sabato 14 giugno 2014

Olanda - Spagna 5-1


De Guzman recupera e, a dimostrazione che la squadra che scende in campo è quella considerata titolare, l'Olanda si presenta con i numeri di maglia dall'1 all'11.
Con entrambe le squadre molto corte, appare subito chiaro che saranno fondamentali le palle recuperate nella trequarti avversaria e la prima occasione da rete lo testimonia. Robben approfitta di un malinteso spagnolo e lancia in verticale Sneijder che, solo davanti a Casillas, come 4 anni fa Robben, si fa ribattere la conclusione. Anche la Spagna riesce a pungere in un paio di occasioni sfruttando le indecisioni della retroguardia olandese in fase di possesso, ma Vlaar e de Vrij riescono a mettere una pezza agli errori di De Guzman e Martins Indi. Poco prima della mezz'ora però un filtrante di Xavi pesca in area Diego Costa sulla cui finta è ingenuo de Vrij che causa il rigore. Xabi Alonso fa 1-0. Gli olandesi sembrano accusare il colpo ed è stavolta Iniesta a servire un ottimo pallone a David Silva sul cui pallonetto è bravo Cillessen a non farsi sorprendere. E proprio quando la Spagna sembra condurre il match sui binari a lei congeniali, sul finire di tempo il fino ad allora invisibile Van Persie si avventa di testa in tuffo su un cross di oltre 40 metri di Blind riequilibrando l'incontro.



La ripresa comincia con le squadre molto attente a non scoprirsi ma, così come nel primo tempo, è l'Olanda ad accendere la miccia. Su un altro lancio dalla sinistra di Blind è pregevole il controllo in area di Robben che ha la meglio su un molle Piqué prima di fulminare Casillas con un sinistro dall'altezza del dischetto. La Spagna prova a riversarsi nella metacampo olandese ma si dimostra stranamente vulnerabile ogni qual volta è l'Olanda a provare ad affondare. Al 60esimo, in seguito a un contropiede orchestrato da Robben e Janmaat, Van Persie sfiora il raddoppio centrando la traversa con un potente diagonale. Passano pochi minuti e de Vrij in modo sporco ma efficace devia in rete una punizione sul secondo palo calciata da Sneijder. Gli spagnoli protestano per una probabile scorrettezza di Van Persie e io sorrido ripensando al modo in cui vinsero in Sudafrica. Subito dopo la Spagna potrebbe comunque riportarsi in partita ma Cillessen si oppone al colpo di testa di Pedro prima che David Silva metta dentro in evidente fuorigioco. Dall'altra parte un incredibile errore di Casillas permette a Van Persie di realizzare la quarta rete olandese e chiudere di fatto il match. Gli spagnoli sono l'ombra dello squadrone ammirato negli ultimi 6 anni e Robben, perfettamente imbeccato da Sneijder, infierisce ridicolizzando l'intera difesa avversaria e calando il pokerissimo. Casillas si deve ancora opporre alle conclusioni di Wijnaldum, subentrato a De Guzman, e di uno scatenato Robben prima che il triplice fischio giunga gradito come non mai agli spagnoli.


I miei voti:

Cillessen: 6,5. Coi piedi non mi dà una gran sicurezza e tutti i suoi rinvii sono fuori misura ma salva il risultato su David Silva.
Vlaar: 7. Gioca come centrale dei tre centrali. Una sorta di tappabuchi, compito che svolge alla perfezione.
de Vrij; 6,5. Alcune buone chiusure intervallate da pericolose ingenuità, una delle quali costa il rigore. Mezzo punto in più per il gol.
Martins Indi: 6. Grintoso e combattivo ma con pericolosi cali di concentrazione.
Blind: 6,5. Si limita al compitino senza riuscire a spingere ma azzecca i due cross che gli attaccanti trasformano nei primi, fondamentali, gol.
de Jong: 7,5. Argina ed imposta con spirito di sacrificio e una condizione fisica invidiabile. Quantità e qualità in ogni parte del campo.
Janmaat: 6,5. Più propositivo rispetto a Blind, si dimostra efficace in entrambe le fasi.
De Guzman: 6. Inizio molto titubante. Cresce col passare del tempo ma non incide. Wijnaldum che lo sostituisce dopo un'ora è apparso più convincente.
Van Persie: 7. Trova un gran gol nel finale di un primo tempo disputato per il resto da fantasma perennemente in fuorigioco. Molto più determinato nella ripresa.
Sneijder: 7. Lui la determinazione ce la mette e, pur fallendo il vantaggio in apertura di gara, il suo lavoro tra le linee si rivela prezioso sia per la conquista del possesso che nel rilancio dell'azione.
Robben: 8. La difesa della Spagna deve ancora vederlo adesso, surclassata dalla sua velocità che, unita ad una tecnica indiscutibile, l'ha fatta a pezzi in più occasioni.

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