martedì 31 dicembre 2013

Quotazioni di fine anno

A poco più di 5 mesi dall'inizio del Mondiale, provo a stilare quella che, per sensazioni personali, avvalorate peraltro dalle scelte di Van Gaal nelle ultime uscite, dovrebbe essere la formazione che il 13 giugno affronterà la Spagna.
Sarà curioso vedere quanti ne avrò azzeccati. 

               
Cillessen    40%
Vorm         30%
Krul         15%
Stekelenburg 15%
3                 4
Veltman      50%  Martins Indi 60%
de Vrij      40%  Vlaar        40%
Bruma        10%                     
2                 5               
Janmaat      60%  Blind        80%
van der Wiel 30%  Willems      10%
van Rhijn    10%  Pieters      10%
8                 6                 10
Strootman   100%  de Jong      70%  Sneijder      50%
                  Clasie       15%  van der Vaart 35%
                  de Guzman    15%  Maher         10%
                                    Afellay        5%
7                 9                 11
Lens         45%  van Persie  100%  Robben       100%
Narsingh     40%
Afellay      15%                                      

martedì 24 dicembre 2013

In vacanza con una coppia al comando

1 Ajax 18 11 4 3 37 41 17
2 Vitesse 18 11 4 3 37 42 24
3 Twente 18 9  7 2 34 41 18
4 Feyenoord 18 10  3 5 33 36 24
5 Heerenveen 18 8  5 5 29 42 32
6 Groningen 18 7  6 5 27 36 32
7 PSV 18 7  5 6 26 35 25
8 AZ 18 7  3 8 24 29 33
9 Utrecht 18 7  3 8 24 26 34
10 Go Ahead Eagles 18 6  5 7 23 29 41
11 PEC 18 5  7 6 22 25 24
12 NAC 18 6  4 8 22 29 32
13 Heracles 18 6  4 8 22 25 31
14 RKC 18 4  6 8 18 25 34
15 Roda JC 18 4  6 8 18 30 41
16 ADO 18 5  2 11 17 21 40
17 Cambuur 18 4  4 10 16 16 26
18 NEC 18 3  6 9 15 29 49

giovedì 12 dicembre 2013

Ajax beffato, PSV disastroso

Delle tre olandesi rimaste ancora in corsa nelle coppe europee può sorridere solo l'AZ che, sorteggiata come testa di serie in un girone davvero mediocre, non ha avuto particolari difficoltà a mettersi alle spalle Maccabi Haifa e Shakhter Karagandy per garantirsi la qualificazione con un turno di anticipo.
Lo stesso destino sembrava, in sede di sorteggio, fosse toccato al PSV che però cominciava il cammino con una sconfitta interna contro il Ludogorets Razgrad. Gli uomini di Cocù (chissà per quanto ancora) riuscivano nel prosieguo del cammino a raddrizzare la situazione ma nella partita decisiva,  quando un punto sarebbe valso il secondo posto del girone alle spalle dei bulgari, venivano superati in casa dal Chornomorets Odessa.
Il migliore girone di qualificazione, impreziosito dalle vittorie casalinghe contro Celtic e, soprattutto, Barcellona, lo ha senza dubbio giocato l'Ajax in Champions al quale è però mancato quel pizzico di fortuna che gli avrebbe consentito di avere la meglio sul Milan. Il doppio pareggio contro i rossoneri (1-1 all'andata con rigore inventato per il Milan in pieno recupero, 0-0 al ritorno con olandesi padroni del campo e tuttavia incapaci di trovare il gol qualificazione contro un avversario in inferiorità numerica per oltre un'ora) ha infatti sancito il terzo posto dell'Ajax e la sua retrocessione ai sedicesimi di Europa League.

In definitiva l'unica bella notizia arriva da Istanbul dove Sneijder fa fuori la Juventus e rilancia sé stesso.


sabato 7 dicembre 2013

Il peggiore sorteggio possibile

L'unica cosa che mi auguravo prima del sorteggio dei gironi mondiali, avvenuto ieri a Salvador de Bahia, era che l'Olanda non potesse incrociare il Brasile negli eventuali ottavi e quarti di finale. Ebbene, da questo punto di vista il responso dell'urna o, meglio, delle urne è stato nefasto: Brasile nel girone A, Olanda nel girone B con qualificate dei due gironi a incrociarsi negli ottavi.
Considerato che il Brasile vincerà sicuramente il proprio girone, all'Olanda, se vorrà andare avanti nella manifestazione, non resterà allora che vincere il proprio. E questo non perché io reputi il Brasile una squadra imbattibile ma perché sono certo che arriverà come minimo alle semifinali, indipendentemente dal fatto che se lo meriti o meno.
Sarà insomma obbligatorio vincere un girone che comprende anche Spagna, Cile ed Australia. Un'impresa perché la Spagna, seppur ultimamente in leggero calo, è ancora la squadra più forte e per batterla occorrerà un'Olanda molto migliore di quella vista nelle ultime uscite. 
Il Cile, molto più che l'Australia, farà la parte del terzo incomodo ma, per quanto detto prima, la differenza tra arrivare secondi o terzi nel girone sarà solo in una manciata di giorni in più da passare in Brasile.

martedì 19 novembre 2013

Olanda - Colombia 0-0


Sono quattro le novità rispetto alla gara contro il Giappone. In difesa si rivede Van der Wiel sulla corsia di destra mentre tocca all'esordiente Veltman essere provato a fianco di Vlaar. Nigel de Jong e Robben, usciti malconci dal match di sabato, sono sostituiti rispettivamente da Schaars e Depay.
Ancora una volta l'inizio è dell'Olanda che potrebbe passare già dopo pochi minuti con un sinistro a giro dai 20 metri di Van der Vaart che si stampa sulla traversa. La successiva occasione è per Lens che, a centro area, solo davanti a Mondragon, non riesce a trovare il giusto impatto con una palla vagante. I colombiani prendono piano piano le misure e riescono col passare del tempo a portare la partita su ritmi a loro congeniali senza tuttavia essere in grado di rendersi pericolosi. Il gioco ristagna a centrocampo e i fatti di rilievo non sono legati ad occasioni da gol ma ad interventi fallosi. Nel più plateale Lens viene espulso per una spinta con la quale allontana Armero, reo di un intervento ai suoi danni che avrebbe probabilmente meritato la stessa sorte. Prima dell'intervallo sia Van der Vaart che Siem de Jong fanno le spese delle dure entrate dei colombiani e devono abbandonare per infortunio, sostituiti da Narsingh e Fer.

La ripresa si apre con il primo intervento di Cillessen che si oppone ad un diagonale di Falcao. E' però un fuoco di paglia ed è invece l'Olanda che, per nulla intimorita dall'inferiorità numerica, si dimostra più propositiva nella ricerca del vantaggio. Il modulo diventa un 4-2-1-2 con Fer, bravo ad essere all'occorrenza terzo centrocampista o terzo attaccante, che non dà punti di riferimento agli avversari. Non è un caso che un paio di belle combinazioni tra Depay, autore di una  prestazione di spessore, e Narsingh portino alla conclusione proprio il giocatore del Norwich che però in entrambe le occasioni non è preciso nella finalizzazione. La Colombia riesce a farsi vedere dalle parti di Cillessen solo con un colpo di testa di Rodriguez che il portiere neutralizza senza troppe difficoltà permettendo all'Olanda di chiudere la 17esima partita consecutiva senza sconfitte.

sabato 16 novembre 2013

Olanda - Giappone 2-2


E' il turno di de Vrij di affiancare Vlaar, l'unico centrale che ha mantenuto il posto nelle ultime uscite. Per il resto è la formazione annunciata con Nigel de Jong vertice basso di un centrocampo che presenta Strootman e Van der Vaart più avanzati. Siem de Jong è il centravanti.
L'Olanda comincia con buon ritmo e mette da subito in difficoltà gli avversari grazie soprattutto ad una veloce circolazione di palla e, in fase di non possesso, ad un pressing alto che consente quasi sempre un repentino recupero. Appena prima del quarto d'ora è proprio un errore in disimpegno della retroguardia giapponese a favorire Van der Vaart che da pochi passi non ha difficoltà a realizzare con un pallonetto. Il Giappone non si scuote e sono ancora gli olandesi a rendersi pericolosi in più circostanze con conclusioni di Lens e Robben prima che lo stesso Robben, accentrandosi dalla destra, si inventi un gol... alla Robben. Nel finale di tempo è però un errore di Nigel de Jong a ridare fiducia ai giapponesi che riescono ad accorciare con Osako, bravo a raccogliere l'assist di Hasebe che aveva rubato palla al centrocampista olandese.
A inizio ripresa Willems rileva Nigel de Jong con conseguente spostamento di Blind (come se dovesse giocare per forza...) sulla linea dei centrocampisti. Stavolta l'approccio olandese è troppo soft e si finisce per lasciare al Giappone il pallino del gioco senza inoltre avere alcun incontrista in campo. La sofferenza è inevitabile e, dopo un'occasione mancata da Nagatomo e un incrocio dei pali sfiorato da Honda, i nipponici pervengono al pareggio grazie allo stesso Honda che conclude con un preciso sinistro dai dieci metri una bella azione corale costruita su rapidi passaggi. L'ingresso di Depay al posto di un Siem de Jong decisamente insufficiente sembra dare nuova linfa all'Olanda che, sfruttando gli uno-contro-uno sulle ali, riesce più volte a creare superiorità numerica ma non limpide occasioni da rete. Se non altro il match diventa più equilibrato anche se è il Giappone a sfiorare l'incredibile vittoria con Kakitani che nel finale, solo davanti a Cillessen, grazia l'Olanda mandando sul fondo.

giovedì 14 novembre 2013

Fuori dalle teste di serie

E' la settimana dei playoffs che assegneranno gli ultimi posti per il prossimo mondiale. Più che agli scontri europei (anche se l'eventuale eliminazione del Portogallo da parte della Svezia sarebbe la più gradita delle notizie), l'attenzione dell'Olanda era rivolta al doppio confronto tra Uruguay e Giordania che avrebbe stabilito chi, tra Olanda (nel caso di improbabile qualificazione degli asiatici) o Uruguay, sarebbe stata testa di serie nei gironi mondiali. La partita di andata, disputata in Giordania e terminata 0-5, ha invece già chiuso ogni discorso.

Per gli olandesi sono intanto in programma due amichevoli contro Giappone (domani nell'insolito "campo neutro" di Genk) e Colombia (martedì ad Amsterdam).
Tra i convocati, nei quali si rivedono dopo oltre un anno Stekelenburg e Narsingh, la novità eclatante è il difensore dell'Ajax Veltman che, nonostante le pochissime presenze in prima squadra, pare abbia stregato Van Gaal nella gara di Champions persa in casa del Celtic. Prima convocazione anche per il centrocampista del Vitesse Propper che ha preso il posto dell'infortunato Clasie. Hanno dovuto dare forfait anche Sneijder, Van Persie e Kuyt ed è quindi presumibile che in avanti ci sarà spazio per Siem de Jong e Depay.

martedì 15 ottobre 2013

Turchia - Olanda 0-2


Centrocampo completamente rivoluzionato rispetto alla gara di venerdì con Clasie vertice basso (ma de Jong è squalificato), Fer e Sneijder più avanzati. Ritorna tra i pali, dopo l'amichevole indonesiana, Cillessen mentre Martins Indi è nuovamente tra i titolari a scapito di Bruma.
Pur nell'infuocato clima di Istanbul, l'Olanda inizia la gara con personalità senza chiudersi al prevedibile assalto turco ma cercando anzi di colpire per prima. Il premio arriva all'ottavo minuto quando una punizione-cross calciata dalla destra da Robben attraversa tutta l'area prima di insaccarsi in maniera beffarda a fil di palo. Passano tre minuti e potrebbe già essere raddoppio ma il pallonetto vincente di Van Persie è reso vano da una segnalazione di fuorigioco abbastanza dubbia. La Turchia, con l'ultimo treno per il Mondiale che se ne sta andando, si getta in avanti a testa bassa con poche geometrie e molto agonismo ma non riesce a creare più di qualche mischia all'interno dell'area avversaria esponendosi peraltro ai contropiede olandesi. Nel più pericoloso di questi, Lens, dopo avere creato scompiglio sulla sinistra, serve un invitante assist a Sneijder la cui conclusione al volo da pochi metri dalla porta viene però stoppata dalla schiena di... Van Persie. Dall'altra parte i turchi, volenterosi ma anche confusionari, riescono a impensierire la porta olandese solo nel finale di tempo con un colpo di testa di Bulut che finisce alto al quale Sneijder risponde con un bolide al volo da fuori area che lambisce il palo.
Van Persie resta negli spogliatoi a beneficio di Kuyt che è subito protagonista di un pregevole duetto al limite dell'area turca con Sneijder che consente a quest'ultimo il diagonale del 2-0. Passano pochi minuti e uno Sneijder finalmente ritrovato obbliga Volkan ad una deviazione in angolo con un'altra difficile conclusione al volo da fuori area. Il portiere turco deve ripetersi su un tiro a giro di Lens che rappresenta anche l'ultimo pericolo portato dagli olandesi alla sua porta. Nella mezz'ora finale infatti l'Olanda si limita a controllare i via via meno convinti attacchi dei padroni di casa capaci di collezionare numerosi angoli ma una sola conclusione pericolosa che Cillessen è bravo a deviare in angolo.

sabato 12 ottobre 2013

Olanda - Ungheria 8-1


Van Gaal è in vena di esperimenti difensivi e accantona la coppia centrale del Feyenoord de Vrij - Martins Indi a favore di Bruma e Vlaar. De Jong è, come previsto, nell'undici di partenza nel quale è presente pure Van der Vaart al posto di Sneijder che sarà con ogni probabilità titolare in Turchia.
Mi aspettavo, almeno all'inizio, un'Ungheria più grintosa e battagliera ma avevo evidentemente sopravvalutato la sua pochezza tecnica. Di fatto non è né arroccata in difesa, né propositiva in avanti ma solo rassegnata al ruolo della vittima sacrificale che lascia al suo carnefice la scelta di come sopraffarla. L'Olanda ci va subito a nozze e già dopo due minuti potrebbe sbloccare il risultato con un colpo di testa di Bruma salvato sulla linea. Sulla ribattuta Lens mette dentro ma la rete viene annullata per un dubbio fuorigioco. Poco male. Visto il dominio era evidente di come fosse questione di tempo e poco dopo il quarto d'ora un bel cross dalla destra di Janmaat consente a Van Persie un colpo di testa/spalla tanto brutto quanto efficace che vale il vantaggio. La già fragile Ungheria si affloscia completamente e nei minuti a seguire si assiste ad uno show degli olandesi che segnano o vanno vicini a segnare ad ogni azione. Il raddoppio è di Strootman con un colpo di testa su perfetto cross di Lens dalla sinistra, la terza rete dello stesso Lens che finalizza un'azione corale con un piatto dall'altezza del dischetto. Nel giro di un minuto Strootman e Janmaat colpiscono una volta a testa i pali della porta ospite prima che un contropiede orchestrato da Lens e rifinito da Robben consenta a Van Persie la seconda marcatura personale e accompagni le squadre all'intervallo.
A inizio ripresa l'Ungheria si affaccia per la prima volta nell'area olandese e viene subito premiata da un ingenuo fallo di mano di Bruma che consente a Dzsudzsak di accorciare dal dischetto. E' solo una piccola interruzione nel monologo olandese che riprende di lì a poco con un cross di Strootman per Robben che assiste di testa il liberissimo Van Persie che non ha difficoltà a realizzare la 41esima rete (primo in assoluto. Superato Kluivert) con la maglia della nazionale. Un altro cross di Lens viene maldestramente deviato nella propria porta dal difensore Devecseri e sul risultato tennistico la partita sembra davvero non avere più nulla da dire. Sembra perché nel finale due punizioni dal limite vengono trasformate in altrettante segnature da Van der Vaart, con l'aiuto della barriera, e Robben.

venerdì 11 ottobre 2013

Arbirtri del destino altrui

Le ultime due gare di qualificazione al mondiale sono per l'Olanda poco più che amichevoli il cui esito inciderà però sul destino di Ungheria, ospite stasera ad Amsterdam, Turchia (martedì è in programma la trasferta ad Istanbul) e Romania, tutte e tre in lotta per il secondo posto. C'è dunque curiosità nel vedere l'atteggiamento della squadra contro avversari che dovranno a tutti i costi cercare di vincere.
Nella lista dei convocati, tra i quali spicca il nome del 19enne Depay, si rivedono Nigel de Jong, dopo la lunga assenza in seguito all'infortunio al tendine di Achille, e, alla prima chiamata con Van Gaal, Van der Wiel che ha però dovuto lasciare il ritiro per problemi a un ginocchio. Non sono disponibili nemmeno Wijnaldum, Schaars e De Guzman così che l'impiego di de Jong dal primo minuto come vertice basso del centrocampo è più di una possibilità.

mercoledì 11 settembre 2013

Andorra - Olanda 0-2


Vlaar e Schaken al posto  degli squalificati Martins Indi e Robben sono le uniche novità in formazione rispetto alla gara di venerdì. Non cambia quindi il modulo (si era parlato di una possibile difesa a 3 contro il nullo attacco andorrano) ma, soprattutto, non cambia la qualità del gioco olandese, lento, prevedibile, senza la minima ispirazione.
Il primo tempo trascorre nella noia più totale con un'Olanda irriconoscibile che adotta come unico schema offensivo il lancio lungo in area dalla trequarti sperando nella divina provvidenza. Nell'unica occasione di una certa pericolosità che si viene a creare il portiere andorrano si fa trovare pronto su un rasoterra in diagonale di Sneijder.
Il secondo tempo si apre con Maher al posto di Willems e con l'Olanda che prova a dare maggiore velocità alle sue azioni. Il risultato è immediato: in 10 minuti Van Persie trova una doppietta, prima con una splendida conclusione a giro dal limite dell'area che si insacca sotto all'incrocio dei pali e poi beneficiando di un'errata uscita del portiere andorrano su cross di Janmaat. Sembrerebbe l'inizio di una goleada che rimane però allo stato potenziale vista la serie di occasioni mancate: tra le più limpide una bella conclusione di prima di Sneijder sulla quale si riscatta il portiere, un'azione personale di Lens che poi perde il tempo quando la rete sembrava ormai fatta, due colpi di testa di Van Persie da distanza ravvicinata.
Si resta invece sullo 0-2 e, considerato l'avversario, ci sarebbe da essere davvero preoccupati. Si festeggia invece la qualificazione matematica rimandando la risoluzione dei tanti problemi ai mesi a venire.

venerdì 6 settembre 2013

Estonia - Olanda 2-2


Non è una sorpresa che Sneijder, una volta convocato, sia nell'undici di partenza. Lo è l'inserimento di Schaars come terzo centrocampista. In difesa Willems torna titolare dopo l'Europeo al posto di Blind mentre Vorm è al momento il preferito tra i pali.
Pronti via e l'Olanda è subito in vantaggio: Robben si incunea nell'area e da destra fa partire il suo solito tiro a giro che, seppure non molto angolato, si rivela imprendibile per il portiere estone. Si susseguono le occasioni per un veloce raddoppio ma Pareiko non si fa stavolta sorprendere dalle conclusioni di Sneijder, Van Persie e dello stesso Robben. L'Estonia interrompe l'assedio al 18esimo con Vassiljev che da fuori area trova una conclusione non potente ma precisa sulla quale Vorm non arriva per una questione di centimetri. Il pareggio sembra stordire l'Olanda che ora appare molto più impacciata e per tutto il resto di frazione riesce a impensierire i padroni di casa solo con un tiro alto di Strootman e un'occasione di Van Persie che viene però ostacolato al momento della conclusione.
A inizio ripresa la migliore azione olandese orchestrata da Robben e Sneijder porta alla conclusione Strootman sul quale è però bravo Pareiko. Non c'è però continuità al buon avvio e, con la manovra diventata più lenta e prevedibile, l'Estonia non fa molta fatica a contrastare gli olandesi a centrocampo e a rendersi pericolosa a sua volta. E sono proprio gli estoni a portarsi avanti intorno al quarto d'ora con ancora Vassiljev che sfrutta un'indecisione di Martins Indi prima di superare Vorm in uscita con un pregevole pallonetto. Van Gaal prova a correre ai ripari sostituendo un invisibile Lens con Kuyt e un incerto de Vrij con Bruma. Passano pochi minuti ed entra anche De Guzman (al posto di Willems) nel tentativo di dare maggiore spinta offensiva ma non cambia un granché e le uniche conclusioni verso la porta estone sono velleitari tiri dalla distanza di Sneijder. Nel finale la gara diventa nervosissima e, tra l'estrazione di un cartellino e un altro, l'arbitro ha il tempo di vedere un intervento scorretto su Van Persie in piena area. E' il minuto 94 ed è lo stesso Van Persie che dagli undici metri evita la figuraccia, almeno per quanto riguarda il punteggio.

mercoledì 4 settembre 2013

Qualificazione a un passo

Il percorso di avvicinamento al mondiale del prossimo anno prevede due consecutive trasferte contro Estonia e Andorra che potrebbero già dare all'Olanda il pass per il Brasile. Per gli olandesi infatti, punteggio pieno dopo sei partite e rassicurante vantaggio (+7) sugli ungheresi, secondi, due vittorie equivarrebbero a qualificazione matematica.
E' in fondo l'unico motivo di interesse di queste gare che purtroppo, visto il modesto livello degli avversari, non possono certo aiutare la squadra a migliorarsi o ad acquisire maggiore sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi.
A livello generale, con le linee di difesa e attacco che hanno già i loro titolari, resta da vedere chi sarà alla fine il prescelto tra i portieri (sinora si sono alternati Vorm, Krul e Vermeer) e chi affiancherà Strootman a centrocampo. Stavolta è presente Sneijder (convocato però solo dopo l'infortunio di Wijnaldum) e mancherà invece Van der Vaart che ha accusato problemi muscolari. Chissà che non sia la volta buona per vedere un terzetto decente.

venerdì 30 agosto 2013

Come siamo caduti in basso...

Non è purtroppo un caso che il Coefficiente UEFA per campionati nazionali veda l'Olanda al nono posto (minimo storico).
L'inizio di questa stagione europea ha semmai fatto intravedere che l'attuale piazzamento possa in breve tempo peggiorare. Basti infatti dare un'occhiata al cammino delle squadre olandesi impegnate nelle coppe:

Utrecht eliminato nel secondo turno preliminare dell'Europa League dai lussemburghesi (!!!) del Differdange 03.
Vitesse fuori al terzo, eliminato dal Petrolul Ploiesti.
Feyenoord eliminato ai playoffs dopo due sconfitte contro i russi del Kuban Krasnodar. 

AZ qualificato col brivido dopo lo 0-2 interno rimediato contro i greci dell'Atromitos.
PSV fuori dalla Champions e dirottato in Europa League dopo il preliminare contro un Milan che, seppure tutt'altro che trascendentale, non ha avuto il minimo problema a gestire il doppio confronto.
Il livello ahimé è questo ed è destinato a rimanere tale fintanto che l'età media delle squadre, in seguito alle cessioni all'estero dei giocatori più forti, sarà da campionato primavera.

giovedì 15 agosto 2013

Portogallo - Olanda 1-1


Nell'amichevole di ferragosto che dà il via ufficiale alla stagione della Nazionale la più grossa sorpresa nell'undici di partenza è rappresentata dall'esordio assoluto del trentenne Verhaegh come terzino destro (Janmaat è febbricitante ma Van Rhijn e Van der Wiel?). A centrocampo, dove fanno discutere le esclusioni di Sneijder e Maher,  una maglia da titolare va al neo capitano del PSV Wijnaldum che, agevolato da un infortunio dell'ultimo momento di De Guzman, affianca Strootman e Van der Vaart. Confermato il tridente offensivo Lens, Van Persie, Robben.
Partono bene gli olandesi che, concentrati e compatti, non hanno difficoltà a bloccare sul nascere ogni iniziativa dei padroni di casa. La gara è giocata quasi esclusivamente a centrocampo e non regala emozioni fino al 17esimo quando una combinazione sulla destra Verhaeg-Lens-Strootman consente a quest'ultimo di battere a rete da appena fuori area con un sinistro a fil di palo che non lascia scampo a Beto. Rimarrà purtroppo l'unica conclusione dell'Olanda nello specchio della porta avversaria. Il Portogallo prova a rispondere ma, una volta bloccato Ronaldo, appare davvero ben poca cosa e fatica tremendamente a portarsi dalle parti di Vorm. In tutto il resto di primo tempo ci riesce in una sola occasione quando un errore di de Vrij consente a Rùben Micael di potere calciare liberamente a tre metri dalla porta senza tuttavia riuscire a centrarla.
La ripresa vede, oltre a Van Rhijn al posto di Verhaegh, vittima di problemi muscolari, Van Ginkel rilevare il sempre più inutile Van der Vaart e Strootman posizionarsi in pianta stabile davanti alla difesa. La gara prosegue nervosa, bruttina con gli olandesi che si accontentano di spezzare le trame portoghesi senza però riuscire a proporsi offensivamente. Un bel lancio di Van Ginkel dà l'impressione di poter essere sfruttato meglio dal neo-entrato Huntelaar (rilevato l'invisibile Van Persie) ma è tutto quello che si riesce a creare. Dall'altra parte invece il Portogallo è ben più determinato e Vorm è bravo sulle conclusioni di Coentrao, Ronaldo e Machado. Quando poi la vittoria dista ormai solo una manciata di minuti Van Rhijn spedisce sul fondo un centro piuttosto innocuo e sul conseguente angolo de Vrij, ingannato probabilmente dal mancato intervento di Huntelaar, si perde Ronaldo che insacca da pochi passi.
E' vero che è da un anno esatto che non si perde. E' vero che abbiamo passato indenni i test contro Germania, Italia e Portogallo ma è anche vero che non si riesce a battere un top team da tempo immemore e che siamo estremamente fragili quando gli avversari devono rimontarci. Per un mondiale all'altezza, a quasi un anno dalla sua disputa, servirà molta molta fortuna.

giovedì 20 giugno 2013

Belli e perdenti

Ad essere sinceri l'Olanda vista in questo Europeo Under-21 non è mai stata particolarmente bella. Di sicuro però lo è stata più dell'Italia nella semifinale che ha sancito il fallimento della spedizione. Ma andiamo con ordine.
Nella partita di esordio, che si rivelerà decisiva per il passaggio del turno, un'Olanda a due facce prima si garantiva il doppio vantaggio (destro secco di Maher e azione personale di Wijnaldum) ma poi dava ampi segnali di insicurezza subendo i tedeschi per tutto il secondo tempo, permettendo loro di recuperare lo svantaggio, rischiando di perdere e finendo per vincere nel finale grazie ad un colpo di testa di Fer su angolo.
Contro la Russia un paio di episodi favorevoli (un probabile fallo da rigore di de Vrij sull'1-0 olandese ed una severa decisione arbitrale che lasciava i russi in dieci a metà primo tempo) indirizzava la gara verso una tranquilla vittoria che, complice il successo della Spagna contro la Germania, rendeva inutile la terza gara contro i campioni in carica (per la cronaca squadre imbottite di riserve e 3-0 spagnolo parecchio bugiardo viste le clamorose occasioni fallite dagli olandesi).
Si arrivava così alla partita più importante contro l'Italia nella quale l'Olanda confermava il suo ruolo storico di cicala facendosi preferire agli avversari per il gioco espresso e per il maggior numero di pericoli creati (pure un palo di Maher su punizione) senza tuttavia riuscire a prevalere nel punteggio.
Il destino ci metteva poi lo zampino con l'infortunio di de Vrij e il conseguente ingresso di Van der Hoorn. Proprio un errore di quest'ultimo permetteva infatti agli italiani la prima vera occasione da rete che Borini non sbagliava.
Gli ultimi 20 minuti erano uno show dei bulletti di periferia italiani che con simulazioni, provocazioni e perdite di tempo riuscivano ad arrivare al triplice fischio senza subire danni. L'Olanda era eliminata, costretta ancora una volta a guardarsi allo specchio e ad ammettere che senza furbizia, cattiveria, grinta e determinazione le doti tecniche valgono ben poco.

P.S.: la Spagna si è poi riconfermata campione. Meno male.

martedì 11 giugno 2013

Cina - Olanda 0-2


Prima da titolare per Tiendalli sulla corsia laterale destra mentre Nelom è confermato sulla fascia opposta. La doppietta contro l'Indonesia vale anche a de Jong una maglia da titolare accanto ai confermati Toornstra e de Guzman. Parte dalla panchina invece Sneijder mentre in avanti Robben si riprende il suo posto a spese di Schaken. 
Già dopo un quarto d'ora due ingenuità di altrettanti difensori cinesi mettevano il match su un binario dal quale nemmeno la vacanziera truppa olandese poteva deragliare: un fallo su Robben valeva il rigore che Van Persie (se non segna così...) trasformava nell'1-0, un'entrata a piedi uniti su de Guzman lasciava la Cina in 10 e chiudeva di fatto la gara.
Per la verità i padroni di casa, molto aggressivi e volenterosi, le hanno provate tutte per mettere in difficoltà un'Olanda che giocava a ritmo balneare senza nemmeno la scusante delle difficili condizioni climatiche come in Indonesia. Hanno però pagato l'assoluta inconsistenza offensiva e mentre Vorm, per l'occasione tra i pali, finiva per fare lo spettatore, era invece l'Olanda che, senza quasi cercarle, si ritrovava fra i piedi ottime occasioni per rimpinguare il bottino. Lens, Robben e Van Persie facevano a gara a chi ne divorava di più (per gli ultimi due pure un palo a testa) e a raddoppiare ci riusciva solo il subentrato Sneijder con una pregevole giocata che contribuiva ad alimentare le discussioni post partita sul suo futuro in nazionale.


sabato 8 giugno 2013

Indonesia - Olanda 0-3


Sono tre gli esordienti assoluti proposti da Van Gaal nella formazione iniziale: il portiere Cillessen, riserva di Vermeer nell'Ajax, il terzino sinistro Nelom che, chiuso nel Feyenoord da Martins Indi, potrebbe trovare spazio in nazionale grazie allo spostamento di quest'ultimo al centro, e Toornstra, motore di centrocampo dell'Utrecht.
Sorprende l'impiego di Pieters come centrale (al fianco di Vlaar) mentre, con Robben inizialmente in panchina, è Schaken a completare il terzetto offensivo.
Del primo tempo, giocato ad un ritmo bassissimo a causa, anche, di un'umidità oltre il 90%, si ricorderanno solo gli errori in serie di Van Persie che avrebbe potuto segnare in almeno tre occasioni e che invece ha ancora una volta dato ragione a quelli, come me, che dubitano che il ruolo di centravanti faccia per lui.
Nella ripresa un paio di precisi colpi di testa del neo-entrato Siem de Jong (al posto di uno Sneijder in condizioni fisiche impresentabili) su altrettanti cross di Schaken rendevano il risultato più idoneo alla differenza di valori in campo, prima che un acclamato Robben, allo scadere, regalasse alla platea uno dei suoi gol partendo in velocità dalla linea di metacampo, arrotondando ulteriormente il punteggio.

venerdì 7 giugno 2013

Per soldi e poco altro

Mentre l'Under-21 si sta giocando gli Europei di categoria, la Nazionale maggiore, per forza di cose rimaneggiatissima, è nell'estremo oriente per due ben remunerate amichevoli in casa di Indonesia e Cina.
Van Gaal fa buon viso a cattiva sorte dichiarando che saranno importanti test per quei giocatori che con lui hanno avuto poche occasioni per mettersi in evidenza. Sarà sicuramente così anche se reputo difficile che questa tournée possa essere veramente decisiva per qualcuno, almeno in positivo.
Con Vermeer, Janmaat, Sneijder e il terzetto offensivo Lens, Van Persie e Robben unici titolari sopravvissuti, le attenzioni sono puntate soprattutto sul centrocampo dove, in particolare per il ruolo centrale, nessuno è apparso sinora molto convincente.

lunedì 3 giugno 2013

Ultima chiamata per Cor Pot



L'Olanda under-21 torna a disputare la competizione finale del torneo continentale a 6 anni dall'ultima, vincente, partecipazione. Per il tecnico Cor Pot una possibilità di rivincita, dopo la mancata qualificazione ai giochi olimpici del 2012, prima di cedere il posto ad Albert Stuivenberg, promosso di grado dopo i due titoli conquistati alla guida dell'under-17.
Ben 12 dei 23 convocati (eleggibili quelli nati dal 1990 in poi) hanno già esordito nella nazionale maggiore e questo rende l'idea di quanto sia competitiva la squadra che mira senza mezzi termini alla conquista del titolo.
Davanti al portiere Zoet (RKC), il classico 4-3-3 prevede una difesa (Van Rhijn, de Vrij, Martins Indi, Blind) e un centrocampo (Maher, Clasie, Strootman senza dimenticare Van Ginkel e Fer) che potrebbero tranquillamente essere quelli schierati da Van Gaal per le qualificazioni al mondiale brasiliano mentre l'attacco è senza dubbio il reparto più debole o comunque con meno alternative. La prima punta sarà Luuk de Jong ai lati del quale dovrebbero giostrare Wijnaldum e John.
 
Si parte giovedì contro la Germania per proseguire contro Russia e Spagna in quello che appare come un girone davvero impegnativo.

mercoledì 22 maggio 2013

Scandalo al sole

Lo hanno visto tutti e tutti sanno perché è successo ma nessuno ne parla. Al massimo qualche piccolo accenno nel patetico tentativo di salvare la propria coscienza. Nella maggior parte dei casi nemmeno quello ma solo lodi ai vincitori degne del più bieco servilismo.
Sto parlando del modo in cui il Milan ha scippato alla Fiorentina la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League e i "tutti" sono gli addetti ai lavori, a cominciare dai viscidi giornalisti che, invece di riportare la realtà dei fatti rischiando di mettersi contro qualcuno che conta, preferiscono tapparsi gli occhi di fronte al più vistoso scandalo calcistico che io ricordi.
Sì perché quello a cui si è assistito quest'anno è stato di gran lunga peggiore di qualsiasi calciopoli o scommessopoli proprio perché avvenuto alla luce del sole con il tacito accordo di federazione, lega, arbitri, giornalisti, tutte le componenti della mafia che è il calcio nostrano.
Ma qual è la realtà dei fatti?
Chiunque abbia gli occhi per vedere e un briciolo di intelligenza la conosce: nel mercato di gennaio il Milan ha acquistato Balotelli per una cifra intorno ai 30 milioni. Per rientrare di tale cifra aveva assoluto bisogno di qualificarsi per la Champions. Da allora innumerevoli episodi a favore hanno condizionato la quasi totalità delle partite dei rossoneri permettendo loro di inanellare una lunga serie di vittorie che gli ha alla fine consentito il raggiungimento dell'obiettivo.
Da parte dei giornalisti, servi del potere e da quello prezzolati, solo entusiastici evviva per l'impresa riuscita e nessun accenno ai fatti che l'hanno resa possibile. Anzi no, per loro è stato merito di Allegri, capace di trovare finalmente il giusto assetto, e di Balotelli, inesorabile cecchino.
I regali ricevuti in serie contro Udinese, Cagliari, Lazio, Genoa, Chievo? Nel dimenticatoio. L'ultimo ridicolo rigore di Siena? Si poteva anche dare...
Da questa marmaglia ipocrita e omertosa, pronta a scandalizzarsi se a livello internazionale non viene accordato un fallo laterale a una squadra italiana, un silenzio assordante sul vergognoso abuso di potere di cui tutti siamo stati spettatori.
E se qualcuno ancora si stupisce che io tifi contro la nazionale italiana si ricordi che quando la nazionale perde, perde anche questo sistema marcio di gestire il calcio e perdono tutti coloro che lo rendono possibile.

lunedì 13 maggio 2013

Tris consecutivo per l'Ajax e per de Boer

1 Ajax 34 22 10 2 76 83 31
2 PSV 34 22  3 9 69 103 43
3 Feyenoord 34 21  6 7 69 64 38
4 Vitesse 34 19  7 8 64 68 42
5 Utrecht 34 19  6 9 63 55 41
6 Twente 34 17  11 6 62 60 33
7 Groningen 34 12  7 15 43 36 53
8 Heerenveen 34 11  9 14 42 50 63
9 ADO 34 9  13 12 40 49 63
10 AZ 34 10  9 15 39 56 54
11 PEC 34 10  9 15 39 42 55
12 Heracles 34 9  11 14 38 58 71
13 NAC 34 10  8 16 38 40 56
14 RKC 34 9  10 15 37 39 48
15 NEC 34 10  7 17 37 44 66
16 Roda 34 7  12 15 33 51 69
17 VVV 34 6  10 18 28 33 62
18 Willem II 34 5  8 21 23 33 76

L'Ajax si conferma dunque la migliore dell'Eredivisie per il terzo anno consecutivo. Ancora una volta, dopo una partenza lenta, i lanceri sono stati inesorabili nella seconda parte della stagione dando il colpo di grazia al torneo a 5 giornate dal termine con la vittoria di Eindhoven che respingeva il tentativo di aggancio dei rivali e chiudeva di fatto i giochi.
Proprio il PSV, dato come favorito ai nastri di partenza, è ancora una volta il battuto eccellente anche se, a differenza dell'anno scorso quando pure aveva realizzato gli stessi punti, si è garantito almeno il preliminare per la Champions.
In Europa League Feyenoord e Vitesse che, a lungo protagoniste nella lotta per il titolo, possono comunque ritenersi soddisfatte del risultato raggiunto puntando sui giovani.
Bony, centravanti proprio del Vitesse, chiude come capocannoniere con 31 reti (e il giorno successivo annuncia di volere lasciare Arnhem), davanti al finalmente protagonista Pellé (27 reti col Feyenoord) che invece mi aspetto protagonista in Olanda anche l'anno prossimo.

venerdì 10 maggio 2013

Miracolo in coppa




Nella stagione più difficile dell'ultimo decennio nella quale ha stazionato per tutto il campionato nella parte medio-bassa della classifica salvandosi matematicamente a sole due giornate dal termine, l'AZ trova un insperato successo sul PSV e si aggiudica la quarta Coppa d'Olanda della sua storia.
Dopo un cammino reso agevole da buoni sorteggi, l'AZ faceva l'impresa in semifinale passando all'Amsterdam Arena con un rotondo 3-0 che non rende tuttavia l'idea di quanto la gara sia stata in realtà sofferta, prima di superare il PSV nella finale di Rotterdam grazie a due reti iniziali, molto cuore e la giusta fortuna.
L'AZ ha del resto due buoni giocatori (Maher e Altidore, non a caso i marcatori nella finale), qualche discreto mestierante (Viktor Elm, Beerens e il portiere Alvarado) e davvero poco altro, a cominciare da una difesa assai fragile dalle lacune spesso imbarazzanti.
Il suo successo obiettivamente conferma la scarsa qualità del calcio olandese a livello di club ma è tanto più prezioso perché colto in un periodo di ridimensionamento della società alla quale il trofeo potrà instillare nuova energia vitale

mercoledì 27 marzo 2013

Olanda - Romania 4-0


Van der Vaart che parte titolare al posto dell'infortunato Sneijder è l'unica novità nell'undici iniziale rispetto alla gara di venerdì. Stavolta è però diverso l'approccio con l'Olanda che appare subito più decisa e intenzionata a trovare il vantaggio. Già dopo pochi minuti Van Persie ha un'occasione d'oro ma, al volo di sinistro, manda di poco alto un perfetto suggerimento di Lens. La pressione continua con una bella conclusione da fuori di Strootman, deviata in angolo dal portiere, e si concretizza intorno al decimo minuto quando Lens è bravo a recuperare palla dopo un maldestro controllo di un difensore e a servire al limite dell'area Van Persie che fa sponda per l'accorrente Van der Vaart il cui destro "obbligato" trova l'angolino basso alla destra del gigante Pantilimon. La Romania prova a reagire e per gli olandesi si aprono gli spazi senza che tuttavia siano in grado di approfittarne per portare nuovi pericoli. Sono invece numerosi gli errori di misura nei passaggi e in questa fase abbastanza confusa l'unica conclusione degna di nota è un diagonale del romeno Popa che Vermeer devia in modo tanto impercettibile quanto decisivo. 
Già a inizio secondo tempo l'Olanda si riprende i metri di campo che aveva perduto nel corso della prima frazione. Riesce a giocare più vicino all'area romena e i risultati non tardano ad arrivare. Blind pesca in profondità Van Persie, sul contrasto la palla arriva a Robben che con un movimento da Bolshoi salta due difensori prima di centrare per lo stesso Van Persie che di testa, in leggero controtempo, trova una deviazione maligna che si deposita imprendibile all'incrocio dei pali. Passano pochi minuti e l'azione si ripete sull'altro lato. Stavolta è Janmaat a verticalizzare per Lens la cui finta da manuale sull'arrivo del difensore gli vale un rigore che Van Persie trasforma per la sua doppietta personale. 
Col risultato ormai in cassaforte l'Olanda perde un po' di spinta permettendo ai tenaci romeni di provare qualche affondo che trova puntuale opposizione nella velocità di Janmaat e Blind o nella perfetta scelta di tempo di de Vrij (Martins Indi stavolta meno brillante e più falloso del solito). Il pericolo maggiore è una conclusione da fuori di Stancu sulla quale è ancora bravo Vermeer. A tempo scaduto sono invece gli olandesi a fare ancora centro con Lens (anche senza la marcatura personale il migliore dei suoi) lesto a ribattere in rete una conclusione al volo dal limite del neo-entrato Maher che mi sarebbe piaciuto vedere in campo prima vista l'impalpabile prestazione di De Guzman.

sabato 23 marzo 2013

Olanda - Estonia 3-0


L'unica sorpresa nella formazione iniziale che ritrova dal primo minuto Sneijder e Robben ma non Stekelenburg al quale Van Gaal preferisce Vermeer, è l'impiego di De Guzman al posto di Clasie.
Dopo un primo tempo scialbo e senza particolari emozioni è Van der Vaart, subentrato all'infortunato Sneijder poco dopo la mezz'ora, a realizzare il vantaggio nei primi minuti della ripresa con una bella girata di sinistro all'altezza del dischetto. Il raddoppio porta la firma di Van Persie che insacca da pochi passi perfettamente servito da Janmaat. Nel finale terza segnatura con il neo-entrato Schaken bravo a centrare l'angolino lontano con un rasoterra da posizione defilata.

giovedì 21 marzo 2013

Prove di fuga

Tornano dopo 5 mesi le gare di qualificazione al Mondiale e all'Olanda, che già conduce il suo gruppo con 3 punti di vantaggio su Romania e Ungheria, il calendario offre un'ottima occasione per spiccare il volo : il doppio impegno casalingo contro Estonia e Romania.
Per la gara di domani, rispetto all'ultima amichevole contro l'Italia, non mi aspetto cambiamenti in difesa mentre a centrocampo sarà presumibilmente il rientrante Sneijder a prendere il posto che era stato di Maher, stavolta "lasciato" all'Under-21. In attacco, con Huntelaar out per un serio infortunio al ginocchio, Robben e John si giocheranno l'ultimo posto a disposizione per affiancare Lens e Van Persie.

venerdì 22 febbraio 2013

Il flop è completato

Ajax - Steaua           2-0        0-2 (2-4 d.rig)


Il calcio olandese che già in autunno aveva toccato uno dei livelli più bassi della sua storia vedendosi eliminare 6 squadre delle 7 che avevano preso parte alle coppe europee, perde anche l'ultima rappresentante rimasta.
Un Ajax forse troppo tranquillo per il risultato dell'andata, di sicuro carente in grinta e personalità e in grado di esercitare solo uno sterile possesso palla, viene battuto a Bucarest da uno Steaua niente più che volenteroso e dice addio all'Europa League già nei 16esimi.

Colpevolmente tardivo il risveglio dei lancieri che hanno aspettato di essere sotto di due reti prima di portare pericoli significativi (nel finale dei regolamentari pure un palo di Boerrigter) alla porta romena. 
Ad essere fatali sono stati allora i rigori che una squadra olandese è ritornata a calciare dopo 4 anni (allora, nel febbraio 2009, era stato il Twente a perdere) e che una prestazione dell'Ajax appena sufficiente avrebbe comunque evitato.

mercoledì 6 febbraio 2013

Olanda - Italia 1-1


Molto bene i miei pronostici riguardo a centrocampo ed attacco, molto male riguardo al reparto difensivo nel quale l'impiego di Martins Indi come centrale da un lato esclude dall'undici titolare Vlaar e dall'altro permette l'inserimento a sinistra dell'esordiente Blind. Sorprende soprattutto l'esclusione di Van Rhijn che era andato bene nelle precedenti partite a vantaggio di Janmaat che invece aveva stentato. Tra i pali infine Krul è preferito a Vermeer.
Il copione è quello che ci si aspettava con l'Olanda che mantiene il possesso palla ma in una zona di campo troppo arretrata. L'idea sarebbe quella di creare apprensione agli avversari grazie ad accelerazioni improvvise ma si fa molta fatica a trovare profondità. Nella prima mezz'ora si contano solo un paio di spunti in velocità firmati dall'accoppiata Van Persie-Lens che portano ad altrettante conclusioni di Maher sulle quali è bravo Buffon. Da parte italiana è il nulla con Krul che rimane inoperoso e il giusto premio alla superiorità olandese arriva al 33esimo con Lens, bravo a controllare con freddezza una palla vagante all'altezza del dischetto e a infilarla all'angolino. Il gol non sembra far bene all'Olanda che nel finale di tempo si disunisce e, complice il poco filtro a centrocampo, permette all'Italia di crearle qualche preoccupazione.
La ripresa si apre senza un deludente Clasie, sostituito da De Guzman, secondo esordiente di giornata, e senza Van Persie, rilevato da Robben, chiamato da Van Gaal all'ultimo momento. Lens si sposta dalla fascia al centro dell'attacco.
L'Olanda è nuovamente padrona del gioco e l'unico difetto in questa fase potrebbe essere trovato nel poco cinismo sotto porta. Robben, molto cercato dai compagni, è volenteroso ma non riesce a sfondare. John è tanto abile nel proporsi quanto disastroso in fase conclusiva. Il più pericoloso è ancora Lens e una sua conclusione dal limite è deviata in angolo da Buffon. Il portiere ospite si ripete su un diagonale di Robben prima di venire graziato dal neo-entrato Kuyt che, ottimamente imbeccato da Maher, non trova il giusto impatto col pallone fallendo la migliore occasione per raddoppiare. Non mancano ormai molti minuti allo scadere ma sono quelli in cui l'Italia, apparsa fino ad allora ben poca cosa, si sveglia dal suo torpore e cominciano ad arrivare palloni dalle parti di Krul. Gli olandesi perdono improvvisamente la loro sicurezza e si difendono con affanno fino a capitolare in pieno recupero davanti ad un'incursione di Verratti.
La vittoria contro un top-team è dunque ancora rimandata ma ritengo il mancato successo un peccato di gioventù e la partita in sé utile per le indicazioni che ha dato. Ottima la prova della coppia centrale de Vrij-Martins Indi sia in fase difensiva che di costruzione, positivo Janmaat, da rivedere Blind, titubante con la palla al piede e poco propositivo in avanti. A centrocampo bene Maher e Strootman che hanno giocato più avanzati mentre nessuno è stato convincente nel ruolo di vertice basso dove comunque mi auguro di non rivedere né de Jong né Van der Vaart. In avanti infine Van Gaal dovrebbe spiegarmi il motivo dell'impiego di Kuyt, da tempo in chiara parabola discendente.

martedì 5 febbraio 2013

Nessuno sconto...

...a chi non gioca con continuità nella sua squadra di club.
E' quanto si evince dalle convocazioni di Van Gaal per la prima gara del 2013, l'amichevole di domani ad Amsterdam contro l'Italia.
Sono rimasti infatti tutti fuori Sneijder, Robben, Van der Vaart, Heitinga e Stekelenburg. Nigel de Jong e Narsingh sono infortunati mentre Daley Blind, figlio di Danny, assistente di Van Gaal, e De Guzman sono alla prima convocazione.
Sono almeno quattro le incognite su quale sarà la formazione iniziale, dato per scontato l'impiego di Vermeer in porta, Van Rhijn, Vlaar e Martins Indi in difesa, Strootman a centrocampo, Lens e Van Persie in avanti.
Se i nomi mancanti saranno quelli di de Vrie, Clasie, Maher e Ola John portrò ritenermi mago di nome e di fatto.