Non volevo far passare gennaio senza nemmeno un post relativo all'argomento principale di questo blog. Essendo però in un periodo privo di impegni per la nazionale ero in difficoltà non sapendo quale argomento trattare.
Avevo pensato di rievocare partite del passato particolarmente significative oppure di rivivere le competizioni in cui l'Olanda è stata protagonista oppure ancora di ricordare i momenti di gioia o di enorme delusione (questi ultimi ahimé molto più numerosi dei primi) che mi ha regalato questa passione...
Alla fine ho deciso invece di fare un tuffo nel mio passato nel tentativo di spiegare come questa passione sia nata e di accontentare coloro che me ne hanno chiesto la ragione.
Avevo poco più di 4 anni quando ho avuto il mio primo album dei calciatori. Grazie alle figurine ho imparato a leggere e cominciato a tifare. Fiorentina.
Naturalmente mio padre, toscano, ha avuto un ruolo importante in questo ma non sono mai stato facilmente condizionabile. Credo anzi che se fossi nato a Firenze la mia fede calcistica sarebbe stata diversa a causa della mia tendenza innata a non omologarmi al gruppo. I miei amici erano tutti genoani o sampdoriani e questo, invece di dissuadermi, rese ancora più salda la mia passione. Quel colore viola poi, così originale, quella maglia così diversa da tutte le altre fecero il resto.
Non è un caso che sia arrivato a parlare del colore della maglia in quanto sono convinto che abbia avuto molta importanza anche nella scelta che feci qualche anno più tardi. Allora di calcio internazionale non sapevo praticamente nulla ma quando ci trovavamo a giocare nel campetto sotto casa e, come è tipico nei bambini, fantasticavamo di essere campioni affermati, io impersonificavo sempre lo stesso: Cruijff. Di lui sapevo quello che avevo letto sotto la sua figurina in un vecchio album dedicato ai campioni di ogni disciplina sportiva: interno di punta dell'Ajax e capitano della nazionale olandese.
Lo scelsi un po' per il prestigio di quel ruolo, il classico numero 10, un po' per la simpatia che mi ispirò l'Olanda, soprattutto dopo che ebbi chiesto a mio padre cosa mai avesse vinto ed ebbi in risposta un laconico "niente".
Sì, credo sia stato determinante. Tifare per una squadra comunque valida che però non avesse mai vinto nulla era una bella sfida, una di quelle sfide che hanno sempre caratterizzato le mie scelte in ambito sportivo. Sfide contro tutto e contro tutti che già sapevo che mi avrebbero riservato delusioni ma che ho sempre accettato con piacere nella speranza di ottenere soddisfazioni più grandi.
Aspettai con ansia l'uscita dell'album dedicato al mondiale argentino del '78 e fui sorpreso e deluso nel constatare che Cruijff non era presente. In compenso rimasi affascinato da quelle maglie di un arancione vivo e imparai immediatamente a memoria i nomi di tutti e sedici i giocatori olandesi. A scuola i miei compagni parlavano di Rossi e Bettega, io di Neeskens, Rep e Rensenbrink, quasi orgoglioso di essere il solo a conoscerli.
Quando il mondiale cominciò ebbi finalmente la possibilità di vedere l'Olanda per la prima volta.
Sono passati quasi 27 anni da quella gara contro l'Iran ma ricordo ancora benissimo quel pomeriggio. Fu l'inizio di questo mio strano amore che, a differenza di altri che sono entrati e poi usciti dalla mia vita, ha sempre mantenuto saldamente il suo posto.
mercoledì 26 gennaio 2005
Olanda. Come mai?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
accipicchia, questo blog è decisamente tecnico!
RispondiEliminacomunque si sa che le fate sono pericolose...;)
non parlare a me di tifo strano...ricordo quando la gente parlava di Batistuta e Ronaldo mentre io fantasticavo con Guerrero ed Ezquerro!
RispondiEliminax Tomas:
RispondiElimina"Gooi je haar los en maak me gek" significa "Sciogliti i capelli e fammi impazzire".
"haar" infatti, oltre che "suo" significa proprio "capelli". Se avessi saputo che c'entrava Vreven ci sarei arrivato prima! :-)
Anch'io con il Manchester e con il calcio straniero. Grazie al blog ho conosciuto qualcuno che è appassionato di calcio internazionale.
RispondiEliminaInteressante questo blog dedicato! ;-) La cosa più bella che colgo è la tua grande passione, che sia pure per il calcio... ma la capacità di provare una passione così costante nel tempo... e sempre viva... è una cosa molto bella (e rara...) ;-) Baci!
RispondiElimina....Steso....Ho portato a casa una bella vittoria....
RispondiEliminaIo non capisco la lingua olandese ma sul sito dove prendo i tabellini ho letto Kromkamp e Valencia. Che tu sappia gli spagnoli sono interessati a lui?
RispondiEliminaDopo il pareggio in casa ieri ti sei riscattato. Altro brutto risultato per il Feyenoord. Che incapace Gullit!
Futbol Mundial ha fatto un bel servizio sull'Az.
ciao
Sì, pare che il Valencia abbia chiesto notizie su Kromkamp...
RispondiEliminaSull'AZ sono perplesso....prima della sosta vinceva tutte le partite con 3 gol di scarto... Mercoledì è stata pure eliminata dalla coppa (van Galen e Perez espulsi nella prima mezz'ora). Speriamo bene!
Ciao a tutti, anche se non sono intervenuto ho comunque seguito con interesse da Viareggio le vostre discussioni. Personalmente credo (temo) che il PSV abbia vita facile da qui a maggio, l'Az non sembra essere più lo stesso almeno quanto a brillantezza. Molto diranno le prossime sfide contro Heerenveen e Psv... nel frattempo vi svelo una sorpresa dell'ultim'ora: mercoledì Sportitalia trasmetterà in differita alle 23 Psv-Rbc, anticipo della 20a giornata... a presto, Federico
RispondiEliminaGrazie Federico per la notizia in anteprima anche se sulla carta sarà una partita a senso unico...
RispondiEliminaE' vero, l'AZ ha cominciato piano il nuovo anno ma era successo anche all'andata... A mio avviso saranno molto importanti soprattutto le prossime 5 partite. Firmerei per un ritardo di 3/4 punti dopo la trasferta di Amsterdam. Se così fosse sarebbe ancora tutto aperto.
Ciao, a presto