mercoledì 13 agosto 2008

Nel segno di Sibon


Con una fatica enorme e senza mai essere in grado di mostrare un decente gioco di squadra, la nazionale Olimpica riesce comunque a centrare i quarti di finale che erano l'obiettivo minimo della spedizione.
De Haan ha provato in tutti i modi (dal cambio di modulo a quello dei giocatori) a migliorare le prestazioni dei suoi ma con una condizione fisica così approsimativa poteva fare ben poco. L'Olanda è infatti sempre partita in modo brillante per cedere piano piano terreno agli avversari e finire in pieno affanno.
Un ottimo Vermeer ci ha messo una pezza contro la Nigeria (0-0), un miracoloso Sibon ha evitato un'eliminazione ormai certa insaccando una punizione contro gli USA a 10 secondi dal termine del terzo ed ultimo minuto di recupero (2-2 con Babel che aveva portato avanti gli olandesi). La vittoria finale contro il Giappone (battuto sia da USA che da Nigeria) è arrivata solo dal dischetto (ancora Sibon) a un quarto d'ora dal termine di una gara tanto brutta quanto fallosa.
Ora ci tocca un avversario davvero ostico, l'Argentina, ma ciò che più preoccupa è una condizione fisica apparsa peggiore di quella di ognuna delle altre squadre affrontate. Dopo la grande paura però tutto ciò che verrà sarà già da considerarsi un premio.

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