lunedì 14 ottobre 2024

Germania - Olanda 1-0


Verbruggen;
Dumfries, de Vrij, van de Ven, Hato;
Gravenberch, Reijnders, Q.Timber;
Simons, Brobbey, Gakpo.
 
Non trascorrono nemmeno due minuti che già appare evidente di come la difesa olandese si impegni nella difficile impresa di fare rimpiangere van Dijk: nell'ordine de Vrij, Timber, Hato e van de Ven si rivelano incapaci di spazzare un pallone dall'area permettendo a Leweling di trovare una comoda rete che l'arbitro ritiene di dovere annullare per un fuorigioco discutibile.
Leggerezze, imprecisioni, errori di posizione si susseguono in ogni azione e bisogna ringraziare la buona sorte se la porta rimane inviolata nonostante le numerose occasioni in cui i tedeschi si rendono pericolosi.
La ripresa è più equilibrata, o forse solo addormentata, ma alla prima occasione la Germania fa centro: sugli sviluppi di un angolo, Leweling si avventa sulla palla vagante che trotterella all'interno dell'area e non dà scampo a Verbruggen. L'Olanda se la prende comoda, ma guadagna comunque metri e, a un quarto d'ora dal termine, Simons coglie la parte superiore della traversa con una conclusione dal limite. I rimpianti per il poco coraggio avuto durante la gara aumentano al 90esimo quando Baumann è bravissimo a opporsi a una rasoiata di Malen che sarebbe potuta valere il pari. Troppo poco e troppo tardi contro una Germania sperimentale, priva di molti titolari.

venerdì 11 ottobre 2024

Ungheria - Olanda 1-1


Verbruggen;
Dumfries, de Vrij, van Dijk, van de Ven;
Gravenberch, Reijnders, Q.Timber;
Simons, Zirkzee, Gakpo.
 
In un primo tempo nel quale l'Olanda sfiora l'80% di possesso palla, l'unica occasione che ha per passare è un regalo degli avversari: una punizione indiretta in area conclusa da Gakpo e neutralizzata in qualche modo dal portiere. L'Ungheria nelle su due folate offensive riesce invece a cogliere un palo e a realizzare la rete del vantaggio (volée di Sallai da pochi passi a seguito di una ripartenza che coglie impreparata la difesa olandese).
E' un'analisi impietosa non tanto della scarsa produttività (non è facile giocare contro dieci avversari a protezione dell'area di rigore) quanto della confermata fragilità difensiva.
Nella ripresa gli olandesi trovano maggiore coraggio nelle giocate e, conseguentemente, una maggiore velocità nella manovra grazie alla quale si riesce a mettere in difficoltà la difesa ungherese. Sono però gli errori dei singoli ad impedire il pareggio con Reijnders che si impappina solo davanti al portiere o il neo entrato Brobbey che di testa, indisturbato, manda incredibilmente a lato da posizione vantaggiosissima.
All'80esimo l' espulsione di van Dijk (due ammonizioni, la prima per proteste, in rapida successione) sembra affossare le speranze olandesi di rimonta, ma, pochi minuti dopo, Dumfries svetta a centro area sulla punizione di Gakpo regalando all'Olanda un ormai insperato pareggio.

martedì 10 settembre 2024

Olanda - Germania 2-2


Verbruggen;
Dumfries, de Ligt, van Dijk, Aké;
Reijnders, Schouten, Gravenberch;
Simons, Brobbey, Gakpo.
 
All'Olanda occorrono meno di due minuti per trovare il vantaggio: su azione di rimessa Brobbey difende egregiamente palla nel cerchio di centrocampo, serve Gravenberch che con un lancio millimetrico mette Reijnders solo davanti al portiere.
Poco dopo il quarto d'ora il raddoppio è solo sfiorato, prima quando Dumfries manda clamorosamente a lato il più facile dei colpi di testa, poi con Simons che, lanciato a rete da un altro lancio illuminante di Gravenberch, conclude debolmente sul portiere.
La Germania cresce e prende metri, tanto da stazionare quasi costantemente nei pressi dell'area di rigore olandese, ma è un dominio sterile e ci vuole il solito errore grossolano di de Ligt per farla pareggiare. Il suo disimpegno è intercettato dai tedeschi, Verbruggen si oppone alla conclusione di Wirtz ma nulla può sulla ribattuta di Undav. Nel recupero di frazione la Germania trova addirittura il vantaggio al termine di un'azione avvolgente finalizzata da Kimmich che su un centro da sinistra si trova tutto solo a centro area.
Il vantaggio tedesco dura giusto il tempo dell'intervallo perché a inizio ripresa è già pari grazie a Dumfries, puntuale sotto porta nello sfruttare il centro rasoterra di un ottimo Brobbey. Wirtz manca il nuovo vantaggio nell'azione successiva mandando alto al volo da posizione molto favorevole. E' l'ultima ghiotta occasione da gol in una partita che si mantiene viva e combattuta sino al termine senza che però i portieri corrano particolari rischi.

sabato 7 settembre 2024

Olanda - Bosnia 5-2


Verbruggen;
Dumfries, de Ligt, van Dijk, Aké;
Reijnders, Schouten, Gravenberch;
Simons, Zirkzee, Gakpo.
 
Prima partita della nuova Nations League che vede l'Olanda in un girone che comprende, oltre alla Bosnia, anche Germania e Ungheria (ne passeranno due).
 
De Ligt e Zirkzee sono i naturali sostituti di de Vrij, infortunato, e di Depay, a corto di preparazione in quanto senza squadra. De Jong è ancora ai box mentre Gravenberch sarebbe stata la scelta più logica anche agli Europei...
E' una gara davvero strana che l'Olanda domina in lungo e in largo per 70 minuti, salvo poi ritrovarsi con una sola rete di vantaggio (3-2) e dovere pure soffrire un quarto d'ora prima di chiudere il conto nei minuti finali.
Aveva aperto le marcature Zirkzee con una beffarda deviazione di testa su conclusione di Simons rimpallata da un difensore. Il pareggio bosniaco a metà primo tempo era parso il classico fulmine a ciel sereno col filtrante di Huseinbasic che irrideva i centrali olandesi mal posizionati per essere raccolto e depositato in rete da Demirovic. Reijnders prima sfiorava il nuovo vantaggio centrando la traversa in seguito a una pregevole combinazione con Zirkzee, poi lo trovava con un diagonale di sinistro dopo incursione nell'area a tutta velocità.
La rete di Gakpo a inizio ripresa (appoggio da pochi passi su assist di Reijnders) sembrava chiudere ogni discorso, ma, mentre l'Olanda andava solo vicina ad altre segnature, la Bosnia faceva centro con Dzeko, trovatosi a tu per te con Verbruggen dopo un altro colossale errore di posizionamento di de Ligt. La girandola di cambi portava più confusione che migliorie ma all'88esimo Quentin Timber, in campo assieme al fratello Jurrien, era bravo a recuperare un pallone e poi a concludere a rete. La corta respinta del portiere era facile preda di Weghorst per il gol della liberazione. Nel recupero, con i bosniaci già negli spogliatoi, gloria anche per Simons sul quale confermo i miei parecchi dubbi. Meno tuttavia che sui centrali difensivi.

domenica 18 agosto 2024

La prima delusione è del Twente

Preliminari Champions League:

Salisburgo -
Twente         2-1    3-3  

Preliminari Europa League:

Vojvodina - Ajax            1-3    0-1 

Panathinaikos - Ajax        0-1    1-0 (12-13 d.r.)

Jagellonia - Ajax           1-4    0-1

Preliminari Conference League:

G.A.Eagles - Brann          0-0    1-2  



Preliminari vincenti solo per l'Ajax che rischia solo nel secondo turno quando si fa sorprendere dal Panathinaikos nei minuti finali della gara di ritorno. Riesce tuttavia ad imporsi al termine di una serie infinita di 34 (!) rigori (Brobbey ne sbaglia addirittura due la realizzazione dei quali sarebbe stata decisiva).

mercoledì 10 luglio 2024

Olanda - Inghilterra 1-2


Verbruggen;
Dumfries, de Vrij, van Dijk, Aké;
Malen, Schouten, Simons, Reijnders, Gakpo;
Depay.
 
Come previsto, Koeman cambia solo Bergwijn (al suo posto Malen), e la conferma di Simons lo ripaga al settimo minuto quando il fantasista, dopo avere recuperato palla con un contrasto, fa secco Pickford con una conclusione da appena fuori area.
L'Olanda, schierata stavolta con un chiaro 4-5-1, arretra troppo e fatica ad uscire dalla propria trequarti difensiva per i successivi 10 minuti, conclusi con il pareggio inglese per un rigore concesso dal VAR in seguito ad un intervento falloso di Dumfries su Kane che peraltro aveva già effettuato il tiro. Dumfries è ancora protagonista sia nelle vesti di difensore (salvataggio sulla linea dopo conclusione beffarda di Foden a tu per tu con Verbruggen) che in quelle di attaccante (traversa scheggiata su colpo di testa da angolo) mentre dall'altra parte Foden colpisce l'esterno del palo con una conclusione a giro. E' tutto per un primo tempo giocato a ritmi lenti con entrambe le squadre più timorose di scoprirsi che audaci.
La ripresa, cominciata con Weghorst al posto di Malen (sul finire di primo tempo Veerman aveva già preso il posto dell'infortunato Depay), offre ancora di meno, tanto che, tra i due portieri, il solo Pickford è chiamato a un intervento quando si oppone a una conclusione sporca di van Dijk susseguente ad angolo. La sensazione è comunque che l'Olanda non abbia i mezzi per far male e possa giusto sperare in qualcoa di casuale come in occasione del vantaggio. All'Inghilterra manca invece il coraggio perché se osasse di più potrebbe mettere in seria difficoltà la fragile difesa olandese. Lo dimostreranno prima la rete di Saka, annullata per fuorigioco di Walker che lo aveva servito, e poi, quando siamo ormai entrati nel recupero, il gol partita di Ollie Watkins che trova un gran diagonale rasoterra che beffa de Vrij.
Solo adesso Koeman si ricorda di avere anche Zirkzee e Brobbey, ma è davvero troppo tardi. Un'altra beffa viene aggiunta nell'album dei ricordi, ma delle quattro semifinaliste eravamo la più debole.

lunedì 8 luglio 2024

Cosa mi piacerebbe


Siamo dunque in semifinale, più di quanto mi aspettassi, grazie anche alla fortuna di non avere trovato sul cammino nessun top team. Per questo motivo non si può ancora essere soddisfatti. Per esserlo occorre una vittoria di prestigio e la gara in semifinale contro l'Inghilterra rappresenta l'occasione giusta da sfruttare e da giocarsi quindi nel miglior modo possibile.
Ma quale sarà il miglior modo possibile? Temo non quello pensato da Koeman il cui unico dubbio, ne sono convinto, sarà se impiegare ancora Bergwijn. D'altronde si sono persi Mondiali e Nations League dando retta al vecchio adagio secondo il quale "squadra che vince non si cambia", tappandosi gli occhi di fronte all'evidenza.
E l'evidenza dice che:

  • La difesa può anche andare bene. Non è insuperabile e, anzi, abbastanza fragile se attaccata, ma i giocatori sono esperti e di livello e a questo punto del torneo non è migliorabile se non per l'eventuale inserimento di van de Ven, apparso in ottima forma fisica, al posto di Aké.
  • A centrocampo Schouten e Reijnders sono intoccabili, non tanto per meriti propri (e pure ne hanno), quanto per l' assenza di concorrenza a causa dei numerosi infortuni che hanno falcidiato il reparto (de Jong, Koopmeiners, Wieffer, Timber).
  • Depay ha sempre tratto beneficio dall'ingresso di Weghorst. La ragione è piuttosto semplice. Con una prima punta a portare via uomini gli risulta più facile trovare spazio per le sue giocate.
  • Simons ha dimostrato di non essere pronto. La tecnica c'è, ma la testa no ed è pure fisicamente molto fragile.
  • Perché alambiccarsi su chi mettere all'ala destra quando Frimpong ha dimostrato (vedi amichevole contro il Canada) di potere essere devastante? Senza contare che una fascia presidiata da Frimpong e Dumfries creerebbe più di un problema ad ogni difesa.

In definitva la scelta più importante da fare, ma anche la più ovvia, sarebbe arretrare Depay nel ruolo di Simons e inserire un centravanti (Zirkzee sarebbe la mia scelta, ma andrebbe bene pure Brobbey mentre Weghorst è più adatto ad entrare a partita in corso).

Una scelta che sarà destinata a rimanere nei miei desideri, ma Koeman è cosciente che è più importante essere fortunati che bravi.

domenica 7 luglio 2024

Olanda - Turchia 2-1


Verbruggen;
de Vrij, van Dijk, Aké;
Dumfries, Schouten, Simons, Reijnders, Gakpo;
Bergwijn, Depay.
 
Con la piena fiducia all'undici anti-Romania (come se avesse fatto faville...) l'Olanda parte subito forte con Depay che spreca una buona occasione sparacchiando alto allo scoccare del primo minuto di gioco. Si staziona stabilmente sulla trequarti offensiva, ma c'è molta imprecisione nell'ultimo passaggio e ogni azione si infrange sul muro eretto da Montella al limite dell'area. Con l'alleggerirsi della pressione i turchi prendono coraggio e, più determinati e sempre primi sulle "seconde palle", riescono a creare diverse situazioni pericolose di uno-contro-uno risolte con non pochi patemi dalla difesa olandese. Al 35esimo, dopo l'ennesima azione insistita senza che gli olandesi riescano a liberare, non è sorprendente assistere al vantaggio turco che arriva con un colpo di testa di Akaydin su centro dalla destra su azione susseguente ad angolo.
La mossa tentata da Koeman a inizio ripresa è l'unica che conosce: dentro Weghorst, stavolta per l'evanescente Bergwijn. Di sicuro ci si guadagna in cuore, grinta e determinazione, ma la manovra olandese è troppo lenta e prevedibile per creare pericoli significativi. La Turchia protegge la sua area con un 5-5 al quale l'Olanda non trova semplicemente risposte e col passare del tempo appare chiaro che il pareggio possa arrivare solo attraverso una giocata estemporanea, una mischia, un rimpallo favorevole. Al 70esimo proprio un rimpallo favorevole porta a un calcio d'angolo e la giocata estemporanea di Depay a un cross preciso che de Vrij insacca di testa indisturbato. La Turchia accusa il colpo e di lì a poco incassa anche la seconda rete: Weghorst addomestica una palla sporca al limite dell'area servendo Simons che fa l'unica cosa giusta della sua gara allargando per Dumfries sul cui centro rasoterra si avventa la coppia Gakpo/Muldur. La palla ruzzola beffarda in rete, il replay dimostra che il tocco è del difensore. Poco importa.
I turchi si riversano ora nella metacampo avversaria dimostrando la fragilità della difesa olandese quando è attaccata: Verbruggen deve salvarsi due volte di istinto, la seconda ben oltre il novantesimo, e, in mezzo, sono i corpi di van de Ven, de Vrij e addirittura Weghorst, a ribattere conclusioni a botta sicura.
La vittoria viene infine condotta in porto e, seppure con più ombre che luci, si può festeggiare l'arrivo in semifinale dopo 20 anni.

 
Le mie pagelle:

Verbruggen: 7. Efficace e reattivo in almeno tre circostanze. Incolpevole sulla rete.
de Vrij: 7,5. Torna a segnare in nazionale dopo 9 anni con una rete peraltro pesantissima, dopo essere stato il miglior argine agli attacchi avversari.
van Dijk: 6. Di testa è un efficace baluardo, ma è ancora carente nell'organizzare la difesa allo sbando vista negli ultimi 20 minuti.
Aké: 6. Probabilmente non nelle condizioni fisiche ottimali, si fa vedere poco in fase di costruzione limitandosi a presidiare la sua zona difensiva.
Dumfries: 6,5. Si può criticarlo per la tecnica non sopraffina, ma farsi in continuazione tutta la fascia non è da tutti. E si mantiene pure lucido per l'assist vincente.
Reijnders: 5,5. Meglio nella fase difensiva. Le sue accelerazioni palla a piede risultano stavolta controproducenti determinando, una volta stoppate, diversi insidiosi contropiede.
Simons: 4. Fragile sia fisicamente che mentalmente. O appoggia palla all'indietro o la perde. Totalmente inadeguato.
Schouten: 6. Appare ancora una volta l'unico che sappia davvero cosa fare col pallone tra i piedi, ma patisce inevitabilmente l'inferiorità numerica a centrocampo.
Gakpo: 6,5. Al solito molto largo sulla sinistra, si nota stavolta più per errori di misura che per i suoi guizzi. E' però determinante nella rete del vantaggio e artefice dell'unico altro tiro insidioso verso la porta avversaria.
Bergwijn: 5. Preoccupante la sua involuzione anche se non sembra tutta colpa sua. Di certo non fa nulla per farsi apprezzare sbagliando scelta ogni qual volta riceve palla.
Depay: 5,5. Impalpabile come centravanti, dà segni di vita solo una volta entrato Weghorst. Che Koeman possa trarre qualche ovvia indicazione?
 
Weghorst: 7La sua fisicità crea confusione alla retroguardia turca. Si batte con vigore e mette lo zampino in entrambe le marcature (è merito suo se de Vrij può insaccare la prima rete in piena libertà).

martedì 2 luglio 2024

Olanda - Romania 3-0


Verbruggen;
de Vrij, van Dijk, Aké;
Dumfries, Schouten, Simons, Reijnders, Gakpo;
Bergwijn, Depay.
 
Se si eccettua l'impiego del redivivo Bergwijn al posto di Frimpong, è la stessa formazione schierata contro la Francia. Il modulo però è più offensivo con Dumfries stabilmente avanzato alla stessa altezza di Gakpo sulla fascia opposta. Un 3-5-2 che non è raro vedersi trasformare in 3-3-4, grazie all'eccessivo difensivismo dei romeni che arretrano troppo permettendo agli olandesi di schiacciarli.
Il risultato è che quasi la totalità delle azioni olandesi crea un pericolo. Si riesce a passare al 20esimo con il solito Gakpo che dalla sinistra si accentra e fulmina Nita sul primo palo e si falliscono diverse occasioni per mancanza di
freddezza e precisione negli ultimi metri, la più ghiotta con Simons che dopo avere ricevuto palla all'altezza del dischetto si impappina non trovando il tempo per la comoda conclusione. 
Le occasioni per il raddoppio si sprecano nella ripresa, cominciata con Malen al posto dell'infortunato Bergwijn: conclusione di Reijnders murata, tap-in di Depay impedito da un tackle in extremis, esterno del palo su colpo di testa di van Dijk, rete annullata a Gakpo per fuorigioco centimetrico, punizione di Depay a lato di pochissimo, così come un diagonale ravvicinato di Veerman.
L'agognato 2-0 arriva finalmente a 10 minuti dal termine con Gakpo bravissimo a mantenere viva una palla sulla linea di fondo e servirla all'indietro per l'accorrente Malen che non ha difficoltà a depositarla in rete. Con gli avversari ormai negli spogliatoi lo stesso Malen nell'ultimo minuto di recupero realizza la terza rete dopo azione personale iniziata nella metacampo olandese.

 
Le mie pagelle:

Verbruggen: s.v. Inoperoso.
de Vrij: 6,5. Ancora una prestazione solida. Sempre attento sulle rare incursioni offensive degli avversari.
van Dijk: 6. Qualche leggerezza di troppo nei disimpegni. Continua a non dare quell'impressione di sicurezza che l'aveva caratterizzato nei tempi migliori.
Aké: 6. Gara oltremodo tranquilla. Nessun rischio in difesa, ma anche scarsa partecipazione oltre la metacampo.
Dumfries: 6,5. La sua grande capacità di corsa gli permette di coprire tutta la fascia e di essere un'arma in più sul fronte offensivo.
Reijnders: 7. Imprendibile nelle sue continue accelerazioni in verticale, crea spesso fondamentali superiorità numeriche.
Simons: 6 Più partecipe nella manovra, ha anche qualche guizzo interessante, ma quando i palloni sono pesanti non ne azzecca mai una.
Schouten: 6,5. Sempre prezioso tatticamente, smista con precisione una notevole quantità di palloni.
Gakpo: 7,5. Gioca molto largo a sinistra e non è nemmeno molto cercato, ma si conferma l'arma in più di questa Olanda ogni volta che viene servito.
Bergwijn: 5,5. Qualche buona combinazione sulla destra, ma non è chiaro il suo ruolo e in definitiva non incide.
Depay: 5,5. Ancora troppi errori, sia in appoggio che nelle scelte. Dovrebbe capire, anche se temo sia troppo tardi, che le giocate facili sono spesso più utili alla squadra di quelle più spettacolari ma fini a se stesse.

Malen: 7. Più coraggioso di Bergwijn nella ricerca dell'uno contro uno, trova pure una doppietta che farà bene alla sua autostima.

giovedì 27 giugno 2024

Un regalo di Eupalla


Romania negli ottavi, vincente Austria/Turchia negli eventuali quarti.
L'indecente prestazione contro l'Austria deve avere impietosito il dio del calcio che presenta all'Olanda il cammino più agevole verso la semifinale.
Attenzione, "più agevole" non significa facile, ma col terzo posto ottenuto nel girone era davvero difficile che potesse andare meglio.
Nonostante Koeman, mi è difficile pensare di perdere dalla Romania o di ri-perdere dall'Austria, anche se sono consapevole di avere detto la stessa cosa tre anni fa, all'ultimo Europeo, quando l'accoppiamento fu con la Repubblica Ceca. Potrebbe insomma capitare un'altra variabile impazzita come lo fu allora l'espulsione di de Ligt, si potrebbe pure andare ai rigori, ma è indubbio che l'occasione è più ghiotta di quanto si meritasse.
Ora sta alla squadra saperla cogliere, ma fare peggio che con l'Austria sarà difficile e, paradossalmente, la sconfitta indolore può avere aiutato a capire quale siano le scelte da fare d'ora in avanti.

martedì 25 giugno 2024

Olanda - Austria 2-3


Verbruggen;
Geertruida, de Vrij, van Dijk, Aké;
Reijnders, Schouten, Veerman;
Malen, Depay, Gakpo.
 
L'asse di destra Dumfries/Frimpong non ha evidentemente convinto Koeman che li fa fuori entrambi a beneficio del più difensivo Geertruida e del più offensivo Malen. Anche Simons è giustamente fuori. Al suo posto torna nell'undici titolare Veerman.
L'Austria parte indiavolata e gli olandesi non vedono palla per i primi 5 minuti di gioco, conclusi dalla sfortunata deviazione di Malen su cross dalla sinistra (ma Geertruida dov'era?) che vale il vantaggio austriaco.
L'Olanda prova a rispondere, ma la manovra è lenta, il pressing austriaco determinato e si fa un'enorme fatica ad avvicinarsi all'area avversaria. Nonostante questo, anche se in maniera piuttosto estemporanea, Reijnders e Malen sprecano entrambi un'occasione ghiottissima per pareggiare, il primo calciando fuori un rigore in movimento ben servito da Gakpo, il secondo, mancando clamorosamente la porta solo davanti al portiere dopo verticalizzazione di Reijnders. Anche Verbruggen non può restare a guardare e si conferma attento in un paio di circostanze.
Ad avvio di ripresa è subito pari col solito Gakpo che trova un preciso tiro a giro da appena dentro l'area dopo sgroppata di 60 metri di Simons. Le speranze che la partita cambi si infrangono vedendo all'opera la difesa olandese che, dieci minuti più tardi, regala agli austriaci il nuovo vantaggio (colpo di testa di Schmid) con un movimento d'insieme a dir poco dilettantesco.
Koeman e le sue discutibili sostituzioni (per l'ennesima volta è data fiducia a zombie Wijnaldum) non agevolano i suoi nel tentativo di riprendere il risultato, ma a un quarto d'ora dal termine è ancora la carta Weghorst ad essere vincente: il suo colpo di testa su cross dalla sinistra trova Depay che pesca dal cilindro un tocco volante di precisione tra due avversari. Si deve provare a vincere, ma a centrocampo il solo Schouten non può arginare gli austriaci quando si perde palla e all'80esimo Sabitzer non fa nemmeno troppa fatica per infilare una difesa ancora una volta distratta e mal piazzata con van Dijk a fare la statua a centro area invece di salire.
Dopo il danno, pure la beffa: la Polonia trova la rete del pareggio con la Francia che finisce quindi seconda dietro all'Austria. Per l'Olanda un terzo posto che significa un ottavo di finale contro una prima classificata, probabilmente Inghilterra o Belgio.

Le mie pagelle:

Verbruggen: 6,5. Incolpevole sulle reti. Un paio di buoni interventi su conclusioni di Sabitzer e Arnautovic.
Geertruida: 4. Incompresibile il suo continuo "accentramento" che concede agli austriaci autentiche praterie. Inadeguato anche nell'uno contro uno.
de Vrij: 5,5. Quando sta sull'uomo dà il meglio di sé, ma sul posizionamento patisce la disorganizzazione della squadra.
van Dijk: 4. Dovrebbere dirigere la difesa, ma è il primo ad essere spaesato. Perennemente fuori posizione, tiene in gioco Sabitzer nella rete decisiva.
Aké: 5,5. Credo che nemmeno a lui sia chiaro cosa debba fare. E' la vittima principale della confusione mentale di Koeman.
Reijnders: 6. Qualche accelerazione, un pizzico di vivacità, ma deve fare di più in fase di non possesso.
Schouten: 6. E' dura distribuire palloni ad una squadra statica e senza idee.
Veerman: 3. Un disastro ad ogni tocco. E' giustamente umiliato con una sostituzione poco dopo la mezz'ora.
Malen: 5,5. Fallisce una rete facile in modo goffo, ma almeno punta l'uomo e prova a dare profondità.
Depay: 6. Parte bene smistando con intelligenza i palloni che gli arrivano, prosegue male sparendo dal gioco e finisce con una rete di alto livello.
Gakpo: 6,5. Poco cercato, non impeccabile in alcune scelte, è tuttavia il terminale offensivo più pericoloso e ancora una volta timbra il cartellino.

Simons: 6. Sostituisce alla mezzora l'agghiacciante Veerman e la sua prestazione è un miglioramento rispetto alle precedenti. Più presente nella manovra alla quale cerca almeno di dare velocità.

sabato 22 giugno 2024

Olanda - Francia 0-0


Verbruggen;
Dumfries, de Vrij, van Dijk, Aké;
Schouten, Simons, Reijnders;
Frimpong, Depay, Gakpo.
 
Frimpong, come era lecito aspettarsi visto il flop di Simons in quella posizione, è schierato titolare all'ala destra. A Simons viene però concessa un'altra possibilità, quella di giocare come il più avanzato dei tre centrocampisti. Tocca a Veerman fargli spazio.
Dopo la vittoria di entrambe le squadre nella gara di esordio, il pareggio sembra il risultato più logico per raggiungere quei 4 punti che garantiscono quasi sicuramente il passaggio del turno. Alla fine pareggio sarà, ma non mi lascia ottimista il fatto che, pur giocando principalmente per non prenderle, l'Olanda conceda agli avversari, peraltro privi di Mbappé, troppe palle gol. Verbruggen dovrà fare un solo intervento impegnativo, a metà ripresa su conclusione ravvicinata di Griezmann, ma è più volte graziato dall'imprecisione sottoporta dei francesi. Dal canto suo l'Olanda riesce a pungere due volte in avvio di gara (diagonale sporco di Frimpong dopo nemmeno un minuto e bella rasoiata di Gakpo dal limite al quarto d'ora) con Maignan sempre bravo ad opporsi, e una sola nella ripresa che avrebbe però potuto essere decisiva: è il minuto 70 quando lo stesso portiere respinge la conclusione di Depay (l'unico suo guizzo in tutta la gara) con la palla che finisce a Simons che dal limite insacca con un tiro di prima intenzione. Gli addetti al VAR reputano però la posizione di fuorigioco di Dumfries influente e la rete viene annullata. 
Si finisce con gli ultimi 20 minuti emblematici di quanto il pareggio stesse bene a tutti. Vedremo dall'accoppiamento negli ottavi di finale a chi sia convenuto.
 
Le mie pagelle:

Verbruggen: 7. Poco impegnato ma sempre efficace e sicuro.
Dumfries: 5,5. Si alterna con Frimpong in posizione più o meno avanzata, senza guizzi in avanti e con qualche sofferenza dietro.
de Vrij e van Dijk: 6. La loro prestazione, apparentemente senza sbavature, mal si concilia con le numerose occasioni create dai francesi per vie centrali.
Aké: 5,5. E' la prima insufficienza in maglia orange, giustificata dalla difficoltà nel contenere Dembelé e dalle diverse, inusuali imprecisioni in fase di appoggio.
Reijnders: 6.5. Prezioso in fase di non possesso, trova anche qualche buona accelerazione palla al piede.
Schouten: 6. Ordinato, ma meno preciso del solito. Rimane tuttavia elemento imprescindibile in un centrocampo debole fisicamente.
Simons: 5. Continua a sembrarmi un bambino in mezzo agli adulti. Ci mancava che piangesse per un fallo subito...
Frimpong: 5,5. Ha velocità e personalità nel cercare il dribbling risultando tuttavia abbastanza fumoso e poco utile alla manovra.
Depay: 4. Intestardito in giocate di prima e di fino che non azzecca mai.
Gakpo: 6. Parte bene spegnendosi man mano che la gara prosegue, poco cercato da compagni troppo prudenti.

domenica 16 giugno 2024

Olanda - Polonia 2-1


Verbruggen;
de Vrij, van Dijk, Aké;
Dumfries, Reijnders, Schouten, Veerman;
Simons, Depay, Gakpo.
 
E' lo stesso undici titolare dell'ultima amichevole contro l'Islanda, ma il modulo non è certo un 4-3-3. Dumfries è sulla linea dei centrocampisti e, sul lato sinistro, Gakpo fa la spola tra centrocampo e attacco. Più difficile capire quale zona debba ricoprire Simons apparso da subito un pesce fuor d'acqua.
Per intensità di gioco e determinazione è una delle migliori prestazioni degli ultimi tempi, forse agevolata dal fatto che la Polonia non rimanga arroccata in difesa ma provi a giocarsela dando vita così ad una gara con frequenti capovolgimenti di fronte in velocità. 
Nel solo primo tempo l'Olanda colleziona almeno 5 nitide occasioni da rete (le più ghiotte sprecate da Depay e Gakpo che calciavano alto da ottima posizione, la più spettacolare su volé di van Dijk su angolo  ben neutralizzata da Szczesny) trovando il gol solo grazie ad una deviazione di un difensore su conclusione dal limite di Gakpo. E' la rete che vale il pareggio perché in precedenza Buksa aveva portato in vantaggio i suoi staccando imperiosamente su angolo.


La ripresa comincia sulla falsariga della prima frazione con l'Olanda vicina al vantaggio con Simons che sparacchia male in azione di contropiede e la Polonia che ha il suo migliore quarto d'ora nel quale mette alle corde la retroguardia olandese. Urgono cambi e Koeman prova ad affossare i suoi sostituendo Veerman con Wijnaldum (entrato al 60esimo toccherà la sua prima palla, e male, nel recupero!) oltre a Simons con Malen. La gara rimane vivace con l'Olanda che soffre le ripartenze dei polacchi ma che non smette di essere propositiva. Verrà premiata al minuto 84 grazie al neo entrato Weghorst che si avventa da par suo su una palla messa in area da Aké e sporcata da un difensore. La vittoria va in porto grazie a Verbruggen che nel finale salva su una conclusione ravvicinata di Swiderski.
 

 
Le mie pagelle:

Verbruggen: 8. Risponde in modo egregio ogni qual volta viene chiamato in causa e compie almeno un paio di interventi difficili.
de Vrij: 7. Dal punto di vista prettamente difensivo è il migliore dei suoi. Risolve diverse situazioni pericolose.
van Dijk: 6. Ha una percentuale di colpa sulla rete polacca. Qualche buona chiusura, ma da lui ci si aspetta maggiore autorevolezza.
Aké: 7,5. Ci mette lo zampino in entrambe le marcature (e pure sull'occasione sprecata da Gakpo) e, come se non bastasse, difende con efficacia e propone con precise verticalizzazioni.
Dumfries: 6,5. A volte troppo frenetico, ma è attento in difesa e pure in avanti riesce sempre a creare qualche pericolo.
Reijnders: 6.5. Gioca come il classico 10, giostrando spesso al limite dell'area. Non trova mai il guizzo vincente, ma è prezioso nella fase di possesso.
Schouten: 6.5. Motorino instancabile, sempre presente nel vivo dell'azione, dà ordine alla manovra e crea spesso superiorità numerica con giocate di prima intenzione.
Veerman: 5,5. Volenteroso ma spesso impreciso, sembra faccia fatica a trovare la giusta posizione.
Simons: 5. Comincio a pensare sia un questione di testa: quando la palla è pesante lui scivola o cicca il pallone o si impappina.
Depay: 6. Primo tempo buono con pure diverse giocate di fino, ma anche errori gravi sottoporta. Non pervenuto nella ripresa.
Gakpo: 7. Sulla sinistra è un pericolo costante per gli avversari che devono continuamente raddoppiare. E' ancora una volta decisivo sulla falsa riga dell'ultimo mondiale.

Malen: 6. Impiegato su entrambi i versanti, punta spesso l'uomo con alterne fortune.
Wijnaldum: che voto si dà a chi pascola in mezzo al campo senza mai toccare il pallone?
Weghorst: 8. Gli bastano un paio di minuti per decidere la partita.

Curiosità e timori

 
L'esordio di oggi pomeriggio contro la Polonia (Francia ed Austria saranno le avversarie nelle due gare successive del girone eliminatorio) ci dirà senz'altro qualcosa di più sul modulo e sui calciatori sui quali Koeman intenda maggiormente puntare. In settimana le notizie dall'infermeria sono state pessime con de Jong (non ha recuperato dall'infortunio alla caviglia) e Koopmeiners costretti a dare forfait. Al loro posto sono stati convocati un esterno difensivo, Maatsen, e un attaccante, Zirkzee, lasciando il reparto centrale in gravi ambasce, soprattutto se, come si spera, si andasse avanti nel torneo.
Schouten sembra adesso elemento imprescindibile e al suo fianco dovrebbero essere impiegati Reijnders e Veerman, sempre che Koeman non dia segni di demenza precoce regalandoci la perla Wijnaldum, o addirittura Blind in versione centrocampista.
Portiere (Verbruggen è stato designato ufficialmente titolare), difesa e attacco mi preoccupano molto meno per il semplice motivo che i convocati rappresentano il meglio che il calcio olandese possa offrire in questo momento.
Dagli indizi raccolti nelle precedenti partite scommetto su un 4-3-3 in cui le incognite sono il terzino sinistro (Aké sarà sicuramente titolare, ma lo preferirei al centro) e l'intera fascia di destra con Frimpong che ha bene impressionato come ala e potrebbe trovare posto a scapito di Simons o, nel caso fosse impiegato più dietro, di Dumfries.
La Polonia sarà senza Lewandowski, agevolando il compito all'Olanda che parte senza dubbio favorita. Una vittoria sarebbe molto importante per evitare un pericoloso match da dentro o fuori contro l'Austria.

lunedì 10 giugno 2024

Olanda - Islanda 4-0


Verbruggen;
Dumfries, de Vrij, van Dijk, Aké;
Reijnders, Schouten, Veerman;
Simons, Depay, Gakpo.
 
Confermato il 4-3-3 che sarà quindi presumibilmente il modulo scelto da Koeman per affrontare le partite che contano. Koopmeiners accusa un fastidio muscolare nel riscaldamento e Schouten diventa così uno dei tre titolari presenti anche nell'undici di partenza contro il Canada, assieme a Verbruggen e Depay.
Simons la sblocca a metà primo tempo da pochi passi dopo preciso centro di Veerman e assist di testa di Dumfries. Raddoppio a inizio ripresa con Aké che svetta sul calcio d'angolo di Veerman servendo un comodo assist a van Dijk che, sempre di testa, non ha problemi a superare Valdimarsson. Ultime marcature nel finale di gara, con gli islandesi già negli spogliatoi: segna prima Malen, ben lanciato in profondità da un perfetto lancio di Depay, e poi Weghorst che tocca il primo pallone della sua partita depositando in rete il passaggio di Malen in situazione di due contro zero. In mezzo la rete più bella della serata, quella realizzata da Depay su centro di Frimpong, vanificata da un tocco di braccio di Veerman in avvio di azione.

giovedì 6 giugno 2024

Olanda - Canada 4-0


Verbruggen;
Geertruida, de Ligt, Blind, van de Ven;
Wijnaldum, Schouten, Gravenberch;
Frimpong, Brobbey, Depay.
 
Dopo un primo tempo nel quale non succede praticamente niente, la partita si risolve nei primi 20 minuti della ripresa per merito soprattutto di Frimpong che prima regala la marcatura a Depay con un assist al bacio e poi realizza in prima persona con una precisa conclusione a giro di sinistro (!). La terza rete arriva su tap-in del neo entrato Weghorst sulla corta respinta del portiere canadese St. Clair su una conclusione non certo irresistibile di Schouten.
Nel finale gloria anche per van Dijk che di testa, sugli sviluppi di un angolo, beffa St. Clair in uscita avventata.

Cosa mi è piaciuto: Frimpong impiegato all'ala come nel Bayer Leverkusen.
Cosa non mi è piaciuto: van de Ven ha il classico fisico da centrale e impiegarlo sulla sinistra è una forzatura. Temo che il titolare del ruolo, grazie alle scelte scellerate di Koeman, sarà ancora una volta Blind. Su Wijnaldum è quasi inutile ripetermi: nullo per tutta la partita ma sempre pronto a involarsi verso centro area quando i suoi hanno la palla, conscio che solo segnando verrebbe notato. Ce lo si può permettere giusto contro il Canada.

Europeo -10

E' in programma stasera contro il Canada la prima delle due amichevoli che serviranno da preparazione all'imminente Campionato d'Europa (esordio olandese tra dieci giorni esatti contro la Polonia).
La gara arriva il giorno dopo che è stata ufficializzata la lista dei 26 che prenderanno parte alla manifestazione continentale. Dagli ultimi tagli non sono arrivate buone notizie, ma sarebbe stato utopistico sperare in una rinuncia a Blind e Wijnaldum a favore di Maatsen e Quentin Timber. E' ormai risaputo che a Koeman manchino gli attributi per lanciare e responsabilizzare i giovani e preferisca invece, in modo masochistico, affidarsi a chi ha più presenze anche se immeritate  e con media voto ampiamente sotto alla sufficienza.
Agli infortunati Hartman, Wieffer e Lang (sono certo che Koeman non avrà pianto) si è aggiunto de Roon (qui qualche lacrimuccia ci sarà stata. E' pur sempre over 30) che è stato rimpiazzato da Gravenberch, una stagione da panchinaro al Liverpool.
In definitiva le convocazioni sono sufficienti per affermare che sarà la solita Olanda che vediamo da anni a questa parte, quella che può avere la meglio su squadre di media forza, ma che non ha la minima possibilità di prevalere sui top teams, come è stato dimostrato dai match contro Francia, Germania, Croazia e Italia, e rispetto ai quali Koeman non ha cambiato e non cambierà niente. Considerato quindi che si è inferiori a 7/8 squadre, si potrà arrivare al massimo ai quarti di finale.