giovedì 20 giugno 2013

Belli e perdenti

Ad essere sinceri l'Olanda vista in questo Europeo Under-21 non è mai stata particolarmente bella. Di sicuro però lo è stata più dell'Italia nella semifinale che ha sancito il fallimento della spedizione. Ma andiamo con ordine.
Nella partita di esordio, che si rivelerà decisiva per il passaggio del turno, un'Olanda a due facce prima si garantiva il doppio vantaggio (destro secco di Maher e azione personale di Wijnaldum) ma poi dava ampi segnali di insicurezza subendo i tedeschi per tutto il secondo tempo, permettendo loro di recuperare lo svantaggio, rischiando di perdere e finendo per vincere nel finale grazie ad un colpo di testa di Fer su angolo.
Contro la Russia un paio di episodi favorevoli (un probabile fallo da rigore di de Vrij sull'1-0 olandese ed una severa decisione arbitrale che lasciava i russi in dieci a metà primo tempo) indirizzava la gara verso una tranquilla vittoria che, complice il successo della Spagna contro la Germania, rendeva inutile la terza gara contro i campioni in carica (per la cronaca squadre imbottite di riserve e 3-0 spagnolo parecchio bugiardo viste le clamorose occasioni fallite dagli olandesi).
Si arrivava così alla partita più importante contro l'Italia nella quale l'Olanda confermava il suo ruolo storico di cicala facendosi preferire agli avversari per il gioco espresso e per il maggior numero di pericoli creati (pure un palo di Maher su punizione) senza tuttavia riuscire a prevalere nel punteggio.
Il destino ci metteva poi lo zampino con l'infortunio di de Vrij e il conseguente ingresso di Van der Hoorn. Proprio un errore di quest'ultimo permetteva infatti agli italiani la prima vera occasione da rete che Borini non sbagliava.
Gli ultimi 20 minuti erano uno show dei bulletti di periferia italiani che con simulazioni, provocazioni e perdite di tempo riuscivano ad arrivare al triplice fischio senza subire danni. L'Olanda era eliminata, costretta ancora una volta a guardarsi allo specchio e ad ammettere che senza furbizia, cattiveria, grinta e determinazione le doti tecniche valgono ben poco.

P.S.: la Spagna si è poi riconfermata campione. Meno male.

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