domenica 28 dicembre 2008

AZ campione d'inverno


G V N P Pti GF GS
AZ 17 13 2 2 41 37 11
Ajax 17 12 2 3 38 41 17
FC Twente 17 10 4 3 34 33 16
PSV 17 9 3 5 30 30 17
NAC Breda 17 9 2 6 29 26 25
sc Heerenveen 17 8 5 4 29 36 37
FC Groningen 17 8 2 7 26 36 24
NEC 17 7 5 5 26 25 18
FC Utrecht 17 7 4 6 25 23 21
Willem II 17 7 3 7 24 24 26
Heracles Almelo 17 5 5 7 20 17 26
Feyenoord 17 5 4 8 19 30 26
Sparta Rotterdam 17 5 3 9 18 30 41
ADO Den Haag 17 4 3 10 15 19 26
Vitesse 17 3 6 8 15 15 30
Roda JC 17 3 5 9 14 21 34
De Graafschap 17 3 4 10 13 12 34
FC Volendam 17 3 2 12 11 19 45


Dopo una stagione disastrosa che l'aveva vista chiudere all'11esimo posto, l'AZ risorge dalle proprie ceneri e chiude il girone di andata al comando per la terza volta nella sua storia.
Non era cominciata bene per gli Alkmaarders, sconfitti a domicilio dal NAC e, in modo secco, a L'Aja, ma la vittoria interna contro il PSV nella terza giornata ha segnato la svolta. Da allora la marcia è stata inarrestabile grazie all'esplosione di El Hamdaoui, movenze e tocchi da vero fuoricalsse, capocannoniere con 15 reti, alla consistenza di un centrocampo nel quale de Zeeuw in regia e Schaars in interdizione non hanno eguali nel resto dell'Eredivisie e soprattutto all'inaspettata solidità del reparto difensivo puntellato in estate con i nomi tutt'altro che altisonanti di Swerts (ex Vitesse), Moisander (ex Zwolle) e Moreno, 20enne messicano prelevato dai Pumas.
Un applauso a Van Gaal sul cui desiderio di rivincita dopo il titolo gettato alle ortiche due anni fa erano in pochi a scommettere. Ora non gli resta che battere la concorrenza del "nemico" Van Basten che ha mantenuto la sua Ajax in scia. Impresa difficile ma che, se portata a termine, avrebbe un valore inestimabile.

venerdì 19 dicembre 2008

Pattuglia dimezzata


Saranno 3 le squadre olandesi che in primavera continueranno a cercare fortuna in Europa. Delle 5 che erano in lizza nella fase a gironi della coppa UEFA hanno staccato il biglietto per i sedicesimi di finale l'Ajax che rimedia al ko iniziale di Birmingham vincendo ad Amburgo, il Twente, capace di far valere il fattore campo nelle sfide con Santander e Shalke, e il NEC che dopo due sconfitte riesce nell'impresa di vincere in casa dello Spartak e contro un'Udinese ormai qualificata.
Malissimo invece Heerenveen e Feyenoord che chiudono entrambe a zero punti nei rispettivi gironi facendo la vergognosa figura di squadre materasso (4 gol realizzati e 23 subiti il bottino della coppia).
Al PSV infine non basta la vittoria casalinga contro il Marsiglia per centrare quel terzo posto nel girone di Champions che era l'obiettivo prefissato. Meglio stendere un velo pietoso sugli altri incontri che confermano l'attuale distanza del calcio olandese da quello europeo di vertice.

giovedì 20 novembre 2008

Olanda - Svezia 3-1


L'inutile amichevole di fine anno regala stavolta 30 minuti di noia, un'ora di buon calcio e una vittoria che se non altro serve a rinverdire i successi sugli svedesi, l'ultimo dei quali era stato firmato dall'Olanda dei sogni 34 anni fa.
Assenti per problemi fisici Stekelenburg, de Jong, Robben e Huntelaar, Van Marwijk conferma de Zeeuw accanto a Van Bommel, sceglie Kuyt come unica punta supportandolo con Babel, Sneijder e Van Persie. Panchina per Van der Vaart.
Dopo quasi mezz'ora di sbadigli con portieri del tutto inoperosi, la scintilla che accende la gara è una bella azione corale degli olandesi conclusa in rete da Van Bommel dopo che però un fischio arbitrale aveva segnalato la posizione irregolare di Van Persie. Nei minuti seguenti l'Olanda preme sull'acceleratore, si susseguono i pericoli nell'area svedese e la rete di Van Persie, ben imbeccato da Sneijder, appare come la logica conclusione.
Nella ripresa velocità e agonismo prendono il sopravvento con l'Olanda che si fa preferire grazie soprattutto al maggiore tasso tecnico dei centrocampisti. Sneijder è il più ispirato ed un suo lancio in profondità innesca il nuovo entrato Van der Vaart (negli spogliatoi era rimasto un de Zeeuw che nessuno si era accorto giocasse) che serve a Van Persie una palla che chiede solo di essere depositata in rete. Il 2-0 non dura nemmeno un minuto complice un goffo intervento dell'esordiente Vorm che non riesce a respingere una conclusione da fuori area di Kallstrom. La partita rimane viva e ci sono opportunità da entrambe le parti. Babel e ancora Van Persie sprecano le più ghiotte fino a che, in pieno recupero, Kuyt riscatta la sua prova opaca e fissa il punteggio girando di testa un bel cross di de Cler.

giovedì 16 ottobre 2008

Norvegia - Olanda 0-1


Confermata in blocco la formazione di sabato con De Zeeuw al posto dell'infortunato de Jong, anche l'impatto con la gara sembra identico. E' un'Olanda che gioca in modo tranquillo, paziente, riducendo al minimo i rischi, scegliendo di fare sempre la cosa più semplice. E' una scelta che paga a livello difensivo (solo grazie a cross da palla ferma la Norvegia riesce a raggiungere l'area olandese) ma in avanti si vede poco altro che qualche buona trama. Il risultato è che la prima occasione da rete arriva nei minuti di recupero della prima frazione con Afellay, entrato al posto dell'infortunato Babel, che conclude a lato un bell'invito di Kuyt in contropiede.
La ripresa comincia sulla stessa falsa riga fino al quarto d'ora quando un Huntelaar mai pericoloso e molto impreciso viene sostituito da Van Persie con conseguente accentramento di Kuyt. Passa un minuto e quest'ultimo centra la traversa con un'ottima girata. Ne passano altri due e una  conclusione al volo di Van Bommel da appena fuori area vale il vantaggio. L'ovvia reazione dei padroni di casa è ben controllata anche se né Ooijer né Mathijsen sono sinonimi di sicurezza contro Carew. Van der Sar si guadagna il gettone compiendo un paio di facili interventi ma sono gli olandesi ad andare più volte vicini al raddoppio in contropiede. La rete di van Bommel resterà comunque  a referto come l'unica conclusione tra i pali.

domenica 12 ottobre 2008

Olanda - Islanda 2-0


Sneijder resta in panchina con Babel e Kuyt schierati in un undici titolare a chiara trazione anteriore. Sulla destra difensiva mi soprende l'impiego di Marcellis quando le doti maggiormente offensive di Kromkamp sembravano più adatte al tipo di gara.
L'inizio è abbastanza standard con avversari di questo livello: possesso di palla quasi esclusivamente olandese e ospiti chiusi nella loro tre quarti. Per rendersi pericolosi occorrerebbe maggiore velocità nei triangoli e negli uno contro uno ed è Babel ad assumersi questo compito creando scompiglio nella difesa islandese ogni qual volta tocca il pallone. Poco prima del quarto d'ora anche de Jong deve dare forfait per problemi al ginocchio (al suo posto de Zeeuw) e subito dopo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, l'Olanda trova il gol con Mathijsen che è abile a girare in rete da pochi metri un cross di Van der Vaart. Nel seguito della prima frazione molta accademia ma anche buone giocate per una gara che si mantiene piacevole. Un ispirato Babel va vicino al raddoppio in un paio di occasioni, un'altra la spreca Huntelaar ed anche gli avversari riescono a farsi vedere dalle parti di Van der Sar peccando però di precisione sotto porta.
E' islandese anche la prima conclusione della ripresa ma per vederne un'altra degli ospiti bisogna aspettare l'80esimo (bella parata a terra di Van der Sar) dopo avere assistito ad una convincente prestazione dei padroni di casa. Grazie infatti al mantenimento di una giusta distanza tra i reparti e al pressing effettuato già al limite dell'area avversaria l'Olanda non ha avuto difficoltà a recupare palloni riuscendo poi ad essere brava a gestirli, se non sempre con precisione, almeno con intelligenza. Il raddoppio, giunto al minuto 65 e realizzato da Huntelaar lanciato da una bella intuizione di Van der Vaart, ha dato ulteriore sicurezza alla squadra finendo per incanalare la gara lungo binari assolutamente tranquilli.
Può fare storcere il naso il fatto che non ci siano state molte occasioni da rete ma reputo il progresso dal punto di vista del gioco ben più importante. Mercoledì è attesa la conferma.

sabato 11 ottobre 2008

Doppio esame nordico


La marcia di avvicinamento verso i mondiali sudafricani prosegue domani con il match casalingo contro l'Islanda a cui farà seguito il prossimo mercoledì la trasferta in terra norvegese. Per l'occasione, viste le diverse defezioni per infortunio, saranno inevitabili alcune novità. La più inaspettata riguarda senza dubbio il ritorno tra i pali di Van der Sar che, assente Stekelenburg e con Timmer non al meglio, si è reso disponibile a raggiungere il traguardo delle 130 presenze. In difesa Van Marwijk ha chiamato Kromkamp per far fronte alle assenze in contemporanea di Heitinga e Boulahrouz ma il reparto con maggiori problemi è quello dei centrocampisti avanzati a ridosso dell'unica punta Huntelaar. Van Persie e Robben sono out per infortunio, Sneijder ha giocato all'europeo la sua ultima partita ufficiale, Babel, Afellay e Kuyt sono in piena corsa per garantirsi un posto accanto a Van der Vaart. Da notare infine i primi nomi nuovi nella lista del neo tecnico ma se nel caso del portiere dell'Utrecht Vorm si può parlare di circostanze favorevoli, è ipotizzabile che la chiamata di Marcellis sia solo la prima di una lunga serie.

venerdì 3 ottobre 2008

Insperato pokerissimo


Feyenoord - Kalmar            0-1   2-1
NEC - Dinamo Bucarest        
1-0   0-0
Rennes - Twente               2-1   0-1
FK Borak - Ajax               1-4   0-2
Vitoria Setubal - Heerenveen 
1-1   2-5

Dopo il disastro dello scorso anno quando solo una squadra era riuscita a superare il primo turno, l'Olanda torna a rialzare la testa almeno in coppa UEFA centrando l'en-plein e qualificando 5 squadre alla fase a gironi.
Con l'Ajax che aveva chiuso ogni discorso già dopo la gara di andata anche l'Heerenveen trova una comoda qualificazione mettendo in mostra un ottimo Elyounoussi. Più dure e per quello più degne di nota le qualificazioni del
 NEC che esce indenne da Bucarest facendo fruttare al meglio la rete all'andata di Van Beukering e del Twente che dopo due gare molto combattute riesce a prevalere sugli ostici francesi del Rennes grazie ad una rete del solito N'Kufo. Esce infine da ogni schema il comportamento del Feyenoord che prima tenta il suicidio facendosi superare a domicilio dai modesti svedesi del Kalmar, poi ci ripensa cogliendo la vittoria in trasferta che potrebbe salvargli la stagione (ma quanta fortuna nelle reti di Wijnaldum e Fer!).

giovedì 11 settembre 2008

Macedonia - Olanda 1-2


Robben si riprende il posto nell'undici di partenza per quella che, almeno in assenza di Sneijder, Van Marwijk ritiene la formazione titolare.
Nella prima mezz'ora è la confusione a farla da padrona con gli olandesi che sembrano avere impostato la gara sperando nella giocata individuale o in qualche rimpallo. Proprio da una palla vagante nasce l'unica occasione da rete con Robben che, servito con precisione da Van der Vaart, si addormenta solo davanti al portiere finendo per calciare fuori. Il resto è caratterizzato da giocate fumose degli stessi Robben e Van der Vaart, da irritanti lanci in area di Van Bommel con la difesa avversaria schierata, dall'assenza non giustificata di Van Persie che sembra incollato alla linea laterale destra. Solo nel finale di prima frazione con la Macedonia che cede qualche metro si riesce a controllare il gioco con maggiore facilità senza tuttavia essere in grado di creare nulla e dovendo ringraziare la buona sorte quando, nell'unica azione macedone degna di nota, l'arbitro annulla un gol di Pandev per millimetrico fuorigioco.
Il secondo tempo si apre con l'immediato vantaggio olandese: Van der Vaart è lesto a servire Robben sul cui cross, deviato da un difensore, si avventa di testa Heitinga che non dà scampo al portiere avversario. L'Olanda sembra ora rinfrancata e il livello di gioco diventa quasi accettabile. Al quarto d'ora giunge il raddoppio (bravo Van Bommel a liberare Van der Vaart, bravissimo quest'ultimo nel controllo e nel tiro) dopo il quale però gli olandesi si siedono regalando l'iniziativa ai padroni di casa. Pandev è un pericolo costante e al 66esimo Stekelenburg deve superarsi per evitare la rete. Nulla può però una decina di minuti più tardi quando lo stesso Pandev trasforma un rigore causato da una trattenuta di Huntelaar. Il finale è all'arma bianca, non mancano le mischie pericolose e qualche sofferenza di troppo ma si riesce ad arrivare indenni al triplice fischio.

martedì 9 settembre 2008

Under 21: cocente delusione


Dopo avere vinto le prime 5 partite del girone di qualificazione senza incassare neppure una rete, solo un suicidio collettivo poteva impedire alla nazionale di Foppe de Haan di accedere ai play-offs che tra un mese decideranno le finaliste dell'europeo. Quello che però sembrava impossibile si è via via materializzato. La sconfitta casalinga contro la Svizzera e, quando una vittoria avrebbe dato la matematica vittoria del girone, il pareggio contro la Norvegia incassato al 90esimo, avevano riportato in gioco gli svizzeri che si sarebbero giocati tutto nello scontro diretto previsto nell'ultima giornata.
Nella partita decisiva l'Olanda regge 86 minuti prima che un rigore sancisca la più dolorosa delle eliminazioni. Come ulteriore beffa gli olandesi finiscono quinti nella classifica delle ripescate (ne passavano 4) dando definitivamente addio alla possibilità di difendere il titolo.

domenica 7 settembre 2008

Olanda - Australia 1-2


Rispetto al match contro i russi manca il solo Robben, infortunato dell'ultima ora, che viene sostituito da Babel come centrocampista avanzato di sinistra.
Al primo affondo l'Olanda è già in vantaggio con Huntelaar che chiude alla perfezione un'azione avviata sulla sinistra da Mathijsen e rifinita da Babel. Si penserebbe ad una partita in discesa ma gli olandesi sono incapaci di sviluppare altre trame offensive e trotterellano anzi per il campo regalando agli australiani l'iniziativa. Dal punto di vista difensivo si ha però il merito di tenere i reparti molto vicini impedendo agli avversari di avanzare agevolmente e costringendoli invece a innocui lanci lunghi. Solo al 35esimo arriva la seconda conclusione olandese (debole colpo di testa di Huntelaar) ma nei restanti minuti prima dell'intervallo l'Australia è padrona del campo. Si comincia con Stekelenburg che compie un autentico miracolo su Holman e, dopo altre due occasioni meno nitide, si finisce con un avventato retropassaggio di Heitinga e il susseguente intervento disperato dello stesso Stekelenburg che stende Kennedy per l'inevitabile rigore con espulsione annessa. Timmer non fa il miracolo su Kewell e l'1-1 appare come risultato più giusto.
Sacrificato Huntelaar e con Kuyt al posto di un deludente Van Persie, l'Olanda si presenta nel secondo tempo con un 4-2-3-0 nel tentativo di non dare punti di riferimento alla retroguardia avversaria. L'impegno ora c'è ma le idee continuano a scarseggiare e non si riesce a creare una sola occasione da rete. L'Australia non si limita a controllare e in una sortita offensiva trova anche il vantaggio al minuto 75 quando Mathijsen si perde Kennedy che di testa non ha difficoltà a superare Timmer. Negli ultimi minuti un assalto tanto volenteroso quanto confusionario che frutta una palla gol clamorosa a Kuyt ma che non riesce ad evitare la prima sconfitta casalinga dopo quasi 3 anni.

venerdì 5 settembre 2008

Chi ben comincia...


Manca meno di una settimana alla prima gara che conta dell'era Van Marwijk. Dopo l'antipasto di domani contro l'Australia sarà infatti la trasferta in Macedonia di mercoledì prossimo a dare il via alla corsa olandese verso il mondiale sudafricano.
Non si può dire che le convocazioni abbiano fornito argomenti di discussione essendo praticamente identiche a quelle della gara contro i russi (ai 19 di allora è stato aggiunto Babel). Il modulo non è più una sorpresa. Le dichiarazioni dell'allenatore sono apparse moderate, per nulla spavalde, impossibili da criticare. Per avere qualcosa da dire non mi resta che aspettare il calcio giocato.

giovedì 21 agosto 2008

Russia - Olanda 1-1


Anche Van Marwijk opta per il 4-2-3-1 scegliendo di far giostrare Van Persie, Van der Vaart e Robben dietro all'unica punta Huntelaar. In difesa, davanti a Stekelenburg, vengono schierati Hetinga, Ooijer, Mathijsen, Van Bronckhorst mentre de Jong e Van Bommel sono i due centrocampisti arretrati.
La prima occasione da rete capita ai russi con Pavlyuchenko che in contropiede irride il birillo van Bronckorst prima di servire un ottimo pallone a Semshov che però non trova il bersaglio. Sono però gli olandesi a passare al 25esimo con una splendida conclusione di Van Persie da appena fuori area. Lo stesso Van Persie avrebbe l'occasione di raddoppiare qualche minuto più tardi ma il suo colpo di testa è ben parato da Akinfeev. A dimostrazione del buon lavoro olandese anche Van der Vaart e Robben potrebbero andare a segno prima dell'intervallo ma non sono in grado di finalizzare le occasioni create. Nel secondo tempo la Russia cresce ma dopo una conclusione di Zyrchov sventata da Stekelenburg non riesce più a rendersi pericolosa. Grazie soprattutto all'ottimo filtro di de Jong e Van Bommel gli olandesi sembrano gestire il vantaggio con relativa tranquillità ma ci pensa il solito Van Bronckhorst a commettere un inutile fallo da rigore a 12 minuti dal termine. Zyrianov porta in parità i padroni di casa ed è poi Akinfeev in pieno recupero a salvare il risultato su conclusione dalla corta distanza di de Zeeuw.

martedì 19 agosto 2008

Van Marwijk si affida a... suo genero


Comincia mercoledì l'avventura di Van Marwijk alla guida della nazionale. E' un esordio impegnativo contro la stessa Russia che solo un paio di mesi fa ci aveva sbattuto fuori dall'europeo e che per di più si presenta con giocatori in piena stagione agonistica.
Il nuovo tecnico ha deciso di puntare sul vecchio gruppo confermando 18 giocatori della spedizione europea dovendo rinunciare ad altri 4 per cause di forza maggiore (Van der Sar e Van Nistelrooy hanno dato l'addio alla nazionale, Sneijder e Bouma sono infortunati). In pratica è stato lasciato a casa il solo Melchiot anche se l'esclusione più illustre riguarda Seedorf che, nonostante i numerosi successi a livello di club, in Olanda non ha mai convinto nessuno. La vera notizia è comunque il ritorno di Van Bommel a oltre due anni dall'ultima presenza. Il neo capitano del Bayern ha la massima fiducia del suocero Van Marwijk e non è escluso che, a dimostrazione di questo, possa indossare la fascia anche in Orange.
C'è ovviamente curiosità su quale sarà il modulo adottato, se il 4-2-3-1 dell'ultimo periodo di Van Basten o uno più prudente e attento alla fase difensiva. Da parte mia sarei già soddisfatto di intravedere qualcosa di più che le poche idee ma confuse del suo predecessore.

P.S.: Van Marwijk ha affidato la fascia di capitano all'uomo più inutile di questa nazionale: Van Bronckhorst. Pessimo difensore, mediocre centrocampista, personalità da eterno gregario, le sue 81 presenze in Orange sono già uno scandalo ma al peggio non c'è proprio mai fine.

sabato 16 agosto 2008

Pechino addio


Con Makaay infortunato, de Haan schiera una sorta di albero di natale con Babel, unica punta, supportato da Drenthe e Bakkal. L’Argentina parte forte, crea diverse occasioni già nel primo quarto d’ora ma finisce per passare solo grazie ad uno svarione di Jong-A-Pin, schierato centrale al posto dello squalificato Jaliens, che sbaglia il disimpegno servendo Messi solo davanti al portiere. I sudamericani sembrano in grado di chiudere l’incontro ma poco dopo la mezz’ora arriva invece, del tutto inaspettato, il pareggio con Bakkal che, a pochi metri dalla porta, si ritrova sui piedi una palla vagante che non chiede altro di essere depositata in rete. L’Olanda sembra finalmente prendere le misure e la partita diventa più equilibrata. Il secondo tempo è molto tattico con entrambe le squadre che stazionano a centrocampo per paura di scoprirsi. Inevitabilmente scarseggiano le occasioni da rete anche se nel finale  Drenthe ne ha una ghiottissima che spreca però non riuscendo ad inquadrare la porta da favorevole posizione. La contesa si decide allora al termine del primo tempo supplementare quando un lancio millimetrico di Messi imbecca Di Maria che non ha difficoltà a superare Vermeer. La carta Sibon stavolta non ha fortuna e le semifinali restano un miraggio.

mercoledì 13 agosto 2008

Nel segno di Sibon


Con una fatica enorme e senza mai essere in grado di mostrare un decente gioco di squadra, la nazionale Olimpica riesce comunque a centrare i quarti di finale che erano l'obiettivo minimo della spedizione.
De Haan ha provato in tutti i modi (dal cambio di modulo a quello dei giocatori) a migliorare le prestazioni dei suoi ma con una condizione fisica così approsimativa poteva fare ben poco. L'Olanda è infatti sempre partita in modo brillante per cedere piano piano terreno agli avversari e finire in pieno affanno.
Un ottimo Vermeer ci ha messo una pezza contro la Nigeria (0-0), un miracoloso Sibon ha evitato un'eliminazione ormai certa insaccando una punizione contro gli USA a 10 secondi dal termine del terzo ed ultimo minuto di recupero (2-2 con Babel che aveva portato avanti gli olandesi). La vittoria finale contro il Giappone (battuto sia da USA che da Nigeria) è arrivata solo dal dischetto (ancora Sibon) a un quarto d'ora dal termine di una gara tanto brutta quanto fallosa.
Ora ci tocca un avversario davvero ostico, l'Argentina, ma ciò che più preoccupa è una condizione fisica apparsa peggiore di quella di ognuna delle altre squadre affrontate. Dopo la grande paura però tutto ciò che verrà sarà già da considerarsi un premio.

sabato 19 luglio 2008

Scelti i 18 per Pechino


Sembra una squadra molto sbilanciata in avanti quella con cui de Haan ha deciso di affrontare l'avventura olimpica. Con Makaay e Sibon scelti come fuoriquota, Babel liberato dall'infortunio che gli ha precluso l'Europeo, sarà infatti dura trovare spazio per i vari Drenthe, de Guzman, Bakkal, Beerens. La presenza di Maduro e Sno sembra invece imprescindibile per dare il giusto equilibrio mentre è stato affidato ad Jaliens (terzo fuoriquota) il delicato compito di puntellare la difesa.

Portieri: Velthuizen (Vitesse), Vermeer (Ajax)


Difensori: Jaliens (AZ), Jong-A-Pin (Heerenveen), Luijckx (AZ), Marcellis (PSV), Pieters (PSV), Zuiverloon (WBA);


Centrocampisti: Bakkal (PSV), Emanuelson (Ajax), De Guzman (Feyenoord), Maduro (Valencia), Sno (Celtic);

Attaccanti: Babel (Liverpool), Beerens (Heerenveen), Drenthe (Real Madrid), Makaay (Feyenoord), Sibon (Heerenveen).

domenica 22 giugno 2008

Olanda - Russia 1-3 d.t.s.


Si ritorna all'undici di partenza che aveva affrontato Italia e Francia ma stavolta gli olandesi partono con una fretta eccessiva ed inspiegabile come se avessero l'obbligo di segnare nei primi minuti. Ne deriva un'assoluta confusione e nel primo quarto d'ora sembra un'impresa anche azzeccare tre passaggi di seguito. Decisamente meglio i russi che, pur senza strafare, grazie ad un pressing molto alto, riescono a tenere l'Olanda lontano dalla propria area e nello stesso tempo a rendersi pericolosi, soprattutto sulla destra da dove piovono cross a ripetizione. Dopo la prima parata di Van der Sar su punizione di Zhirkov comincia a vedersi anche l'Olanda con una conclusione di Sneijder ribattuta e con Van Nistelrooy che non riesce a spingere in rete una punizione tagliata di Van der Vaart. Senza una vera e propia manovra tutto però appare estemporaneo e i russi si fanno ancora preferire. Van der Sar deve salvarsi, prima su Arshavin e poi da una conclusione dalla distanza di Kolodin mentre sul fronte opposto le conclusioni di Van der Vaart e Van Nistelrooy non impensieriscono più di tanto Akinfeev.




 


Il secondo tempo comincia con Van Persie al posto di Kuyt ma la sua conclusione dopo pochi secondi è solo un'illusione per chi pensava che l'Olanda avesse cominciato la ripresa con piglio diverso. Sono ancora i russi, decisamente meglio messi in campo, a fare la partita e il vantaggio arriva meritato al minuto 56 quando Pavlyuchenko anticipa Mathijsen, fino ad allora perfetto, su cross dalla sinistra. Ora gli olandesi si buttano in avanti ma in modo disordinato, senza essere capaci di costruire nulla di buono. Le uniche minacce alla porta avversaria arrivano grazie a un paio di conclusioni dalla distanza di Sneijder. Non si contano invece le occasioni in cui i russi potrebbero chiudere il conto. Non ci riescono e un colpo di testa in tuffo Van Nistelrooy su punizione di Sneijder li punisce a 4 minuti dal termine

Nei supplementari chi si aspetta una Russia più stanca si sbaglia di grosso. Continuando a mantenere le posizioni con ordine sembrano anzi in 15 nei confronti degli olandesi, loro sì, sfilacciati e con la lingua di fuori. Fare trascorrere mezz'ora senza subire reti appare subito alquanto arduo e con l'Olanda ormai alle corde la zampata decisiva la trova Torbinski, lasciato incredibilmente solo da Van der Vaart e Van Bronchorst, su centro di Arshavin. Lo stesso Arshavin firma il terzo gol pochi minuti dopo ma l'Olanda era già morta e sepolta.

I miei voti:

Van der Sar: 7. Decisive le sue tre parate nel primo tempo. Nella ripresa è più per demerito dei russi se l'Olanda rimane in gara ma è comunque sempre ben piazzato.
Boulahrouz: 5. Falloso e impreciso è in costante difficoltà su qualsiasi avversario si presenti dalle sue parti.
dal 54' Heitinga: 5. Entra e da un suo buco sulla destra nasce il primo gol russo. Dopo è solita grinta ma non si nota alcun miglioramento dopo il suo ingresso in campo.
Ooijer: 4,5. Arshavin lo punta costantemente e lui perde praticamente ogni duello. Eppure si sapeva che non aveva il passo per contrastare il fantasista russo.
Mathijsen: 5,5. Nel primo tempo è il migliore della difesa, attento e determinato ma nella ripresa Pavlyuchenko lo beffa due volte. La prima sarà decisiva.
Van Bronckhorst: 5. Si fa trovare spesso troppo avanzato per potere dare una mano in difesa. Quando ci prova solo coi falli riesce a fermare gli avversari.
de Jong: 6,5. Positivo il primo tempo nel quale il suo dinamismo è prezioso in un centrocampo sovraffollato di russi. Cala alla distanza quando ormai la squadra è tatticamente alla deriva.
Engelaar: 4. Lento, impreciso, molle nei contrasti, deleterio. Inspiegabile che sia rimasto in campo un'ora.
dal 62' Afellay: 5. Non so cosa Van Basten si aspettasse da lui e temo non lo sappia lo stesso Van Basten. Perfettamente inutile.

Kuyt: 5,5. E' invisibile in avanti ma rientra spesso nel tentativo di dare il suo contributo a centrocampo.
dal 46' Van Persie: 4. E' la prima chicca in ordine di tempo dello pseudo-allenatore. Col centrocampo in enorme difficoltà lo inserisce nel tentativo di spostare il baricentro del gioco più avanti finendo per indebolirlo ulteriormente.
Van der Vaart: 4. Asfissiato dal pressing russo, si innervosisce e non ne azzecca una. Van Basten prova ad arretrarlo e i risultati sono penosi. Il posto giusto in cui spostarlo sarebbe stata la panchina. 
Sneijder: 6,5. Manca di precisione ma ci mette tutta la grinta di cui dispone finendo per essere l'ultimo ad arrendersi.
Van Nistelrooy: 6,5. Sbaglia diversi controlli e appoggi ma lotta, guadagna molti falli e alla fine è lui a tenere vive le speranze olandesi.

Van Basten: 2,5. La media tra i suoi cambi sbagliati (3 su 3) e le partite ad eliminazione diretta che ha perso nella sua gestione (2 su 2). Ancora qualcuno crede sia un allenatore? Da parte mia sono contento di non vedere più la sua faccia arrogante seduta sulla panchina della nazionale.


giovedì 19 giugno 2008

Ci tocca la Russia


Lo scontro tra Svezia e Russia, dal quale doveva uscire l'avversario dell'Olanda nei quarti di finale, ha visto prevalere la giovane squadra di Hiddink grazie ad un gioco brillante e veloce che non ha dato scampo alla statica difesa svedese. I russi hanno confermato di avere ottime individualità (Arshavin su tutti) alle quali occorrerà concedere meno spazio possibile ma non so quanto la loro difesa sia in grado di reggere l'urto dell'attacco olandese visto sin qui. C'è poi da considerare che l'Olanda arriverà alla gara molto più riposata e credo insomma che solo un suicidio collettivo le impedirebbe di raggiungere la semifinale.

mercoledì 18 giugno 2008

Olanda - Romania 2-0


Boulahrouz ed Engelaar sono gli unici confermati tra i titolari mentre per il resto Van Basten dà giustamente spazio a coloro che ne hanno avuto sinora di meno.
L'Olanda parte tranquilla limitandosi a controllare il gioco con un prolungato possesso di palla mentre l'atteggiamento dei rumeni è quasi rinunciatario, per nulla diverso da quello tenuto nelle precedenti gare che avevano impostato per lo 0 a 0.
In un primo tempo giocato a basso ritmo non mancano comunque le occasioni da una parte e dell'altra con Robben che manda a lato solo davanti al portiere e Codrea che mette alto da favorevolissima posizione.
All'avvio della ripresa gli olandesi appaiono più decisi e, dopo avere sfiorato la rete con Van Persie (bravo Lobont), vanno a segno con Huntelaar che conlcude sottomisura su centro di Afellay. La Romania, incapace di reagire e di mettere pressione ai portatori di palla avversari, continua fatalmente ad
essere chiusa nella sua metacampo e si susseguono le possibilità del raddoppio olandese che arriva a una manciata di minuti dal termine con un bel sinistro di Van Persie da appena dentro l'area.
Olanda avanti a punteggio pieno. L'Italia ringrazia.




 


lunedì 16 giugno 2008

A chi piacciono i biscotti?


L'Olanda è già qualificata. Una sconfitta contro i rumeni nell'ultima gara del girone di qualificazione manderebbe a casa Italia e Francia. Che fare?
Secondo l'assurda formula, introdotta agli ultimi mondiali, che prevede una divisione del tabellone in due parti nettamente distinte e non interagenti, la vincente del confronto tra Italia e Francia potrebbe incrociare il cammino degli olandesi già in semifinale. Eliminarle entrambe vorrebbe dire evitare l'altissimo rischio di concedere loro una rivincita ma anche perdere contro la Romania. E chi ha voglia di perdere? Non certo coloro che partiranno titolari per la prima volta visto l'ovvio turnover per salvaguardare almeno i diffidati.
No, non penso che si perderà ma c'è sempre la possibilità di un doppio pareggio...

sabato 14 giugno 2008

Olanda - Francia 4-1


Van Basten rispetta il vecchio adagio secondo cui squadra che vince non si cambia e schiera gli stessi undici della gara inaugurale.
L'impressione che mi dà la Francia nei primi minuti è quella di un complesso armonioso che sarà difficile da scardinare se non da palla inattiva. Non ho però molto tempo per capire se ci avevo visto giusto perché non è ancora scoccato il decimo minuto che Kuyt incorna imparabilmente da pochi passi su angolo di Van der Vaart. I
l vantaggio dà sicurezza agli olandesi che sviluppano buone trame con una fitta rete di passaggi ma senza riuscire più a concludere. La Francia cresce inesorabilemente e intorno alla mezz'ora crea diverse occasioni da rete chiamando Van der Sar all'intervento tre volte in rapida successione. Si riesce ad arrivare indenni all'intervallo e alla ripresa c'è Robben al posto di un deludente Engelaar senza che però né Sneijder né Van der Vaart vengano arretrati come sarebbe stato logico attendersi (è un 4-1-4-1?).




 


Facilitati anche dal poco filtro che l'Olanda riesce a fare a centrocampo, i francesi partono arrembanti. Le occasioni fioccano e nella più clamorosa è una mano galeotta di Ooijer (volontaria?) a salvare su conclusione a botta sicura di Henry. Passano pochi minuti e lo stesso Henry sbaglia un'occasione colossale solo davanti a Van der Sar. Come contro l'Italia gli olandesi, pur soffrendo, si dimostrano però mortiferi in contropiede e allo scoccare dell'ora di gioco Robben si fa metacampo a tutta velocità prima di servire un assist al nuovo entrato Van Persie (fuori Kuyt) che non sbaglia il 2-0. La Francia non molla, schiaccia l'Olanda nella sua tre quarti ma dopo aver trovato il gol (Henry anticipa Mathijsen su cross dalla destra) che la rimette in partita è ancora un numero di Robben a stenderla definitivamente: riceve da Sneijder appena dentro l'area e da posizione molto defilata fa partire un diagonale che si insacca sotto alla traversa. Nel recupero ennesimo contropiede e splendida rete di Sneijder che fa centro dai 20 metri mettendo il sigillo alla seconda goleada settimanale e al primo posto del girone.

I miei voti:

Van der Sar: 6,5. Nessuna parata veramente difficile ma viene chiamato in causa spesso e ogni volta si dimostra attento ed efficace.
Boulahrouz: 6. Non fa danni e visto i brutti clienti che girano dalle sue parti è già qualcosa. Ammirevole che tenti anche di proporsi in avanti, non sempre con cattivi risultati.
Ooijer: 6. Fa molta fatica nell'uno contro uno ma ha senso della posizione e alcune sue chiusure sono determinanti.
Mathijsen: 5,5. Si conferma affetto da ansietà da area di rigore non apparendo mai deciso come dovrebbe esserlo un centrale.
Van Bronckhorst: 6. La sua è al solito una media tra quando ha la palla tra i piedi (7) e quando deve difendere (5). Govou lo mette più volte in difficoltà e non è un caso che la rete francese arrivi dalla sua parte.
Engelaar: 5. Decisamente sottotono, sbaglia anche i passaggi più elementari fallendo la conferma ad alti livelli.
dal 46' Robben: 8. Il suo ingresso è determinante per le ripartenze. Sono la sua velocità e la sua tecnica a costringere i francesi alla resa.
de Jong: 7. Dinamico e grintoso, fa un grande lavoro di interdizione ergendo una diga davanti alla difesa.
Sneijder: 7. Buon primo tempo nel quale è bravo a cucire la manovra tra centrocampo e attacco. Dopo un calo ad avvio di ripresa si riprende nel finale con assist e gol da incorniciare.
Van der Vaart: 6. Non si fa vedere molto pur non demeritando quando è chiamato in causa. Nel secondo tempo è il più penalizzato dall'inferiorità numerica a centrocampo ma dà il suo contributo sacrificandosi.
Kuyt: 6,5. Ha il merito di sbloccare il risultato. Potrebbe anche raddoppiare in seguito a uno svarione difensivo, poi il suo diventa soprattutto un lavoro di copertura sulla fascia di competenza.
Van Nistelrooy: 6,5. Gioca spesso spalle alla porta ma lo fa egregiamente permettendo alla squadra di salire.


giovedì 12 giugno 2008

In cerca di conferme


Se la partita contro l'Italia può avere trasmesso agli olandesi una maggiore fiducia nei propri mezzi c'è pure il rischio che abbia loro montato la testa facendoli credere più forti di quanto in realtà siano.
Parliamoci chiaro: l'Olanda ha giocato una buona partita ma l'Italia è stata la più brutta possibile con in difesa la coppia centrale più scarsa di sempre e un centrocampo lento, molle, senza grinta. Il fatto che, nonostante questo, avrebbe potuto segnare in più di un'occasione mi lascia diversi dubbi ai quali la partita contro i francesi potrà dare una risposta.
La Francia, dopo il pareggio nella gara di esordio, dovrà cercare di vincere e sarà l'occasione per valutare la reale consistenza della difesa olandese. Un ruolo determinante avrà il lavoro di copertura dei centrocampisti ma soprattutto il tipo di approccio alla gara perchè se è vero che all'Olanda basterebbe un pari è anche vero che non è nel DNA orange un atteggiamento attendista. Di certo se anche questa prova verrà superata occorrerà rendere merito all'allenatore per le scelte effettuate.

martedì 10 giugno 2008

Olanda - Italia 3-0


Van Basten fa la scelta più coraggiosa preferendo Kuyt ad Afellay ma le novità più sorpendenti riguardano l'impiego di de Jong al posto di de Zeeuw e soprattutto di Boulahrouz (senza l'infortunio occorso a Babel non sarebbe stato nemmeno convocato) come laterale destro con Ooijer dirottato al centro ed Heitinga in panchina.
La paura di scoprirsi di entrambe le squadre la fa da padrona nella parte iniziale dell'incontro anche se gli olandesi danno l'impressione di sentirsi più a proprio agio rispetto agli avversari molto imprecisi. Proprio da una palla persa dagli italiani nella loro tre quarti nasce la prima occasione da rete con Kuyt che imbecca sul filo del fuorigioco Van Nistelrooy che salta anche il portiere senza trovare il tempo di battere a rete. Il vantaggio arriva comunque 10 minuti più tardi con lo stesso Van Nistelrooy che realizza deviando una conclusione di Sneijder da posizione apparsa nettamente irregolare ma destinata ad aprire discussioni dal  punto di vista regolamentare a causa di Panucci in terra e fuori dal campo. Passano 5 minuti ed è raddoppio grazie ad un'azione di contropiede che vede Van Bronckhorst prima liberare dalla sua area e poi proporsi in avanti e imbeccare Kuyt bravo a sua volta a servire Sneijder che batte Buffon con una bella conclusione acrobatica. Ancora Van Nistelrooy manca il 3-0 prima dell'intervallo sciupando, solo davanti al portiere, la più ghiotta delle occasioni servitagli da una magia di Van der Vaart.




 


Il secondo tempo comincia come il primo, a basso ritmo, con l'Italia stranamente molle che non riesce a mettere pressione alla difesa olandese. L'Olanda, forte del vantaggio e di una condizione fisica apparsa migliore, si limita a controllare il gioco mantenendo il più possibile il possesso di palla. A metà ripresa si rivede Van Persie che viene subito fermato per un fuorigioco molto dubbio mentre è lanciato a rete. E' però questo il momento peggiore dell'Olanda con pericoli serissimi portati in rapida successione da Grosso, Del Piero due volte e Toni. Le conclusioni sono per fortuna imprecise e nell'unica insidiosa Van der Sar è perfetto nel respingere la punizione di Pirlo. Nel prosieguo dell'azione gli olandesi chiudono il conto con la seconda rete in contropiede della serata: ancora decisivo Kuyt come uomo assist e Van Bronckhorst che realizza di testa dopo avere partecipato alla manovra in velocità. Nel finale Afellay e Van Persie sfiorano addirittura il quarto gol ma, vista soprattutto l'inusuale sequenza di episodi favorevoli, sarebbe stato davvero chiedere troppo.

I miei voti:

Van der Sar: 6,5. Trasmette meno sicurezza che in altre occasioni. E' sorpreso da una punizione di Pirlo che finisce per fortuna fuori di poco ma nel momento decisivo si rifà con gli interessi.
Boulahrouz: 6,5. Schierato a sorpresa dal primo minuto è per la difesa un'iniezione di grinta e personalità delle quali si aveva estremo bisogno.
Ooijer e Mathijsen: 6. L'affidabilità è davvero un'altra cosa e quando vengono puntati sono sempre brividi. Hanno comunque il merito di cavarsela seppure il demerito degli attaccanti avversari sia evidente.
Van Bronckhorst: 7. In fase difensiva lascia a desiderare ma la sua visione di gioco unita ad un'eccellente condizione fisica finiscono per essere le armi in più degli olandesi in occasione della seconda e della terza rete.
Engelaar: 7,5. Dà sostanza al centrocampo con un ottimo lavoro di interdizione e con la palla tra i piedi non perde mai la calma risultando fondamentale nelle ripartenze.
de Jong: 6,5. Si fa notare meno del compagno di reparto ma è anche merito del suo pressing costante se agli attaccanti italiani arrivano palloni col contagocce.
Sneijder e Van der Vaart: 7. Un voto comune per una prestazione similare; decisivi nel primo tempo quando il loro movimento e la loro tecnica manda in confusione la retroguardia azzurra, calano nella ripresa nella quale comunque si sacrificano in copertura.
Kuyt: 7. Ha fiato da vendere e riesce a coprire tutta la fascia destra e, se è vero che soffre sia Zambrotta che Grosso, i suoi raddoppi risultano preziosissimi. In avanti poi riesce a mantenere lucidità fornendo due assist millimetrici.
Van Nistelrooy: 6,5. Può segnare o sbagliare (ha fatto entrambe le cose) ma i movimenti sono quelli giusti e rappresenta per gli avversari un pericolo costante.


lunedì 9 giugno 2008

Via alle danze!


A meno di 24 ore dall'esordio dell'Olanda nell'Europeo è tempo di pensare a quale sarà la formazione che affronterà l'Italia. Visti anche i numeri di maglia assegnati, oltre le non perfette condizioni fisiche di Melchiot, è facile ipotizzare una linea difensiva composta da Ooijer, Heitinga, Mathijsen e Van Bronckhorst con quest'ultimo che pare ormai destinato a rivestire il vecchio ruolo di esterno sinistro (pare che farlo giocare sia proprio obbligatorio). De Zeeuw ed Engelaar saranno i centrocampisti arretrati mentre qualche dubbio rimane sui tre componenti della linea più avanzata. Dopo il forfait di Babel, sostituito in lista da Boulahrouz, si è infortunato anche Robben (che strano...) e, con Van Persie non ancora pronto, saranno Kuyt ed Afellay a giocarsi l'ultimo posto disponibile accanto a Van der Vaart e Sneijder, dietro a Van Nistelrooy.
Non ritengo questa Olanda in grado di superare Italia e Francia ma con due pareggi e una vittoria contro la Romania il passaggio del turno sarebbe quasi assicurato. Occorre crederci!

giovedì 5 giugno 2008

Olanda - Galles 2-0


(Postato con 4 gg di ritardo per colpa dei nullafacenti della Telecom).

Van Basten manda in campo la stessa formazione di tre giorni fa che è evidentemente quella che al momento ritiene titolare.
Contro un giovanissimo Galles che schiera ben otto giocatori della First Division inglese non ci si possono aspettare particolari risposte e l'Olanda, pur non creando chiarissime occasioni da rete, riesce a rendersi pericolosa spesso e volentieri grazie soprattutto a precisi passaggi filtranti dei centrocampisti apparsi ancora una volta ispirati.
Per il gol occorre comunque aspettare 35 minuti ed il merito è tutto di Robben che, dopo essersi impossessato di una palla vagante nel cerchio di centrocampo, si invola verso la porta avversaria non lasciando scampo a difensori e portiere.
Al ritorno dagli spogliatoi sono almeno un paio le novità degne di attenzione. La prima è lo spostamento di Ooijer al centro accanto a Mathijsen in seguito all'ingresso di Melchiot nel suo ruolo abituale di esterno destro. La seconda è l'impiego di Sneijder come centrocampista arretrato in coppia con de Jong.
In verità nessuna di queste due mosse ha modo di essere giudicata perché il Galles rimane perennemmente schiacciato nella sua tre quarti facendo sì che pure i difesori olandesi si trovino a giostrare ai limiti dell'area avvesaria. Non è tuttavia azzardato pensare che non siano state estemporanee.
Seppure al piccolo trotto l'Olanda non smette di attaccare e, dopo il mancato raddoppio di Robben che calcia male dopo avere superato anche il portiere, è Sneijder a trovare la rete direttamente su calcio di punizione dai 25 metri. Nel prosieguo diverse conclusioni fuori di poco, un'occasionissima per Vennegoor che però tira addosso al portiere e, giusto per non perdere l'abitudine, un paio di dormite della difesa dovute, spero, a scarsa concentrazione.

giovedì 29 maggio 2008

Olanda - Danimarca 1-1


Sono cinque le novità rispetto alla partita con l'Ucraina: Van der Sar si riprende il posto tra i pali, Mathijsen è schierato accanto ad Heitinga mentre in avanti Sneijder, Robben e Van Nistelrooy sostituiscono rispettivamente Kuyt, Afellay e Huntelaar.
A differenza degli ucrani i danesi non si presentano come vittime sacrificali, pressano alto rimanendo molto corti nel tentativo di impedire agli olandesi di ragionare. In possesso di palla però l'Olanda non è male e grazie alla buona vena dei centrocampisti riesce a sviluppare buone trame offensive. Non mancano le occasioni da reti anche se Robben e, più volte, Van der Vaart difettano di precisione nelle conclusioni. La Danimarca non sta a guardare e Bendtner è un pericolo costante riuscendo sempre ad avere la meglio nell'uno contro uno nei confronti di un poco convincente Heitinga. Dopo un gol letteralmente mangiato da Mathijsen che incorna a lato a porta vuota dopo un'uscita sbagliata del portiere, è comunque l'Olanda a passare grazie ad una bellissima azione avviata da Van der Vaart e conclusa, dopo assist di Robben, da Van Nistelrooy. Van der Vaart, ben imbeccato da de Zeeuw, manca il facile raddoppio prima dell'intervallo ma quello che va in archivio è comunque un buon primo tempo se si tralasciano le solite sbavature difensive (ma i difensori sono quelli e si sa che fenomeni non sono) con i terzini bravi in fase propositiva ma titubanti quando si tratta di difendere e i centrali che non garantiscono quella necessaria sicurezza.
Nella ripresa Van Basten prova de Jong al posto di Ooijer ma la prima nota di cronaca del secondo tempo è il pareggio danese: il solito Bendtner, in piena area, non contrastato a dovere da Mathijsen, riesce a mettere al centro dove Poulsen realizza la più facile delle reti. Siamo quasi all'ora di gioco e poco dopo comincia per l'Olanda il valzer delle sostituzioni senza che però venga meno la voglia di cercare la vittoria. Vanno vicino alla rete Sneijder, la cui conclusione al volo da pochi passi va alta di un soffio, e l'accoppiata di nuovi entrati Vennegoor-Kuyt che nella stessa azione sbaglia due reti clamorose. Anche Van der Sar non rimane inoperoso e la gara si mantiene viva sino al termine senza però che il risultato cambi.

mercoledì 28 maggio 2008

Pronostici sbagliati


Non si può certo dire che sia stato un buon profeta. Dei tre giocatori che avevo ipotizzato essere destinati al taglio ho azzeccato il solo Boschker, il più prevedibile. Con lui sono stati lasciati a casa Landzaat (pensavo che Van Basten lo avrebbe portato al posto di Engelaar in quanto appartenente al gruppo da molto più tempo) e Boulahrouz. A quest'ultimo è stato preferito Melchiot, la gravità del cui infortunio non è stata ritenuta tale da compromettergli l'Europeo.
In definitiva l'Olanda avrà un solo terzino destro di ruolo e per di più tuttora infortunato. C'è già da sperare che Di Natale o Ribery non ci affrontino in giornata di particolare vena. Niente paura però. Potremo rispondere a qualunque avversario con i nostri quattro centravanti! Già mi vedo infatti quando, sotto nel punteggio, affronteremo l'ultimo quarto d'ora con l'olandesissimo 2-1-7 nel tentativo, peraltro vano, di riequilibrare il risultato.
Ma per fortuna non sono un buon profeta.

domenica 25 maggio 2008

Olanda - Ucraina 3-0


Mancano Melchiot e Van Persie che hanno svolto per tutta la settimana lavoro differenziato oltre a Van der Sar, Sneijder, Van Nistelrooy, Robben e Vennegoor giunti solo oggi nel ritiro.
Van Basten schiera centrali difensivi Heitinga e Bouma riproponendo Ooijer a destra e Van Bronckhorst come terzino sinistro per dare spazio al centro ad Engelaar e farci credere che la sua prestazione sarà determinante in vista delle convocazioni. In avanti, alle spalle di Huntelaar, giocano Afellay a sinistra, Van der Vaart al centro e un redivivo Kuyt a destra.
Seppure giocando al piccolo trotto l'Olanda si dimostra subito autorevole (o forse è l'Ucraina troppo remissiva?) mantenendo sempre il controllo del gioco e non rischiando nulla dal punto di vista difensivo. In attacco, dopo una bella conclusione di Afellay nei primi minuti, non si vede molto fino al 23esimo quando Kuyt incorna in modo perentorio un cross dalla sinistra di Van Bronchkorst. Gli ucraini non reagiscono e il raddoppio è solo questione di tempo. E' Huntelaar, ben imbeccato da Van der Vaart, a realizzarlo a 7 minuti dall'intervallo. Nella ripresa il copione rimane identico con gli ospiti davvero rinunciatari che nemmeno provano a rendersi pericolosi. Scoccata l'ora di gioco entrano de Cler, Babel e, dopo 8 mesi dall'ultima presenza, Boulahrouz che va a piazzarsi come centrale al posto di Heitinga. La prima palla toccata da Babel vale la terza rete (ancora una volta pregevole l'assist di Van der Vaart) mentre nel finale dai ritmi bassissimi l'unico fatto di cronaca da segnalare è la prima conclusione ucraina, neutralizzata da Stekelenburg senza problemi.

giovedì 22 maggio 2008

mercoledì 21 maggio 2008

Ci siamo quasi


A una settimana dalla consegna della lista dei convocati per l'Europeo sono ancora tre i giocatori da "tagliare" ed è su quali saranno questi tre nomi che è concentrata l'attenzione generale in questi giorni.
Dopo le convocazioni di marzo per la gara in Austria avevo paventato l'esclusione di Robben e Kuyt ma la rinuncia di Seedorf (ennesimo dimostrazione della capacità di Van Basten di gestire i rapporti umani) potrebbe salvarne almeno uno.
Come consuetudine, peraltro quasi mai rispettata nei fatti, ogni tecnico dichiara alla vigilia di volere due giocatori per ogni ruolo e anche Van Basten non ha fatto eccezione. Ovviamente non sarà così e per rendersene immediatamente conto è sufficiente notare che Van Nistelrooy, Huntelaar e Vennegoor saranno certamente convocati pur giocando tutti e tre nello stesso ruolo. La suddetta consuetudine rappresenta però una buona base per presentare lo scenario prendendo come punto fermo il fatto che il modulo sarà il 4-2-3-1.

Portieri: Van der Sar, Stekelenburg, Timmer, Boschker. Uno sarà certamente tagliato. Occorrerà scegliere tra Timmer e Boschker con le azioni del primo in netto ribasso dopo l'ultima prestazione.
Difensori: Bouma, de Cler, Boulahrouz, Mathijesen, Heitinga, Melchiot, Ooijer. Sono 7, invece di 8, e con in più l'incognita Boulahrouz che non gioca una partita ufficiale da secoli. Tenendo presente le non perfette condizioni fisiche di Ooijer e Melchiot forse era il caso di cautelarsi con un altro laterale destro (Kromkamp? Jaliens?) ma la speranza è che per il debutto saranno tutti disponibili.
Centrocampisti arretrati: de Zeeuw, Van Bronckhorst, Landzaat, de Jong, Engelaar. Sono 5, uno in più di quanti in teoria ne servirebbero. Se è vero poi che de Jong e Van Bronckhorst possono giocare anche come laterali difensivi, è anche vero che Sneijder e Afellay possono all'occorrenza essere impiegati in questo ruolo. Uno dei 5 verrà dunque tagliato.
Centrocampisti avanzati: Sneijder, Afellay, Van Persie, Van der Vaart, Babel, Robben. Sono 6 e ne servono 6. Nessun taglio.
Centravanti: Van Nistelrooy, Huntelaar, Vennegoor of Hesselink, Kuyt. 4 sono decisamente troppi. Kuyt è quasi spacciato.

Sabato comincerà il ciclo di amichevoli (avversari Ucraina, Danimarca e Galles) nelle quali Van Basten ha dichiarato di volere già schierare la formazione che partirà titolare all'Europeo senza concedersi esperimenti. Considerando le tre gare in una settimana anche questa affermazione sarà quasi certamente smentita dai fatti ma sembra evidente che solo eventuali infortuni potrebbero ormai cambiare le carte in tavola.
Il mio pronostico: saranno lasciati a casa Boschker, Engelaar e Kuyt.

domenica 18 maggio 2008

Ride Enschede. Per l'Ajax è solo UEFA


Heerenveen - Ajax       1-2  1-3
Twente - NAC            3-0  5-1

Twente - Ajax           2-1  0-0 

              Twente ai preliminari Champions
              Ajax in coppa UEFA

Heerenveen
- NAC        2-0  2-2

              Heerenveen
in coppa UEFA
              NAC allo spareggio UEFA

Utrecht - Groningen     2-2  1-3
Roda - NEC              0-1  0-2

NEC - Groningen         1-0  3-1 

              NEC allo spareggio UEFA

NEC - NAC               6-0  1-0 

              NEC in coppa UEFA
              NAC in Intertoto


Non sono dunque mancate le sorprese negli ultimi verdetti emessi dall'Eredivisie. In quello più importante l'Ajax conferma la sua fragilità negli incontri decisivi non riuscendo a ribaltare la sconfitta subita a Enschede e la doppietta di Nkufo nell'ultima mezz'ora della gara di andata vale per il Twente una storica opportunità di entrare nell'Europa che conta. Stupisce in positivo il NEC che infila sei vittorie consecutive meritandosi il visto per la prossima coppa UEFA, in negativo il NAC che, dopo il brillante terzo posto ottenuto nella "stagione regolare", appare svogliato e remissivo. Ripartirà a luglio dall'Intertoto.

giovedì 15 maggio 2008

Bravo Dick. Te la sei meritata


...e pensare che era solo lo scorso ottobre quando nel primo turno della fase a gironi l'AZ dominava a San Pietroburgo, si portava in vantaggio con Ari e solo una sciocchezza dello stesso Ari che si faceva espellere quando ancora non era finito il primo tempo consentiva allo Zenit di chiudere l'incontro in pareggio...

mercoledì 14 maggio 2008

E' nata una stella?


Seppure il risultato finale (eliminati dalla Spagna in semifinale dopo i tempi supplementari) non sia stato affatto male, quello che mi resterà nella memoria di questi Europei under-17 sarà il mio primo impatto con Geoffrey Castillion.
Sapevo delle sue valanghe di reti realizzate nelle giovanili dell'Ajax e pure nell'under con la quale era andato a segno 8 volte in 12 partite ma vederlo in azione mi ha davvero impressionato. Gran fisico, ottima tecnica, rapidità nello stretto, buon tiro, Castillion mi ricorda molto il primo Kluivert e se si dimostrerà più assennato del suo illustre predecessore non vedo come non potrà imporsi nel panorama internazionale da qui a qualche anno. Peccato abbia già dichiarato che il suo sogno sia giocare nell'Arsenal.
Per il resto della squadra buone impressioni anche da Rodney Sneijder, fratello e fotocopia di Wesley sia nel fisico che nel ruolo mentre l'atteso Jeffrey Bruma, difensore già acquistato dal Chelsea, non ha potuto prendere parte alla manifestazione causa infortunio.

domenica 20 aprile 2008

Tanto rumore per nulla


G V N P Pti GF GS
PSV 34 21 9 4 72 65 24
Ajax 34 20 9 5 69 94 45
NAC Breda 34 19 6 9 63 48 40
FC Twente 34 17 11 6 62 52 32
sc Heerenveen 34 18 6 10 60 88 48
Feyenoord 34 18 6 10 60 64 41
FC Groningen 34 15 6 13 51 53 54
NEC 34 14 7 13 49 49 50
Roda JC 34 12 11 11 47 55 55
FC Utrecht 34 13 7 14 46 59 55
AZ 34 11 10 13 43 48 53
Vitesse 34 12 7 15 43 46 55
Sparta Rotterdam 34 9 7 18 34 52 76
Heracles Almelo 34 8 8 18 32 34 64
Willem II 34 8 7 19 31 40 49
De Graafschap 34 7 9 18 30 33 64
VVV Venlo 34 7 8 19 29 44 76
Excelsior 34 7 6 21 27 32 75


Quello che a livello di pronostici doveva essere un campionato equilibrato ha mantenuto le aspettative per poco più di mezza stagione. Se infatti al termine del girone di andata la situazione era ancora fluida, sono bastate al PSV poche partite in più per ottenere un rassicurante +9 nei confronti delle inseguitrici e garantirsi un finale tranquillo che l'ha portato al quarto titolo consecutivo.
Chiave di volta del torneo le vittorie che il PSV ha saputo cogliere sui campi dell'Ajax e del Feyenoord grazie alle quali è stato in grado di infliggere colpi durissimi alle rivali di sempre fino ad allora pienamente in corsa.
A insidiare la leadership delle tre grandi si sono alternate nel corso della stagione il Roda, protagonista di un buon girone di andata ma di un mediocre ritorno, il Twente a cui è stato fatale un vistoso calo all'inizio della seconda parte del torneo, Groningen ed Heerenveen, squadre dal rendimento costante ma mai tale da renderle veramente competitive per il titolo, e addirittura l'incredibile NAC Breda che con sette vittorie consecutive all'inizio del girone di ritorno raggiungeva il terzo posto che poi ha saputo mantenere sino al termine. E' stata questa alla fine la vera sorpresa nella parte alta della classifica che, nonostante le premesse, non ha visto ribaltoni. Come lo scorso anno, Heerenveen e Twente saranno a giocarsi i play-offs per la Champions e il Feyenoord, nonostante un girone di andata scoppiettante, a guardarli.
Scendendo la classifica, la novità negli spareggi UEFA è rappresentata dal NEC mentre l'AZ si è garantita il premio "delusione dell'anno" terminando addirittura all'undicesimo posto evidenziando, più che una crisi nel gioco, un'imbarazzante fragilità psicologica dei suoi giovani di fronte alle prime difficoltà.
In coda infine la lotta è stata appassionante fino al termine con il VVV che ha superato l'Excelsior sul filo di lana garantendosi i play-out assieme al De Graafschap.
Huntelaar si impone nettamente nella classifica marcatori con 33 centri, distanziando N'Kufo, fermo a 22.

venerdì 11 aprile 2008

PSV fuori ai quarti, come al solito


Fiorentina - PSV       1-1   2-0


Si  ferma ancora ai quarti di finale, come nelle ultime 4 edizioni alle quali aveva partecipato, il cammino in UEFA del PSV.
Dopo un buon pareggio esterno (a Mutu aveva risposto Koevermans), gli olandesi venivano messi in ginocchio nella gara di ritorno da una perfetta punizione dai trenta metri del solito Mutu quando mancava una manciata di minuti alla fine del primo tempo. Nella ripresa infatti il PSV, privo di Farfan e Afellay, si mostrava incapace di cambiare marcia esponendosi nello stesso tempo ai contropiede degli ospiti che raddoppiavano con lo stesso rumeno sfiorando anche la terza rete. A sancire la brutta serata generale Simons nel finale si faceva pure parare un rigore.

giovedì 27 marzo 2008

Austria - Olanda 3-4


Van Basten preferisce Ooijer a Melchiot come laterale destro ma per il resto è la formazione annunciata con Van Persie che parte titolare per prendere confidenza col nuovo modulo.
Dopo una breve fase di studio già sufficiente però ad evidenziare le difficoltà dell'Olanda nella costruzione di gioco contro una formazione schierata cortissima, è l'Austria a passare al primo affondo con Ivanschitz che prima salta Heitinga con irrisoria facilità e poi supera Timmer con un diagonale tutt'altro che irresistibile. L'Olanda non riesce a trovare profondità, messa in enorme difficoltà dalla difesa in linea dei padroni di casa che gioca molto alta, e nella parte centrale della prima frazione incassa due reti in fotocopia generosamente regalate a Proedl dall'accoppiata Mathijsen-Timmer: in azioni d'angolo il primo contrasta solo timidamente il difensore austriaco mentre il secondo è protagonista di due uscite inguardabili. La difesa austrica restituisce uno dei regali prima della fine del tempo quando è Huntelaar a incornare indisturbato su angolo di Sneijder.
Nella ripresa Bouma e Seedorf rilevano un disastroso Mathijsen e un impalpabile de Zeeuw. Sneijder viene arretrato nella posizione che era stata di de Zeeuw mentre Van Persie e Seedorf vengono allargati sulle fasce nel tentativo di rendere più ariosa la manovra. Nonostante il continuo possesso di palla ogni azione si infrange però contro il muro austriaco innalzato davanti all'area di rigore e le occasioni da rete non arrivano. Ci vuole un clamoroso errore di un difensore austriaco che buca la palla in piena area a permettere ad Heitinga di realizzare la rete che riapre la partita a venti minuti dal termine. L'Austria arretra ora pericolosamente mettendo in mostra la fragilità della sua difesa. Van Basten ne approfitta inserendo Vennegoor al posto di de Cler per un attacco all'arma bianca ed è proprio il centravanti del Celtic a risultare decisivo nel finale di gara. Prima deposita in rete una palla vagante che Huntelaar era stato bravo a tenere viva anticipando di testa il portiere avversario e poi serve allo stesso Huntelaar l'assist per l'insperato, almeno dopo il 3-0, vantaggio.
Sia chiaro che l'impresa non è avere recuperato tre reti a quest'Austria niente più che volenterosa ma avergliele concesse. Considerato però che sono arrivate per errori dei singoli almeno questa volta esento Van Basten dal presentarsi sul banco degli imputati.

lunedì 24 marzo 2008

A caccia di conferme


Quella di mercoledì in Austria sarà l'ultima amichevole prima del ritiro di maggio in preparazione all'Europeo e in quest'ottica appare chiara l'importanza delle convocazioni. Escludendo i portieri, Van Basten ha chiamato 19 giocatori ed è improbabile che qualcuno di questi rimanga fuori dalla lista europea. Resterebbe dunque solo un altro posto con Kuyt e Robben a questo punto con pochissime chances soprattutto se Van Nistelrooy dovesse riprendersi in tempo dall'operazione alla caviglia.
Van Basten ha detto in conferenza stampa che intende puntare sul nuovo modulo 4-2-3-1 (meglio tardi che mai!) ed è possibile la conferma per 10/11 (Van der Sar non è disponibile così come Stekelenburg e in porta giocherà Timmer) della formazione che è partita titolare in Croazia. L'unica novità potrebbe riguardare l'esclusione di Babel a favore di Van Persie ma tutto dipenderà dalle condizioni fisiche di quest'ultimo, tornato da poco tra le file dell'Arsenal dopo il lungo infortunio. Più scarse le possibilità di entrare negli undici da parte di Afellay (Van Bronckhorst appare intoccabile) e Seedorf al quale Sneijder e Van der Vaart sono giustamente preferiti.

giovedì 13 marzo 2008

Per il PSV i quarti sono di rigore


Tottenham - PSV     0-1   1-0 (5-6 d.rig.)


Passano gli anni, cambiano gli allenatori ma il PSV resta sempre lo stesso e anche sotto la guida di Vergoossen passa un altro turno europeo giocando il calcio che gli è congeniale. Squadra priva di grande talento ma corta, ben organizzata in attesa degli errori degli avversari per sfruttare la minima occasione. E' così che si impone alla White Hart Lane dove il predominio del Tottenham è tanto evidente quanto sterile (solo una grande parata di Gomes su Keane) e Farfan sfrutta al meglio un errore difensivo. Al ritorno la sofferenza è ancora maggiore con Marcellis e Gomes che evitano un prematuro svantaggio che avrebbe complicato la partita arrendendosi solo a un gran gol di Berbatov a dieci minuti dallo scadere.
Ai rigori Lazovic sbaglia e Jenas potrebbe chiudere il conto. Gomes dice no ed è l'errore di Chimbonda al 14esimo penalty a consegnare agli olandesi i quarti di finale.

venerdì 22 febbraio 2008

PSV OK nei 16esimi UEFA


PSV - Helsingborgs     2-0   2-1


Si sa quanto sia un vantaggio incontrare squadre nordiche in questo periodo dell'anno e il PSV ne ha approfittato nel migliore dei modi centrando senza problemi gli ottavi di finale.
Non nego che, visto il rigore concesso dopo pochi minuti della gara di andata per un vergognoso tuffo di Lazovic (trasformazione di Simons), speravo che il PSV fosse convincente in trasferta in modo da legittimare la qualificazione. Sono stato accontentato se non nel gioco (nel primo tempo gli olandesi hanno sofferto moltissimo), almeno nel risultato grazie alle reti di Bakkal e Lazovic che nella ripresa chiudevano cinicamente ogni discorso prima che gli svedesi trovassero nel finale la rete della consolazione.
Ora ci sarà il Tottenham per uno scontro inedito e sulla carta equilibrato che garantisce lo spettacolo tipico delle sfide anglo-olandesi.

mercoledì 6 febbraio 2008

Croazia - Olanda 0-3


Undici iniziale con Heitinga e de Cler che vengono preferiti a Ooijer e Bouma ma la novità più sostanziosa è il modulo che appare chiaramente un 4-2-3-1 con Sneijder, Van der Vaart e Babel che di volta in volta affiancano Huntelaar senza dare punti di riferimento agli avversari. La gara si mette subito bene grazie ad Heitinga che al 10' deposita in rete una punizione scodellata in area da Sneijder e gli olandesi non faticano a controllare i tentativi di risposta, per la verità molto blandi, dei padroni di casa. Solo in un'occasione la difesa è infilata in velocità ma Eduardo spreca da pochi passi una ghiotta palla gol. Si continua a ritmi bassi con palla quasi sempre a centrocampo fino al 37' quando de Cler, ben imbeccato da Van Bronckhorst serve su un piatto d'argento il raddoppio a Huntelaar, lasciato inspiegabilmente solo a un metro dalla porta. Anche i croati si creano la loro seconda occasione ma è bravo Van der Sar a sventare un diagonale maligno e la chiusura del tempo ci consegna un'Olanda stranamente cinica ma meritevole del vantaggio.
L'impeto che i padroni di casa mettono a inizio ripresa viene ben presto placato dalla sicurezza che gli olandesi mostrano nel possesso di palla e nel controllo del gioco. Il ritmo inevitabilmente si abbassa e mentre Sneijder si conferma il più attivo dei suoi provando ancora a pungere, i croati riescono a tirare in porta una sola volta e su punizione (bravissimo Van der Sar). Nel finale i nuovi entrati Afellay e Vennegoor confezionano la terza rete dando ancora più linfa alla questione: è l'Olanda ad essere forte o la Croazia ad essere poca cosa?

lunedì 4 febbraio 2008

L'inutile amichevole invernale


L'amichevole che ogni nazionale europea disputerà mercoledì prossimo rappresenta la partita più inutile dell'intera stagione calcistica. Troppo distante nel tempo dalle gare che contano davvero per dare utili indicazioni, troppo compressa in un calendario denso di impegni per potersi aspettare che i giocatori diano il massimo.
Nell'Olanda che affronta la Croazia i numerosi infortunati (ai lungo degenti Robben e Van Persie si sono aggiunti nel week-end Van Nistelrooy, Seedorf ed Engelaar) rendono ancora più difficile il già impervio lavoro di trovare qualche motivo di interesse a meno che non ci si accontenti di rivedere Landzaat e Vennegoor tra i convocati ma non è decisamente il mio caso.
Non mi resta allora che il toto-formazione. Davanti a Van der Sar mi gioco la stessa banda del buco di Minsk con Melchiot, Ooijer, Mathijsen e Bouma (le alternative ahimé scarseggiano). A centrocampo de Zeeuw, Van Bronckhorst e Sneijder con Van der Vaart mi auguro non ancorato all'ala destra. Huntelaar e Babel in avanti. Se farò 11 su 11 comincerò a preoccuparmi per l'incipiente vanbastite.

sabato 12 gennaio 2008

Parentesi viola


Ebbene sì, il primo post dell'anno lo voglio dedicare alla mia Fiorentina. Spero che l'amico Tomas mi perdonerà se per una volta scendo così in basso da parlare di calcio italiano ma avevo voglia di mettere per iscritto tutti i miei punti di vista sull'amata Viola cosicché i colleghi-tifosi di fiorentina.it avessero abbastanza materiale per insultarmi :-)

Società: da una dirigenza mi aspetto chiarezza nel dichiarare gli obiettivi e coerenza nel cercare di raggiungerli. I Della Valle li hanno sempre centrati e lo hanno pure fatto con una politica accurata, senza spese folli di cecchigoriana memoria. Chi li critica o è in malafede o è un perfetto idiota perché se è vero che per vincere occorre spendere di più è anche vero che nessuno ci ha promesso vittorie che poi non sono state ottenute. Il progetto parlava già dal principio di essere competitivi per lo scudetto dal 2010 e solo chi ha scarsa memoria potrebbe non sottoscriverlo.

Corvino: molti fiorentini lo considerano una sorta di Messia ma non ho ancora capito quali miracoli abbia fatto. Arrivato a Firenze nell'estate del 2005 si è trovato subito a fare i conti con oltre 40 giocatori a libro paga, residuo della disastrosa gestione Lucchesi. La rosa è stata subito ampiamente sfoltita ma regalando i giocatori (Riganò compreso) e a regalarli sarei stato capace anch'io. Ha messo in busta cifre ridicole per Miccoli e Maresca (puntualmente persi quando, anche se non fossero rientrati nei piani, sarebbero potuti essere ottima merce di scambio) e addirittura niente per Jorgensen che si rivelerà uno dei giocatori più positivi nelle stagioni successive. Nei suoi due anni di gestione ha portato in viola anche ottimi giocatori (Toni, Mutu, Frey su tutti) ma con il quinto budget di tutta la Serie A era anche doveroso. E che dire della sua ultima campagna acquisti se non che sia stata un fallimento totale? 6,5 milioni spesi per il mediocre Semioli, 3,5 per l'ancor più mediocre Balzaretti e una vasta collezione di porte in faccia ricevute ogni qual volta tentava di avvicinarsi a quei centrocampisti (uno centrale e uno di fascia sinistra) che sarebbero serviti come il pane. Per carità, non sono uno di quelli che avrebbero voluto il grande campione ma se la squadra scende in campo spesso e volentieri con gli stessi undici dell'anno scorso, con Pazzini al posto di Toni, non credo ci siano motivi per esaltare il mercato estivo della società.
Corvino, come un imbonitore di fronte ad una folla acclamante, spaccia i numerosi giovani acquistati come futuri campioni ma se alcuni stanno dimostrando il proprio valore (Kuzmanovic, Osvaldo), altri (Vanden Borre, Lupoli, Mazuch, Hable) non si sono praticamente mai visti ed un motivo ci sarà... D'altronde come dimenticare un futuro campione come Brivio, acquistato dal nostro per un milione di euro e poi rivenduto per pochi spiccioli un anno dopo?

Prandelli: avendo a disposizione materiale tutt'altro che eccelso ha portato la Fiorentina tra le prime quattro (penalizzazioni a parte) per due anni consecutivi. Basterebbe questo a promuoverlo a pieni voti. Grazie alle sue indiscutibili qualità umane è riuscito a creare un ottimo gruppo che si è sempre distinto per spirito di sacrificio ed abnegazione ed anche dal punto di vista tecnico sono ben visibili i suoi dettami ad una squadra che gioca praticamente a memoria. Fanno da contraltare una scarsa capacità di effettuare le giuste mosse a partita in corso e soprattutto alcune sue fisse alle quali trovo difficile dare una spiegazione logica. La più clamorosa è l'utilizzo costante di Donadel (sulle sue non-qualità scriverò a parte) ma anche l'ostinazione ad impiegare giocatori fuori ruolo (vedasi Ujfalusi e, più recentemente, Osvaldo). Usa infine troppo la carota e pochissimo il bastone perché non dovrei essere io a far notare a Mutu che non passa mai un pallone o a invitare Montolivo ad una maggiore decisione nei contrasti fregandosene del cerchietto per i capelli.
Ho insomma molta stima del'uomo Prandelli ma anche la convinzione che debba liberarsi del suo eccessivo paternalismo nei confronti dei giocatori per poterci condurre verso i più ambiti traguardi.

Portiere: Frey è, dopo Buffon, il migliore portiere del campionato e non c'è nulla da aggiungere

Difesa: dopo che l'anno scorso è stata la meno battuta della Serie A mi è sembrato giusto non apportare cambiamenti, tanto più che Gamberini si sta dimostrando sempre più affidabile e Dainelli, pur con qualche disattenzione che puntualmente si concede, non è certo peggiore dei più reclamizzati Barzagli o Bonera, più volte accostati alla Fiorentina durante il mercato estivo. Ujfalusi ha fatto del suo meglio per calarsi nel ruolo di terzino che non lo vedrà mai completamente a suo agio, soprattutto oltre la metacampo mentre la nota negativa è Pasqual, solo lontano parente di quel giocatore che tanto bene aveva fatto due anni fa. In fase offensiva non azzecca più un cross e anche in difesa è puntualmente in difficoltà nel limitare il diretto avversario.
Tra i rincalzi molto bene Kroldrup che sta crescendo anche in personalità, sufficiente Potenza (ma visto come ci era stato presentato era lecito aspettarsi di più), male Balzaretti (ancora grazie Corvino) apparso sempre titubante e impreciso.

Centrocampo: è il reparto che andava rinforzato e per il quale non è stato fatto colpevolmente nulla. Il solo Liverani è degno di una squadra di medio-alta classifica per senso della posizione, visione di gioco e capacità tecniche anche se spesso esagera con i passaggi di prima finendo per creare pericoli alla propria difesa. Montolivo le cui doti tecniche non si discutono rimarrà l'eterna promessa perché è privo della personalità necessaria per imporsi a certi livelli e quando il gioco si fa duro puntualmente scompare. L'utilizzo di Donadel non ha poi la minima spiegazione logica: non sa impostare, non sa coprire, perde molti più palloni di quanti ne conquisti e tecnicamente è un disastro. Oh certo, non lesina mai impegno e corre per tutta la partita ma è pagato per giocare a calcio, non per fare il maratoneta.
Tra i cursori di fascia sempre prezioso Jorgensen che però ha inevitabilmente perso la dinamicità dei giorni migliori mentre Semioli è stato una delusione e in tutto il girone di andata non è stato in grado di liberarsi una sola volta del diretto marcatore. Santana, grazie alla sua tecnica e alla sua velocità, è l'unico in grado di supportare gli attaccanti creando superiorità numerica ma è più in infermeria che in campo.
La nota più positiva del reparto è di certo Kuzmanovic per il quale è facile immaginare un impiego sempre maggiore mentre Pazienza e Gobbi mi dimostrano in continuazione che, pur non essendo inferiori a Donadel rispetto al quale giocano inspiegabilmente molto meno, non sono in grado di aggiungere nulla sia dal punto di vista tecnico che della personalità.

Attacco: la qualità di Mutu è indiscutibile anche se spesso risulta indisponente nella sua ricerca dell'azione personale a scapito del gioco di squadra. Al suo talento la squadra si aggrappa tuttavia con le unghie ben sapendo che senza di lui il potenziale offensivo sarebbe davvero poca cosa. Sì perché là dove negli ultimi due anni c'era Toni a togliere le castagne dal fuoco ora c'è Pazzini che del suo predecessore non è nemmeno la più sbiadita delle fotocopie. Pazzini è molto volenteroso ma non è semplicemente all'altezza di essere il centravanti della Fiorentina: non protegge la palla permettendo alla squadra di salire, non riesce mai a smarcarsi rendendosi disponibile a ricevere un passaggio, gli manca il classico fiuto del gol e pure quella cattiveria necessaria per sopravvivere tra le difese avversarie. Vieri si è dimostrato una buona alternativa ma non ha più né lo scatto, né la potenza che l'avevano contraddistinto in passato mentre Osvaldo non ha avuto purtroppo molte possibilità di mettersi in mostra in quel ruolo nel quale lo vedrei a suo agio. A gennaio si è unito al gruppo Cacia che già adesso è più forte di Pazzini ma, visti i tempi con cui Prandelli inserisce i nuovi, se avrà fortuna giocherà titolare la prossima stagione.

Pronostico: Inter e Roma ci sono superiori, Juventus e Milan (quello che gioca in Italia) no. Difficilmente arriveremo più indietro del 5° posto ma l'obiettivo è il 4° e se non fosse raggiunto sarebbe la prima stagione di gestione Della Valle a concludersi con una delusione. Ci potrebbe anche stare.
Per il momento... buon 2008 a tutti!