La prima delle tre amichevoli premondiali (le altre saranno contro Ghana e Galles) segna l'esordio del modulo 5-2-3 (o 3-4-3 se letto in maniera più offensiva) che Van Gaal ha deciso di adottare dopo l'infortunio di Strootman e la fragilità del reparto arretrato dimostrata nelle gare disputate contro avversari di alto livello.
Trovo che la scelta, pur molto criticata dai puristi, sia in realtà molto saggia e il mio unico appunto sta nell'idea del tecnico di affiancare a de Jong un ex-difensore come Blind diminuendo ulteriormente il numero di giocatori che possono diventare un fattore offensivamente.
Naturalmente la formazione schierata contro l'Ecuador (solo giocatori dell'Eredivisie con l'aggiunta di Van Persie) va presa con le molle ma ho spesso sottolineato che la presenza di Danny Blind nello staff sia una sorta di garanzia per l'utilizzo del figlio come titolare. Se insomma non sarà terzino sinistro (Van Aanholt, nella ripresa, mi è parso preferibile a Kongolo), sarà di sicuro tra i centrocampisti.
La gara mi ha dato ragione evidenziando le carenze di Clasie e Blind sia nella fase di contenimento che, soprattutto, quando si doveva ribaltare il fronte d'azione. Entrambi troppo lenti, troppo imprecisi e incapaci di quelle accelerazioni che possono creare superiorità numerica.
Ingiudicabile la difesa che schierava, da destra a sinistra, Janmaat, Veltman, de Vrij, Martins Indi e l'esordiente Kongolo. Una sola incertezza, ancora nei minuti iniziali, quando Veltman non aggancia un pallone filtrante, Janmaat non sale tenendo in gioco Montero che non ha difficoltà a superare Cillessen da pochi passi. Per il resto normale amministrazione con l'Ecuador che è stato raramente in grado di farsi vedere nella metacampo olandese.
In avanti Van Persie che ha impattato verso la fine del primo tempo sfruttando al meglio un ottimo assist di Clasie, è stato affiancato da Wijnaldum e da Depay. Quest'ultimo è stato di gran lunga il migliore dei suoi, l'unico elemento fantasioso e frizzante che ha spesso predicato nel deserto.
Nessun commento sul secondo tempo che, tra ritmi bassissimi e interruzioni continue per sostituzioni ecuadoregne, non ha visto un'azione degna di questo nome. Per le amichevoli sarebbe forse il caso di pensare alla formula dei triangolari estivi.
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