domenica 16 giugno 2024

Olanda - Polonia 2-1


Verbruggen;
de Vrij, van Dijk, Aké;
Dumfries, Reijnders, Schouten, Veerman;
Simons, Depay, Gakpo.
 
E' lo stesso undici titolare dell'ultima amichevole contro l'Islanda, ma il modulo non è certo un 4-3-3. Dumfries è sulla linea dei centrocampisti e, sul lato sinistro, Gakpo fa la spola tra centrocampo e attacco. Più difficile capire quale zona debba ricoprire Simons apparso da subito un pesce fuor d'acqua.
Per intensità di gioco e determinazione è una delle migliori prestazioni degli ultimi tempi, forse agevolata dal fatto che la Polonia non rimanga arroccata in difesa ma provi a giocarsela dando vita così ad una gara con frequenti capovolgimenti di fronte in velocità. 
Nel solo primo tempo l'Olanda colleziona almeno 5 nitide occasioni da rete (le più ghiotte sprecate da Depay e Gakpo che calciavano alto da ottima posizione, la più spettacolare su volé di van Dijk su angolo  ben neutralizzata da Szczesny) trovando il gol solo grazie ad una deviazione di un difensore su conclusione dal limite di Gakpo. E' la rete che vale il pareggio perché in precedenza Buksa aveva portato in vantaggio i suoi staccando imperiosamente su angolo.


La ripresa comincia sulla falsariga della prima frazione con l'Olanda vicina al vantaggio con Simons che sparacchia male in azione di contropiede e la Polonia che ha il suo migliore quarto d'ora nel quale mette alle corde la retroguardia olandese. Urgono cambi e Koeman prova ad affossare i suoi sostituendo Veerman con Wijnaldum (entrato al 60esimo toccherà la sua prima palla, e male, nel recupero!) oltre a Simons con Malen. La gara rimane vivace con l'Olanda che soffre le ripartenze dei polacchi ma che non smette di essere propositiva. Verrà premiata al minuto 84 grazie al neo entrato Weghorst che si avventa da par suo su una palla messa in area da Aké e sporcata da un difensore. La vittoria va in porto grazie a Verbruggen che nel finale salva su una conclusione ravvicinata di Swiderski.
 

 
Le mie pagelle:

Verbruggen: 8. Risponde in modo egregio ogni qual volta viene chiamato in causa e compie almeno un paio di interventi difficili.
de Vrij: 7. Dal punto di vista prettamente difensivo è il migliore dei suoi. Risolve diverse situazioni pericolose.
van Dijk: 6. Ha una percentuale di colpa sulla rete polacca. Qualche buona chiusura, ma da lui ci si aspetta maggiore autorevolezza.
Aké: 7,5. Ci mette lo zampino in entrambe le marcature (e pure sull'occasione sprecata da Gakpo) e, come se non bastasse, difende con efficacia e propone con precise verticalizzazioni.
Dumfries: 6,5. A volte troppo frenetico, ma è attento in difesa e pure in avanti riesce sempre a creare qualche pericolo.
Reijnders: 6.5. Gioca come il classico 10, giostrando spesso al limite dell'area. Non trova mai il guizzo vincente, ma è prezioso nella fase di possesso.
Schouten: 6.5. Motorino instancabile, sempre presente nel vivo dell'azione, dà ordine alla manovra e crea spesso superiorità numerica con giocate di prima intenzione.
Veerman: 5,5. Volenteroso ma spesso impreciso, sembra faccia fatica a trovare la giusta posizione.
Simons: 5. Comincio a pensare sia un questione di testa: quando la palla è pesante lui scivola o cicca il pallone o si impappina.
Depay: 6. Primo tempo buono con pure diverse giocate di fino, ma anche errori gravi sottoporta. Non pervenuto nella ripresa.
Gakpo: 7. Sulla sinistra è un pericolo costante per gli avversari che devono continuamente raddoppiare. E' ancora una volta decisivo sulla falsa riga dell'ultimo mondiale.

Malen: 6. Impiegato su entrambi i versanti, punta spesso l'uomo con alterne fortune.
Wijnaldum: che voto si dà a chi pascola in mezzo al campo senza mai toccare il pallone?
Weghorst: 8. Gli bastano un paio di minuti per decidere la partita.

Nessun commento:

Posta un commento