venerdì 25 novembre 2022

Olanda - Ecuador 1-1


Noppert;
Timber, van Dijk, Aké;
Dumfries, Koopmeiners, de Jong, Blind;
Klaassen;
Bergwijn, Gakpo.
 
Anche se tornare sui propri passi, ammettendo di fatto l'errore commesso, può essere visto come segno di umiltà, rimane la colpa di avere commesso un errore davvero stupido. Van Gaal ne prende atto in questa seconda partita, ma che de Ligt dia al momento meno garanzie di Timber e che Koopmeiners sia più idoneo all'attuale modulo di Berghuis erano fatti troppo evidenti dalle ultime prestazioni per non tenerne conto.
Si vira insomma sulla formazione più logica nella quale trova spazio anche Klaassen come centrocampista avanzato con Gakpo spostato più avanti e Janssen in panchina.

Il gol realizzato da Gakpo (sinistro sul primo palo da appena fuori area) dopo una manciata di minuti finisce per condizionare notevolmente la partita con l'Olanda che letteralmente si siede sugli allori limitandosi per tutta la prima frazione a una marea di passaggi laterali rinunciando (o non riuscendo?) ad offendere. L'Ecuador tiene le posizioni in maniera ordinata e ogni volta che recupera palla rilancia l'azione in velocità riuscendo a creare apprensione nella retroguardia olandese che deve ancora ringraziare Noppert su un'insidiosa conclusione di Valencia. Nel recupero poi, sugli sviluppi di un angolo, il pareggio sembra cosa fatta, ma l'arbitro decide di annullare la deviazione vincente di Estupinan per un fuorigioco di posizione netto, ma ininfluente.


A inizio ripresa è subito pareggio ecuadoregno: Timber perde palla sulla trequarti, Estupinan spara un diagonale forte e velenoso che Noppert riesce a respingere senza potere nulla contro la ribattuta dell'accorrente Valencia. La partita finalmente si apre con l'Olanda che azzarda qualche verticalizzazione, ma è l'Ecuador ad andare vicino al vantaggio con una conclusione di Plata che si stampa sulla traversa. Con gli olandesi tanto titubanti quanto imprecisi van Gaal riesce nell'impresa di regalarci tre sostituzioni senza senso: con la prima inserisce Berghuis al posto di Klaassen venendo ripagato dal neoentrato con errori a ripetizione; successivamente toglie, giustamente, Gakpo e Koopmeiners ma sostituendoli con gli inutili, per come si era messa la partita, Weghorst e de Roon. Il risultato è che l'Olanda non combinerà più nulla tanto da portarmi ad accogliere il fischio finale come una liberazione.

Le mie pagelle:

Noppert: 7. Ancora una buona prestazione senza sbavature. Ottima la parata sulla conclusione di Valencia, e pure su quella di Estupinan anche se propizierà il gol.
Dumfries: 5. Tecnicamente non è mai stato un asso, ma sbaglia anche numerosi appoggi elementari senza peraltro farsi apprezzare in fase di spinta.
Timber: 5,5. Comincia benissimo vincendo con autorità diversi tackle, poi diventa inutilmente aggressivo e falloso. Si fa pure soffiare ingenuamente la palla che porterà al pareggio.
van Dijk: 5,5. Commette diverse ingenuità non trasmettendo al reparto la sua abituale sicurezza.
Aké: 6,5. E' ancora una volta il migliore della difesa. Sempre tempista ed efficace nelle chiusure, è pure l'unico a cercare la verticalizzazione.
Blind: 5,5. Non commette grossi errori ma è troppo passivo: non spinge e si limita sempre a passaggi all'indietro.
Koopmeiners: 5. Sfrutta malissimo l'occasione perdendo numerosi palloni e non garantendo alcun filtro a livello difensivo.
de Jong: 6. Impegno, corsa, tecnica, ma nessun guizzo di rilievo e nessun pericolo creato alla retroguardia avversaria
Klaassen: 6. Corre molto e non ha paura di sbagliare giocando spesso di prima. Gli errori ci sono, ma preferirgli Berghuis, anche  da subentrante, è un insulto.
Bergwijn: 5. Irriconoscibile rispetto alle ultime prestazioni di Nation League. Non lo si vede quasi mai e se lo si vede è per una palla persa o un appoggio sbagliato.
Gakpo: 6,5. Il gol gli alza il voto, ma fa poco altro. Ci sarebbe da capire se per colpa sua o per un centrocampo non all'altezza.

van Gaal: 3. La formazione era stavolta condivisibile, ma un buon tecnico deve saper leggere le partite. Gli ingressi di Weghorst e de Roon sono fuori da ogni logica. E che dire del suo cocco Berghuis? 5 palle toccate, 5 palle perse di cui un paio hanno innescato pericolosi contropiede. Per migliorare occorre coraggio (almeno un paio tra Malacia, Taylor, Simons, Lang) che credo non avrà.

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