venerdì 30 dicembre 2005

Eredivisie al giro di boa


G V N P Pti GF GS
PSV 17 13 2 2 41 36 11
AZ 17 12 2 3 38 44 17
Feyenoord 17 12 2 3 38 43 18
Ajax 17 9 3 5 30 28 16
RKC Waalwijk 17 8 3 6 27 33 32
NEC 17 8 3 6 27 17 18
SC Heerenveen 17 7 5 5 26 34 28
Vitesse 17 8 2 7 26 29 25
FC Utrecht 17 7 5 5 26 21 18
FC Groningen 17 8 2 7 26 21 21
Roda JC 17 7 1 9 22 26 32
FC Twente 17 6 2 9 20 21 21
NAC Breda 17 5 4 8 19 20 29
ADO Den Haag 17 5 3 9 18 19 29
Heracles Almelo 16 4 4 8 16 16 32
Sparta 17 4 4 9 16 16 25
Willem II 16 2 3 11 9 15 33
RBC Roosendaal 17 0 4 13 4 9 43


Come in Europa anche in campionato il PSV si riconferma ai livelli della scorsa stagione (solo un punto in meno). Tiene l'AZ dimostrando di non essere stata una meteora e si avvicina il Feyenoord (+7 punti rispetto a un anno fa).
Per il secondo anno di seguito la lotta per lo scudetto non vedrà protagonista l'Ajax (-7) che, agevolata comunque dal nuovo regolamento, potrà tranquillamente ambire alla qualificazione in Champions.
Appaiate al 5° posto le due sorprese della stagione: l'RKC (+6, per metà girone a braccetto con le prime) e soprattutto il NEC (+10 e un cammino sempre costante). Confermano le previsioni Heerenveen e Vitesse mentre delude ancora il Twente (+2 ma irriconoscibile rispetto al girone di ritorno dello scorso campionato).
In coda, dove sembra già spacciato il Rosendaal, le neopromosse sono in linea di galleggiamento mentre evitare i play-out sarebbe un impresa per il Willem II che ha il poco invidiabile record di 13 punti in meno.

venerdì 16 dicembre 2005

Un poker per l'Europa



Saranno quattro le squadre olandesi che proseguiranno l'avventura europea in primavera. Una in meno rispetto all'anno scorso (manca all'appello il deludente Feyenoord) ma una in più in Champions League dove, al pari del PSV, anche l'Ajax si è guadagnata l'accesso agli ottavi di finale. Un risultato, quest'ultimo, non certo eccezionale ma storico  visto che era dalla stagione '71-'72 che l'Olanda non portava due squadre nelle prime 16 della massima competizione continentale.
A mio avviso un'impresa quella PSV che, persi Van Bommel, Vogel, Park, Bouma e Lee senza praticamente sostituirli (dal mercato utile per la coppa sono arrivati solo Reiziger e Simons) è riuscito a garantirsi la qualificazione conquistando tre vittorie casalinghe contro Milan, Schalke e Fenerbahce. Merito ancora una volta di Hiddink e dell'accortezza difensiva con cui ha impostato la squadra ben conscio dei suoi evidenti limiti.

Apparentemente agevole il cammino dell'Ajax che, inserita in un girone molto più debole, ha comunque dovuto ricorrere più volte a reti decisive nei minuti di recupero per restare in scia dell'Arsenal e mettersi alle spalle Thun e Sparta Praga.  La squadra è quella dell'anno scorso con un Van der Vaart in meno e l'uscita molto prematura dalla corsa scudetto è lì a dimostrare quanto siano ridotte le possibilità dei lanceri di avanzare nella competizione.
In coppa UEFA qualificazione tranquilla dell'AZ costretta però, nonostante le 3 vittorie e 1 pareggio, al secondo posto del girone dal Middlesbourgh e che quindi avrà subito dai 16esimi un impegno duro contro una reduce della Champions.
Si conferma per il secondo anno consecutivo tra le migliori 48 d'Europa anche l'Heerenveen che centra il passaggio del turno allo scoccare del 90esimo dell'ultima partita (gol in mischia del difensore Hansson contro i bulgari del Levski) ma lo fa con merito dopo il pareggio a Bucarest e le buone prestazioni contro Marsiglia e i detentori del CSKA Mosca, poi eliminato.


sabato 10 dicembre 2005

Sorteggio Mondiale


Serbia & Montenegro, Costa d'Avorio e Argentina. Sarà contro queste squadre, e in quest'ordine, che l'Olanda se la dovrà vedere per accedere agli ottavi di finale del prossimo Mondiale.
Inutile un commento tecnico su un sorteggio che, privilegiando criteri geopolitici a danno di quelli sportivi, ha finito inevitabilmente per creare gironi tra loro squilibrati.
Inutile chiedersi come mai i parrucconi della Fifa abbiano scelto il Messico come testa di serie relegando gli USA (che li equivalgono) in quarta fascia o come mai abbiano equiparato la Serbia a una qualsiasi cenerentola dopo che nel girone eliminatorio aveva costretto agli spareggi la Spagna (naturalmente testa di serie!).
Inutile tentare di scoprire dove stia scritto che si debbano compiere le scelte più cervellotiche possibili per evitare che in uno stesso girone possano esserci tre squadre europee o due africane o asiatiche (eresia!).
Inutile infine scandalizzarsi per i piagnistei (accolti) di Italia e Spagna che poi, puntualmente e alla prima occasione, si lamenteranno di non avere voce in capitolo.
A fronte di tutte queste inutilità, l'unica cosa che mi auguravo (come me lo auguro in ogni sorteggio) era che l'Olanda non finisse nello stesso girone della squadra ospitante. In seconda battuta mi sarebbe piaciuto che avesse dovuto affrontare squadre che non incontrava da tempo mentre, ahimé, Argentina e Serbia (allora ancora Yugoslavia) furono avversarie anche nell'ultimo Mondiale disputato.
Questo primo dispiacere è però compensato da un incrocio negli ottavi tra il girone dell'Olanda con quello (il più debole) di Messico e Portogallo.
Eh sì, qui si respira già aria di quarti di finale...

giovedì 17 novembre 2005

Under-21 qualificata


Slovenia - Olanda     0-0   0-2

Dopo il pareggio a reti bianche di domenica scorsa, caratterizzato da una lunga serie di occasioni sprecate dagli olandesi, la qualificazione agli europei arriva grazie a un meritato successo nella gara di ritorno.
Un'Olanda rinforzata dai reduci della nazionale maggiore Vlaar, Emanuelson e Castelen (uscito però dopo appena un quarto d'ora e sostituito da Quincy) è riuscita a sbloccare il risultato dopo soli 11 minuti con una bella combinazione Assiati-Huntelaar. Lo stesso Huntelaar ha siglato il raddoppio a mezz'ora dal termine (colpo di testa su ottimo cross di Braafheid) chiudendo in pratica una partita che non è mai sembrata seriamente in discussione.
L'attaccante dell'Heerenveen, giunto al suo 14esimo gol in nazionale under-21, è ora a una sola rete da Makaay e Bruggink che guidano la speciale classifica.

domenica 13 novembre 2005

Olanda - Italia 1-3


Gli infortuni occorsi in settimana a Boulahrouz, Van Persie e Van Nistelrooy, oltre che a Sneijder e a Van Bommel (quest'ultimo richiamato proprio per far fronte alle numerose assenze) costringono Van Basten a ridisegnare la squadra. Si uniscono al gruppo anche Jaliens e un redivivo Ellery Cairo, praticamente dimenticato nel suo paese natio.
In difesa viene data piena fiducia a Mathijsen mentre in attacco Kuyt viene spostato al centro (ma non era Vennegoor la riserva di Van Nistelrooy?) con Castelen e Babel larghi sulle fasce.  Maduro è lasciato in panchina a favore di Van der Vaart che però viene ancora una volta utilizzato in un ruolo a lui non congeniale.
Già dalle prime battute appare chiaro che all'Italia basti rimanere corta e ordinata per mettere in difficoltà gli olandesi. Il prosieguo dell'incontro ne darà la triste conferma. Troppo facile per gli azzurri contenere un'Olanda prevedibile e priva di idea per poi giocare di rimessa e mettere in apprensione la retroguardia dei padroni di casa. E' comunque uno spunto di Castelen con susseguente gol di Babel a sbloccare il risultato al 37esimo dopo che in precedenza erano state annullate ingiustamente le reti di Kuyt e Gilardino. L'Italia non si perde d'animo ed è brava a trovare il pareggio immediatamente con un colpo di testa di Gilardino, marcato in modo maldestro da Vlaar, e poi fortunata a trovare il vantaggio allo scadere del primo tempo con un'autorete dello stesso Vlaar.
Nella ripresa il copione non cambia e l'Italia riesce a giocare nella maniera a lei congeniale trovando la terza rete con un bel numero di Toni che allo stesso tempo conferma Vlaar come protagonista negativo della serata. I minuti seguenti sono i migliori dell'Olanda ma prima l'arbitro non vede un netto fallo di mani di Nesta poi è il palo a fermare un colpo di testa di Kuyt. Per il resto solo una lunga serie di tiri telefonati, frutto del continuo ma sterile dominio territoriale, che non impensieriscono più di tanto la porta italiana.
Il 17 è quindi fatale all'Olanda e a Van Basten. Spero almeno che la sconfitta sia servita a fargli capire che non è Re Mida e che sarebbe richiesta una maggiore attenzione in alcune scelte.

sabato 5 novembre 2005

Van Basten sfida il 17


Imbattutto nelle sue prime sedici panchine da CT della nazionale e con in tasca il biglietto per i prossimi mondiali, Van Basten proverà ad allungare la serie positiva sabato prossimo quando, all'Amsterdam Arena, si troverà di fronte l'Italia. Gli azzurri sono un avversario tradizionalmente ostico (l'ultima vittoria olandese risale al 1978) e rappresenteranno un buon banco di prova per una squadra che sta cercando la consapevolezza di poter essere grande.
Van Basten ha convocato esattamente due giocatori per ogni ruolo lasciando a casa, oltre agli infortunati Robben, Opdam e de Cler, i soliti noti Davids, Van Bommel e Makaay. Rientrano in gruppo dopo oltre sei mesi Mathijsen (ma era infortunato) e Castelen mentre Emanuelson rappresenta la novità assoluta.
Ecco la probabile formazione: Van der Sar; Kromkamp, Vlaar, Boulahrouz, Van Bronckhorst; Landzaat; Maduro, Cocu; Kuyt, Van Nistelrooy, Van Persie.

sabato 15 ottobre 2005

Under-21 agli ottavi a suon di gol


Repubblica Ceca - Olanda   2-4

Olanda - Macedonia         4-0


La striscia vincente dei ragazzi di de Haan non si è arrestata neppure sul difficile terreno della Repubblica Ceca. Sotto di due reti alla fine del primo tempo la Jong Oranje, certamente favorita dall'espulsione del centravanti ceco al 50', ha schiacciato i padroni di casa per tutta la ripresa capovolgendo il risultato grazie alle reti di Castelen, Jenner (centrocampista del Nec, per la prima volta titolare), Luirink e Huntelaar. Nell'ultima partita, comunque importante per garantirsi il primo posto del girone, altra prestazione convincente e Macedonia travolta da un calcio spettacolare che ha avuto come finalizzatore un ottimo Castelen, autore di una tripletta (quarta rete del solito Huntelaar).
Negli ottavi gli olandesi se la vedranno con la Slovenia, avversario ampiamente alla portata che rappresenta l'ultimo ostacolo alla fase finale che l'Olanda non raggiunge dal 2000.

giovedì 13 ottobre 2005

Olanda - Macedonia 0-0


Forse è ingeneroso criticare una squadra che veniva da 10 vittorie e un pareggio nel suo girone di qualificazione ma è indubbio che chiunque tifi Olanda sia rimasto deluso da una prestazione così opaca, svogliata e senza idee. Dopo un primo tempo soporifero sul quale è praticamente impossibile esprimere un giudizio, nella ripresa, con i giocatori finalmente più impegnati nella ricerca della vittoria, sono venuti a galla gli stessi errori che Van Basten aveva commesso con l'Armenia. Già allora era parso chiaro che senza Robben (nemmeno a dirlo, soliti problemi alla caviglia) e contro squadre tutte impostate sulla difesa sarebbe stato meglio avere due punte centrali. Van Basten ha invece insistito col suo 4-3-3 nel quale Van Persie ha confermato la sua discontinuità e Kuyt, costretto a rimanere incollato alla linea laterale, la sua scarsa propensione al ruolo di ala. La lentezza di Maduro e Landzaat in fase di impostazione e la poca vena di Van der Vaart hanno fatto il resto. Davids inserito come portatore di palla davanti alla difesa è stata la ciliegina sulla torta. Risultato: due soli tiri nello specchio della porta in tutta la partita, giunti per altro da Sneijder e da Van Bronckhorst in mischia. Davvero poco per vincere e pochissimo per evitare i giusti fischi dei 50.000 dell'Amsterdam Arena.

martedì 11 ottobre 2005

Repubblica Ceca - Olanda 0-2


Davids ritorna tra i convocati dopo un anno, Boateng addirittura dopo quasi quattro ma nessuno dei due sarà della partita. Lo squalificato Cocu è sostituito da Van der Vaart mentre per il resto la formazione è quella che Van Basten ha ormai scelto come titolare. Le assenze di Koller e del suo naturale sostituto Locvenc mettono invece in difficoltà i cechi agevolando per contro la difesa olandese che deve guardarsi solo dagli spunti di Baros. L'ennesimo scontro in velocità tra quest'ultimo e Boulahrouz porta ai cechi un rigore che Van der Sar è bravo a parare quanto Rosicky maldestro a calciare. Appena un minuto dopo una bella azione in verticale consente a Van der Vaart di realizzare una rete fotocopia di quella che realizzò nella stessa porta due anni or sono. Stavolta è però la rete del vantaggio che, unita al successivo gol annullato a Steiner e all'immeditao raddoppio di Opdam (di testa su angolo) mette in ginocchio i padroni di casa.
Nella ripresa infatti l'Olanda, grazie anche all'attenta marcatura su Baros da parte dell'esordiente Vlaar, controlla abbastanza agevolmente il tentativo di rimonta dei cechi e, se è vero che nel finale viene salvata dalla traversa, è altrettanto vero che è Van Nistelrooy a sbagliare le più ghiotte occasioni del secondo tempo.
La qualificazione matematica ai prossimi mondiali arriva dunque nel migliore dei modi, figlia di un calcio più pratico che spettacolare ma soprattutto di un gruppo molto affiatato che sta piano piano prendendo coscienza dei propri mezzi.

Under 17 sul podio


Quarti
:
Olanda - USA      2-0
Semifinale:
Olanda - Messico  0-4
Finale 3°/4° posto:
Olanda - Turchia  2-0



La gara contro gli USA è stata molto equilibrata fino a quando una bella azione corale degli olandesi permetteva a Sarpong di realizzare la rete del vantaggio. Con gli americani alla ricerca del pari, sono state numerosi i contropiede sprecati in superiorità numerica ma nel finale, dopo una traversa degli USA su punizione, lo stesso Sarpong chiudeva il conto con una iniziativa personale.
Contro il Messico la già rimaneggiata difesa olandese (Marcellis infortunato e Buijs squalificato) perdeva dopo un minuto anche il sostituto Van der Kooij. Kaiser provava la carta Anita come centrale, rinunciando alla sua inventiva in mezzo al campo. La scelta non era certo malvagia vista la scarsezza di alternative ma finiva per limitare molto il potenziale offensivo della squadra. Un ingenuità di Van der Laan complicava ulteriormente le cose consentendo ai messicani di portarsi in vantaggio nel finale di primo tempo. Nella ripresa gli avanti olandesi sono stati letteralemte annichiliti dalla solidità difensiva del Messico che invece trovava il gol del raddoppio, complice una dormita generale, sugli sviluppi di una punizione. Nel finale il punteggio assumeva dimensioni da disfatta con la difesa puntualmente fatta a fette dagli avversari e l'attacco incapace di creare anche solo un'occasione da rete.
Nella finalina l'Olanda ha ritrovato un buon calcio, riuscendo ad avere la meglio su una Turchia apparsa più stanca e meno motivata degli avversari. Mattatore dell'incontro Goossens, autore di entrambe le reti, che è risultato per la critica il migliore giocatore olandese. Io dissento e metto al primo posto Ruud Vormer, autentico cacciatore di palloni davanti alla difesa, dotato pure di buona tecnica e visione di gioco.


venerdì 30 settembre 2005

Primo turno UEFA in chiaroscuro


Banik Ostrava - Heerenveen   2-0   0-5

Feyenoord - Rapid Bucarest   1-1   0-1


Monaco - Willem II           2-0   3-1

Krylya Sovietov - AZ         5-3   1-3



Dopo i pessimi risultati dell'andata è  già da ritenere un successo l'avere portato due squadre alla fase a gironi.
Scontata l'eliminazione del Willem II, la delusione arriva dal Feyenoord, incapace di segnare a Bucarest dopo un avvio in campionato a suon di gol e vittorie. Convincente la prova dell'Heerenveen (c'è da chiedersi semmai come abbia potuto perdere all'andata) mentre l'AZ ha faticato moltissimo riuscendo ad avere ragione dei russi solo nei minuti finali grazie alle reti di Koevermans e Landzaat su rigore.

sabato 24 settembre 2005

Avanti col brivido


Olanda - Qatar    5-3
Olanda - Brasile  1-2
Olanda - Gambia   2-0

I tre gol incassati nella partita d’esordio contro una squadra dalla pochezza tecnica imbarazzante non erano certo un ottimo biglietto da visita. L’inaspettata sconfitta del Brasile contro il Gambia, avrebbe però consentito l’accesso ai quarti agli olandesi nel caso fossero rimasti imbattuti nello scontro diretto contro i brasiliani. E’ arrivata però una sconfitta meritata, soprattutto per l’eccessivo timore con cui tale sfida è stata affrontata, con gli olandesi stranamente incapaci di sviluppare qualsiasi trama offensiva. A quel punto sarebbe occorsa una vittoria con almeno due reti di scarto contro il Gambia e, ancora una volta, quando si è lasciata alle spalle inutili tatticismi, la nazionale arancione ha dato il meglio di sé aiutata stavolta dalla sorte, sotto forma di un rigore, sbagliato dagli africani negli ultimi dieci minuti.

giovedì 15 settembre 2005

Mondiali Under-17 in Perù

Esordio assoluto della nazionale olandese in questa manifestazione che si svolgerà dal 16 settembre al 2 ottobre e che ha, fin dalla sua prima edizione datata 1985, mantenuto una formula molto selettiva con appena 16 squadre ammesse alla fase finale.
Nel gruppo eliminatorio gli olandesi affronteranno nell'ordine il Quatar, i campioni in carica del Brasile e i temibili africani del Gambia contro i quali è probabile che si giocheranno la possibilità di accedere ai quarti di finale.
L'allenatore Ruud Kaiser che, dopo un'esperienza di club al Roosendaal, è da diversi anni che si occupa del settore giovanile della federazione, non ha fatto mistero di puntare in alto, galvanizzato dall'ottimo europeo disputato pochi mesi fa. Il gioco espresso è stato in effetti molto buono anche se il classico 4-3-3 è apparso spesso troppo sbilanciato in avanti per non concedere ottime chances anche agli avversari. Questa è d'altronde una delle costanti del calcio olandese, una caratteristica grazie alla quale è quasi certo che ci sarà da divertirsi. Speriamo più degli avversari...

sabato 10 settembre 2005

Under 21 a un passo dai play-offs


Tre vittorie nelle ultime tre partite hanno permesso agli orange di superare la Romania e di insediarsi al secondo posto del girone a un solo punto dalla Repubblica Ceca. Ora basterà un successo in una delle  due gare rimanenti per garantirsi un posto negli ottavi di finale.

Olanda - Romania     2-0
Finlandia - Olanda   1-2
Armenia - Olanda     1-3


Classifica:

Repubblica Ceca     8  18
Olanda              8  17
Romania             9  16


Una menzione particolare per Klas Huntelaar, autore di ben 5 delle 7 reti (le altre di Hofs e Owusu-Abeyie), che sta crescendo molto sia dal punto di vista tecnico che della personalità.

giovedì 8 settembre 2005

Olanda - Andorra 4-0


Formazione pressoché rivoluzionata rispetto a quattro giorni fa con Van Basten che, oltre allo squalificato Van Bronckhorst, rinuncia anche ai diffidati Kromkamp, Landzaat e Kuyt  oltre che a Maduro, apparso appannato nell'ultima uscita. 
Spazio quindi a Lucius e de Cler (molto buona la sua prestazione e valida candidatura al posto da titolare) come laterali difensivi, Sneijder e Van der Vaart a centrocampo e al ristabilito Robben in avanti. 
Senza spingere ma limitandosi al controllo della partita l'Olanda trova facilmente due gol nella prima mezz'ora (a segno Van der Vaart con uno splendido pallonetto e Cocu) con Andorra che non riesce praticamente mai a superare la metacampo. Al 37esimo l'arbitro prova a riequilibrare la partita espellendo Cocu, reo di una spallata a un avverasrio che sapeva molto di vendetta per un fallo precedentemente subito da Van der Vaart. Tentativo fallito. La partita non cambia di una virgola e già prima della fine del tempo Van Nistelrooy trova il 3-0 su gentile omaggio della difesa andorrana.
Ripresa puramente accademica con Van Basten che, complice la pochezza degli avversari, non cambia assetto continuando a far giocare Robben e Van Persie larghi con Van der Vaart molto avanzato e i terzini sulla linea di Sneijder, unico centrocampista rimasto. 
Il finale è tutto di Van Nistelrooy: prima sbaglia un rigore concessogli benevolmente per un presunto fallo da lui stesso subito e poi realizza un gol facile facile, il numero 25 con la maglia arancione.

sabato 3 settembre 2005

Armenia - Olanda 0-1


A Van Basten servono 62 minuti per capire che per avere maggiori possibilità di segnare è forse meglio giocare con due punte centrali. Al minuto 63 Vennegoor indirizza verso Van Nistelrooy la palla della vittoria.
Fino ad allora l'Olanda aveva dominato sul piano del possesso palla ma era stata capace di creare due sole occasioni da rete nel primo tempo con Kuyt e Van Persie (partito nell'undici iniziale al posto di Robben, alle prese con i soliti problemi alla caviglia) e poco o nulla nella ripresa.
Quello che in queste partite è fondamentale e che invece è mancato è stato ancora una volta il dinamismo in un centrocampo in cui Maduro e Cocu sono apparsi lenti e prevedibili, Landzaat stranamente impreciso. 
Con il 4-3-3 gli inserimenti dei centrocampisti sono fondamentali ed è allora ovvio che siano mancate le azioni pericolose. Si è giocato quasi sempre a sinistra dimenticandosi che non c'era Robben a inventare ma un Van Persie molto fumoso e poco concreto. Kuyt, almeno per l'impegno, è stato il migliore dei suoi ma impiegarlo all'ala significa sacrificarlo togliendogli lucidità sotto porta. Van Nistelrooy, senza adeguato supporto, ha potuto giocare solo spalle alla porta non rendendosi mai pericoloso.
C'è insomma molto da rivedere anche se è sempre difficile esprimere giudizi quando si gioca contro avvensari che badano solo a difendersi. Certo, mi sarebbe piaciuto vedere una maggiore personalità della squadra ma, ancora per questa volta, posso dire che l'importante erano i tre punti.

mercoledì 31 agosto 2005

Inizia lo sprint decisivo


La trasferta in Armenia e la successiva gara casalinga contro Andorra appaiono semplici tappe di avvicinamento a quella che sarà la partita decisiva in Repubblica Ceca il mese prossimo. Il tempo degli esperimenti sembra però terminato e tra i convocati per il duplice impegno non è presente alcun volto nuovo, essendo stata confermata in blocco la squadra che ha affrontato la Germania (tra i titolari de Cler lascerà il posto al ristabilito Van Bronckhorst). E’ lecito allora aspettarsi un’Olanda convincente sia nel risultato che nel gioco perché in caso contrario sarà difficile per Van Basten giustificare la mancata convocazione di Van Bommel e Davids. Per il momento se l’è cavata sostenendo che il primo ha difficoltà a seguire le sue consegne tattiche mentre il secondo ha giocato ancora troppo poco dopo la lunga assenza (come se Davids avesse bisogno di dimostrare qualcosa). Più che ragioni valide mi sembrano però scuse facilmente confutabili e mi piacerebbe che Van Basten fosse con entrambi (nel caso non rientrassero nei suoi piani) schietto come lo è stato a suo tempo con Seedorf dicendo che ritiene ci siano giocatori migliori di loro. Se poi i motivi sono altri lo dica ugualmente. Sarà sempre meglio che sentirsi presi in giro da dichiarazioni di facciata.

giovedì 18 agosto 2005

Olanda - Germania 2-2


Le uniche differenze rispetto alla formazione che mi aspettavo sono l'impiego di de Cler (esordio assoluto per lui) al posto dell'infortunato van Bronckhorst e la rinuncia a van Bommel, nemmeno convocato. A centrocampo spazio allora a Maduro che avrà comunque compiti prettamente difensivi su Ballack.
Ottimo il primo tempo degli olandesi che passano già dopo pochi minuti grazie a un gran gol di Robben che insacca all'incrocio appena entrato in area. La nota più lieta viene senza dubbio dalla difesa, molto attenta, che non concede praticamente nulla ai tedeschi. L'Olanda va invece vicinissima al raddoppio in almeno tre occasioni sciupando colpevolmente con van Nistelrooy e Kuyt e colpendo una traversa con Landzaat dopo pregevole pallonetto al volo. A inizio ripresa è ancora Robben a raddoppiare con un bel diagonale ma subito dopo Ballack anticipa Cocu e insacca  di testa su calcio d'angolo riaprendo la partita e interrompendo dopo 665 minuti l'imbattibilità di van der Sar. I troppi cambi finiscono per generare confusione da entrambe le parti e il resto dell'incontro è dominato dalla noia se si escludono un paio di giocate del solito Robben, in assoluto il migliore in campo (fosse anche meno egoista...). A  dieci minuti dal termine la Germania coglie il pari grazie a una disattenzione generale della retroguardia olandese che per tutto il secondo tempo ha giocato con soli tre difensori (Opdam, Boulahrouz e Bouma) senza adeguata copertura sulle fasce (come si può pretenderla da van der Vaart?). Il fatto che fosse un'amichevole attenua solo leggermente la responsabilità di van Basten su questo pareggio regalato.

sabato 6 agosto 2005

Si ricomincia così


In previsione dell'amichevole che si disputerà il 17 agosto a Rotterdam contro la Germania, van Basten ha diramato le solite "pre-convocazioni" nelle quali ha incluso ben 30 nomi. Visto che si tratta delle prime della nuova stagione ho deciso di riportare l'elenco completo (in arancione i presumibili titolari) per vedere poi se sarà solo da questi giocatori che uscirà la squadra che andrà ai mondiali.

Portieri:
Oscar Moens (Willem II)
Edwin van der Sar (Manchester United)
Henk Timmer (AZ)

Difensori:
Khalid Boulahrouz (Amburgo)
Wilfred Bouma (PSV)
Giovanni van Bronckhorst (Barcellona)
Tim de Cler (AZ)
Johnny Heitinga (Ajax)
Jan Kromkamp (AZ) 
Theo Lucius (PSV)
Mario Melchiot (Birmingham)  
Andre Ooijer (PSV)
Barry Opdam (AZ) 

Centrocampisti:
Mark van Bommel (Barcellona)
Phillip Cocu (PSV)
Nigel de Jong (Ajax)
Denny Landzaat (AZ) 
Olaf Lindenbergh (Ajax) 
Hedwiges Maduro (Ajax)
Kiki Musampa (Manchester City)
Wesley Sneijder (Ajax) 
Rafael van der Vaart (Amburgo) 

Attaccanti:
Ryan Babel (Ajax)
Romeo Castelen (Feyenoord) 
Dirk Kuijt (Feyenoord) 
Roy Makaay (Bayern Monaco)
Ruud van Nistelrooy (Manchester United)
Robin van Persie (Arsenal)
Arjen Robben (Chelsea) 
Jan Vennegoor of Hesselink (PSV).

Gli unici infortunati sono (al solito) dell'AZ: ai lungodegenti Meerdink e Mathijsen si è aggiunto Vlaar che starà fuori circa 2 mesi in seguito a un infortunio alla gamba rimediato domenica scorsa. Continua invece l'ostracismo nei confronti di Davids il cui dinamismo (sperando ne sia ancora dotato) farebbe certo comodo in un centrocampo apparso spesso lento e prevedibile. Facendosi valere nel Tottenham avrà finalmente la possibilità di tornare in gioco.

sabato 16 luglio 2005

Al via una nuova stagione


Con l’esordio del Roda nel terzo turno di Intertoto comincia ufficialmente stasera la stagione 2005-2006 del calcio olandese. L’anno che, a livello di nazionali,  avrà come antipasto i mondiali under 17 e si concluderà con la coppa del mondo in Germania, si annuncia essere un vero e proprio spartiacque nella storia del calcio locale.
Dopo oltre 40 anni infatti la televisione pubblica ha perso i diritti del campionato di calcio a vantaggio del plurimilionario John de Mol, già noto per essere il proprietario del marchio di numerosi reality show. A tutt’oggi de Mol non dispone ancora di una piattaforma digitale dalla quale trasmettere (si dice che un nuovo network possa partire in agosto) ma la sua presenza ha già influito sul format del campionato secondo il motto “più partite = più spettacolo” (= più soldi per lui).
Dalla prossima stagione infatti al “normale” campionato che si concluderà ad aprile (verrà abolita la sosta autunnale) seguiranno i play-off dai quali saranno dispensate solamente la prima classificata, la 14esima e la 15esima (16esima e 17esima disputeranno i play-out come già da qualche anno). Saranno tali play-off a decidere chi rappresenterà l’Olanda nelle coppe europee dell’anno successivo secondo uno schema non banalissimo che potrebbe avere tra le conseguenze l’esclusione dall’Europa di squadre piazzate ai primissimi posti della stagione regolare.
Si potrebbe discutere sulla legittimità di un tale regolamento dal punto di vista prettamente sportivo ma trovare una sensata giustificazione all’aumento del numero di partite nell’anno che porta ai mondiali è davvero problematico.

Parlando di novità non posso fare a meno di esprimere la mia soddisfazione per il ritorno in Eredivisie dello Sparta di Rotterdam (promosso assieme all’Heracles), una delle società più gloriose del calcio olandese, retrocessa per la prima volta in seconda divisione tre anni fa. I tempi in cui i bianco-rossi vincevano gli scudetti sono lontani un secolo ma il fascino di vedere giocare nel “Kasteel” (primo stadio costruito in Olanda) è rimasto immutato.

sabato 25 giugno 2005

Rigori fatali, come al solito


Olanda - Cile       3-0


Olanda - Nigeria    1-1 (9-10, rig)

 

Che sia la Nazionale maggiore o quella giovanile, quando si arriva ai rigori l'esito è abbastanza scontato. L'Olanda ha la necessità di giocare sempre al massimo perché un pareggio equivale a una sconfitta e con la Nigeria c'è stata l'ennesima conferma. Non è stata una brutta Olanda ma è mancata negli uomini chiave che l'avevano condotta sino ai quarti. Il solito buon possesso palla è stato stavolta piuttosto sterile e non in grado di procurare grandi occasioni da rete. Con Maduro e Babel assenti ingiustificati, Emanuelson e Owusu abbastanza evanescenti i migliori sono stati Vlaar (autore anche della rete), Vincken e Kruijs con quest'ultimo che sbaglierà poi l'unico rigore dei cinque iniziali.  La Nigeria dal canto suo ha meritato il pareggio mostrando un buon gioco e andando più vicina degli olandesi al colpo del KO. Adesso spero che arrivi in fondo.


P.S. postumo: la Nigeria è effettivamente arrivata sino in fondo ma, ancora una volta, è stata l'Argentina ad imporsi ed a conquistare il suo 5° mondiale.

domenica 19 giugno 2005

Vincenti e convincenti



Olanda - Giappone   2-1


Olanda - Australia  3-0


Olanda - Benin      1-0


Molto buono il girone eliminatorio disputato dagli olandesi che raggiungono gli ottavi di finale dopo avere mostrato probabilmente il miglior calcio di questi mondiali. Da incorniciare soprattutto i primi tempi contro Giappone e Australia a guardare i quali il calcio totale di 30 anni fa non sembrava poi così lontano.
La squadra ha forse la tendenza a sedersi quando le cose si mettono per il meglio e de Haan ha criticato in queste occasioni il poco movimento degli avanti e la  tendenza dei difensori a portare troppo palla. Io mi accontenterei di vederli sempre giocare in questo modo.
Ha impressionato Owusu-Abeyie che, almeno a questi livelli, sembra davvero immarcabile ma la forza della squadra è tutta nel centrocampo nel quale Maduro ha dimostrato di essere di un'altra categoria.
Ora il calendario propone il Cile e quindi (in caso di vittoria) la vincente di Ucraina-Nigeria ma, come spesso accade, è soprattutto a loro stessi che gli olandesi devono stare attenti.

venerdì 10 giugno 2005

Mondiali giovanili al via

Partirà nel pomeriggio la fase finale dei mondiali Under 20. La manifestazione, giunta in 28 anni alla sua 15esima edizione, si disputa in Olanda ed è quindi scontata la volontà dei padroni di casa di ottenere un risultato importante.

Albo d’oro: Argentina e Brasile si sono imposte quattro volte ciascuna mentre i restanti sei titoli se li sono divisi le europee: Portogallo(2), Spagna, Russia, Germania, Jugoslavia.
Precedenti
: l’Olanda si è qualificata solamente tre volte per la fase finale e in tutte e tre le occasioni, seppure in circostanze diverse, è stata eliminata a causa di reti subite nei minuti di recupero. Nell’83 gli olandesi che schieravano, tra gli altri, van Basten, van’t Schip e Vanenburg, persero 2-1 il quarto di finale contro l’Argentina con un gol segnato a tempo ampiamente scaduto. Lo stesso si ripeté nel ’95, anche se stavolta nel girone eliminatorio. Il risultato fu che l’Argentina passò come seconda e poi vinse il mondiale mentre l’Olanda se ne tornò a casa. Nel 2001 gli olandesi guidati da van Gaal persero una qualificazione ai quarti già praticamente acquisita subendo al 93esimo il gol del 2-3 dall’Etiopia che la estromise per differenza reti a favore dell’Ecuador.
Allenatore: è Foppe de Haan, già alla guida dell’Under 21 con risultati alterni. Per due volte eletto migliore allenatore del campionato olandese, ha vissuto la sua migliore annata nella stagione 99-2000 nella quale ha portato l’Heerenveen in Champions League.
Squadra: il modulo è l’abituale 4-3-3 al quale occorrerà trovare il necessario equilibrio per evitare un eccessivo sbilanciamento in avanti. Sulla carta è infatti la difesa il reparto più debole con il solo Vlaar (recentemente convocato pure in nazionale maggiore) che può vantare qualche mese di esperienza nel calcio che conta. Il centrocampo sembra ben assortito con Kruijs (titolare nell’Utrecht), Maduro e Afellay (ottimo il suo finale di stagione nel PSV). Per l’attacco non si è fatto in tempo a tesserare Kalou ma il tridente può contare sulla tecnica di Babel, già a segno per la nazionale maggiore, sul fiuto del gol  di John, titolare nell’Under 21, e sulla fantasia di Owusu-Abeyie che ha già esordito e segnato in Premier nelle file dell’Arsenal.
Girone: l'Olanda, inserita nel gruppo A, dovrà vedersela nell'ordine con Giappone, Australia e Benin.


giovedì 9 giugno 2005

Finlandia - Olanda 0-4


Gli unici cambiamenti rispetto a sabato sono, come previsto, a centrocampo con van Bommel rispedito a casa dopo la svogliata prestazione contro i rumeni (bravo van Basten a fare capire che la nazionale non è una scampagnata) e van der Vaart squalificato (penso sarebbe stato accantonato ugualmente). Li sostituiscono de Jong al centro e Cocu a sinistra. Verso la mezz'ora Lucius è costretto a dare forfait per un serio infortunio alla gamba e viene rilevato da Melchiot.
Partita strana con l'Olanda che domina a livello di possesso palla ma con la Finlandia che ha le migliori occasioni. I nordici sono molto più freschi, aggressivi e la loro velocità mette più volte in imbarazzo la retroguardia olandese. Il gol di van Nistelrooy nel finale di tempo è il classico fulmine a ciel sereno che premia il cinismo degli ospiti. Il copione non cambia nella ripresa con la Finlandia che sfiora più volte il pari e che invece incassa il raddoppio di Kuijt. Nel finale Cocu e van Persie (molto buona la sua mezz'ora) rendono il punteggio decisamente troppo severo.
La qualificazione è cosa fatta ma è davvero difficile dare un giudizio. Di certo non è questo il calcio spettacolo promesso da van Basten che ha però a sua scusante la scarsa forma fisica di diversi giocatori e i tanti infortuni che gli hanno sempre impedito di schierare la migliore formazione. Ora ha un anno di tempo per lavorare in tranquillità e confido che sia abbastanza intelligente da non cullarsi su successi di questo genere.

Un'ultima nota per van der Sar che ha onorato con un'ottima prestazione la sua 100esima presenza allungando a 616 minuti la sua imbattibilità. Complimenti Edwin!

domenica 5 giugno 2005

Olanda - Romania 2-0


Opdam (alla prima presenza) e Heitinga compongono l'inedita coppia di centrali mentre Lucius (altro esordiente) è preferito a Melchiot sulla destra. A centrocampo l'infortunato Cocu viene sostituito da van der Vaart che dovrebbe sulla carta garantire un maggiore appoggio alle punte. In realtà la prestazione di tutti e tre i centrocampisti è abbastanza sottotono: in situazione di possesso palla si rivelano molto prevedibili mentre  quando la palla è in mano agli avversari evidenziano carenze in fase di copertura.
Il poco filtro a centrocampo permette ai rumeni di avvicinarsi più volte all'area olandese senza che però riescano a creare eccessivi pericoli. E' l'Olanda che trova invece la rete grazie a Robben che sfrutta al meglio un errore di Contra su un lancio di Kuijt dal limite della propria area. Il raddoppio dello stesso Kuijt  a inizio ripresa (colpo di testa su punizione di Robben) rende agevole il controllo della partita grazie anche a una Romania tutt'altro che trascendentale. 
Nell'ultima mezz'ora sono le sostituzioni di van Bommel e van Nistelrooy per de Jong e van Persie (terzo esordio di giornata) a regalare un minimo di interesse alla partita con un'Olanda priva di punti di riferimento in avanti che si rende pericolosa solo su contropiede.

martedì 31 maggio 2005

Due vittorie ed è mondiale


Può sembrare ancora prematuro fare calcoli ma, dando un’occhiata agli altri gironi e tenendo presente che anche le due migliori seconde andranno direttamente ai mondiali, l’Olanda potrebbe mettersi in tasca il biglietto per la Germania già prima dell'estate. Battendo Romania (sabato) e Finlandia (tra dieci giorni) se anche dovesse perdere in Repubblica Ceca a ottobre ed arrivare seconda nel proprio girone, le basterebbe superare le cenerentole del gruppo per assicurarsi comunque un bottino di punti non superabile dalle altre seconde classificate.
Per le due partite sono stati convocati addirittura 24 giocatori in quanto diversi sono gli acciaccati e quattro i diffidati. Van Basten ha comunque fatto sapere che dopo la prima partita ridurrà la rosa a 18 elementi.
In difesa è piena emergenza. Senza gli infortunati Kromkamp e Mathijsen, con lo stesso Boulahrouz reduce da infortunio, sono infatti ben dieci i difensori convocati tra i quali le novità assolute Opdam e Vlaar. Se Boulahrouz non dovesse farcela ci saranno tre posti per otto giocatori con il solo van Bronckhorst sicuro titolare. A centrocampo ci sono problemi a sinistra a causa dell’assenza dell’ultimo momento di Cocu (infortunatosi al ginocchio nella finale di Amstel Cup e sostitutito con Lindenbergh), unita a quella di Sneijder e alle non perfette condizioni fisiche di van der Vaart. Il reparto con meno problemi è l’attacco con il solo Robben alle prese con i soliti problemi alla caviglia. Dovrebbe farcela ma van Basten si è comunque cautelato convocando dopo quasi un anno van Persie.

domenica 22 maggio 2005

Campionato: ecco i verdetti

Classifica del girone di ritorno...


1PSV17143045478
2Ajax171313403316
3Twente171061362913
4SC Heerenveen171025324424
5Feyenoord171016314828
6Vitesse17836272526
7RKC Waalwijk17827262328
8RBC Rosendaal17809242132
9Willem II17728232231
10AZ17647222729
11FC Groningen17638212625
12Roda JC17638212829
13ADO Den Haag17638212331
14NEC17557202123
15FC Utrecht17449161724
16De Graafschap173212111535
17FC Den Bosh173113101342
18NAC17231291634


... e classifica finale:

1PSV342761878918
2Ajax342455777433
3AZ341978647141
4Feyenoord3419510629051
5SC Heerenveen3418610606452
6FC Twente3415910544838
7Vitesse3416612545349
8Roda JC3413813476055
9RKC Waalwijk3413813474451
10Willem II3413615454456
11FC Utrecht3412814444043
12FC Groningen3411716405058
13NEC3491015374147
14ADO Den Haag3410618364459
15NAC349817354367
16RBC Rosendaal3410222323877
17De Graafschap344723193278
18FC Den Bosch345425192375


Nessuna sorpresa di rilievo rispetto alle previsioni al giro di boa con il PSV che marcia fino alla fine a ritmi insostenibili per chiunque. L'Ajax merita il secondo posto grazie a un ottimo finale e alla concomitante caduta libera dell'AZ che conserva comunque la terza piazza ai danni di un Feyenoord dall'attacco atomico e dalla difesa ballerina. L'Heerenveen si riconferma in Europa con un cammino sempre costante che non hanno avuto l'Utrecht (pessimo il ritorno) e il Twente (grande rimonta ma utile solo per un posto in Intertoto). In coda non riesce il miracolo al Rosendaal che ora dovrà disputare i play-out assieme al De Graafschap, salvo, al momento, per differenza reti ai danni del Den Bosch.

In Classifica cannonieri ha dominato Kuijt (29) davanti al compagno di squadra Kalou (20) e Vennegoor of Hesselink (19). Più indietro Nevland, Huntelaar e N'Kufo (16 centri a testa) e Koné (15).

giovedì 19 maggio 2005

Le lacrime stavolta sono portoghesi

 



Ok, ammetto che non sia molto dignitoso indossare la maglia di una determinata squadra solo per comodità ma era in me ancora troppo viva la delusione per l'eliminazione dell'AZ (soprattutto per il modo in cui è avvenuta) perché potessi seguire la finale di Coppa UEFA senza parteggiare per nessuna delle contendenti.
Probabilmente avrei simpatizzato comunque per il CSKA perché era sfavorito, giocava in trasferta e per la mia scarsa simpatia nei confronti del calcio latino in generale. Ora però avevo un motivo in più per tifarlo: il mio desiderio di rivincita. Ero convinto che la sconfitta dello Sporting mi avrebbe, seppur minimamente, consolato del'amarezza patita. Ebbene, è stato proprio così! Grazie CSKA!

martedì 17 maggio 2005

Buone notizie dalla Juniores


Grazie al secondo posto ottenuto agli Europei Under 17 la nazionale olandese si è qualificata per la prima volta ai mondiali di categoria che si disputeranno a settembre in Perù. I ragazzi allenati da Ruud Kaiser hanno ottenuto lo storico risultato dopo un difficile cammino che li ha visti più volte vicini all'eliminazione ma durante il quale sono stati in grado di superare rappresentative più quotate come Repubblica Ceca, Germania, Svizzera e, in semifinale, i padroni di casa dell'Italia. In finale è stata la Turchia ad avere la meglio ma l'Olanda non ha per nulla demeritato e ha mostrato anzi un buon calcio offensivo pagando purtroppo le solite amnesie in difesa.
I migliori elementi mi sono sembrati il capitano e difensore del PSV Dirk Marcellis e i centrocampisti di scuola Ajax Jeffrey Sarpong e, soprattutto, Vurnon Anita.

venerdì 6 maggio 2005

Grande PSV, immenso AZ e doppia beffa


Milan - PSV         2-0    1-3
Sp. Lisbona - AZ   
2-1    2-3


Champions League:
Hiddink aveva chiesto un gol nel primo quarto d’ora e Park lo accontenta già al sesto minuto permettendo agli olandesi di impostare la gara nel modo desiderato: possesso palla, gioco ragionato, nessun rischio con la consapevolezza che il secondo gol sarebbe arrivato. Col senno di poi è facile dire che probabilmente un PSV magari più arrembante e meno paziente avrebbe messo ancora più in difficoltà un Milan poco propositivo e dal centrocampo troppo modesto per potere creare problemi. Non potendo però avere la controprova c’era da essere più che soddisfatti della tattica adottata visto che a metà ripresa si è comunque giunti al 2-0. A questo punto mi sarei aspettato un PSV ancora più attento nel controllo della partita che già immaginavo protrarsi fino ai calci di rigore e invece Hiddink ha voluto esagerare. Da buon emulo di Happel toglie un difensore (Bouma) e inserisce un attaccante (Robert). Mossa strana, non da lui, con la quale decide di cercare il terzo gol con il rischio di incassare quello che sarebbe stato fatale. Proprio Robert si rende pericoloso due volte ma è un buco in difesa a permettere il gol milanista (tanto per cambiare al 90esimo) e a evidenziare che la scelta del tecnico non è stata felice. Più opportuno sarebbe stato a mio giudizio impostare una marcatura più stretta su Kakà che era evidentemente il migliore degli avversari, l’unico in grado di creare pericoli. Purtroppo la diffida che gravava su tutti i centrocampisti ha tolto loro la necessaria “cattiveria” e alla fine hanno pagato l’eccessiva libertà concessa al brasiliano.
Una nota infine a livello di nazionale: ottimo Cocu, due gol e tanta sostanza in ogni zona del campo; molto buona la prova di Lucius, schierato sulla destra in sostituzione dello squalificato Ooijer; abbastanza in ombra van Bommel che si è limitato ad ordinaria amministrazione; semplicemente inguardabile Seedorf che proprio in Olanda mette tutti d’accordo sulla sua inutilità.

Coppa UEFA:
L’AZ parte a spron battuto e nei primi 10 minuti mette i portoghesi alle corde. Un gol e un palo, entrambi di Perez, sono il bottino raccolto. Da quel punto e per tutto il resto del primo tempo lo Sporting prende in mano il gioco mentre gli olandesi si limitano a difendersi confidando nel contropiede. Non mancano un paio di occasioni (Sektioui e ancora Perez) ma sono i portoghesi ad avvicinarsi alla rete ogni volta che hanno la palla. Il maggior tasso tecnico è indiscutibile e soprattutto Liedson è un pericolo costante nel cuore della difesa.  Sarà proprio Liedson a siglare il pari nel recupero del primo tempo sugli sviluppi di un angolo. In questa occasione veramente mal disposti i giocatori olandesi, tutti nell’area piccola. Nella ripresa molto agonismo ma poche idee per un’AZ che senza cinque giocatori appare davvero troppo modesta per poter fare qualcosa di più che mantenere l’imbattibilità dell’Alkmaarderhout. A 10 minuti dalla fine invece un’invenzione di van Galen permette a Huysegems di pareggiare i conti con l’andata. La partita cambia e nel finale è l’AZ ad andare vicina al colpo del KO in almeno tre occasioni senza riuscire tuttavia ad evitare i supplementari. Mezz’ora intensa giocata con grande agonismo e generosità nella quale Jaliens trova il vantaggio e Miguel Garcia la qualificazione al minuto 122(!?!).

venerdì 29 aprile 2005

Ora servono due imprese


Si sono disputate le gare di andata delle semifinali delle coppe europee e sono arrivate due sconfitte. Da pronostico, se vogliamo, ma due sconfitte che mi hanno lasciato l’amaro in bocca in quanto, seppure per motivi diversi, non possono essere archiviate senza recriminazioni.
Champions League:
il Milan partiva nettamente favorito ma sapevo che il PSV aveva le armi per imbrigliarlo e colpirlo di rimessa. Hiddink non ha certo avuto bisogno di snaturare la squadra per riuscirci. L’unica “concessione” è stata la rinuncia a Vennegoor a favore di Bearsley, più mobile e ritenuto più adatto a mettere in difficoltà la retroguardia rossonera. Per il resto è stato il solito PSV, molto accorto tatticamente, con poca distanza tra i reparti che ha subito il Milan solo nei primi venti minuti. Una volta prese le misure tutti si sono accorti (io non ne avevo mai dubitato) che van Bommel, Vogel e Cocu non hanno nulla da invidiare a Pirlo, Gattuso e Seedorf e nel resto del primo tempo non sono mancate occasioni anche per gli olandesi (due volte con Farfan). Il gol però lo ha segnato il Milan confermando che spesso, in barba a tutte le soluzioni tattiche, la differenza la fanno i singoli. Invenzione di Kakà, velocità di Shevchenko e 1-0. Probabilmente nessun portiere olandese avrebbe preso quel gol ma è questione di istinto e abitudine. Nella ripresa il PSV ha giocato molto meglio del Milan dando, paradossalmente, prova della sua più grande lacuna: la mancanza di uno scaltro uomo gol. Almeno cinque o sei volte la palla è arrivata pericolosamente dalle parti di Dida ma né Park (grandissima prestazione per quantità), né Farfan, né il subentrato Vennegoor hanno mai trovato lo spunto per metterla dentro. Van Bommel quando tentava la conclusione dalla distanza sembrava mirasse il centro della porta e quando crossava su palla ferma calciava ogni volta incredibilmente lungo, privando la squadra della possibilità di approfittare degli ottimi saltatori, più di una volta decisivi quest’anno. Il resto lo ha fatto uno sfortunato rimpallo che ha servito a Tomasson un comodo 2-0 mentre scoccava il novantesimo.
Coppa UEFA:
l’AZ si è presentata a Lisbona senza gli infortunati Meerdink, Mathijsen e Kromkamp (tutti nazionali, giusto per sottolineare la grande fortuna di questo periodo) oltre allo squalificato Opdam. Con una difesa completamente da inventare (mancavano tre titolari su quattro), Adriaanse ha schierato come centrali il centrocampista Buskermolen e il ventenne Vlaar mandando quest’ultimo sulle tracce di Liedson.Tutti si sarebbero aspettati una vittoria facile da parte dello Sportng che sarebbe partito favorito comunque ma gli olandesi, giocando per forza di cose molto prudenti e subendo per gran parte del primo tempo, sono riusciti a concedere poco di più che tiri dalla distanza. Il modulo dell’AZ è stato un 4-4-2 con van Galen e Nelisse attaccanti esterni e i centrocampisti pronti a inserirsi al centro. Lettura tattica perfetta perché proprio un inserimento di Landzaat portava avanti gli olandesi al 35esimo. Passato un minuto ho rivisto la fotocopia del secondo gol subito dal PSV: tiro, deviazione-assist e pareggio. Nel secondo tempo la partita è stata più equlibrata e due volate sulla destra di van Galen hanno messo paura ai portoghesi. Peccato che con il deludentissimo Ramzi in campo sia stato come giocare in dieci. Nel finale un gran gol di Pinilla e le ammonizioni di Buskermolen e Lindenbergh (saranno squalificati) hanno ulteriormente complicato il discorso qualificazione che rimane tuttavia aperto grazie ad una prestazione orgogliosa oltreché a un errore dello stesso Pinilla a tempo ormai scaduto.

lunedì 25 aprile 2005

PSV campione d'Olanda, con merito



Delle 13 partite sinora disputate nel girone di ritorno il PSV ne ha pareggiata una (ad Alkmaar) vincendo le restanti 12. E’ un dato più che sufficiente per rendere l’idea di quanto sia stato netto il dominio di questa squadra che già aveva concluso in vetta, seppure appaiata all’AZ, il girone di andata.
Onore quindi al PSV e a Hiddink che diventa il primo allenatore capace di aggiudicarsi per cinque volte il campionato olandese.

venerdì 15 aprile 2005

Visioni di quarti di finale




Lione - PSV        1-1    1-1 (2-4 rig.)

Villarreal - AZ    1-2    1-1



Ho visto il solido e ben organizzato PSV limitare il Lione e subire gol solo su autorete.
Ho visto Gomes insicuro su ogni palla che capitava dalle sue parti eppure compiere un vero miracolo su conclusione ravvicinata di Govou.
Ho visto Cocu andare in percussione e infilarla nell’angolo basso con un tiro maligno.




Ho visto Wiltord rendere la gara in salita agli olandesi già dopo dieci minuti.
Ho visto Alex scaraventare in porta con tutta la sua rabbia una palla vagante.
Ho visto 120 minuti di partita combattuta senza che nessuno si risparmiasse.
Ho visto Gomes parare due rigori ai francesi.
Ho visto il pressoché sconosciuto Robert realizzare quello decisivo.






Ho visto un’AZ spesso imprecisa e distratta ma sempre coraggiosa.
Ho visto un fendente di Landzaat gonfiare la rete e mettere paura agli spagnoli.
Ho visto Timmer mostrare come un trofeo il pallone subito dopo avere bloccato un calcio di rigore.
Ho visto un numero di Kromkamp e poi Nelisse mettere fine all'imbattibilità interna del Villarreal.






Ho visto un tiro di Perez insaccarsi dopo nemmeno dieci minuti come premio al sorprendente 3-4-3 schierato da Adriaanse.
Ho visto un'AZ anche fortunata ma disposta a soffrire e stringere i denti per tutto il resto dell'incontro.



Vedrò due squadre olandesi nelle semifinali. Non capitava da nove anni.

sabato 2 aprile 2005

Male l'Under 21


La brillante amichevole disputata a marzo in Inghilterra (vittoria per 2-1, reti olandesi di John e Rojer) aveva creato molto ottimismo intorno alla nazionale di Foppe de Haan ma quando si è ritornati a giocare con i punti in palio le cose non sono andate affatto bene.
Sconfitta in Romania  e pareggio casalingo con l’Armenia. Questo il responso delle due partite giocate in settimana che hanno allontanato dai primi due posti del girone di qualificazione un’Olanda non certo fortunata.
In Romania i padroni di casa hanno sbloccato il risultato con un rigore assegnato per un tocco di mano non si sa quanto volontario del difensore del Vitesse Jansen. Nel secondo tempo, disputato in dieci da entrambe le squadre (per gli olandesi espulso van Persie), ci sono state occasioni da una parte e dall’altra fino al raddoppio rumeno giunto a pochi minuti dal termine.
Contro gli armeni l’Olanda, dopo avere praticamente regalato il primo tempo, ha sfiorato ripetutamente il gol nella ripresa (clamoroso un palo di Huntelaar) ma nel finale è stato il portiere del Twente Pasveer, sostituto dell’infortunato Waterman, a evitare la beffa.
Per l’occasione de Haan ha potuto contare anche su de Jong, non convocato nella nazionale maggiore, che ha schierato nella prima partita come centrale difensivo al posto di van Mosselveld e nella seconda come centrocampista nel ruolo dello squalificato van Persie. In attacco, con John e Huntelaar che, non al meglio, non sono mai stati schierati insieme dall’inizio, hanno deluso Rojer (Vitesse) e Fafiani (Twente).

mercoledì 30 marzo 2005

Olanda - Armenia 2-0


Bouma e Castelen al posto degli indisponibili Boulahrouz (per lui sospetto stiramento nel riscaldamento pre-partita) e Robben sono le uniche novità rispetto a sabato. Si fa sentire soprattutto l'assenza del difensore in un reparto che mostra parecchia approsimazione e la mancanza di un uomo d'ordine.
Dopo appena un paio di minuti  Castelen sblocca il risultato su azione conseguente a calcio d'angolo ma l'Olanda non approfitta della situazione di immediato vantaggio e per tutto il primo tempo fatica ad affacciarsi nell'area avversaria. A centrocampo c'è poca lucidità e, complice anche il terreno zuppo di pioggia, molta confusione. Gli armeni si difendono con ordine e incassano il raddoppio solo nel finale grazie a una bella combinazione van Bommel-van Nistelrooy.
A inizio ripresa van der Vaart e Babel rilevano Landzaat e Castelen ma nessuno è particolarmente ispirato e bisogna aspettare l'ultimo quarto d'ora per vedere vere occasioni da gol.  Le più clamorose sono un salvataggio sulla linea su colpo di testa di Mathijsen e una traversa di van Bronckhorst ma il terzo gol non arriva.

Da notare un record per Landzaat: da quando ha esordito l'Olanda, con lui in campo, non hai mai perso. Stasera è arrivato alla tredicesima presenza e ha superato Ricksen in questa curiosa classifica.

sabato 26 marzo 2005

Romania - Olanda 0-2


Nessuna sorpresa nella formazione iniziale in cui, per la prima volta nella gestione van Basten, non sono presenti giocatori dell'Ajax. Con  van der Vaart in panchina, Heitinga e Sneijder addirittura in tribuna, ad affiancare Landzaat a centrocampo si rivedono van Bommel e Cocu che stanno attraversando un ottimo periodo di forma.
E' proprio Cocu a sbloccare il risultato dopo appena 41 secondi di gioco con un colpo di testa su angolo e a indirizzare quindi la partita su un binario congeniale.



Disciplina tattica, sacrificio e concentrazione sono infatti le armi con cui l'Olanda ha costruito questo successo. Un'Olanda non certo spettacolare ma solida come non si vedeva da tempo che riesce a controllare la gara senza troppi affanni anche se, soprattutto a inizio ripresa, è stata messa a dura prova dal forcing rumeno (Ilie ha pure colpito una traversa).
Con Kuijt e van Nistelrooy volenterosi ma poco precisi è stato l'esordiente Babel (ha sostituito l'infortunato Robben a metà primo tempo) a raddoppiare nel finale. A 20 minuti dal termine c'è stato anche il secondo esordio di giornata, quello di Hedwiges Maduro.


giovedì 24 marzo 2005

In bocca al lupo Martijn



Martijn Meerdink stava disputando nelle file dell'AZ la sua migliore stagione tanto da meritare, a 28 anni e mezzo, la prima convocazione in nazionale.
Oggi, durante l'allenamento, in uno scontro fortuito con van Nistelrooy, si è infortunato seriamente al ginocchio e dovrà rimanere lontano dai campi di gioco nella migliore delle ipotesi per 6/7 mesi.
La fortuna gli ha voltato le spalle proprio mentre si trovava al culmine della sua carriera.




 © http://www.voetbalstats.nl


Eccolo mentre si appresta a realizzare la sua ultima rete in campo internazionale, negli ottavi di coppa UEFA contro lo Shakhtar.
Van Basten lo ha sostituito con Castelen.

Gli undici partenti di sabato dovrebbero essere:
van der Sar;
Kromkamp, Mathijsen, Boulahrouz, van Bronckhorst;
Landzaat, van Bommel, Cocu;
Kuijt, van Nistelrooy, Robben.
Se venissero confermati sarebbe curioso che la squadra col maggior numero di convocati (l'Ajax con 5) non ne abbia nessuno tra i titolari.

venerdì 18 marzo 2005

Convocazioni & sorteggio


E' stata diramata la lista ufficiale dei convocati in vista dei due prossimi impegni della nazionale. Accanto al ritorno di van Nistelrooy e Robben spiccano per la prima volta i nomi di Babel, Maduro e Meerdink.
Rispetto alla gara con l'Inghilterra sono stati lasciati a casa, oltre a Makaay infortunato, de Jong, Castelen e Yildirim. Ancora una volta ignorati Davids e van Galen.

Sorteggio di medio/alta difficoltà per le due squadre olandesi rimaste nelle competizioni europee.
Al PSV  che aveva come priorità assoluta di evitare le italiane, sono toccati i francesi del Lione, la squadra che finora ha forse mostrato il gioco più spettacolare ma abbastanza inesperta, almeno ad alti livelli. Certo, il Lione straripante visto contro il Werder incute timore ma sono molto fiducioso sulla solidità difensiva del PSV. Già nel 1988 gli olandesi pescarono nei quarti l'altrettanto brillante Bordeaux e lo eliminarono con un doppio pareggio.
All'AZ toccherà la vincente del confronto tra Villarreal e Steaua, due buone squadre che stanno disputando una stagione al di sopra delle aspettative. Gli spagnoli sono terzi nella Liga mentre i rumeni hanno già eliminato il Valencia.