martedì 6 ottobre 2020

Un trittico per de Boer



Frank de Boer è il nuovo allenatore della nazionale. La solita scelta conservativa di una federazione senza palle che si è sempre rivolta a santoni o presunti tali  (Michels, Beenhakker, Advocaat, van Gaal, Hiddink) oppure a ex-calciatori dal nome altisonante (Rijkaard, van Basten, Koeman, adesso de Boer, e per fortuna che Gullit ha sempre declinato!) talvolta persino senza alcuna esperienza in panchina. Nell'unica occasione in cui si è scelto un allenatore umile con gavetta e pedigree (van Marwijk) si è rischiato di vincere un Mondiale. Sarà un caso?
Quello che è sicuro è che si andrà avanti nello stesso modo di sempre: insistenza sul 4-3-3 nel quale al massimo possono cambiare un paio di nomi, e l'inserimento della punta di peso a un quarto d'ora dal termine quando si è sotto nel punteggio. Un'analisi semplicistica ma non lontana da quello che realmente accade in ogni gara della nazionale, destinata a rimediare figuracce, come quella contro l'Italia, contro squadre che, pur di qualità non eccelsa, sanno giocare un calcio più smaliziato e fantasioso.
Il primo banco di prova per il neo CT sarà un trittico che inizierà con un'amichevole col Messico prima delle due trasferte di Nations League contro Bosnia e Italia. Siccome la voce più autorevole l'avranno, come sempre, i risultati, per de Boer è arrivato il momento di far ricredere gli scettici.

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