giovedì 20 marzo 2014

Prosegue la marcia dell'AZ

AZ - Anzhi                 1-0        0-0


All'AZ è sufficiente un rigore trasformato da Aron Johannsson nella gara di andata, peraltro soffertissima e anche fortunata, per avere la meglio sull'Anzhi e vendicare l'umiliante 0-5 casalingo dell'anno scorso. Per la verità questo Anzhi ha solo il nome in comune con quello dello squadrone dell'anno scorso, smantellato in estate dal suo presidente, ma ciò non diminuisce la soddisfazione per un approdo ai quarti di finale davvero inaspettato. 

martedì 11 marzo 2014

Kevin, che peccato!



A tre mesi dall'inizio del Mondiale, la rottura del legamento crociato fa fuori Strootman dalla manifestazione iridata, oltre che da buona parte della prossima stagione. 
L'Olanda perde così il giocatore, se non più rappresentativo, sicuramente più importante; l'unico centrocampista in grado di dare un significativo apporto sia alla fase difensiva che a quella offensiva. Sarà un'assenza pesantissima che potrebbe indurre un allenatore a cambiare addirittura modulo... se non si trattasse di Van Gaal.

mercoledì 5 marzo 2014

Francia - Olanda 2-0


Van Gaal sfrutta l'ultima possibilità, prima della consegna, in maggio, della lista dei 30 preselezionati, per vedere all'opera qualche volto nuovo. Ecco allora tra i convocati Rekik, Klaassen, Boetius e Promes. Non sono presenti de Vrij e de Jong (scelta tecnica), Lens (squalificato) e Van der Vaart (non al meglio fisicamente).
Nell'undici di partenza occhi puntati su Clasie, Promes e Boetius che rilevano i (presunti) titolari de Jong, Lens e Robben.
Dopo una lunga fase di studio nella quale le squadre si danno battaglia a centrocampo senza riuscire ad affondare, l'Olanda sembra prendere il controllo del gioco ma è poco audace negli ultimi trenta metri e il possesso palla rimane fine a sé stesso. Paradossalmente la nuova situazione tattica giova maggiormente ai francesi che, limitandosi a difendersi per poi lanciare lungo una volta conquistata palla, riescono più volte a mettere in difficoltà la lenta retroguardia olandese. Nel primo affondo di una certa pericolosità, Benzema è contrato da Vlaar proprio sulla linea di porta. L'Olanda risponde con una conclusione di Van Persie che impegna Loris sugli sviluppi di un angolo, prima di rimanere in completa balìa dei contropiede francesi. Prima Benzema brucia Martins Indi su un lancio lungo e alto e fa secco Cillessen con un tiro non apparso imparabile, poi è lo stesso Benzema a lanciare Valbuena sul cui cross Van der Wiel si perde Matuidi che in acrobazia trova il raddoppio. Padroni di casa vicini pure alla terza rete dalla quale l'Olanda si salva con fortuna prima che l'intervallo ponga momentanea fine a questa fase davvero imbarazzante.
La ripresa inizia con un'Olanda più battagliera e tuttavia incapace di creare la minima preoccupazione alla retroguardia francese. Dal canto loro i padroni di casa si limitano a controllare e solo raramente a provare qualche accelerazione. Come risultato non si assiste ad un tiro in porta, se si esclude una telefonata di Ribery, e le uniche note di cronaca sono gli ingressi di Rekik e Klaassen che portano a quattro i debuttanti di giornata.

sabato 1 marzo 2014

L'unica cosa da fare

Al pari della scorsa stagione nella quale la Fiorentina fu letteralmente derubata dal Milan del terzo posto, la storia si sta ripetendo anche quest'anno con il Napoli immeritatamente terzo e la Fiorentina alle sue spalle, continuamente e chirurgicamente bastonata da arbitri che solo gli ingenui e gli ipocriti possono continuare a definire "in buona fede". 
Non può essere infatti un caso che in due stagioni consecutive, proprio quelle in cui lottava per il terzo posto, la dea bendata si sia accanita sulla Viola togliendole una decina di punti a campionato.
Non sono scandalizzato e neppure troppo infastidito perché non è poi così difficile rendersi conto di come funzionino le cose nell'ambiente calcistico, l'unico, tra quelli sportivi, che si rifiuta di progredire, terrorizzato dalle conseguenze di una maggiore trasparenza.
Mi lascia però alquanto perplesso il fatto che continui ad accettare questa situazione chi, esclusivamente per decisioni prese dall'alto, ci rimette numerosi milioni a stagione.
Come può un imprenditore come Della Valle tollerare che in due anni venga derubato di una cinquantina di milioni, quelli che la Fiorentina avrebbe incassato nel caso di qualificazione alla Champions League?
Sì, certo, si sarà mosso nelle cosiddette "sedi opportune", avrà reclamato il dovuto rispetto per i tifosi e la città, ma tutti sanno che l'utilità di queste iniziative è nulla. Di sicuro lo sa, e fin troppo bene, qualsiasi tifoso della Fiorentina che abbia seguito la squadra negli ultimi 20 anni.
Quello che Della Valle  dovrebbe invece avere il coraggio di fare sarebbe prendere una decisione drastica ed epocale quale staccarsi dalla Lega e crearne un'altra.
Una nuova lega con tempo effettivo, moviola in campo, diritti televisivi equamente distribuiti tra le partecipanti otterrebbe l'adesione immediata di numerose società e finirebbe per mettere in crisi l'attuale che si troverebbe con una manciata di squadre, le uniche tutelate dal sistema vigente. Senza contare che l'inserimento delle nuove tecnologie garantirebbe alla lega nascente una curiosità e un interesse a livello mondiale, con ritorni economici non indifferenti.
Sarebbe una battaglia dura e ricca di insidie con squadre ovviamente escluse dalle competizioni europee (ma tanto quando mai sarebbero arrivate in Champions?) e giocatori esclusi dalle proprie Nazionali, ma che regalerebbe al calcio una dote assai più importante: la credibilità che ad alti livelli non ha quasi mai avuto.