sabato 3 settembre 2005

Armenia - Olanda 0-1


A Van Basten servono 62 minuti per capire che per avere maggiori possibilità di segnare è forse meglio giocare con due punte centrali. Al minuto 63 Vennegoor indirizza verso Van Nistelrooy la palla della vittoria.
Fino ad allora l'Olanda aveva dominato sul piano del possesso palla ma era stata capace di creare due sole occasioni da rete nel primo tempo con Kuyt e Van Persie (partito nell'undici iniziale al posto di Robben, alle prese con i soliti problemi alla caviglia) e poco o nulla nella ripresa.
Quello che in queste partite è fondamentale e che invece è mancato è stato ancora una volta il dinamismo in un centrocampo in cui Maduro e Cocu sono apparsi lenti e prevedibili, Landzaat stranamente impreciso. 
Con il 4-3-3 gli inserimenti dei centrocampisti sono fondamentali ed è allora ovvio che siano mancate le azioni pericolose. Si è giocato quasi sempre a sinistra dimenticandosi che non c'era Robben a inventare ma un Van Persie molto fumoso e poco concreto. Kuyt, almeno per l'impegno, è stato il migliore dei suoi ma impiegarlo all'ala significa sacrificarlo togliendogli lucidità sotto porta. Van Nistelrooy, senza adeguato supporto, ha potuto giocare solo spalle alla porta non rendendosi mai pericoloso.
C'è insomma molto da rivedere anche se è sempre difficile esprimere giudizi quando si gioca contro avvensari che badano solo a difendersi. Certo, mi sarebbe piaciuto vedere una maggiore personalità della squadra ma, ancora per questa volta, posso dire che l'importante erano i tre punti.

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