Con una fatica enorme e senza mai essere in grado di mostrare un decente gioco di squadra, la nazionale Olimpica riesce comunque a centrare i quarti di finale che erano l'obiettivo minimo della spedizione.
De Haan ha provato in tutti i modi (dal cambio di modulo a quello dei giocatori) a migliorare le prestazioni dei suoi ma con una condizione fisica così approsimativa poteva fare ben poco. L'Olanda è infatti sempre partita in modo brillante per cedere piano piano terreno agli avversari e finire in pieno affanno.
Un ottimo Vermeer ci ha messo una pezza contro la Nigeria (0-0), un miracoloso Sibon ha evitato un'eliminazione ormai certa insaccando una punizione contro gli USA a 10 secondi dal termine del terzo ed ultimo minuto di recupero (2-2 con Babel che aveva portato avanti gli olandesi). La vittoria finale contro il Giappone (battuto sia da USA che da Nigeria) è arrivata solo dal dischetto (ancora Sibon) a un quarto d'ora dal termine di una gara tanto brutta quanto fallosa.
Ora ci tocca un avversario davvero ostico, l'Argentina, ma ciò che più preoccupa è una condizione fisica apparsa peggiore di quella di ognuna delle altre squadre affrontate. Dopo la grande paura però tutto ciò che verrà sarà già da considerarsi un premio.
mercoledì 13 agosto 2008
Nel segno di Sibon
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