Tete e Promes sostituiscono Dumfries e l'infortunato Bergwijn, ma non cambia l'atteggiamento propositivo degli olandesi che non trova però spiragli nella compatta retroguardia tedesca. Loew schiera i suoi con un 4-5-1 attendista che lascia il gioco in mano all'Olanda, pronto a ripartire in velocità una volta conquistato il possesso palla. E' una tattica che paga con la Germania che trova due reti fotocopia nei primi 20 minuti con conclusioni angolatissime di Werner e Sane, quest'ultima deviata da Tete, su azioni avviate da lanci lunghi.
L'Olanda riesce a costruire davvero poco, tanto che la prima conclusione verso la porta avversaria arriva al minuto 78 (!) grazie a Depay, autore di una pregevole azione personale. I tedeschi falliscono il tris mancando l'ultimo passaggio in diverse occasioni e all'85esimo Promes riapre la partita con un tiro a giro dal limite dopo un'azione corale tanto insistita quanto confusa. Gli olandesi si gettano in avanti con un'inedita coppia di centravanti: Luuk de Jong, già decisivo nel tenere viva l'azione del primo gol, e van Dijk, e allo scoccare del novantesimo è proprio quest'ultimo a depositare in rete con un tocco al volo un cross di Vilhena spizzato da un difensore tedesco.
Si vince il girone nel modo più insperato e a giugno si andrà a giocare le finali della Nations League contro Portogallo, Inghilterra e Svizzera. Si può festeggiare un risultato di rilievo a 4 anni e mezzo dall'ultima volta!
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