi per gennaio oltre che con la ritrovata vena dei suoi migliori giocatori, può andare lontano.

Feyenoord: supera il girone di UEFA senza eccessivi problemi confermandosi quella squadra ostica e difficile da battere che 3 anni fa aveva vinto il trofeo. E’ una squadra che in attacco è in grado di far male e se Gullit rinuncerà alle solite scelte assurde potrà ancora togliersi delle soddisfazioni.

AZ: finisce il girone UEFA con una sconfitta che mette fine a una serie di 12 vittorie consecutive (9 in campionato, 3 in Europa) ma era già ampiamente qualificata. Se anche in primavera riuscirà a mantenere lo stesso dinamismo e la stessa freschezza atletica sarà dura per chiunque buttarla fuori.

Heerenveen: la sua è stata una qualificazione sorprendente e anche abbastanza fortunosa (vedasi partita di Zagabria) ma impreziosita da una bella vittoria con lo Stoccarda. Troppo debole, soprattutto in trasferta, per potere ambire a traguardi più prestigiosi.

Utrecht: dopo il turno preliminare 4 partite, 4 sconfitte. Un’esperienza da dimenticare anche se non si poteva chiedere molto di più a una squadra che staziona intorno a metà classifica dell’Eredivisie.

sabato 4 dicembre 2004

AZ, 24 anni dopo


Alkmaar non è certo una delle principali città olandesi e soprende che sia stata la sua squadra di calcio l’unica in grado negli ultimi 40 anni di sottrarre un campionato alle tre grandi storiche.

Era la stagione 1980-81. L’AZ, allora ancora AZ’67, era stata fondata solo 13 anni prima dalla fusione tra l’Alkmaar ’54 e l’FC Zaanstreek (cittadina a pochi chilometri dalla stessa Alkmaar). L’obiettivo dichiarato degli ambiziosi proprietari (i fratelli Molenaar) era di vincere qualche trofeo e, dopo la promozione in Eredivisie avvenuta nel ’72, misero anno dopo anno le basi per centrarlo. Accanto a un campione esperto come van Hanegem arrivarono ad Alkmaar giovani molto promettenti come Hovenkamp, Metgod, Spelbos, Peters, Kist e i primi frutti furono raccolti nel 1978 con la conquista della Coppa d’Olanda. Nello stesso anno venne ingaggiato come tecnico Georg Kessler e fu questa la mossa decisiva a permettere il definitivo salto di qualità.

Tre anni dopo l’AZ’67 dominò la stagione come neppure l’Ajax dei tempi d’oro fu in grado di fare conquistando il titolo a 6 giornate dalla fine del campionato con una storica vittoria a Rotterdam sul Feyenoord per 5-1.

Sfortuna volle che solo tre giorni dopo fosse in programma la finale di andata della coppa UEFA. I giocatori si presentarono a Ipswich dopo notti di baldoria (per usare un eufemismo) e incassarono un pesante 3-0. La partita di ritorno fu comunque memorabile con gli olandesi mai domi nella ricerca di una rimonta impossibile. Terminò 4-2 . Il miracolo non riuscì e questo rimase l’unico neo di una stagione straordinara conclusasi con la conquista per la seconda volta della Coppa d’Olanda.

L’anno seguente, nel secondo turno di Coppa dei Campioni, il doppio confronto con i detentori del Liverpool fu un’altra sfida indimenticabile: 2-2 ad Alkmaar e 3-2 per i Reds all’Anfield con il gol decisivo segnato a una manciata di minuti dallo scadere.

Alla fine della stagione vinse ancora la Coppa d’Olanda ma fu quello il canto del cigno di una squadra che nell’estate successiva, causa forti problemi economici della proprietà, perse l’allenatore e tutti i suoi pezzi migliori. La crisi era irreversibile e non bastò spuntare il 67 dal nome per arrestarla.

Nel 1988 ci fu l’inevitabile retrocessione e solo una decina di anni più tardi l’AZ riuscì a riaffacciarsi in Eredivisie. I meriti furono tutti del nuovo proprietario, il banchiere Dirk Scheringa, la cui politica, seguendo l’orma dei fratelli Molenaar, era acquistare per la squadra giovani interessanti su cui i grandi club non avessero ancora messo gli occhi. Ma le analogie con il passato non si fermano qui: dopo 5 anni di centro classifica nel massimo campionato viene ingaggiato come tecnico Co Adriaanse, capace di portare in Champions League il Willem II, nella speranza che possa fare lo stesso con l’AZ. L’anno scorso si conclude con un ottimo quinto posto e la conseguente qualificazione in Coppa UEFA mentre nell’anno in corso sta stupendo tutti sia in Olanda che in Europa.
Non so se reggerà. Nessuno lo può sapere. Di certo si è ritornati a parlare di AZ Alkmaar e, dopo i numerosi anni bui, può essere considerato già un successo.