venerdì 4 settembre 2015

Olanda - Islanda 0-1


Con van Persie che si sapeva sarebbe partito dalla panchina, la formazione è quella prevista con van der Wiel, de Vrij, Martins Indi e Blind a comporre la linea difensiva, Klaassen e Wijnaldum come centrocampisti bassi e Sneijder più avanzato. In avanti ritorna Robben ad affiancare Huntelaar e Depay.
Al 7° minuto una serie di errori individuali (primo quello di Wijnaldum che non libera, ultimo quello di Blind che non impedisce il cross) regala all'Islanda la prima, clamorosa, occasione da rete dell'incontro ma a Bodvarsson non riesce il tocco da distanza ravvicinata. E' solo un episodio ma si può tranquillamente prenderlo a simbolo dell'intero incontro con gli islandesi disinteressati a costruire gioco ma sempre pronti a sfruttare le lacune difensive dei padroni di casa che, ahimé, non mancheranno.
Per vedere l'Olanda pericolosa bisogna invece aspettare la mezz'ora con un centro di Depay dalla sinistra sul quale Huntelaar non arriva per un soffio. Robben si conferma uomo di cristallo e deve uscire (sostituito da Narsingh) per un problema muscolare e dopo un paio di minuti, a conferma che le disgrazie non arrivano mai sole, Martins Indi unisce le sue principali caratteristiche, irruenza e imbecillità, e si fa cacciare per una manata a Sightorsson in seguito ad un contrasto.
Nel resto di frazione da segnalare solo una punizione di Depay che, rimbalzandogli davanti, crea qualche apprensione ad Halldorsson.
La situazione precipita ad inizio ripresa quando un altro della compagnia degli imbecilli (van der Wiel) effettuta un tackle in piena area senza colpire il pallone ma solo Bjarnason. Sigurdsson cerca di entrare nella storia provando a farsi parare da Cillessen il conseguente rigore calciandolo male dalla parte del portiere le cui mani di burro non gli consentono però l'impresa.
Sotto di un gol e di un uomo l'Olanda gioca paradossalmente la migliore mezz'ora della gara e, col senno di poi, viene da chiedersi se sia stata la mossa giusta sostituire Huntelaar con Bruma con l'intento di puntellare la difesa. Si riesce infatti più volte ad avvicinarsi all'area avversaria senza però riuscire a sfondare ma dovendosi accontentare di conclusioni dal limite pressoché telefonate. Nell'unico reale pericolo corso dalla difesa ospite, Narsingh calcia in modo maldestro da buona posizione dopo una bella azione corale.
La gara rimane viva con l'Islanda che non sta a guardare e si rende pericolosa con diverse conclusioni da fuori, un paio ribattute da Cillessen, una terza dal palo. Gli olandesi dal canto loro non si arrendono e, trainati dalla grinta del solito Sneijder, si buttano in avanti con poche idee ma molta volontà. A pochi minuti dal termine la palla buona capita a Klaassen ma l'impatto col pallone non è ottimale e ne esce un tiro debole che non impensierisce Halldorsson.
Si finisce allora per incassare l'ennesima sconfitta e solo la rete allo scadere dello sconosciuto lettone Sabala in Turchia ci mantiene ancorati ad un terzo posto diventato ora l'unico realistico obiettivo.

2 commenti:

  1. Condivido.Aggiungo soltanto che è stata una VERGOGNA. Giocatori pietosi, la follia di lasciare de jong in panchina in una partita decisiva per mettere wijnaldum (si è nascosto per 90')e klaasen (ha sbagliato tutto).
    Blind non ha capito nulla.Si devono veramente vergognare.

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  2. Lui (Blind) e Hiddink non hanno capito nulla dall'inizio. Van Gaal optò per la difesa a 5 perché, resosi conto di non avere difensori particolarmente forti, era l'unica che potesse garantirgli equilibrio dietro. Questi sono arrivati e hanno stravolto tutto convinti che solo per chiamarci Olanda avremmo dominato il girone. E questi sono i risultati. Se la federazione non avesse avuto gli occhi foderati di prosciutto li avrebbe già cacciati dopo lo 0-2 contro l'Italia e il successivo 1-2 di Praga di un anno fa.

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