giovedì 27 giugno 2024

Un regalo di Eupalla


Romania negli ottavi, vincente Austria/Turchia negli eventuali quarti.
L'indecente prestazione contro l'Austria deve avere impietosito il dio del calcio che presenta all'Olanda il cammino più agevole verso la semifinale.
Attenzione, "più agevole" non significa facile, ma col terzo posto ottenuto nel girone era davvero difficile che potesse andare meglio.
Nonostante Koeman, mi è difficile pensare di perdere dalla Romania o di ri-perdere dall'Austria, anche se sono consapevole di avere detto la stessa cosa tre anni fa, all'ultimo Europeo, quando l'accoppiamento fu con la Repubblica Ceca. Potrebbe insomma capitare un'altra variabile impazzita come lo fu allora l'espulsione di de Ligt, si potrebbe pure andare ai rigori, ma è indubbio che l'occasione è più ghiotta di quanto si meritasse.
Ora sta alla squadra saperla cogliere, ma fare peggio che con l'Austria sarà difficile e, paradossalmente, la sconfitta indolore può avere aiutato a capire quale siano le scelte da fare d'ora in avanti.

martedì 25 giugno 2024

Olanda - Austria 2-3


Verbruggen;
Geertruida, de Vrij, van Dijk, Aké;
Reijnders, Schouten, Veerman;
Malen, Depay, Gakpo.
 
L'asse di destra Dumfries/Frimpong non ha evidentemente convinto Koeman che li fa fuori entrambi a beneficio del più difensivo Geertruida e del più offensivo Malen. Anche Simons è giustamente fuori. Al suo posto torna nell'undici titolare Veerman.
L'Austria parte indiavolata e gli olandesi non vedono palla per i primi 5 minuti di gioco, conclusi dalla sfortunata deviazione di Malen su cross dalla sinistra (ma Geertruida dov'era?) che vale il vantaggio austriaco.
L'Olanda prova a rispondere, ma la manovra è lenta, il pressing austriaco determinato e si fa un'enorme fatica ad avvicinarsi all'area avversaria. Nonostante questo, anche se in maniera piuttosto estemporanea, Reijnders e Malen sprecano entrambi un'occasione ghiottissima per pareggiare, il primo calciando fuori un rigore in movimento ben servito da Gakpo, il secondo, mancando clamorosamente la porta solo davanti al portiere dopo verticalizzazione di Reijnders. Anche Verbruggen non può restare a guardare e si conferma attento in un paio di circostanze.
Ad avvio di ripresa è subito pari col solito Gakpo che trova un preciso tiro a giro da appena dentro l'area dopo sgroppata di 60 metri di Simons. Le speranze che la partita cambi si infrangono vedendo all'opera la difesa olandese che, dieci minuti più tardi, regala agli austriaci il nuovo vantaggio (colpo di testa di Schmid) con un movimento d'insieme a dir poco dilettantesco.
Koeman e le sue discutibili sostituzioni (per l'ennesima volta è data fiducia a zombie Wijnaldum) non agevolano i suoi nel tentativo di riprendere il risultato, ma a un quarto d'ora dal termine è ancora la carta Weghorst ad essere vincente: il suo colpo di testa su cross dalla sinistra trova Depay che pesca dal cilindro un tocco volante di precisione tra due avversari. Si deve provare a vincere, ma a centrocampo il solo Schouten non può arginare gli austriaci quando si perde palla e all'80esimo Sabitzer non fa nemmeno troppa fatica per infilare una difesa ancora una volta distratta e mal piazzata con van Dijk a fare la statua a centro area invece di salire.
Dopo il danno, pure la beffa: la Polonia trova la rete del pareggio con la Francia che finisce quindi seconda dietro all'Austria. Per l'Olanda un terzo posto che significa un ottavo di finale contro una prima classificata, probabilmente Inghilterra o Belgio.

Le mie pagelle:

Verbruggen: 6,5. Incolpevole sulle reti. Un paio di buoni interventi su conclusioni di Sabitzer e Arnautovic.
Geertruida: 4. Incompresibile il suo continuo "accentramento" che concede agli austriaci autentiche praterie. Inadeguato anche nell'uno contro uno.
de Vrij: 5,5. Quando sta sull'uomo dà il meglio di sé, ma sul posizionamento patisce la disorganizzazione della squadra.
van Dijk: 4. Dovrebbere dirigere la difesa, ma è il primo ad essere spaesato. Perennemente fuori posizione, tiene in gioco Sabitzer nella rete decisiva.
Aké: 5,5. Credo che nemmeno a lui sia chiaro cosa debba fare. E' la vittima principale della confusione mentale di Koeman.
Reijnders: 6. Qualche accelerazione, un pizzico di vivacità, ma deve fare di più in fase di non possesso.
Schouten: 6. E' dura distribuire palloni ad una squadra statica e senza idee.
Veerman: 3. Un disastro ad ogni tocco. E' giustamente umiliato con una sostituzione poco dopo la mezz'ora.
Malen: 5,5. Fallisce una rete facile in modo goffo, ma almeno punta l'uomo e prova a dare profondità.
Depay: 6. Parte bene smistando con intelligenza i palloni che gli arrivano, prosegue male sparendo dal gioco e finisce con una rete di alto livello.
Gakpo: 6,5. Poco cercato, non impeccabile in alcune scelte, è tuttavia il terminale offensivo più pericoloso e ancora una volta timbra il cartellino.

Simons: 6. Sostituisce alla mezzora l'agghiacciante Veerman e la sua prestazione è un miglioramento rispetto alle precedenti. Più presente nella manovra alla quale cerca almeno di dare velocità.

sabato 22 giugno 2024

Olanda - Francia 0-0


Verbruggen;
Dumfries, de Vrij, van Dijk, Aké;
Schouten, Simons, Reijnders;
Frimpong, Depay, Gakpo.
 
Frimpong, come era lecito aspettarsi visto il flop di Simons in quella posizione, è schierato titolare all'ala destra. A Simons viene però concessa un'altra possibilità, quella di giocare come il più avanzato dei tre centrocampisti. Tocca a Veerman fargli spazio.
Dopo la vittoria di entrambe le squadre nella gara di esordio, il pareggio sembra il risultato più logico per raggiungere quei 4 punti che garantiscono quasi sicuramente il passaggio del turno. Alla fine pareggio sarà, ma non mi lascia ottimista il fatto che, pur giocando principalmente per non prenderle, l'Olanda conceda agli avversari, peraltro privi di Mbappé, troppe palle gol. Verbruggen dovrà fare un solo intervento impegnativo, a metà ripresa su conclusione ravvicinata di Griezmann, ma è più volte graziato dall'imprecisione sottoporta dei francesi. Dal canto suo l'Olanda riesce a pungere due volte in avvio di gara (diagonale sporco di Frimpong dopo nemmeno un minuto e bella rasoiata di Gakpo dal limite al quarto d'ora) con Maignan sempre bravo ad opporsi, e una sola nella ripresa che avrebbe però potuto essere decisiva: è il minuto 70 quando lo stesso portiere respinge la conclusione di Depay (l'unico suo guizzo in tutta la gara) con la palla che finisce a Simons che dal limite insacca con un tiro di prima intenzione. Gli addetti al VAR reputano però la posizione di fuorigioco di Dumfries influente e la rete viene annullata. 
Si finisce con gli ultimi 20 minuti emblematici di quanto il pareggio stesse bene a tutti. Vedremo dall'accoppiamento negli ottavi di finale a chi sia convenuto.
 
Le mie pagelle:

Verbruggen: 7. Poco impegnato ma sempre efficace e sicuro.
Dumfries: 5,5. Si alterna con Frimpong in posizione più o meno avanzata, senza guizzi in avanti e con qualche sofferenza dietro.
de Vrij e van Dijk: 6. La loro prestazione, apparentemente senza sbavature, mal si concilia con le numerose occasioni create dai francesi per vie centrali.
Aké: 5,5. E' la prima insufficienza in maglia orange, giustificata dalla difficoltà nel contenere Dembelé e dalle diverse, inusuali imprecisioni in fase di appoggio.
Reijnders: 6.5. Prezioso in fase di non possesso, trova anche qualche buona accelerazione palla al piede.
Schouten: 6. Ordinato, ma meno preciso del solito. Rimane tuttavia elemento imprescindibile in un centrocampo debole fisicamente.
Simons: 5. Continua a sembrarmi un bambino in mezzo agli adulti. Ci mancava che piangesse per un fallo subito...
Frimpong: 5,5. Ha velocità e personalità nel cercare il dribbling risultando tuttavia abbastanza fumoso e poco utile alla manovra.
Depay: 4. Intestardito in giocate di prima e di fino che non azzecca mai.
Gakpo: 6. Parte bene spegnendosi man mano che la gara prosegue, poco cercato da compagni troppo prudenti.

domenica 16 giugno 2024

Olanda - Polonia 2-1


Verbruggen;
de Vrij, van Dijk, Aké;
Dumfries, Reijnders, Schouten, Veerman;
Simons, Depay, Gakpo.
 
E' lo stesso undici titolare dell'ultima amichevole contro l'Islanda, ma il modulo non è certo un 4-3-3. Dumfries è sulla linea dei centrocampisti e, sul lato sinistro, Gakpo fa la spola tra centrocampo e attacco. Più difficile capire quale zona debba ricoprire Simons apparso da subito un pesce fuor d'acqua.
Per intensità di gioco e determinazione è una delle migliori prestazioni degli ultimi tempi, forse agevolata dal fatto che la Polonia non rimanga arroccata in difesa ma provi a giocarsela dando vita così ad una gara con frequenti capovolgimenti di fronte in velocità. 
Nel solo primo tempo l'Olanda colleziona almeno 5 nitide occasioni da rete (le più ghiotte sprecate da Depay e Gakpo che calciavano alto da ottima posizione, la più spettacolare su volé di van Dijk su angolo  ben neutralizzata da Szczesny) trovando il gol solo grazie ad una deviazione di un difensore su conclusione dal limite di Gakpo. E' la rete che vale il pareggio perché in precedenza Buksa aveva portato in vantaggio i suoi staccando imperiosamente su angolo.


La ripresa comincia sulla falsariga della prima frazione con l'Olanda vicina al vantaggio con Simons che sparacchia male in azione di contropiede e la Polonia che ha il suo migliore quarto d'ora nel quale mette alle corde la retroguardia olandese. Urgono cambi e Koeman prova ad affossare i suoi sostituendo Veerman con Wijnaldum (entrato al 60esimo toccherà la sua prima palla, e male, nel recupero!) oltre a Simons con Malen. La gara rimane vivace con l'Olanda che soffre le ripartenze dei polacchi ma che non smette di essere propositiva. Verrà premiata al minuto 84 grazie al neo entrato Weghorst che si avventa da par suo su una palla messa in area da Aké e sporcata da un difensore. La vittoria va in porto grazie a Verbruggen che nel finale salva su una conclusione ravvicinata di Swiderski.
 

 
Le mie pagelle:

Verbruggen: 8. Risponde in modo egregio ogni qual volta viene chiamato in causa e compie almeno un paio di interventi difficili.
de Vrij: 7. Dal punto di vista prettamente difensivo è il migliore dei suoi. Risolve diverse situazioni pericolose.
van Dijk: 6. Ha una percentuale di colpa sulla rete polacca. Qualche buona chiusura, ma da lui ci si aspetta maggiore autorevolezza.
Aké: 7,5. Ci mette lo zampino in entrambe le marcature (e pure sull'occasione sprecata da Gakpo) e, come se non bastasse, difende con efficacia e propone con precise verticalizzazioni.
Dumfries: 6,5. A volte troppo frenetico, ma è attento in difesa e pure in avanti riesce sempre a creare qualche pericolo.
Reijnders: 6.5. Gioca come il classico 10, giostrando spesso al limite dell'area. Non trova mai il guizzo vincente, ma è prezioso nella fase di possesso.
Schouten: 6.5. Motorino instancabile, sempre presente nel vivo dell'azione, dà ordine alla manovra e crea spesso superiorità numerica con giocate di prima intenzione.
Veerman: 5,5. Volenteroso ma spesso impreciso, sembra faccia fatica a trovare la giusta posizione.
Simons: 5. Comincio a pensare sia un questione di testa: quando la palla è pesante lui scivola o cicca il pallone o si impappina.
Depay: 6. Primo tempo buono con pure diverse giocate di fino, ma anche errori gravi sottoporta. Non pervenuto nella ripresa.
Gakpo: 7. Sulla sinistra è un pericolo costante per gli avversari che devono continuamente raddoppiare. E' ancora una volta decisivo sulla falsa riga dell'ultimo mondiale.

Malen: 6. Impiegato su entrambi i versanti, punta spesso l'uomo con alterne fortune.
Wijnaldum: che voto si dà a chi pascola in mezzo al campo senza mai toccare il pallone?
Weghorst: 8. Gli bastano un paio di minuti per decidere la partita.

Curiosità e timori

 
L'esordio di oggi pomeriggio contro la Polonia (Francia ed Austria saranno le avversarie nelle due gare successive del girone eliminatorio) ci dirà senz'altro qualcosa di più sul modulo e sui calciatori sui quali Koeman intenda maggiormente puntare. In settimana le notizie dall'infermeria sono state pessime con de Jong (non ha recuperato dall'infortunio alla caviglia) e Koopmeiners costretti a dare forfait. Al loro posto sono stati convocati un esterno difensivo, Maatsen, e un attaccante, Zirkzee, lasciando il reparto centrale in gravi ambasce, soprattutto se, come si spera, si andasse avanti nel torneo.
Schouten sembra adesso elemento imprescindibile e al suo fianco dovrebbero essere impiegati Reijnders e Veerman, sempre che Koeman non dia segni di demenza precoce regalandoci la perla Wijnaldum, o addirittura Blind in versione centrocampista.
Portiere (Verbruggen è stato designato ufficialmente titolare), difesa e attacco mi preoccupano molto meno per il semplice motivo che i convocati rappresentano il meglio che il calcio olandese possa offrire in questo momento.
Dagli indizi raccolti nelle precedenti partite scommetto su un 4-3-3 in cui le incognite sono il terzino sinistro (Aké sarà sicuramente titolare, ma lo preferirei al centro) e l'intera fascia di destra con Frimpong che ha bene impressionato come ala e potrebbe trovare posto a scapito di Simons o, nel caso fosse impiegato più dietro, di Dumfries.
La Polonia sarà senza Lewandowski, agevolando il compito all'Olanda che parte senza dubbio favorita. Una vittoria sarebbe molto importante per evitare un pericoloso match da dentro o fuori contro l'Austria.

lunedì 10 giugno 2024

Olanda - Islanda 4-0


Verbruggen;
Dumfries, de Vrij, van Dijk, Aké;
Reijnders, Schouten, Veerman;
Simons, Depay, Gakpo.
 
Confermato il 4-3-3 che sarà quindi presumibilmente il modulo scelto da Koeman per affrontare le partite che contano. Koopmeiners accusa un fastidio muscolare nel riscaldamento e Schouten diventa così uno dei tre titolari presenti anche nell'undici di partenza contro il Canada, assieme a Verbruggen e Depay.
Simons la sblocca a metà primo tempo da pochi passi dopo preciso centro di Veerman e assist di testa di Dumfries. Raddoppio a inizio ripresa con Aké che svetta sul calcio d'angolo di Veerman servendo un comodo assist a van Dijk che, sempre di testa, non ha problemi a superare Valdimarsson. Ultime marcature nel finale di gara, con gli islandesi già negli spogliatoi: segna prima Malen, ben lanciato in profondità da un perfetto lancio di Depay, e poi Weghorst che tocca il primo pallone della sua partita depositando in rete il passaggio di Malen in situazione di due contro zero. In mezzo la rete più bella della serata, quella realizzata da Depay su centro di Frimpong, vanificata da un tocco di braccio di Veerman in avvio di azione.

giovedì 6 giugno 2024

Olanda - Canada 4-0


Verbruggen;
Geertruida, de Ligt, Blind, van de Ven;
Wijnaldum, Schouten, Gravenberch;
Frimpong, Brobbey, Depay.
 
Dopo un primo tempo nel quale non succede praticamente niente, la partita si risolve nei primi 20 minuti della ripresa per merito soprattutto di Frimpong che prima regala la marcatura a Depay con un assist al bacio e poi realizza in prima persona con una precisa conclusione a giro di sinistro (!). La terza rete arriva su tap-in del neo entrato Weghorst sulla corta respinta del portiere canadese St. Clair su una conclusione non certo irresistibile di Schouten.
Nel finale gloria anche per van Dijk che di testa, sugli sviluppi di un angolo, beffa St. Clair in uscita avventata.

Cosa mi è piaciuto: Frimpong impiegato all'ala come nel Bayer Leverkusen.
Cosa non mi è piaciuto: van de Ven ha il classico fisico da centrale e impiegarlo sulla sinistra è una forzatura. Temo che il titolare del ruolo, grazie alle scelte scellerate di Koeman, sarà ancora una volta Blind. Su Wijnaldum è quasi inutile ripetermi: nullo per tutta la partita ma sempre pronto a involarsi verso centro area quando i suoi hanno la palla, conscio che solo segnando verrebbe notato. Ce lo si può permettere giusto contro il Canada.

Europeo -10

E' in programma stasera contro il Canada la prima delle due amichevoli che serviranno da preparazione all'imminente Campionato d'Europa (esordio olandese tra dieci giorni esatti contro la Polonia).
La gara arriva il giorno dopo che è stata ufficializzata la lista dei 26 che prenderanno parte alla manifestazione continentale. Dagli ultimi tagli non sono arrivate buone notizie, ma sarebbe stato utopistico sperare in una rinuncia a Blind e Wijnaldum a favore di Maatsen e Quentin Timber. E' ormai risaputo che a Koeman manchino gli attributi per lanciare e responsabilizzare i giovani e preferisca invece, in modo masochistico, affidarsi a chi ha più presenze anche se immeritate  e con media voto ampiamente sotto alla sufficienza.
Agli infortunati Hartman, Wieffer e Lang (sono certo che Koeman non avrà pianto) si è aggiunto de Roon (qui qualche lacrimuccia ci sarà stata. E' pur sempre over 30) che è stato rimpiazzato da Gravenberch, una stagione da panchinaro al Liverpool.
In definitiva le convocazioni sono sufficienti per affermare che sarà la solita Olanda che vediamo da anni a questa parte, quella che può avere la meglio su squadre di media forza, ma che non ha la minima possibilità di prevalere sui top teams, come è stato dimostrato dai match contro Francia, Germania, Croazia e Italia, e rispetto ai quali Koeman non ha cambiato e non cambierà niente. Considerato quindi che si è inferiori a 7/8 squadre, si potrà arrivare al massimo ai quarti di finale.