Gara da subito molto bloccata tatticamente con intasamento nella zona centrale del campo. L'Olanda si fa preferire per il palleggio, ma si perde ogni qual volta riesce ad avvicinarsi all'area avversaria. I tre attaccanti sono troppo vicini, i loro tentativi di fraseggio non hanno margini di errore e finiscono inevitabilmente preda della difesa inglese. Lo sblocco dell'impasse non può che essere casuale e si materializza al minuto 32 con un colossale errore di de Ligt, non nuovo a queste ingenuità, che sbaglia il controllo, si fa soffiare palla da Rashford e lo stende a pochi metri dalla porta. Un arbitro più severo avrebbe potuto cacciarlo e non ci sarebbe stato da recriminare. Ce la caviamo invece col solo rigore che lo stesso Rashford trasforma a porta sguarnita (Cillessen si era già tuffato 5 minuti prima). Confusione e imprecisione rendono innocua la reazione dell'Olanda mentre una pericolosa conclusione dal limite di Delph rimane per fortuna centralissima e Dumfries riesce a salvare alla disperata su Rashford.
La prima occasione della ripresa è servita a Depay da quelli che alla fine decideranno la sfida: gli errori individuali dei difensori inglesi. Stavolta è Walker a farsi soffiare la palla ma il tiro dell'attaccante forse troppo precipitoso, trova la risposta di Pickford. Anche la difesa olandese è tutt'altro che perfetta e Sancho la grazia con un colpo di testa in bocca a Cillessen. Ha più fortuna de Ligt che qualche minuto dopo, su angolo di Depay, riesce a farsi perdonare trovando lo stacco vincente che vale il pareggio. L'Olanda sembra ora prendere il sopravvento, ma le manca concretezza sotto porta e precisione nell'ultimo passaggio. La precisione ce l'hanno invece il filtrante di Henderson, la conclusione di Lingard e il VAR che annulla la rete per una questione di millimetri.
Si va dunque ai supplementari, segnati da un Depay che in versione falco si avventa sui titubanti difensori inglesi per rubare loro palla. Ci riesce con Stones favorendo, dopo l'opposizione di Pickford alla sua conclusione, il tap-in decisivo dell'accoppiata Promes-Walker che si era precipitata sulla ribattuta. E ci riesce ancora con Barkley, per la verità messo in difficoltà da Stones, fornendo un comodo assist al solito Promes.
La convinzione, immutata, che l'Olanda sia superiore all'Inghilterra mi lascia un po' di amaro in bocca perché nella gara non è riuscita a dimostrarlo. Si è vinto ed è ciò che conta, ma senza particolari meriti, solo grazie ad errori marchiani dei difensori avversari. C'è insomma la sensazione che si possa fare di più e meglio, e il timore che la vittoria faccia cadere nel dimenticatoio tutte le cose che non hanno funzionato.
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