venerdì 29 settembre 2006

Coppa UEFA: un poker nella fase a gironi


AZ - Kayserispor              3-2   1-1
IK Start - Ajax               
2-5   0-4
Lokomotiv Sofia - Feyenoord   2-2   0-0
Partizan - Groningen         
4-2   0-1
Vitoria Setubal - Heerenveen 
0-3   0-0

Sono dunque quattro (due in più dell'anno scorso) le squadre olandesi qualificate alla fase a gironi che porterà ai sedicesimi di finale. Non è riuscito l'en-plein a causa del Groningen per il quale si è rivelato troppo pesante il passivo della gara di andata. L'attacco all'arma bianca tra le mura amiche ha sortito solo il rigore di Van de Laak.
Tutto facile solo per l'Ajax mentre hanno sofferto più del previsto il Feyenoord, comunque bravo a rimontare il doppio svantaggio a Sofia (Lucius(rig) e Greene) e l'AZ, apparso nettamente più forte dei turchi ma sempre capace di complicarsi la vita con le solite amnesie difensive. Un plauso infine all'Herenveen che ha chiuso la pratica portoghese già all'andata (doppietta di Alves e rete di Nilsson nel recupero) in modo tanto eloquente quanto inaspettato.

giovedì 7 settembre 2006

Olanda - Bielorussia 3-0


In difesa riprende il suo posto Van Bronckhorst dopo la squalifica mentre a centrocampo è schierato al centro de Jong, affiancato a destra da Landzaat e a sinistra da Sneijder. E' sicuramente quest'ultimo la nota più positiva, l'unico che con inserimenti e tiri dalla distanza cerca di rendere meno prevedibile la manovra offensiva degli olandesi, per il resto sempre molto scontata e arginata senza particolari difficoltà dalla difesa ospite.
Dopo mezz'ora di sterile predominio territoriale arriva il vantaggio grazie a Van Persie che scaraventa in rete di controbalzo una corta respinta della difesa in seguito a un calcio di punizione. Così come contro il Lussemburgo però il gol non dà la scossa sperata, si continua a ritmi troppo bassi per creare pericoli e anzi tocca a Sneijder respingere sulla linea di porta la palla del sicuro pareggio.
L'unica nota del primo quarto d'ora della ripresa sono i fischi impietosi del pubblico per la totale mancanza di gioco. I bielorussi alzano il baricentro della squadra, hanno anche un paio di occasioni ma finiscono fatalmente per scoprirsi e, dopo gli errori sottoporta di Landzaat e Van Persie è lo stesso attaccante a realizzare la personale doppietta a un quarto d'ora dal termine con un fendente dal limite dell'area. Ora è solo accademia: Mathijsen si vede salvato sulla linea il suo colpo di testa mentre Kuyt fa centro, sempre di testa, allo scoccare del novantesimo.

martedì 5 settembre 2006

Urge cambiamento di rotta



C’è da sperare che l’opaca (ma qualcuno l’ha definita vergognosa) prestazione contro i semiprofessionisti lussemburghesi abbia fatto capire a tutto l’ambiente che occorre darsi una regolata. Dai giocatori, apparsi svogliati, all’allenatore, le cui scelte lasciano sempre più perplessi, alla stessa federazione che con troppa leggerezza ha sempre considerato Van Basten un intoccabile.
Sabato non ha funzionato nulla: i difensori hanno preferito giocare alle belle statuine che contrastare gli avversari, a centrocampo, con l’eccezione di Schaars che può avere margini di miglioramento, Landzaat e Janssen hanno dimostrato di essere semplicemente più scarsi dei vari Seedorf, Davids o Van Bommel per meritare un posto in nazionale, in attacco infine si è rivelato inutile insistere sui due esterni (peraltro utilizzati sulle fasce opposte a quelle che sembrerebbe logico) quando uno si chiama Kuyt che esterno non è e l’altro Van Persie che è troppo impegnato a compiacersi delle sue qualità tecniche per essere utile ai compagni.
Van Basten, dall’alto della sua presunzione, non si è assunto la minima responsabilità per la prestazione incolore, addossando la colpa ai giocatori e dimenticandosi che è stato lui a convocarli e sempre lui a volerli impiegare in un determinato modo.
Domani contro i bielorussi è atteso il riscatto ma dovrà essere un’Olanda convincente oltre che vincente per mettere a tacere le numerose critiche.
Sarà disponibile Sneijder (dovrebbe prendere il posto di Janssen nell’undici titolare) che, pur non essendo un fuoriclasse, è attualmente il più indicato a prendere le redini di una squadra apparsa più che mai senza guida.


domenica 3 settembre 2006

Lussemburgo - Olanda 0-1


A centrocampo accanto ai confermati Landzaat e Schaars è impiegato a sorpresa dal primo minuto Janssen. In attacco è, come previsto, Kuyt a giocare sulla sinistra.
Basta davvero poco per capire che la brillantezza mostrata in Irlanda è stata lasciata oltremanica e sostituita da una lentezza esasperante. Difficile dire se la causa sia la mancanza di schemi o la presunzione per trovarsi di fronte ad un avversario così modesto ma credo che in entrambi i casi l'allenatore sia da ritenersi colpevole.
All'inizio non mancano comunque le occasioni da rete ma, una volta ottenuto il vantaggio che arriva poco dopo il quarto d'ora di gioco con Mathijsen che mette dentro al secondo tentativo un corner di Van Persie, la partita, già abbastanza sonnolenta, si addormenta definitivamente. A centrocampo sembra che nessuno sappia cosa fare, gli attaccanti non si sforzano più di tanto per trovare palloni giocabili e pure la difesa concede ai padroni di casa un paio di ottime opportunità.
Nella ripresa con l'ingresso di Vennegoor ed Emanuelson e lo spostamento di Van Persie al centro del campo gli olandesi appaiono rivitalizzati. Soprattutto il neo attaccante del Celtic si dà un gran da fare e sfiora il gol in diverse circostanze. Nel finale si sveglia anche Kuyt che prima impegna seriamente il portiere avversario e poi colpisce un palo ma la vittoria rimane di misura. Era davvero il minimo.