mercoledì 30 maggio 2012

Olanda - Slovacchia 2-0


Nell'undici di partenza sono cinque i cambi rispetto a sabato: due previsti (il rientro di Stekelenburg tra i pali e di Robben al posto di Van der Vaart), uno forzato (Bouma al posto dell'infortunato Mathijsen) e due che valgono da esame per Schaars come terzino sinistro e per Afellay come ala. Van Persie è il centravanti con Huntelaar inevitabilmente in panchina.
Il primo affondo dell'incontro è degli ospiti che colpiscono subito la traversa con un colpo di testa di Hamsik su un cross apparentemente innocuo dalla trequarti. L'Olanda risponde dopo pochi minuti con Afellay sul cui tiro-cross una deviazione di Salata non lascia scampo al  proprio portiere. Ci sarebbe pure la possibilità dell'immediato raddoppio ma Van Persie sparacchia malamente, come spesso gli capita in Nazionale, da ottima posizione. L'inizio da fuochi artificiali lascia ben presto spazio ad una gara lenta e noiosa giocata prevalentemente a centrocampo e nella quale l'Olanda, oltre a non creare occasioni da rete, appare priva di idee e confusionaria. L'unica nota positiva è la condizione di Afellay, decisamente ristabilito dal lungo infortunio e il più propositivo dei suoi.
A inizo ripresa ancora una tegola: stavolta a infortunarsi è Sneijder che ha problemi a un polpaccio. Viene rilevato da Van der Vaart che finalmente può giocare nel suo ruolo, l'unico in cui abbia senso impiegarlo. In difesa viene finalmente provato Vlaar al posto di un Bouma che non mi convince. Il match tuttavia non decolla almeno fino al 65esimo quando una punizione di Van der Vaart dal limite si stampa sull'incrocio dei pali. Segue il quarto d'ora migliore dell'incontro con l'Olanda finalmente in grado di proporre passaggi in velocità e interessanti accelerazioni. Huntelaar, entrato al posto di Van Persie, si dimostra molto più utile di quest'ultimo tenendo impegnati uomini e consentendo a Robben da una parte e Afellay dall'altra di creare maggiore apprensione alla difesa avversaria. Non è un caso che arrivi pure il raddoppio con ancora Van de Vaart bravo a trovare il diagonale vincente da appena dentro l'area. Negli ultimi dieci minuti, complici anche i cambi di routine, ci si addormenta nuovamente ma a quel punto i fischi sono evitati e si può guardare ai prossimi impegni con maggiore ottimismo. Infortuni a parte.

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