martedì 13 ottobre 2015

Olanda - Repubblica Ceca 2-3


La formazione è la stessa di sabato con Zoet che rileva lo sfortunato Krul per il quale il referto medico è stato impietoso: rottura del crociato anteriore.
Si comincia con la giusta determinazione e non è ancora trascorso un minuto che El Ghazi, ben imbeccato da Wijnaldum, ha già l'occasione per passare ma, a tu per tu con Cech, prova un improbabile esterno destro che viene ribattuto. La pressione olandese è costante e la seconda nitida palla-gol non tarda ad arrivare con lo stesso El Ghazi che dalla destra trova Sneijder la cui conclusione da centro area termina alta. E' il decimo minuto e la bella Olanda finisce qui. I cechi riescono a prendere le misure evidenziando nello stesso tempo le lacune di una squadra che in tutto l'ultimo anno ha trascurato la fase di non possesso. La Repubblica Ceca, non eccelsa a livello tecnico ma molto bene organizzata, va a nozze contro gli approssimativi difensori olandesi che non ricevono alcuna protezione dai centrocampisti. La palla staziona sempre più spesso dalle parti di Zoet e il gol arriva annunciato al 24esimo quando è sufficiente un tentativo di anticipo non andato a buon fine da parte di van Dijk per aprire praterie ai cechi che vanno a bersaglio col terzino destro Kaderabek. Dieci minuti più tardi si raggiunge il ridicolo con tutta la difesa fatta a fette su azione di rimessa laterale (!): Sural ringrazia e dopo essersi bevuto van Dijk deposita in porta lo 0-2. Blind Sr. gioca la tipica carta del disperato: fuori un difensore (Riedewald), dentro un attaccante (van Persie) con suo figlio (sostituire lui no eh?) riportato a fare il terzino sinistro. L'innesto pare comunque risvegliare dal torpore gli olandesi che se non altro si ripresentanto nell'area avversaria. Ad alimentare le speranze di rimonta ci pensa comunque l'arbitro che sul finire di frazione mostra il rosso a Suchy per avere fermato Depay lanciato verso la rete da un pregevole lancio di Sneijder.
Senza il gioco sulle ali la superiorità numerica porta solo confusione al limite dell'area avversaria dove stazionano quasi tutti i cechi. L'unico a non capirlo pare sia Blind Sr. che dopo un quarto d'ora di nulla inserisce un'altra punta centrale (Dost) al posto di van Dijk. Si gioca ora col 3-2-5 e, beffa delle beffe, il primo risultato che porta è... un'autorete di van Persie: punizione regalata da Blind Jr. (tipico fallo dei giocatori che non sanno contrastare ma che vogliono mostrarsi aggressivi), cross in area olandese e goffo colpo di testa all'indietro a ricordare quello di Janmaat nella gara di andata. Huntelaar prima (colpo di testa su angolo) e lo stesso van Persie poi (zampata in allungo dopo assist volante di Dost) ci regalano qualche minuto di speranza ma è troppo tardi per un'improbabile rimonta che il vantaggio turco contro l'Islanda avrebbe comunque reso inutile.
Si finisce quarti nel girone e l'imbarazzo nell'ammettere di non essere tra le prime 28 squadre d'Europa è superato solo da quello provato nel sentire le parole del presidente della federazione van Oostveen che non parla di fallimento ma di incidente di percorso e conferma l'impreparato Blind alla guida tecnica dimostrando cecità e ipocrisia.
Anticipo già da ora che, rimanendo così le cose, anche i Mondiali del 2018 li guarderemo alla tv.

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