Janmaat e Promes vincono i ballottaggi con Van der Wiel e Narsingh ma la scelta più suggestiva (o scriteriata?) è l'impiego di Van Persie nel ruolo di Sneijder alle spalle del tridente offensivo. Si annuncia una serata impegnativa per un centrocampo in inferiorità numerica (solamente Clasie e Wijnaldum) e senza incontristi.
Il campo conferma la mia troppo facile previsione e l'Olanda può solo sperare di mantenere il possesso palla perché evidenzia carenze difensive ogni qual volta viene attaccata. Gli USA non ci mettono troppo a capirlo e intorno al quarto d'ora confezionano tre pericoli in serie esaltando i riflessi di Cillessen e centrando pure un palo con Bradley dopo che Zardes di era liberato con irrisoria facilità di Martins Indi. L'Olanda reagisce dapprima con una conclusione di Blind dal limite deviata fortunosamente da un difensore e poi con Huntelaar che, ben servito da un colpo di testa di Depay, è però troppo macchinoso nel cercare la conclusione di destro. The Hunter non sbaglia però di lì a poco quando insacca di testa un bel cross di Depay realizzando il 40esimo centro in maglia arancione. Il vantaggio dura una manciata di minuti, il tempo che occorre a Zardes per sfruttare un'altra amnesia della difesa olandese (stavolta Janmaat) e pareggiare i conti con un tocco al volo su cross dalla destra. Nel batti e ribatti continuo è l'Olanda a farsi preferire nel finale di frazione con Depay capace tanto a creare pericoli alla difesa avversaria quanto a cercare sempre un tocco di troppo che gli fa perdere concretezza.
Gli olandesi iniziano la ripresa in maniera arrembante mettendo subito alle corde i frastornati avversari. Una combinazione Wijnaldum-Blind porta Van Persie al colpo di testa neutralizzato da Guzan. Lo stesso portiere non può però nulla pochi minuti dopo quando un perfetto cross di Van der Wiel è deviato di testa dal solito Huntelaar per il nuovo vantaggio. Non sono passati ancora 10 minuti quando Narsingh dalla destra imbecca Wijnaldum la cui conclusione viene ribattuta sui piedi di Huntelaar che, complice la deviazione di faccia di Depay, trova il 3-1 che sembra chiudere la partita. L'Olanda non cambia però atteggiamento e continua ad attaccare all'arma bianca esponendosi a pericolosi contropiede. Wijnaldum va vicino alla segnatura servito da Depay ma dall'altra parte Cillessen deve opporsi a un insidioso diagonale di Zardes servito dalla destra dopo l'ennesima prateria concessa da Blind. L'Olanda non impara dai propri errori e un contropiede fotocopia la punisce al 70esimo con Brooks che batte Cillessen da pochi passi con lo zampino ancora di Blind incapace di prevenire il cross. Pochi minuti dopo Blind potrebbe farsi perdonare ma, solo davanti al portiere, sceglie un avventato passaggio al nuovo entrato Luuk de Jong e i difensori avversari riescono a cavarsela con l'aiuto della buona sorte (autopalo!). E' un brutto segnale al quale però l'Olanda non fa il minimo caso continuando a giocare sfilacciata e senza protezione, tanto che è sufficiente un rilancio di Guzan per cogliere Wood in uno contro uno con Martins Indi. L'americano se ne va e impegna Cillessen con un diagonale deviato in angolo sui cui sviluppi Williams trova il pari con una conclusione dal limite deviata da de Jong. E' il 90esimo ma in questo batti e ribatti tra scapoli e ammogliati è tutt'altro che finita. Prima su un altro bel cross di Narsingh de Jong svetta di testa, il portiere si oppone e sulla respinta lo stesso attaccante olandese centra il palo con un destro potente. Sul ribaltamento di fronte ennesimo affondo americano nelle praterie lasciate incustodite dall'allegra difesa orange, solito schema con palla sulla destra dove Blind è incapace di difendere e centro rasoterra che stavolta è Wood a trasformare in rete.
Quante di queste sconfitte idiote ci vorranno ancora per liberarsi di quel demente in panchina?
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