venerdì 12 giugno 2015

Lettonia - Olanda 0-2


Rientra de Vrij che inspiegabilmente prende il posto di Bruma invece che dell'inguardabile Martins Indi. Van der Wiel e Willems sono i terzini ma, tranquilli, un posto per Blind c'è sempre ed eccolo allora affiancare Sneijder a centrocampo con Van Persie più avanzato. Nel tridente offensivo tocca a Narsingh partire dall'inizio.
La gara si sviluppa subito secondo un copione ampiamente prevedibile con l'Olanda che conquista la trequarti avversaria e trova naturali difficoltà ad affondare negli ultimi 30 metri nei quali è schierata tutta la Lettonia. La prima vera occasione non tarda comunque ad arrivare con Narsingh che al 10' si conquista con caparbietà il fondo, centra per Depay che conclude però alto da buonissima posizione. Sull'altro fronte Van der Wiel si fa beffare come un novellino dallo sconosciuto Rakels che però, una volta in area, accentua la caduta rimediando un'ammonizione. Per fortuna sarà l'unico pericolo corso dalla retroguardia olandese in tutta la prima frazione giocata per il resto a ridosso dell'area lettone. A sfiorare il vantaggio ci vanno vicino Sneijder con un tiro dal limite che colpisce il palo esterno, Van Persie la cui volée dopo triangolo con Depay è respinta dal portiere ed infine Narsingh che al termine di un'iniziativa personale lambisce il palo con una bella conclusione dai 20 metri. Si giunge così all'intervallo con una discreta Olanda che non riesce a sbloccare il risultato più a causa del fato che per reali demeriti.
Anche nella ripresa è Depay ad avere la prima grossa occasione ma il suo colpo di testa da distanza ravvicinata su precisio cross di Sneijder finisce ancora alto. La gara sembra assopirsi e per un buon quarto d'ora non succede nulla fino a che Hiddink fa la mossa più intelligente (forse l'unica) degli ultimi 10 mesi sostituendo un ormai spento Van Persie per Wijnaldum. Il destino stavolta gli sorride e proprio il nuovo entrato al minuto 67 gestisce nel migliore dei modi una palla arrivatagli dopo conclusione di Sneijder contrata da un difensore: stop di destro spalle alla porta, torsione e tocco di punta con lo stesso piede che beffa il portiere insaccandosi all'angolino. L'Olanda approfitta dello sbandamento accusato dai padroni di casa e dopo pochi minuti Blind lancia Narsingh in profondità con una difesa lettone troppo alta. Diagonale di destro e partita chiusa. Depay si fa apprezzare per uno slalom con conseguente conclusione deviata in angolo ma è soprattutto Sneijder ad andare vicino alla terza segnatura con un pregevole pallonetto dal limite dell'area che colpisce la parte inferiore della traversa. Va bene così: la missione è compiuta. Peccato solo che questo faccia sì che tra 3 mesi ci sarà ancora lo stesso tecnico.

sabato 6 giugno 2015

Olanda - Stati Uniti 3-4


Janmaat e Promes vincono i ballottaggi con Van der Wiel e Narsingh ma la scelta più suggestiva (o scriteriata?) è l'impiego di Van Persie nel ruolo di Sneijder alle spalle del tridente offensivo. Si annuncia una serata impegnativa per un centrocampo in inferiorità numerica (solamente Clasie e Wijnaldum) e senza incontristi.
Il campo conferma la mia troppo facile previsione e l'Olanda può solo sperare di mantenere il possesso palla perché evidenzia carenze difensive ogni qual volta viene attaccata. Gli USA non ci mettono troppo a capirlo e intorno al quarto d'ora confezionano tre pericoli in serie esaltando i riflessi di Cillessen e centrando pure un palo con Bradley dopo che Zardes di era liberato con irrisoria facilità di Martins Indi. L'Olanda reagisce dapprima con una conclusione di Blind dal limite deviata fortunosamente da un difensore e poi con Huntelaar che, ben servito da un colpo di testa di Depay, è però troppo macchinoso nel cercare la conclusione di destro. The Hunter non sbaglia però di lì a poco quando insacca di testa un bel cross di Depay realizzando il 40esimo centro in maglia arancione. Il vantaggio dura una manciata di minuti, il tempo che occorre a Zardes per sfruttare un'altra amnesia della difesa olandese (stavolta Janmaat) e pareggiare i conti con un tocco al volo su cross dalla destra. Nel batti e ribatti continuo è l'Olanda a farsi preferire nel finale di frazione con Depay capace tanto a creare pericoli alla difesa avversaria quanto a cercare sempre un tocco di troppo che gli fa perdere concretezza.
Gli olandesi iniziano la ripresa in maniera arrembante mettendo subito alle corde i frastornati avversari. Una combinazione Wijnaldum-Blind porta Van Persie al colpo di testa neutralizzato da Guzan. Lo stesso portiere non può però nulla pochi minuti dopo quando un perfetto cross di Van der Wiel è deviato di testa dal solito Huntelaar per il nuovo vantaggio. Non sono passati ancora 10 minuti quando Narsingh dalla destra imbecca Wijnaldum la cui conclusione viene ribattuta sui piedi di Huntelaar che, complice la deviazione di faccia di Depay, trova il 3-1 che sembra chiudere la partita. L'Olanda non cambia però atteggiamento e continua ad attaccare all'arma bianca esponendosi a pericolosi contropiede. Wijnaldum va vicino alla segnatura servito da Depay ma dall'altra parte Cillessen deve opporsi a un insidioso diagonale di Zardes servito dalla destra dopo l'ennesima prateria concessa da Blind. L'Olanda non impara dai propri errori e un contropiede fotocopia la punisce al 70esimo con Brooks che batte Cillessen da pochi passi con lo zampino ancora di Blind incapace di prevenire il cross. Pochi minuti dopo Blind potrebbe farsi perdonare ma, solo davanti al portiere, sceglie un avventato passaggio al nuovo entrato Luuk de Jong e i difensori avversari riescono a cavarsela con l'aiuto della buona sorte (autopalo!). E' un brutto segnale al quale però l'Olanda non fa il minimo caso continuando a giocare sfilacciata e senza protezione, tanto che è sufficiente un rilancio di Guzan per cogliere Wood in uno contro uno con Martins Indi. L'americano se ne va e impegna Cillessen con un diagonale deviato in angolo sui cui sviluppi Williams trova il pari con una conclusione dal limite deviata da de Jong. E' il 90esimo ma in questo batti e ribatti tra scapoli e ammogliati è tutt'altro che finita. Prima su un altro bel cross di Narsingh de Jong svetta di testa, il portiere si oppone e sulla respinta lo stesso attaccante olandese centra il palo con un destro potente. Sul ribaltamento di fronte ennesimo affondo americano nelle praterie lasciate incustodite dall'allegra difesa orange, solito schema con palla sulla destra dove Blind è incapace di difendere e centro rasoterra che stavolta è Wood a trasformare in rete.
Quante di queste sconfitte idiote ci vorranno ancora per liberarsi di quel demente in panchina?

venerdì 5 giugno 2015

Primi punti in trasferta cercasi

Non credo che questa Olanda, sotto l'attuale guida tecnica, sia in grado di acciuffare Repubblica Ceca e Islanda che al momento la precedono in classifica rispettivamente di 6 e 5 punti. Più realisticamente la trasferta in Lettonia della prossima settimana sarà importante per tenere a distanza la Turchia nella lotta per il terzo posto. Un ben misero obiettivo che darebbe però agli olandesi buone chances di qualificazione.
La vittoria è chiaramente d'obbligo in una gara che Hiddink  ha la possibilità di preparare al meglio, testando i giocatori nell'amichevole di questa sera ad Amsterdam contro gli Stati Uniti.

Con Robben ancora assente, il rientro di Van Persie contribuirà a diminuire ulteriormente il potenziale offensivo della squadra che sarà priva anche dell'infortunato Dost. Mancheranno per scelta tecnica Afellay e, a sorpresa, Nigel de Jong, considerato inadatto al calcio offensivo e spumeggiante che Hiddink ha in mente di proporre. Vlaar (non si vedeva dai mondiali) e de Vrij saranno probabilmente pronti per la gara di Riga così come Sneijder e Lens, liberati dai rispettivi club solo pochi giorni fa. Buone allora le possibilità che per Propper, Berghuis e Chery la prima convocazione coincida con la prima presenza.