Lo hanno visto tutti e tutti sanno perché è successo ma nessuno ne parla. Al massimo qualche piccolo accenno nel patetico tentativo di salvare la propria coscienza. Nella maggior parte dei casi nemmeno quello ma solo lodi ai vincitori degne del più bieco servilismo.
Sto parlando del modo in cui il Milan ha scippato alla Fiorentina la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League e i "tutti" sono gli addetti ai lavori, a cominciare dai viscidi giornalisti che, invece di riportare la realtà dei fatti rischiando di mettersi contro qualcuno che conta, preferiscono tapparsi gli occhi di fronte al più vistoso scandalo calcistico che io ricordi.
Sì perché quello a cui si è assistito quest'anno è stato di gran lunga peggiore di qualsiasi calciopoli o scommessopoli proprio perché avvenuto alla luce del sole con il tacito accordo di federazione, lega, arbitri, giornalisti, tutte le componenti della mafia che è il calcio nostrano.
Ma qual è la realtà dei fatti?
Chiunque abbia gli occhi per vedere e un briciolo di intelligenza la conosce: nel mercato di gennaio il Milan ha acquistato Balotelli per una cifra intorno ai 30 milioni. Per rientrare di tale cifra aveva assoluto bisogno di qualificarsi per la Champions. Da allora innumerevoli episodi a favore hanno condizionato la quasi totalità delle partite dei rossoneri permettendo loro di inanellare una lunga serie di vittorie che gli ha alla fine consentito il raggiungimento dell'obiettivo.
Da parte dei giornalisti, servi del potere e da quello prezzolati, solo entusiastici evviva per l'impresa riuscita e nessun accenno ai fatti che l'hanno resa possibile. Anzi no, per loro è stato merito di Allegri, capace di trovare finalmente il giusto assetto, e di Balotelli, inesorabile cecchino.
I regali ricevuti in serie contro Udinese, Cagliari, Lazio, Genoa, Chievo? Nel dimenticatoio. L'ultimo ridicolo rigore di Siena? Si poteva anche dare...
Da questa marmaglia ipocrita e omertosa, pronta a scandalizzarsi se a livello internazionale non viene accordato un fallo laterale a una squadra italiana, un silenzio assordante sul vergognoso abuso di potere di cui tutti siamo stati spettatori.
E se qualcuno ancora si stupisce che io tifi contro la nazionale italiana si ricordi che quando la nazionale perde, perde anche questo sistema marcio di gestire il calcio e perdono tutti coloro che lo rendono possibile.
Sto parlando del modo in cui il Milan ha scippato alla Fiorentina la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League e i "tutti" sono gli addetti ai lavori, a cominciare dai viscidi giornalisti che, invece di riportare la realtà dei fatti rischiando di mettersi contro qualcuno che conta, preferiscono tapparsi gli occhi di fronte al più vistoso scandalo calcistico che io ricordi.
Sì perché quello a cui si è assistito quest'anno è stato di gran lunga peggiore di qualsiasi calciopoli o scommessopoli proprio perché avvenuto alla luce del sole con il tacito accordo di federazione, lega, arbitri, giornalisti, tutte le componenti della mafia che è il calcio nostrano.
Ma qual è la realtà dei fatti?
Chiunque abbia gli occhi per vedere e un briciolo di intelligenza la conosce: nel mercato di gennaio il Milan ha acquistato Balotelli per una cifra intorno ai 30 milioni. Per rientrare di tale cifra aveva assoluto bisogno di qualificarsi per la Champions. Da allora innumerevoli episodi a favore hanno condizionato la quasi totalità delle partite dei rossoneri permettendo loro di inanellare una lunga serie di vittorie che gli ha alla fine consentito il raggiungimento dell'obiettivo.
Da parte dei giornalisti, servi del potere e da quello prezzolati, solo entusiastici evviva per l'impresa riuscita e nessun accenno ai fatti che l'hanno resa possibile. Anzi no, per loro è stato merito di Allegri, capace di trovare finalmente il giusto assetto, e di Balotelli, inesorabile cecchino.
I regali ricevuti in serie contro Udinese, Cagliari, Lazio, Genoa, Chievo? Nel dimenticatoio. L'ultimo ridicolo rigore di Siena? Si poteva anche dare...
Da questa marmaglia ipocrita e omertosa, pronta a scandalizzarsi se a livello internazionale non viene accordato un fallo laterale a una squadra italiana, un silenzio assordante sul vergognoso abuso di potere di cui tutti siamo stati spettatori.
E se qualcuno ancora si stupisce che io tifi contro la nazionale italiana si ricordi che quando la nazionale perde, perde anche questo sistema marcio di gestire il calcio e perdono tutti coloro che lo rendono possibile.
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