mercoledì 24 marzo 2021

Turchia - Olanda 4-2


Krul;
Tete, de Ligt, Blind, Wijndal;
de Roon, F. de Jong, Wijnaldum;
Berghuis, Depay, Malen.

Si riprende  con lo stesso modulo e la stessa ossatura di quattro mesi fa, dimostrando la superbia tipica degli olandesi che con un 5-3-2 avrebbero rischiato davvero poco contro una squadra votata a difesa e contropiede. Ma un eventuale 0-0 avrebbe fatto storcere il naso agli amanti del calcio totale. Meglio quindi attaccare in massa esponendosi alle ripartenze avversarie e finire per complicarsi la vita nell'unico modo possibile: perdere.
E' vero, gli episodi girano tutti a sfavore, dalla deviazione di de Ligt su conclusione sporca di Ylmaz per il vantaggio dei padroni di casa, all'ingenuo rigore causato da Malen trovatosi nel posto sbagliato al momento sbagliato, al palo-gol-non gol di de Ligt su colpo di testa, alla terza rete firmata da Calhanoglu dopo pochi secondi della ripresa. Non cambia però il fatto che gli olandesi se la sono cercata con una condotta di gara indisciplinata e tatticamente disastrosa. E vorrei evitare, ma non ci riesco, di sottolineare le ennesime pessime prestazioni di Blind e del capitano Wijnaldum (non peggiori di altri - vedi l'impalpabile Berghuis o l'inutile de Roon - ma sicuramente più esperti), bravi tecnicamente, stilisticamente ineccepibili, ma assolutamente privi di grinta e cattiveria agonistica fondamentali in certi tipi di incontri.
I gol in rapida successione dei subentranti Klaassen e Luke de Jong riaccendono la gara nell'ultimo quarto d'ora, ma la rimonta è stroncata al minuto 81 quando il solito Yilmaz firma la sua personale tripletta su una punizione che sorprende Krul sul suo palo. Come finale ciliegina Depay si fa parare un rigore negli ultimi secondi del recupero. Me lo segno perché sarà probabilmente decisivo in caso di arrivo a pari punti.

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