Noppert;
Timber, van Dijk, Aké;
Dumfries, de Roon, de Jong, Blind;
Klaassen;
Depay, Gakpo.
L'inizio non è certo promettente con gli Stati Uniti che prendono subito controllo di gioco e centrocampo e sfiorano pure il vantaggio con Pulisic che si trova solo davanti a Noppert, bravo a ribattergli la conclusione. E' ormai il decimo quando l'Olanda dà i primi segnali di vita e dopo un'azione prolungata e ben costruita fa subito centro: Gakpo verticalizza per Dumfries che con un perfetto rasoterra serve l'accorrente Depay il cui diagonale si rivela imparabile per Turner. Se l'Olanda era attendista prima, figuriamoci dopo il vantaggio. Gli Stati Uniti prevalgono nel possesso palla, ma non riescono quasi mai a pungere. Fa eccezione una violenta conclusione di Weah da appena fuori area che non crea comunque particolari problemi a Noppert. Gli olandesi, pur non brillando, sono invece ancora una volta cinici e nel recupero trovano anche il raddoppio con un'azione fotocopia del vantaggio con Dumfries che stavolta trova in mezzo all'area Blind.
La seconda frazione comincia sulla falsa riga della prima con gli Stati Uniti che hanno subito una ghiotta occasione per accorciare, ma la conclusione sporca di Ream a pochi metri dalla porta viene rinviata da Gakpo appostato sulla linea. Il punteggio fa sì che neppure l'Olanda cambi atteggiamento e si limiti a non scoprirsi contenendo gli avversari presidiando diligentemente gli spazi. Gli americani sono meno intensi e brillanti del solito, ma riescono comunque a trovare la rete con una fortunosa deviazione del neoentrato Wright su centro rasoterra di Pulisic. Manca un quarto d'ora al termine, ma il presumibile arrembaggio finale viene stoppato dal "man of the match" Dumfries che realizza di persona la terza rete raccogliendo al volo un preciso cross di Blind.
La seconda frazione comincia sulla falsa riga della prima con gli Stati Uniti che hanno subito una ghiotta occasione per accorciare, ma la conclusione sporca di Ream a pochi metri dalla porta viene rinviata da Gakpo appostato sulla linea. Il punteggio fa sì che neppure l'Olanda cambi atteggiamento e si limiti a non scoprirsi contenendo gli avversari presidiando diligentemente gli spazi. Gli americani sono meno intensi e brillanti del solito, ma riescono comunque a trovare la rete con una fortunosa deviazione del neoentrato Wright su centro rasoterra di Pulisic. Manca un quarto d'ora al termine, ma il presumibile arrembaggio finale viene stoppato dal "man of the match" Dumfries che realizza di persona la terza rete raccogliendo al volo un preciso cross di Blind.
Si va dunque avanti, ma con pochi meriti e sfruttando il momento in cui tutto sembra girare bene. Può sempre continuare.
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