Repubblica Ceca - Olanda 2-4
Olanda - Macedonia 4-0
La striscia vincente dei ragazzi di de Haan non si è arrestata neppure sul difficile terreno della Repubblica Ceca. Sotto di due reti alla fine del primo tempo la Jong Oranje, certamente favorita dall'espulsione del centravanti ceco al 50', ha schiacciato i padroni di casa per tutta la ripresa capovolgendo il risultato grazie alle reti di Castelen, Jenner (centrocampista del Nec, per la prima volta titolare), Luirink e Huntelaar. Nell'ultima partita, comunque importante per garantirsi il primo posto del girone, altra prestazione convincente e Macedonia travolta da un calcio spettacolare che ha avuto come finalizzatore un ottimo Castelen, autore di una tripletta (quarta rete del solito Huntelaar).
Negli ottavi gli olandesi se la vedranno con la Slovenia, avversario ampiamente alla portata che rappresenta l'ultimo ostacolo alla fase finale che l'Olanda non raggiunge dal 2000.
sabato 15 ottobre 2005
Under-21 agli ottavi a suon di gol
giovedì 13 ottobre 2005
Olanda - Macedonia 0-0
Forse è ingeneroso criticare una squadra che veniva da 10 vittorie e un pareggio nel suo girone di qualificazione ma è indubbio che chiunque tifi Olanda sia rimasto deluso da una prestazione così opaca, svogliata e senza idee. Dopo un primo tempo soporifero sul quale è praticamente impossibile esprimere un giudizio, nella ripresa, con i giocatori finalmente più impegnati nella ricerca della vittoria, sono venuti a galla gli stessi errori che Van Basten aveva commesso con l'Armenia. Già allora era parso chiaro che senza Robben (nemmeno a dirlo, soliti problemi alla caviglia) e contro squadre tutte impostate sulla difesa sarebbe stato meglio avere due punte centrali. Van Basten ha invece insistito col suo 4-3-3 nel quale Van Persie ha confermato la sua discontinuità e Kuyt, costretto a rimanere incollato alla linea laterale, la sua scarsa propensione al ruolo di ala. La lentezza di Maduro e Landzaat in fase di impostazione e la poca vena di Van der Vaart hanno fatto il resto. Davids inserito come portatore di palla davanti alla difesa è stata la ciliegina sulla torta. Risultato: due soli tiri nello specchio della porta in tutta la partita, giunti per altro da Sneijder e da Van Bronckhorst in mischia. Davvero poco per vincere e pochissimo per evitare i giusti fischi dei 50.000 dell'Amsterdam Arena.
martedì 11 ottobre 2005
Repubblica Ceca - Olanda 0-2
Davids ritorna tra i convocati dopo un anno, Boateng addirittura dopo quasi quattro ma nessuno dei due sarà della partita. Lo squalificato Cocu è sostituito da Van der Vaart mentre per il resto la formazione è quella che Van Basten ha ormai scelto come titolare. Le assenze di Koller e del suo naturale sostituto Locvenc mettono invece in difficoltà i cechi agevolando per contro la difesa olandese che deve guardarsi solo dagli spunti di Baros. L'ennesimo scontro in velocità tra quest'ultimo e Boulahrouz porta ai cechi un rigore che Van der Sar è bravo a parare quanto Rosicky maldestro a calciare. Appena un minuto dopo una bella azione in verticale consente a Van der Vaart di realizzare una rete fotocopia di quella che realizzò nella stessa porta due anni or sono. Stavolta è però la rete del vantaggio che, unita al successivo gol annullato a Steiner e all'immeditao raddoppio di Opdam (di testa su angolo) mette in ginocchio i padroni di casa.
Nella ripresa infatti l'Olanda, grazie anche all'attenta marcatura su Baros da parte dell'esordiente Vlaar, controlla abbastanza agevolmente il tentativo di rimonta dei cechi e, se è vero che nel finale viene salvata dalla traversa, è altrettanto vero che è Van Nistelrooy a sbagliare le più ghiotte occasioni del secondo tempo.
La qualificazione matematica ai prossimi mondiali arriva dunque nel migliore dei modi, figlia di un calcio più pratico che spettacolare ma soprattutto di un gruppo molto affiatato che sta piano piano prendendo coscienza dei propri mezzi.
Under 17 sul podio
Quarti:
Olanda - USA 2-0
Semifinale:
Olanda - Messico 0-4
Finale 3°/4° posto:
Olanda - Turchia 2-0
La gara contro gli USA è stata molto equilibrata fino a quando una bella azione corale degli olandesi permetteva a Sarpong di realizzare la rete del vantaggio. Con gli americani alla ricerca del pari, sono state numerosi i contropiede sprecati in superiorità numerica ma nel finale, dopo una traversa degli USA su punizione, lo stesso Sarpong chiudeva il conto con una iniziativa personale.
Contro il Messico la già rimaneggiata difesa olandese (Marcellis infortunato e Buijs squalificato) perdeva dopo un minuto anche il sostituto Van der Kooij. Kaiser provava la carta Anita come centrale, rinunciando alla sua inventiva in mezzo al campo. La scelta non era certo malvagia vista la scarsezza di alternative ma finiva per limitare molto il potenziale offensivo della squadra. Un ingenuità di Van der Laan complicava ulteriormente le cose consentendo ai messicani di portarsi in vantaggio nel finale di primo tempo. Nella ripresa gli avanti olandesi sono stati letteralemte annichiliti dalla solidità difensiva del Messico che invece trovava il gol del raddoppio, complice una dormita generale, sugli sviluppi di una punizione. Nel finale il punteggio assumeva dimensioni da disfatta con la difesa puntualmente fatta a fette dagli avversari e l'attacco incapace di creare anche solo un'occasione da rete.
Nella finalina l'Olanda ha ritrovato un buon calcio, riuscendo ad avere la meglio su una Turchia apparsa più stanca e meno motivata degli avversari. Mattatore dell'incontro Goossens, autore di entrambe le reti, che è risultato per la critica il migliore giocatore olandese. Io dissento e metto al primo posto Ruud Vormer, autentico cacciatore di palloni davanti alla difesa, dotato pure di buona tecnica e visione di gioco.