Verbruggen;
Geertruida, de Vrij, van Dijk, Aké;
Reijnders, Schouten, Veerman;
Malen, Depay, Gakpo.
L'asse di destra Dumfries/Frimpong non ha evidentemente convinto Koeman che li fa fuori entrambi a beneficio del più difensivo Geertruida e del più offensivo Malen. Anche Simons è giustamente fuori. Al suo posto torna nell'undici titolare Veerman.
L'Austria parte indiavolata e gli olandesi non vedono palla per i primi 5 minuti di gioco, conclusi dalla sfortunata deviazione di Malen su cross dalla sinistra (ma Geertruida dov'era?) che vale il vantaggio austriaco.
L'Olanda prova a rispondere, ma la manovra è lenta, il pressing austriaco determinato e si fa un'enorme fatica ad avvicinarsi all'area avversaria. Nonostante questo, anche se in maniera piuttosto estemporanea, Reijnders e Malen sprecano entrambi un'occasione ghiottissima per pareggiare, il primo calciando fuori un rigore in movimento ben servito da Gakpo, il secondo, mancando clamorosamente la porta solo davanti al portiere dopo verticalizzazione di Reijnders. Anche Verbruggen non può restare a guardare e si conferma attento in un paio di circostanze.
Ad avvio di ripresa è subito pari col solito Gakpo che trova un preciso tiro a giro da appena dentro l'area dopo sgroppata di 60 metri di Simons. Le speranze che la partita cambi si infrangono vedendo all'opera la difesa olandese che, dieci minuti più tardi, regala agli austriaci il nuovo vantaggio (colpo di testa di Schmid) con un movimento d'insieme a dir poco dilettantesco.
Koeman e le sue discutibili sostituzioni (per l'ennesima volta è data fiducia a zombie Wijnaldum) non agevolano i suoi nel tentativo di riprendere il risultato, ma a un quarto d'ora dal termine è ancora la carta Weghorst ad essere vincente: il suo colpo di testa su cross dalla sinistra trova Depay che pesca dal cilindro un tocco volante di precisione tra due avversari. Si deve provare a vincere, ma a centrocampo il solo Schouten non può arginare gli austriaci quando si perde palla e all'80esimo Sabitzer non fa nemmeno troppa fatica per infilare una difesa ancora una volta distratta e mal piazzata con van Dijk a fare la statua a centro area invece di salire.
Dopo il danno, pure la beffa: la Polonia trova la rete del pareggio con la Francia che finisce quindi seconda dietro all'Austria. Per l'Olanda un terzo posto che significa un ottavo di finale contro una prima classificata, probabilmente Inghilterra o Belgio.
Le mie pagelle:
Verbruggen: 6,5. Incolpevole sulle reti. Un paio di buoni interventi su conclusioni di Sabitzer e Arnautovic.
Geertruida: 4. Incompresibile il suo continuo "accentramento" che concede agli austriaci autentiche praterie. Inadeguato anche nell'uno contro uno.
de Vrij: 5,5. Quando sta sull'uomo dà il meglio di sé, ma sul posizionamento patisce la disorganizzazione della squadra.
van Dijk: 4. Dovrebbere dirigere la difesa, ma è il primo ad essere spaesato. Perennemente fuori posizione, tiene in gioco Sabitzer nella rete decisiva.
Aké: 5,5. Credo che nemmeno a lui sia chiaro cosa debba fare. E' la vittima principale della confusione mentale di Koeman.
Reijnders: 6. Qualche accelerazione, un pizzico di vivacità, ma deve fare di più in fase di non possesso.
Schouten: 6. E' dura distribuire palloni ad una squadra statica e senza idee.
Veerman: 3. Un disastro ad ogni tocco. E' giustamente umiliato con una sostituzione poco dopo la mezz'ora.
Malen: 5,5. Fallisce una rete facile in modo goffo, ma almeno punta l'uomo e prova a dare profondità.
Depay: 6. Parte bene smistando con intelligenza i palloni che gli arrivano, prosegue male sparendo dal gioco e finisce con una rete di alto livello.
Gakpo: 6,5. Poco cercato, non impeccabile in alcune scelte, è tuttavia il terminale offensivo più pericoloso e ancora una volta timbra il cartellino.
Simons: 6. Sostituisce alla mezzora l'agghiacciante Veerman e la sua prestazione è un miglioramento rispetto alle precedenti. Più presente nella manovra alla quale cerca almeno di dare velocità.