venerdì 10 ottobre 2014

Olanda - Kazakistan 3-1


Sono due le novità rispetto alle previsioni: una forzata con Van der Wiel che prende il posto dell'infortunato Janmaat, una per scelta tecnica con Afellay preferito a Wijnaldum.
Sarà un caso ma l'unico a cercare di dare un po' di brio al gioco olandese è proprio il nuovo innesto Afellay. Per il resto la solita, scontata manovra lenta e prevedibile, le solite lacune individuali che ormai sono stanco di ripetere e, come ovvio risultato, pochissime possibilità di rendersi pericolosi contro una difesa folta e attenta. Nell'unica occasione ospite poi (niente di che, solo un calcio d'angolo), Martins Indi (ma guarda un po'!) si perde Abdulin il cui colpo di testa vale il vantaggio kazako al quarto d'ora.
A dimostrazione della pochezza dell'impianto olandese, l'unico tentativo di risposta in tutta la prima frazione è una conclusione debole di Van Persie da una posizione dalla quale si poteva decisamente fare meglio.
Il secondo tempo comincia a dire qualcosa di più solo quando Hiddink si decide a inserire Huntelaar a scapito di de Jong, non tra i peggiori ma inutile nel suo ruolo di frangiflutti quando di flutti non ce ne sono. A Hunter bastano infatti pochi minuti per fare centro di testa su cross dalla destra di Afellay. La pressione olandese aumenta e il Kazakistan si complica fatalmente la vita quando uno scriteriato intervento di Dzholchiev sul solito Afellay gli costa il cartellino rosso. Si gioca a una porta ma le nitide occasioni da rete si riducono a una traversa colpita da Robben su punizione e a un diagonale a lato di Van Persie che provoca una scaramuccia tra lui ed Huntelaar che gli rinfaccia il mancato assist. Siamo già negli ultimi 10 minuti quando, dopo un batti e ribatti in area kazaka, la palla finisce sui piedi di Afellay la cui conclusione dal limite trova la deviazione di un difensore prima di depositarsi all'angolino. Rimane il tempo a Van Persie di procurarsi un rigore, realizzarlo e aumentare la serie dei suoi gol inutili, e a Robben di fallire il poker a tu per tu col portiere.

Lunedì a Reykjavik, contro un'Islanda in forma e a punteggio pieno, la stessa Olanda imbottita di bolliti (Van Persie, Lens, Sneijder) e sopravvalutati (Martins Indi, Blind, de Vrij) farà molta, molta fatica.

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