domenica 18 dicembre 2011

AZ primo col fiatone

1 AZ 17 12 2 3 38 36 15
2 PSV 17 11 4 2 37 48 19
3 Twente 17 9  6 2 33 43 18
4 Ajax 17 9  6 2 33 46 23
5 Feyenoord 17 9  4 4 31 34 22
6 Vitesse 17 8  5 4 29 23 16
7 Heerenveen 17 7  7 3 28 39 28
8 Groningen 17 7  5 5 26 29 28
9 Roda 17 8  0 9 24 29 38
10 NAC 17 6  3 8 21 24 28
11 ADO 17 6  3 8 21 22 31
12 Heracles 17 5  5 7 20 27 25
13 RKC 17 5  3 9 18 17 28
14 Utrecht 17 4  5 8 17 28 35
15 NEC 17 5  2 10 17 17 27
16 De Graafschap 17 3  3 11 12 16 39
17 VVV 17 2  4 11 10 16 42
18 Excelsior 17 1  5 11 8 9 41

Da sempre per i migliori giocatori delle squadre non di vertice l'arrivo ad Ajax o PSV rappresenta una tappa pressoché obbligata. Mai come quest'anno però le due big hanno cercato di rinforzarsi indebolendo contemporaneamente le meno ricche rivali, private degli elementi migliori.
All'Ajax sono arrivati Sigthorsson (AZ) e Janssen (Twente), al PSV Matavz (Groningen), Wijnaldum (Feyenoord) e la coppia ex Utrecht Mertens e Strootman, ma del duello che era lecito attendersi per il titolo ancora nessuna traccia. Probabile che sia solo rimandato.
Probabile perché l'AZ che a sorpresa ha tagliato per primo il traguardo di metà campionato, pare in caduta libera (un punto nelle ultime 3 trasferte) ed era d'altronde impensabile che, priva di veri uomini gol e con una difesa non certo rocciosa e impenetrabile, potesse mantenere una costanza di rendimento da vertice. Il vantaggio di 6 punti è già un ricordo e la speranza è che rifiatare nel mese di sosta ed eventuali nuovi acquisti possano ribaltare i valori delle ultime settimane.

venerdì 16 dicembre 2011

L'Europa League parla olandese

Sorteggiate in gruppi non particolarmente ostici, tutte e 3 le squadre olandesi rispettano il pronostico e accedono ai sedicesimi di finale. Solo l'AZ ha dovuto soffrire fino all'ultimo minuto dell'ultima partita chiusa con un pareggio (il quinto in sei gare) contro il Metalist che gli ha garantito gli stessi punti dell'Austria Vienna ma una migliore differenza reti. Tutto facile invece per PSV e Twente che con 13 punti in 5 partite si erano entrambe garantite la qualificazione con un turno di anticipo.
Nei sedicesimi, presente pure l'Ajax, l'Olanda sarà quindi l'unica nazione ad avere 4 rappresentanti.
 

Il sorteggio, dove si è adottata l'assurda scelta di stabilire a priori che le teste di serie giocassero la prima gara in trasferta, è stato agrodolce. E' andata bene a PSV e Twente che incontreranno rispettivamente Trabzonspor e Steaua, malissimo proprio ai lanceri accoppiati al Manchester United. Poteva andare sia meglio che peggio all'AZ che dovrà vedersela con l'Anderlecht, l'unica ad avere chiuso il proprio girone a punteggio pieno.

venerdì 9 dicembre 2011

Ajax fuori dalla Champions con rabbia

Doveva essere un duello con il Lione per il secondo posto e così è stato. Nettamente inferiori al Real Madrid, nettamente superiori alla Dinamo Zagabria, le due squadre si erano divise la posta negli scontri diretti con due pareggi a reti inviolate che avevano entrambi lasciato le squadre ospiti con i maggiori rimpianti.
Alla vigilia dell'ultima gara del girone l'Ajax ha 3 punti in più e un +7 di differenza reti rispetto ai francesi. Gli basterebbe un pari casalingo contro un Real Madrid imbottito di riserve ma parte troppo rilassato e al primo affondo il Real fa centro grazie alla complicità di una difesa statica e distratta. Gli olandesi reagiscono, trovano pure due reti con Lodeiro e Sulejmani che l'arbitro annulla per segnalazioni errate del suo assistente e finiscono per incassare il raddoppio, fotocopia della prima rete, a fine frazione. Non sembra decisamente serata ma c'è ancora un +5 di differenza reti rispetto al Lione che sta pareggiando a Zagabria. Proprio in Croazia però l'inizio della ripresa è da guinness dei primati con i francesi che segnano 5 reti in 25 minuti ad avversari sì in inferiorità numerica ma alquanto passivi, se non compiacenti. L'Ajax non è in grado di reagire di fronte al blasonato avversario e all'assenza ormai cronica di seri terminali offensivi. Si finisce delusi, arrabbiati e con più di qualche sospetto che Platini, guarda un po', metterà subito a tacere.


Qui i fermo immagini degli inesistenti fuorigioco:

sabato 3 dicembre 2011

Il solito girone di ferro

Danimarca, Germania e Portogallo. Questi, nell'ordine, gli avversari sulla strada dell'Olanda nel girone della fase finale degli Europei.
Il classico "non poteva andare peggio" appare in questa circostanza quanto mai motivato e l'unica consolazione sembrerebbe quella di un eventuale quarto di finale abbastanza morbido contro una tra Polonia, Grecia, Russia e Repubblica Ceca. Per arrivare a quello occorrerà però mettersi alle spalle almeno una tra quelle che consideravo le due avversarie più ostiche di tutto il lotto: la Germania che ci ha umiliato solo 20 giorni fa e il Portogallo che negli ultimi 10 anni ci ha regolarmente eliminato dalle grandi manifestazioni.
Fin troppo ovvio affermare che sarà fondamentale imporsi nel match inaugurale ma nemmeno la Danimarca, capace di vincere il girone di qualificazione che comprendeva lo stesso Portogallo, sarà avversario facile.
Ci aspetta insomma un giugno davvero intenso ma è capitato spesso di esserci trovati inseriti in un girone molto impegnativo. E il turno lo si è sempre passato.

lunedì 28 novembre 2011

Passato e futuro



Di Davy Klaassen (21/02/1993) si parlava un gran bene già da qualche anno, soprattutto dopo le ottime prestazioni nel torneo giovanile under 17 "Aegon Future Cup" del 2010. Ieri è arrivato anche l'esordio in Eredivisie che la più fulgida promessa del calcio olandese ha incorniciato da par suo: entrato all'80esimo minuto di Nec - Ajax gli sono bastati meno di 2 minuti per ricevere palla da Eriksen, controllarla di esterno per evitare l'intervento del difensore e quindi chiudere con un diagonale che non ha lasciato scampo a Babos. Se il buon giorno si vede dal mattino...

mercoledì 16 novembre 2011

Germania - Olanda 3-0


Nuovamente titolari Van der Wiel, Van Bommel e Strootman mentre in avanti Van Persie, tornato in Inghilterra per precedenti accordi con l'Arsenal, è sostituito da Huntelaar con tanto di protezione facciale.
Discreta la partenza dell'Olanda che gestisce bene il possesso palla rimanendo molto corta e costringendo i tedeschi sulla difensiva. Una bella azione avviata da Kuyt e conclusa con un tiro di poco alto da Sneijder sembra confermare la buona vena degli ospiti. Appena però la Germania riesce ad affacciarsi dalle parti di Stekelenburg sono dolori. E' il quarto d'ora e Braafheid lascia troppo spazio a Klose, Mathijsen viene bruciato sullo scatto da Muller che porta i suoi in vantaggio con una volée nell'angolino sinistro. L'Olanda non reagisce evidenziando anzi grosse difficoltà nell'avvicinarsi all'area avversaria mentre dall'altra parte appare disarmante la semplicità con cui i tedeschi riescono ad affondare. Muller trova libero sulla sinistra Ozil e sul cross di quest'ultimo Klose giganteggia su Heitinga per il facile 2-0. Ancora Klose di testa va vicino alla marcatura con un'Olanda incapace sia di creare pericoli che di trovare contromisure alle ripartenze tedesche.
Anche nella ripresa è Sneijder ad aprire le ostilità con un tiro dal limite che finisce un metro a lato. Gli olandesi ci provano e le squadre si allugano dando vita a veloci ribaltamenti di fronte che portano alle conclusioni di Babel e Klose, neutralizzate dai portieri senza troppi problemi. Inspiegabilmente Van Marwijk non inserisce forze fresche in avanti ma si limita ad un banale avvicendamento Strootman/Nigel de Jong che non gli dice per niente bene; è infatti un goffo intervento di de Jong al 66esimo a lanciare la premiata ditta Muller-Klose-Ozil che irride la difesa olandese per la terza rete. Finiscono le emozioni e l'ultimo quarto di gara è solo una passerella per i tedeschi interrotta di tanto in tanto da sostituzioni che, da parte olandese, avrebbero avuto un senso solo se non fossero state così tardive.

venerdì 11 novembre 2011

Olanda - Svizzera 0-0


Numerose le novità nella formazione titolare con particolare attenzione puntata sui terzini di rincalzo Boulahrouz e Braafheeid e, soprattutto, su Babel che, complici le assenze di Robben, Afellay ed Elia, torna in nazionale dopo un anno esatto. Van Bommel è tenuto a riposo e sostituito da Van der Vaart mentre Huntelaar, reduce da una frattura al naso, lascia il posto di centravanti a Van Persie.
La partita ristagna a centrocampo con un'Olanda semplicemente, e aggiungerei inevitabilmente, troppo lenta per rendersi pericolosa. Le uniche verticalizzazioni interessanti permettono a un volenteroso Babel di rendersi pericoloso per due volte dalle parti di Benaglio che è bravo a respingere le sue conclusioni. Per il resto davvero molta noia e pure un paio di seri rischi superati senza danno grazie all'imprecisione di Mehmadi sottoporta.
Nella ripresa entrambe le squadre riescono nell'impresa di fare ancora di meno e la gara si trascina stancamente verso la fine con un unico lampo di Sneijder il cui lancio filtrante libera davanti al portiere Van Persie che però spedisce malamente a lato.
Si finisce tra fragorosi fischi e con la speranza che la gara di martedì riesca a dare maggiori motivazioni.

giovedì 10 novembre 2011

All'insegna del business


L'assurdo obbligo nel calcio moderno di disputare sempre e comunque due gare a settimana impone alle Nazionali già qualificate le prime amichevoli con la dicitura "in preparazione all'Europeo" già a sette mesi dalla manifestazione continentale. In realtà è palese la loro assoluta inutilità dal punto di vista sportivo, inutilità che può trasformarsi in danno in caso di infortuni, nemmeno troppo rari.
L'Olanda ospiterà domani la Svizzera e sarà impegnata martedì in Germania, in gare che nulla potranno aggiungere alla conoscenza che Van Marwijk ha dei suoi giocatori e tanto meno modificare le sue idee tattiche.
A dimostrazione di questo scriverò con largo anticipo la lista dei 23 convocati per l'Europeo quasi certo che potrò essere smentito solo a causa di qualche infortunio.
Portieri: Stekelenburg, Vorm, Krul.
Difensori: Van der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Pieters, Boulahrouz, Bruma, Maduro, Braafheid.
Centrocampisti: N. de Jong, Van Bommel, Sneijder, Van der Vaart, Strootman, Afellay.
Attaccanti: Kuyt, Van Persie, Robben, Huntelaar, Elia, L. de Jong.
Inseriti in gruppo per questa settimana anche Anita, Vlaar, Schaars, Wijnaldum, Babel e Boerrigter, poi rispedito a casa causa infortunio. Le loro chances di arrivare in Polonia e Ucraina sono legate tuttavia alle disgrazie altrui.

mercoledì 12 ottobre 2011

Svezia - Olanda 3-2


Formazione come al solito immutata rispetto alla gara di pochi giorni prima e Olanda che appare attenta e concentrata sia in fase di possesso che nel pressing in fase di non possesso. La palla staziona però a centrocampo e a ravvivare la partita ci pensa, poco prima del quarto d'ora, l'arbitro che vede un fallo di Bruma su Elmander ai 20 metri. Kallstrom pennella una traiettoria perfetta sulla quale Vorm non può nulla. Non passano nemmeno 10 minuti che un'azione avvolgente sulla trequarti svedese libera sulla sinistra Pieters il cui cross è un invito perfetto per Huntelaar che di testa non lascia scampo a Isaksson. E' la prima conclusione verso la porta svedese di un'Olanda che lavora bene fino al limite dell'area avversaria ma a cui manca il guizzo finale, la giocata che possa liberare l'uomo davanti al portiere. La Svezia si limita a restare molto coperta cercando ripartenze veloci ed è lei ad avere l'occasione più ghiotta per passare con Toivonen che alla mezz'ora si libera della marcatura di un ingenuo Van der Wiel ma spara alto da pochi passi. La risposta olandese è tutta in un diagonale impreciso di Van Persie.
Davvero scoppiettante l'inizio della ripresa con l'Olanda che trova subito il vantaggio grazie a Kuyt che di testa ribadisce in rete una conclusione al volo di Van Persie ribattuta da Isaksson. Non passa nemmeno un minuto ed Elmander costringe al fallo da rigore Mathijsen che tocca di mano dopo essere entrato in scivolata. Dagli unidici metri Larsson spiazza Vorm. Elmander sembra imprendibile e, lanciato da una rimessa laterale, coglie ancora impreparato Mathijsen e, raggiunto il fondo, appoggia intelligentemente all'indietro, Van Bommel devia e Toivonen si ritrova tra i piedi un comodo pallone che spedisce nella porta sguarnita. Per poco l'ennesimo regalo su rimessa laterale non costa la quarta rete (Vorm para la conclusione di Elmander) mentre dall'altra parte Huntelaar sfiora il pari prima con una punizione dai 30 metri che lambisce il palo e poi con un colpo di testa su angolo che Isaksson respinge di piede. Nell'ultimo quarto di gara il ritmo non cala con l'Olanda determinata a raggiungere il pari e però  incapace di creare nitide occasioni da rete. Gli ingressi di Elia e Luuk de Jong non danno i frutti sperati e tutti i tentativi olandesi si infrangono sul muro che la Svezia è brava a erigere davanti alla propria area. L'unico intervento di un portiere sarà infatti quello di Vorm che evita con un colpo di reni un gol beffa di Elm che aveva provato un pallonetto dai 50 metri.
La Svezia può quindi festeggiare la qualificazione mentre l'Olanda interrompe la serie positiva dimostrando, se ce ne fosse bisogno, quanto siano pesanti le assenze di Sneijder e Robben contro squadre di buona levatura.

sabato 8 ottobre 2011

Olanda - Moldavia 1-0


Undici annunciato e solito inizio aggressivo degli olandesi intenzionati a trovare subito il vantaggio. Nel primo quarto d'ora ogni azione termina con un pericolo per la porta moldava ma il portiere Namasco è bravo ad opporsi alle conclusioni in serie di Kuyt, Van der Vaart su punizione e Huntelaar mentre la fortuna lo aiuta su un tiro appena fuori di Van Persie. L'Olanda continua a premere ma la manovra diventa mano a mano meno fluida con poco gioco sulle fasce e con i tre centrocampisti offensivi che finiscono spesso per pestarsi i piedi. Bisogna aspettare il 35esimo per assistere ad un'altra occasione da rete grazie ad un pregevole cross di Pieters che Van Persie è tanto bravo a girare di testa quanto Namasco a respingerlo. Passano pochi minuti e Van Bommel legge bene il movimento di Kuyt, lo lancia sulla destra e sul suo cross rasoterra si avventa Huntelaar per il meritato vantaggio e il 29esimo centro personale con la maglia arancione.
La ripresa inizia con l'Olanda nuovamente arrembante ma la traversa colpita dopo pochi minuti da Van Persie con una conclusione da appena fuori area sembra avere l'effetto di un sonnifero. Da quel momento infatti la gara diventa decisamente scialba, la manovra olandese lenta e confusa e pure i moldavi riescono a mettere il naso dalle parti di Vorm senza tuttavia riuscire ad impensierirlo. Piove pure qualche fischio senza che accennino a diminuire gli errori, anche banali e tutto ciò che si riesce a raccogliere prima del fischio finale sono un paio di conclusioni di Huntelaar e Van Persie ribattute dai difensori.

giovedì 6 ottobre 2011

Amichevoli... ufficiali


L'Olanda si presenta alle ultime due gare di qualificazione all'Europeo con 6 punti di vantaggio sulla Svezia e il pass già in tasca. Anche nella molto improbabile eventualità che venisse raggiunta si qualificherebbe comunque come migliore seconda.
La gara di domani a Rotterdam contro la Modavia sarà quindi poco più di una passerella che potrebbe valere la 17esima vittoria consecutiva in gare di qualificazione. Più ostico sarà l'impegno di martedì a Stoccolma con gli svedesi in piena corsa per il secondo posto con l'Ungheria.
Le assenze di Stekelenburg, Heitinga, Nigel de Jong e Sneijder forzeranno cambiamenti praticamente in ogni reparto. Come centrale di difesa, accanto a Mathijsen, partirà quasi sicuramente Bruma visto che il suo ipotetico concorrente, Maduro, è stato messo fuori causa in allenamento da un tackle di Luuk de Jong. A centrocampo via libera a Strootman con Janssen sorprendentemente neppure convocato mentre in avanti Huntelaar si candida con autorità ad indossare la maglia di centravanti dopo una doppietta nell'ultimo turno di Bundesliga. Probabile l'impiego di Van Persie alle sue spalle con Kuyt e Robben sulle fasce. Sempre che Van Marwijk non intenda puntare sul rientrante Van der Vaart...

P.S.: Robben decide di porre fine ai problemi di pubalgia con un intervento chirurgico che lo terrà fuori almeno un mese. A questo punto sarà sicuramente Van Persie a giocare all'ala con Van der Vaart nel ruolo di Sneijder.

mercoledì 7 settembre 2011

Finlandia - Olanda 0-2


La formazione è identica a quella di venerdì come è identico l'approccio alla gara col solito scopo di un controllo completo del gioco al quale i finlandesi non sembrano intenzionati ad opporsi. Restando infatti ben coperti rendono di fatto molto difficile le trame palla a terra una volta superata la tre quarti. Si riesce ad entrare in area solo con lanci dai 30 metri a cercare l'inserimento dell'uomo di turno. E' in questo modo che prima Strootman trova Van Persie e poi Sneijder trova Huntelaar ma in entrambe le circostanze gli attaccanti non sono impeccabili nel controllo. Va decisamente meglio alla mezz'ora quando ancora Sneijder è bravo a leggere il movimento in verticale di Strootman e a servirlo con un pregevole lancio. Al resto ci pensa il neo acquisto del PSV il cui sinistro al volo a incrociare non dà scampo al portiere finlandese.
L'atteggiamento dei padroni di casa non cambia e l'Olanda aspetta sorniona che giunga l'occasione per sfondare. A inizo ripresa il solito schema sembra dare i suoi frutti ma Van Persie, imbeccato in successione da Sneijder e Kuyt prima vede il suo diagonale ribattuto e poi, di testa, fallisce un'occasione d'oro passando la palla al portiere da pochi passi. Si finisce allora per rischiare il pareggio grazie ad un lancio dalle retrovie che coglie impreparata la difesa olandese: Hamalainen, a tu per tu con Stekelenburg, lo supera con un pallonetto ma Pieters sventa la minaccia salvando quasi sulla riga. E' la prima occasione della Finlandia e rimarrà l'ultima grazie anche all'ingenuità di Hetemaj che dopo pochi minuti rimedia il secondo giallo per una simulazione a centrocampo. L'Olanda cerca ma non trova il raddoppio con Van Persie ancora protagonista nel mangiarsi un'altra rete mettendo sul fondo una ribattuta del portiere su diagonale di Huntelaar. Per entrambi è l'ultima azione e ed è proprio la coppia di sostituti, Elia e Luuk de Jong, a mettere il sigillo sulla gara in pieno recupero: un'inesauribile Sneijder lancia in profondità il neojuventino il cui cross rasoterra è un assist perfetto che vale anche per Luukinho, al pari di Strootman, la prima rete in maglia orange.

sabato 3 settembre 2011

Olanda - San Marino 11-0


De Jong non ce la fa ed è Strootman a prendere il suo posto accanto a Van Bommel. Huntelaar è schierato al centro dell'attacco con Van Persie a destra e Kuyt a sinistra.
Di fronte ad un Philips Stadion esaurito nonostante l'avversario non certo di blasone, gli olandesi partono con il piede sull'acceleratore più che mai decisi a regalare gol ed emozioni agli spettatori accorsi. Il risultato si sblocca già al 7' con Van Bommel bravo ad imbeccare Van Persie che da pochi passi non ha problemi ad insaccare al volo. L'Olanda insiste e una pregevole conclusione dal limite di Sneijder ed un colpo di testa di Heitinga su centro di Kuyt valgono il 3-0 quando è da poco passato il quarto d'ora. Anche San Marino prova a rendersi pericolosa ma la conclusione da fuori del capitano Selva finisce a lato mentre sull'altro fronte Van Persie si divora la quarta rete calciando fuori da ottima posizione. Si va alla ripresa senza altri lampi ma la seconda frazione comincia come la prima e in rapida successione vanno a segno Kuyt dopo una bella azione corale, Huntelaar e due volte Van Persie. Siamo al 7-0 ma è risaputo che è nei finali di gara che le squadre di basso livello tendono a sfilacciarsi completamente e l'Olanda ne approfitta impietosa andando a segno altre quattro volte nell'ultimo quarto d'ora. Strootman regala ad Huntelaar la doppietta personale, Van Persie cala il poker con un rasoterra angolato e anche Sneijder trova la seconda rete con un bel destro in diagonale. La ciliegina la mette Wijnaldum che nello spazio di due minuti esordisce in maglia arancione e segna la sua prima rete con un rasoterra da appena dentro l'area.

venerdì 2 settembre 2011

Tentativo di fuga


L'Olanda esordisce come capolista del ranking FIFA contro San Marino che, fatto abbastanza curioso, in questa speciale classifica condivide con altre tre nazionali l'ultima posizione. Nella gara di Eindhoven e in quella successiva in Finlandia l'obiettivo sarà continuare la striscia di successi nelle gare di qualificazione che, tra Mondiali ed Europei, sono già 14. Sembrerebbe inoltre l'occasione propizia per scrollarsi di dosso la Svezia che in classifica è ancora in scia (-3 punti) ma che farà visita all'Ungheria, terza forza del girone.
Le assenze di Robben, Van der Vaart e Afellay sembrano favorire l'ingresso di Elia nell'undici di partenza sempre che Van Marwijk non opti per lo spostamento di Van Persie all'ala con Huntelaar centravanti. Non dovrebbero esserci sorprese negli altri reparti anche se è in dubbio l'impiego di de Jong dopo un infortunio rimediato domenica scorsa.

venerdì 26 agosto 2011

Twente: disco rosso per la Champions


Twente - Benfica        2-2        1-3

Ried - PSV              0-0        0-5
Aalesund - AZ           2-1        0-6



Il sorteggio per il Twente non era stato tra i peggiori ma ancora una volta il Benfica si è rivelato un avversario insormontabile per le squadre olandesi. Dopo che in primavera era stato il PSV a farne le spese è toccato adesso ai vice-campioni d'Olanda vedersi chiudere in faccia la porta della Champions. Twente accettabile solo nei primi minuti (vantaggio di de Jong) e nella ripresa della gara di andata quando, sotto 1-2, ha giocato con grinta ed intensità mettendo alle corde i portoghesi. Inguardabile invece nel ritorno che il Benfica ha dominato, soprattutto a centrocampo, e chiuso con autorità nel primo quarto d'ora della ripresa.
Per i Tukkers sarà quindi Europa League nella quale raggiungono la fase a gironi anche PSV ed AZ. Per entrambe prestazioni incolori in trasferta (l'AZ soprattutto sembra continuare il brutto trand dell'anno scorso, puntualmente battuta da squadre ampiamente alla portata) ma qualificazione agevole con goleada annessa sul campo amico.
All'Ajax l'onore e l'onere di difendere i colori olandesi in Champions contro Real Madrid, Lione e Dinamo Zagabria. Se contro gli spagnoli l'obiettivo sarà di fare meglio dello scorso anno (0-2 a Madrid; 0-4 casalingo) sarà presumibilmente contro i francesi che ci si giocherà la qualificazione agli ottavi.

venerdì 5 agosto 2011

L'ADO è già fuori


Il miracolo lo aveva già fatto in primavera, prima terminando in settima posizione la "stagione regolare" e poi superando Roda e Groningen nei successivi playoffs che davano accesso all'Europa League. L'avventura europea dell'ADO è stata però di breve durata: dopo avere prevalso contro i lituani del Tauras nel secondo turno preliminare, gli olandesi hanno ceduto infatti all'Omonia Nicosia (3-0, 0-1) nel terzo.
Vanno avanti invece l'AZ che ha la meglio sui cechi dello Jablonec (2-0, 1-1) e, in Champions, il Twente a cui basta una doppietta di Janko per superare i rumeni del Vaslui.
Nei playoffs che daranno accesso alla fase a gironi si prospetta dura per i Tukkers, inseriti nella seconda urna, quella delle non-teste di serie. Più abbordabili dovrebbero essere gli impegni di PSV e AZ.

sabato 30 luglio 2011

Liquidazione totale


Se io fossi il principale di una qualsiasi azienda gestita come è stata gestita la Fiorentina negli ultimi anni, non solo licenzierei gli amministratori ma mi verrebbero pure dubbi sulla loro lealtà professionale.
Se poi l'amministratore in questione è Corvino che è talmente presuntuoso ed arrogante da pensare di potere prendere in giro un'intera tifoseria raccontando favole e arrampicandosi sugli specchi, allora il principale si troverà ad un bivio. O appoggiare il suo dipendente e inevitabilmente diventare corresponsabile delle sue malefatte o licenziarlo.
I Della Valle hanno scelto la prima strada confermando di non avere le palle di prendere decisioni forti (la gestione delle vicende Prandelli e Mihajlovic sono perfetti esempi della loro pusillanimità) e di fatto contraddicendo la loro sbandierata politica di trasparenza, autofinanziamento e oculata gestione economica.
Dov'è la trasparenza se non vengono giustificate e motivate le scelte? Come si può avere autofinanziamento se si regalano i giocatori?
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'irrisoria cifra (50.000 euro) inserita nelle buste per aggiudicarsi D'Agostino dopo avere pagato più di 5 milioni la metà del suo cartellino non più tardi dell'estate scorsa. Risultato? D'Agostino all'Udinese (nella busta i friulani avevano messo 111.000 euro) e circa 6 milioni spesi dalla Fiorentina per le 12 partite che il centrocampista ha disputato nell'ultima stagione.
Un affarone come lo furono le offerte inserite nelle buste per Miccoli e Maresca 6 anni fa, praticamente regalati alla Juventus quando sarebbero stati utili se non per la causa viola almeno per ricavarne denaro.
E che dire di Comotto, Donadel e Santana? Invece di venderli l'anno scorso si è aspettato di perderli a costo zero come in passato era già successo per Liverani, Gobbi e Ujfalusi. La vicenda Montolivo che non viene venduto ma il cui contratto non è rinnovato avrà presumibilemnte lo stesso finale.
E come non ricordare Toni, svenduto al Bayern per pochi milioni? E Mutu? Regalato! Frey? Regalato dopo essere stato trattato come un appestato da chi si dichiara portatore di alti valori morali. E i vari Da Costa, Hable, Lupoli, Van den Borre? Tutti regalati dopo essere stati fatti passare a suo tempo per futuri fenomeni e acquistati per diversi milioni.

Ma almeno Corvino i soldi sapesse come spenderli! E invece oltre 9 milioni li ha versati per Felipe, uno dei peggiori centrali visti a Firenze negli ultimi 10 anni e mandato in prestito a Cesena lo scorso febbraio dopo un anno esatto di prestazioni inguardabili.
Qualcun altro avrebbe potuto fare peggio?

giovedì 9 giugno 2011

Uruguay - Olanda 1-1


Boulahrouz al posto di Van der Wiel, apparso poco concentrato nella gara di sabato, e Huntelaar al posto di Robben sono le due novità in formazione. Afellay viene impiegato all'ala sinistra mentre tocca a Van Persie fare il vice-Sneijder.
La partita viene giocata a viso aperto e con buon ritmo ma entrambe le squadre faticano a trovare sbocchi offensivi. Non è un caso che sia un grossolano errore di Pieters a dare il via alla prima occasione da rete dell'incontro: Suarez viene lanciato da un passaggio del difensore olandese, crossa per Cavani sul cui colpo di testa è lo stesso Pieters a metterci una pezza. L'Olanda risponde con una bella azione corale che Van Persie, liberato da Huntelaar, vanifica calciando alto da buona posizione. Ancora l'accoppiata Cavani-Suarez mette i brividi alla difesa olandese con un'azione che il guardalinee ferma per un dubbio fuorigioco e dall'altra parte è bravo Muslera ad opporsi ad una conclusione di Afellay sul finire del tempo.
La ripresa vede Bruma al posto di Mathijsen ma soprattutto un sostanziale calo di ritmo che rende la gara soporifera. Il tempo trascorre tra una sostituzione e l'altra fino a 10 minuti dal termine quando Cavani semina il panico nell'area olandese, mette al centro dove Suarez ha tutto il tempo di controllare e piazzare la palla alle spalle di Krul. La reazione olandese è ben poca cosa ma a tempo ormai scaduto su angolo di Schaars la difesa uruguayana si dimentica completamente di Kuyt che di testa non ha difficoltà a insaccare nella porta lasciata sguarnita da Muslera in uscita disperata.
E' il pareggio che consente all'Olanda di chiudere imbattuta la stagione anche se nei successivi rigori (era in palio il Trofeo della Fratellanza) sono i padroni di casa a prevalere grazie agli errori di Elia e Van Persie.

domenica 5 giugno 2011

Brasile - Olanda 0-0


Strootman e Afellay sono entrambi titolari con il primo nel suo consueto ruolo di centrocampista arretrato e il secondo nella posizione lasciata libera da Sneijder. Robben, a destra, e Kuyt, a sinistra, sono gli attaccanti esterni con Van Persie che viene preferito ad Huntelaar al centro. In porta Krul è all'esordio assoluto.
Inizio a ritmi molto blandi con l'Olanda attenta in fase difensiva ma nulla oltre la metacampo. Il Brasile tiene il pallino del gioco ma non riesce ad affondare salvo in una circostanza in cui viene fermato da un più che dubbio fuorigioco. La prima occasione da rete arriva intorno al 20esimo ed è però olandese ma Afellay, ben servito da Van Persie dopo un perfetto contropiede corale, si fa ribattere la conclusione da distanza ravvicinata da Julio César. L'Olanda prende vigore, guadagna metri e alla mezz'ora è ancora bravo Julio César a negare la rete al solito Afellay il cui fendente da appena fuori area era destinato all'angolino. Il Brasile si fa vedere con una conclusione di poco alta di Ramires oltre che con una lunga serie di patetici tuffi.
La ripresa si apre con una bella invenzione di Elano per Neymar sul quale è bravissimo Krul. E' solo l'inizio di un brutto momento per gli olandesi che, tornati in campo con un atteggiamento troppo passivo, rimangono in balia dei brasiliani per un buon quarto d'ora. Robinho e Neymar affondano con facilità e le mischie si susseguono dalle parti di Krul che, anche con un po' di fortuna, riesce tuttavia a non capitolare e in contropiede Robben ha addirittura la palla del vantaggio che spreca calciando alto da buona posizione peccando peraltro di egoismo. Il Brasile si mantiene comunque minaccioso con una pericolosa conclusione dalla distanza di Lucio che Krul è bravo a bloccare. Van Marwijk cerca di rivitalizzare i suoi inserendo Huntelaar, Elia e Maduro al posto di Van Persie, Kuyt e de Jong. E' però ancora Krul ad essere protagonista nello sventare l'ennesima minaccia portata da Neymar. L'ultimo tentativo del Brasile è una gran botta da fuori di Sandro che Krul, decisamente il migliore dei suoi, riesce a deviare in angolo dopo di che, perso anche Ramires per doppia ammonizione, è costretto a guardarsi maggiormente le spalle senza che l'Olanda faccia tuttavia molto per rendergli il compito difficile.

giovedì 2 giugno 2011

Ricordi di Mondiale


Mentre in Europa sono in programma altre gare di qualificazione agli Europei, l'Olanda, esauriti i suoi impegni fino a settembre, è volata in Sudamerica per due suggestive amichevoli contro Brasile e Uruguay, le squadre che poco meno di un anno fa furono superate rispettivamente nei quarti e nelle semifinali mondiali. Presumendo il desiderio di rivincita delle compagini sudamericane c'è da scommettere che saranno gare vere da affrontare al massimo della concentrazione per evitare di incappare in brutte figure.
Per l'occasione Van Marwijk non potrà contare, oltre che sull'ormai lungo degente Stekelenburg, anche su Van Bommel, Van der Vaart, Janssen e Sneijder, quattro importanti assenze a centrocampo che obbligheranno il tecnico a sperimentare nuove soluzioni.
Per la prima gara saranno probabilmente Strootman e Afellay a giocarsi un posto da titolare accanto a de Jong mentre l'assenza di Sneijder potrebbe favorire l'innesto di Huntelaar dal primo minuto con Van Persie impiegato alle sue spalle.

domenica 15 maggio 2011

Tra i due litiganti il terzo gode

1 Ajax 34 22 7 5 73 72 30
2 Twente 34 21 8 5 71 65 34
3 PSV 34 20 9 5 69 79 34
4 AZ 34 17 8 9 59 55 44
5 Groningen  34 17 6 11 57 65 52
6 Roda 34 14 13 7 55 65 50
7 ADO 34 16 6 12 54 63 55
8 Heracles 34 14 7 13 49 65 56
9 Utrecht  34 13 8 13 47 55 51
10 Feyenoord 34 12 8 14 44 53 54
11 NEC 34 10 13 11 43 57 56
12 Heerenveen 34 10 11 13 41 60 54
13 NAC 34 12 5 17 40 44 60
14  De Graafschap 34 9 11 14 38 31 56
15 Vitesse  34 9 8 17 35 42 61
16 Excelsior  34 10 5 19 35 45 66
17 VVV 34 6 3 25 21 34 76
18 Willem II 34 3 6 25 15 37  98


Dopo un girone di ritorno caratterizzato in vetta da un testa a testa tra Twente e PSV alla fine ha vinto... l'Ajax! Eh sì perché mentre le due litiganti, in evidente calo fisico, lasciavano per strada punti preziosi, i lanceri centravano una striscia vincente che li portava a un punto dal Twente alla vigilia dell'ultimo turno di campionato che prevedeva lo scontro diretto all'Amsterdam Arena. Un Ajax più fresco e galvanizzato dalla rimonta non si è lasciato scappare l'occasione chiudendo l'incontro 3-1 e aggiudicandosi il 30esimo titolo nazionale.
Vince quindi Frank De Boer, subentrato a Jol già a dicembre, che, senza particolari meriti dal punto di vista tattico, è però stato capace di compattare un gruppo, motivarlo e fargli fare 24 punti nelle ultime 9 gare senza Suarez, migrato al Liverpool nel mercato invernale ed El Hamdaoui, infortunato.
Il Twente manca il bis ma può trovare motivo di consolazione nell'avere conservato il secondo posto grazie all'imprecisione degli attaccanti del PSV a Groningen dove il risultato finale di parità finisce per penalizzare pure i padroni di casa alla rincorsa dell'Europa League. Ne beneficia l'AZ che finisce al quarto posto dopo un torneo trascorso tra alti e bassi senza la costanza necessaria a potere ambire a qualcosa di più. Nei playoffs il Groningen se la dovrà vedere con il sempre costante Roda, con il sorprendente ADO e con l'Heracles, confermatosi ai livelli della stagione scorsa.
In coda da sottolineare la tenacia del Willem II che, sempre sostenuto da un pubblico encomiabile, ha lottato, rimontato ma solo accarezzato l'idea di potere raggiungere il penultimo posto che gli avrebbe garantito i playout. Ci andranno invece Excelsior a cui è fatale la differenza reti col Vitesse e un mediocre VVV per il quale restare in Eredivisie sarebbe un miracolo.

Chiude come capocannoniere Vleminckx (NEC) che con 23 centri precede Bulykin (ADO) fermatosi a 21 e Junker (Roda) a 20. I migliori del torneo sono però stati a mio avviso, scegliendone uno per squadra in ordine di classifica finale, Eriksen, Janssen, Dzsudzsak, Sigthorsson, Matavz e Vormer, oltre a un immenso Willie Overtoom, metronomo dell'Heracles, inspiegabilmente non considerato dai top club europei.

Al terzo tentativo Under-17 campione d'Europa




Dopo le finali perse nel 2005 e nel 2009 la Nazionale Under-17 riesce finalmente a fare suo il titolo europeo dominando l'edizione disputata in Serbia.
La squadra guidata da Albert Stuivenberg ha messo in mostra, cosa abbastanza inconsueta per il calcio olandese, una difesa compatta e difficilmente superabile sulla quale è stata in grado di costruire le sue fortune.
Fase a gironi superata in scioltezza con vittorie su Germania (2-0), Romania (1-0) e pareggio a reti inviolate con la Repubblica Ceca in una gara affrontata senza 7 titolari. In semifinale la temibile Inghilterra, mai pericolosa dalle parti del portiere de Jong, veniva eliminata da una rete di Ebecilio, centrocampista di scuola Feyenoord ma già dell'Arsenal.
L'ultimo ostacolo era ancora una volta la Germania che metteva fine all'imbattibilità difensiva dell'Olanda grazie al bomber Yasil (decisiva però una deviazione di Kongolo) e reggeva per tutta la prima frazione, terminata 2-2, prima di cedere di schianto nella ripresa al ritmo e alla maggior freschezza dei giovani olandesi, campioni con pieno merito: 5-2 il risultato finale con doppietta di Trindade de Vilhena, reti di Depay, Kongolo e ciliegina sulla torta di Ebecilio, il più promettente dell'intera squadra.

P.S.: dopo le buone premesse il Mondiale disputato a giugno in Messico è stata una vera delusione. Inseriti in un girone tutt'altro che proibitivo, i giovani olandesi compromettevano da subito il loro cammino venendo superati dal Congo nella gara inaugurale. Dopo il pari contro la modestissima Corea del Nord sarebbe servita la vittoria contro i padroni di casa ma il Messico si imponeva 3-2 sancendo la prematura eliminazione.

venerdì 15 aprile 2011

Vergogna!


Benfica - PSV           4-1        2-2
Villarreal - Twente     5-1        3-1



Le partite di andata, disputate una settimana fa,  hanno rappresentato una delle pagine più tristi e ingloriose del calcio olandese. Sia PSV che Twente si sono presentate ai rispettivi impegni inspiegabilmente demotivate, rassegnate, prive di qualsiasi barlume di grinta e personalità. Le penose prestazioni con goleade annesse sono state l'inevitabile conseguenza di questo atteggiamento passivo che ha generato difese in stato confusionale e attacchi rinunciatari.
Non è un segreto che entrambe le squadre tengano maggiormente al campionato (il Twente ha al momento 2 punti in più dei rivali a 4 giornate dalla conclusione) ma alla decenza o, meglio, all'indecenza la professionalità dovrebbe porre un limite.
Unica nota di cronaca delle gare di ritorno le reti realizzate da Dzsudzsak e Lens nei primi 25 minuti che hanno alimentato le speranze di impresa del PSV prima che Luisao alla fine della prima frazione desse loro un colpo decisivo.

 

mercoledì 30 marzo 2011

Olanda - Ungheria 5-3


Van Marwijk, come nel suo stile, non cambia formazione rispetto a venerdì e, seppure l'Ungheria appaia più chiusa, non cambia neppure il copione con gli olandesi che trovano il vantaggio alla prima occasione. Angolo di Sneijder e palla che arriva sul secondo palo allo smarcato Van Persie che mette dentro di esterno. Il ritmo è basso, l'Olanda si limita ad amministrare gioco e vantaggio e in tutta la prima frazione riesce a creare scompiglio nella difesa avversaria solo in un'altra circostanza con Kuyt che, liberato da un passaggio filtrante di Van Persie, non è però lucido davanti a Kiraly.
Nella ripresa, cominciata con Van Nistelrooy al posto di Van Persie, sono due immediate fiammate ungheresi a cambiare radicalmente la partita. Prima è Rudolf a pareggiare con una conclusione dal limite che carambola sugli stinchi di Van der Vaart e Pieters; pochi minuti e Gera trova il vantaggio ospite con un bel tiro al volo in anticipo sullo stesso Pieters. L'Olanda sembra accusare il colpo ma Sneijder la rivitalizza al quarto d'ora realizzando il 2-2 con un preciso diagonale dopo avere ottenuto un insperato triangolo da un difensore ungherese. A ritmi più elevati e con le squadre più allungate si assiste adesso ad un botta e risposta tanto spettacolare per il pubblico quanto motivo di stizza per i tecnici. L'Ungheria è la prima a sfiorare il vantaggio con Dzsudzsak che perde l'attimo solo davanti a Vorm. Non sbaglia invece Van Nistelrooy che fa centro con un rasoterra di prima intenzione su assist di Kuyt a sua volta ben imbeccato da Afellay, nuovamente tra i migliori dei suoi. Non passano nemmeno due minuti che Gera trova il pari facilitato da un'indecisione di Emanuelson, sostituto di un titubante Pieters, che se lo lascia scappare nel tentativo di metterlo in off-side. La risposta olandese è ancora immediata con Kuyt, bravissimo a spedire in rete con un destro al volo un perfetto cross di Afellay. Ed è lo stesso Kuyt a chiudere la gara pochi minuti più tardi quando, intenzionato a servire Van Nistelrooy, trova invece un pallonetto imprendibile per il quale i commentatori più disattenti hanno scomodato paragoni (Bergkamp) davvero poco calzanti.

sabato 26 marzo 2011

Ungheria - Olanda 0-4


I molti indisponibili agevolano il mio tentativo di azzeccare la formazione, centrata per undici undicesimi, senza danneggiare l'Olanda che si mantiene solida, dominante e si impone con irrisoria facilità.
Non passano nemmeno 8 minuti che una bella giocata di Sneijder libera in area Van der Vaart il cui diagonale di sinistro si insacca con la complicità del portiere. L'Olanda mantiene senza difficoltà il controllo del gioco, non rischiando nulla e anzi rendendosi pericolosa con una punizione di Sneijder e una conclusione sul fondo di Afellay. Lo stesso Afellay ha maggiore fortuna nel finale di tempo quando trova il raddoppio facendosi trovare pronto come terminale offensivo dopo un'ottima iniziativa di Van der Wiel.
Nella ripresa si riparte con il piede sull'acceleratore. Van Persie va prima vicino alla marcatura personale (bravo Kiraly) e poi, liberato davanti al portiere da una verticalizzazione di Sneijder, preferisce regalare la più facile delle reti all'accorrente Kuyt. Chi semina raccoglie e dopo pochi minuti è proprio Van Persie a calare il poker sfruttando l'altruismo di Van der Wiel che ancora una volta aveva seminato il panico sulla destra. La traversa nega a Sneijder la quinta rete su pallonetto da fuori area prima che vengano tirati i remi in barca per un'ultima parte di pura accademia.

giovedì 24 marzo 2011

Doppio confronto ravvicinato


Al momento la più diretta inseguitrice dell'Olanda nel girone di qualificazione agli Europei è l'Ungheria, attardata di tre lunghezze, ed è proprio contro i magiari che sono in programma entrambe le gare dei prossimi cinque giorni. In questa sorta di andata e ritorno ravvicinati sarà fondamentale fare almeno tanti punti quanti gli avversari anche se l'obiettivo nemmeno troppo nascosto è di fare il pieno per chiudere già adesso ogni discorso qualificazione.
Le assenze di Robben (ennesimo guaio muscolare), Huntelaar e Van Bommel, oltre che di Janssen che stava attraversando un ottimo periodo di forma, limiteranno notevolmente il campo di scelta di Van Marwijk che dovrà rinunciare anche a Stekelenburg.
Scontato il ritorno di de Jong nell'undici di partenza, presumibile che venga affiancato da Van der Vaart. In avanti Van Persie dovrebbe tornare ad essere il centravanti con Kuyt e Afellay sulle fasce.

venerdì 18 marzo 2011

Delusione Ajax. Nei quarti Twente e PSV


Ajax - Spartak Mosca    0-1        0-3
PSV - Rangers           0-0        1-0
Twente - Zenit          3-0        0-2



Dopo la sconfitta, peraltro immeritata dal punto di vista del gioco espresso, maturata in casa, mi aspettavo un Ajax più coraggioso a Mosca dove ha invece disputato una gara impalpabile e senza personalità che i padroni di casa non hanno avuto problemi a chiudere con due reti già nella prima mezz'ora.
Una partenza in fotocopia l'ha avuta il Twente a San Pietroburgo ma il bonus accumulato nella gara di andata (doppio de Jong e Landzaat), unito a un secondo tempo giocato in modo più offensivo e meno titubante si è rivelato sufficiente a riportare i Tukkers nei quarti di una coppa europea dopo 33 anni.
Il PSV ci mette 103 minuti a superare l'arcigna difesa scozzese (azione da manuale del calcio con verticalizzazione di Pieters, centro di Dszudszak e rete facile facile di Lens), dà  poi l'impressione di potere controllare la gara senza patemi ma un clamoroso errore dell'arbitro che non vede un fallo di mano di Hutchinson sulla linea di porta gli facilita oltremisura il compito macchiando una qualificazione che comunque avrebbe meritato.

venerdì 25 febbraio 2011

3-0 all'Europa (League)


Anderlecht - Ajax       0-3        0-2
Lille - PSV             2-2        1-3
Rubin Kazan - Twente    0-2        2-2



En plein del calcio olandese nei sedicesimi di Europa League che presentavano incroci da vecchia Coppa dei Campioni. Eliminati infatti i campioni del Belgio e della Russia, oltre al Lille, attuale capolista in Francia.
Tutto facile solo per l'Ajax che con inusuale cinismo aveva chiuso la pratica già all'andata con le reti di Alderweireld, Eriksen ed El Hamdaoui. Sembrava lo stesso per il Twente che si imponeva nel gelo russo segnando due volte nell'ultimo quarto d'ora (de Jong e Wisgerhof). Al ritorno però il Rubin ristabiliva la parità già nel primo tempo prima di farsi rimontare nella ripresa dai Tukkers (Janssen e Douglas) che mai avevano perso la calma dimostrando ancora una volta una maturità sorprendente nella gestione della gara.
Soffre, e molto, il PSV a Lille dove, sotto 2-0, viene salvato da Toivonen che prima propizia la rete di Bouma con un tiro al volo che coglie la traversa e poi realizza il pari con un azione personale a pochi minuti dallo scadere. Al ritorno sono i francesi a passare per primi ma è una giocata di astuzia di Dszudszak (punizione battuta con portere intento a schierare la barriera) a cambiare l'inerzia del match che poi il PSV riuscirà a portare a termine con tranquillità.

giovedì 10 febbraio 2011

Olanda - Austria 3-1


Afellay è titolare all'ala sinistra con Kuyt a destra e Sneijder al centro. Sulle giocate e sul dinamismo di loro tre sono basate le speranze offensive dell'Olanda che fa davvero ben poco per coadiuvarli. I terzini non salgano praticamente mai e pure Van Bommel e Janssen sembrano più preoccupati di mantenere le rispettive posizioni piuttosto che tentare di creare superiorità numerica in avanti. Peccato perché la sensazione è che l'avversario possa essere messo alle corde con relativa facilità e invece si vive di fiammate individuali come quando un'ottima giocata di Sneijder libera Huntelaar a tu per tu col portiere che gli ribatte la conclusione. Un'altra iniziativa di Sneijder sblocca il  risultato poco prima della mezz'ora: il numero 10 chiede triangolo a Janssen appena fuori area e calcia al volo la palla di ritorno infilandola sotto la traversa con una traiettoria maligna. Nel finale di tempo una ghiotta occasione per il raddoppio è stoppata ingiustamente dal guardalinee e sugli sviluppi di un angolo è l'Austria ad andare vicina al pari con il terzino Schiemer che spara alto da posizione invitante.
Nell'intervallo Sneijder viene lasciato negli spogliatoi e sostituito da Elia con conseguente spostamento di Afellay nella zona centrale. Dopo pochi minuti un tacco acrobatico proprio di Elia libera Pieters sul fondo e sul suo preciso cross Huntelaar non può mancare il raddoppio. La gara sembra diventare più vivace con un Elia particolarmente ispirato ma ogni potenziale occasione di fare tris si  infrange immancabilmente al limite dell'area avversaria. Al 70esimo ci deve pensare Klein toccando col braccio un innocuo cross dalla destra a permettere a Kuyt  di realizzare il 3-0 con un rigore che deve battere due volte. L'ultima parte della gara è caratterizzata dalla solita girandola di sostituzioni e fa un certo effetto vedere entrare a distanza di pochi minuti prima l'esordiente Strootman e  poi Van Nistelrooy, più vecchio del compagno di 14 anni. I nuovi entrati sono volenterosi ma imprecisi ed è l'Austria in questa fase ad andare più vicina alla rete che alla fine riesce a trovare grazie ad un'ingenuità di Wisgerhof che si fa sorprendere con una mano sulle spalle del gigante Maierhofer. Dal dischetto ci pensa Arnautovic a fissare il risultato finale.

martedì 8 febbraio 2011

Ritorna la Nazionale ma le scelte sono rimandate


Il 2011 della Nazionale comincia con l'amichevole in programma domani ad Eindhoven contro l'Austria e, a quasi tre mesi dall'ultimo impegno, è doveroso fare il punto della situazione.
Dopo la finale mondiale la parola d'ordine di Van Marwijk è stata "continuità" sia nella scelta del modulo (il 4-2-3-1 non è mai stato messo in discussione) che dei giocatori. Una continuità che ha portato 4 successi su altrettante gare di qualificazione all'Europeo, impreziositi da una prestazione davvero convincente contro la Svezia che sulla carta era l'avversario più ostico del girone.
Indipendentemente dalle sue scelte, la qualità principale del tecnico è stata però la sua capacità di conquistarsi la stima e il rispetto del gruppo che raramente in passato è parso così unito. Non sono certo mancati episodi di malcontento (irritanti gli atteggiamenti da prima donna al momento delle sostituzioni dei vari Van Persie, Sneijder, Van der Vaart) ma Van Marwijk ha sempre dato l'impressione di saperli gestire al meglio e anche con la decisione di escludere de Jong per motivi disciplinari in seguito ad un suo intervento killer su Ben Arfa ha inviato automaticamente a tutti un chiaro messaggio sulla sua autorità rafforzando la sua posizione all'interno dello spogliatoio.
Per domani de Jong figurava nuovamente tra i convocati  prima che un problema alla caviglia lo rendesse indisponibile. Non ci saranno neppure Robben, rimessosi dall'infortunio alla coscia già da un paio di settimane ma lasciato a Monaco per non irritare ulteriormente il Bayern dopo le vicende dello scorso anno, Van Persie (febbre) e Van der Vaart, infortunatosi al polpaccio nell'ultimo match di Premier.
Le tante defezioni privano la vigilia di un interessante toto-formazione e l'unico dubbio, ritenendo scontato inserimento di Janssen nell'undici di partenza accanto a Van Bommel, riguarda il ballottaggio tra Afellay ed Elia. Considerato il contesto amichevole ci sarà comunque spazio per tutti, compreso per l'ultimo arrivato, il  ventenne Kevin Strootman, fresco di passaggio dallo Sparta all'Utrecht dove ha subito fatto benissimo. Per le scelte davvero importanti, nell'ipotesi che nel frattempo non ci siano infortuni, occorrerà  invece aspettare ancora un mese.