venerdì 25 febbraio 2011

3-0 all'Europa (League)


Anderlecht - Ajax       0-3        0-2
Lille - PSV             2-2        1-3
Rubin Kazan - Twente    0-2        2-2



En plein del calcio olandese nei sedicesimi di Europa League che presentavano incroci da vecchia Coppa dei Campioni. Eliminati infatti i campioni del Belgio e della Russia, oltre al Lille, attuale capolista in Francia.
Tutto facile solo per l'Ajax che con inusuale cinismo aveva chiuso la pratica già all'andata con le reti di Alderweireld, Eriksen ed El Hamdaoui. Sembrava lo stesso per il Twente che si imponeva nel gelo russo segnando due volte nell'ultimo quarto d'ora (de Jong e Wisgerhof). Al ritorno però il Rubin ristabiliva la parità già nel primo tempo prima di farsi rimontare nella ripresa dai Tukkers (Janssen e Douglas) che mai avevano perso la calma dimostrando ancora una volta una maturità sorprendente nella gestione della gara.
Soffre, e molto, il PSV a Lille dove, sotto 2-0, viene salvato da Toivonen che prima propizia la rete di Bouma con un tiro al volo che coglie la traversa e poi realizza il pari con un azione personale a pochi minuti dallo scadere. Al ritorno sono i francesi a passare per primi ma è una giocata di astuzia di Dszudszak (punizione battuta con portere intento a schierare la barriera) a cambiare l'inerzia del match che poi il PSV riuscirà a portare a termine con tranquillità.

giovedì 10 febbraio 2011

Olanda - Austria 3-1


Afellay è titolare all'ala sinistra con Kuyt a destra e Sneijder al centro. Sulle giocate e sul dinamismo di loro tre sono basate le speranze offensive dell'Olanda che fa davvero ben poco per coadiuvarli. I terzini non salgano praticamente mai e pure Van Bommel e Janssen sembrano più preoccupati di mantenere le rispettive posizioni piuttosto che tentare di creare superiorità numerica in avanti. Peccato perché la sensazione è che l'avversario possa essere messo alle corde con relativa facilità e invece si vive di fiammate individuali come quando un'ottima giocata di Sneijder libera Huntelaar a tu per tu col portiere che gli ribatte la conclusione. Un'altra iniziativa di Sneijder sblocca il  risultato poco prima della mezz'ora: il numero 10 chiede triangolo a Janssen appena fuori area e calcia al volo la palla di ritorno infilandola sotto la traversa con una traiettoria maligna. Nel finale di tempo una ghiotta occasione per il raddoppio è stoppata ingiustamente dal guardalinee e sugli sviluppi di un angolo è l'Austria ad andare vicina al pari con il terzino Schiemer che spara alto da posizione invitante.
Nell'intervallo Sneijder viene lasciato negli spogliatoi e sostituito da Elia con conseguente spostamento di Afellay nella zona centrale. Dopo pochi minuti un tacco acrobatico proprio di Elia libera Pieters sul fondo e sul suo preciso cross Huntelaar non può mancare il raddoppio. La gara sembra diventare più vivace con un Elia particolarmente ispirato ma ogni potenziale occasione di fare tris si  infrange immancabilmente al limite dell'area avversaria. Al 70esimo ci deve pensare Klein toccando col braccio un innocuo cross dalla destra a permettere a Kuyt  di realizzare il 3-0 con un rigore che deve battere due volte. L'ultima parte della gara è caratterizzata dalla solita girandola di sostituzioni e fa un certo effetto vedere entrare a distanza di pochi minuti prima l'esordiente Strootman e  poi Van Nistelrooy, più vecchio del compagno di 14 anni. I nuovi entrati sono volenterosi ma imprecisi ed è l'Austria in questa fase ad andare più vicina alla rete che alla fine riesce a trovare grazie ad un'ingenuità di Wisgerhof che si fa sorprendere con una mano sulle spalle del gigante Maierhofer. Dal dischetto ci pensa Arnautovic a fissare il risultato finale.

martedì 8 febbraio 2011

Ritorna la Nazionale ma le scelte sono rimandate


Il 2011 della Nazionale comincia con l'amichevole in programma domani ad Eindhoven contro l'Austria e, a quasi tre mesi dall'ultimo impegno, è doveroso fare il punto della situazione.
Dopo la finale mondiale la parola d'ordine di Van Marwijk è stata "continuità" sia nella scelta del modulo (il 4-2-3-1 non è mai stato messo in discussione) che dei giocatori. Una continuità che ha portato 4 successi su altrettante gare di qualificazione all'Europeo, impreziositi da una prestazione davvero convincente contro la Svezia che sulla carta era l'avversario più ostico del girone.
Indipendentemente dalle sue scelte, la qualità principale del tecnico è stata però la sua capacità di conquistarsi la stima e il rispetto del gruppo che raramente in passato è parso così unito. Non sono certo mancati episodi di malcontento (irritanti gli atteggiamenti da prima donna al momento delle sostituzioni dei vari Van Persie, Sneijder, Van der Vaart) ma Van Marwijk ha sempre dato l'impressione di saperli gestire al meglio e anche con la decisione di escludere de Jong per motivi disciplinari in seguito ad un suo intervento killer su Ben Arfa ha inviato automaticamente a tutti un chiaro messaggio sulla sua autorità rafforzando la sua posizione all'interno dello spogliatoio.
Per domani de Jong figurava nuovamente tra i convocati  prima che un problema alla caviglia lo rendesse indisponibile. Non ci saranno neppure Robben, rimessosi dall'infortunio alla coscia già da un paio di settimane ma lasciato a Monaco per non irritare ulteriormente il Bayern dopo le vicende dello scorso anno, Van Persie (febbre) e Van der Vaart, infortunatosi al polpaccio nell'ultimo match di Premier.
Le tante defezioni privano la vigilia di un interessante toto-formazione e l'unico dubbio, ritenendo scontato inserimento di Janssen nell'undici di partenza accanto a Van Bommel, riguarda il ballottaggio tra Afellay ed Elia. Considerato il contesto amichevole ci sarà comunque spazio per tutti, compreso per l'ultimo arrivato, il  ventenne Kevin Strootman, fresco di passaggio dallo Sparta all'Utrecht dove ha subito fatto benissimo. Per le scelte davvero importanti, nell'ipotesi che nel frattempo non ci siano infortuni, occorrerà  invece aspettare ancora un mese.