venerdì 6 settembre 2019

Germania - Olanda 2-4


Ennesima puntata di Koeman sulle sue solite carte (Promes è al posto di Bergwijn solo per un infortunio di quest'ultimo) ed ennesimo gol preso dai tedeschi (quinto nelle ultime quattro sfide) su lanci lunghi a tagliare la difesa. Stavolta è una rasoiata di Kimmich a fare fuori il povero Promes (ma Blind dov'era?) e a mettere Klostermann a tu per tu col portiere. Cillessen copre bene senza cadere e respinge, ma Gnabry è lesto a ribattere in rete. Non sono passati nemmeno 10 minuti. La reazione olandese non c'è e la Germania mantiene il pallino del gioco per tutto il primo tempo andando pure vicina al raddoppio con Reus la cui conclusione è ben neutralizzata da Cillessen.
Per fortuna si comincia la ripresa con piglio decisamente diverso e Neuer è subito chiamato in causa su potente conclusione di Wijnaldum dal limite. Al minuto 57 la doppia sostituzione Propper/Malen per de Roon/Dumfries precede di pochi secondi il pareggio di de Jong che, su cross dalla sinistra di Babel, anticipa con un tocco di fino Schulz prima di freddare l'impotente Neuer. La Germania sembra stordita e l'Olanda è brava e fortunata ad approfittarne: Neuer respinge il colpo di testa di Van Dijk su angolo ma Depay è lesto a rimettere la palla al centro dell'area piccola trovando la deviazione di Tah che insacca nella propria porta.
Sarebbe il momento di stringere le maglie difensive e giocare con maggiore prudenza, ma non c'è nemmeno il tempo di pensarlo che l'arbitro punisce col rigore un tocco di mano di de Ligt tanto involontario quanto assurdo per casistica. Kroos spiazza Cillessen (ma no!) per un 2-2 che avrà anch'esso vita brevissima visto che saranno sufficienti pochi minuti agli olandesi per imbastire una pregevole combinazione Blind-Depay-Wijnaldum con quest'ultimo bravo a vedere Malen e a permettergli di bagnare il suo esordio con una rete importante.

Nel finale la Germania si butta ovviamente in avanti lasciando praterie. Fioccano le occasioni in contropiede e nell'ultima, in pieno recupero, è Wijnaldum, perfettamente servito da Depay, a mettere il sigillo sulla gara e, per una volta, su una prestazione personale di livello, anche se solo per un tempo.

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