lunedì 5 luglio 2010

Con tutto da perdere


Si torna dunque a disputare una semifinale mondiale dopo 12 anni. L'avversario sarà il miracolato Uruguay, graziato dal ghanese Gyan nei quarti e agevolato da un tabellone che non gli ha messo davanti ostacoli troppo impegnativi. L'Uruguay non è, come forza, tra le prime quattro squadre del mondo. Nemmeno tra le prime dieci. Sin qui ha mostrato poco più di una decente organizzazione difensiva (non certo però ai livelli dei cugini paraguayani) e due buoni attaccanti (Furlan e Suarez, quest'ultimo squalificato contro l'Olanda) all'inventiva dei quali ha affidato le sue speranze di fare gol.
L'Olanda partirà insomma come superfavorita e questo, almeno a livello di semifinali, in passato le ha sempre nuociuto. Ripenso agli Europei del '76, del '92, del 2000 con un po' di timore ma anche con la consapevolezza, datami dalla partita col Brasile, che a livello mentale la squadra è cresciuta e sembra in grado di gestire le difficoltà che comunque ci saranno senza avere cali di tensione. Da questo punto di vista il lavoro di Van Marwijk è stato sin qui esemplare. Il gruppo appare compatto e talmente determinato al raggiungimento dell'obiettivo che l'Uruguay non potrà fermarlo.

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