venerdì 13 ottobre 2017

I motivi di un fallimento

A conti fatti il regalo di Lloris alla Svezia che avevo accolto positivamente ci è costato i playoffs. Sono stato però buon profeta esattamente due anni fa quando, dopo la mancata qualificazione all'Europeo, avevo previsto che con la stessa guida tecnica anche raggiungere il Mondiale sarebbe stato improbabile. Fa rabbia perché questa Olanda, seppure non sia al livello dei top teams europei, non è certo inferiore a squadre che hanno già staccato il pass per Russia 2018 (penso a Serbia, Polonia, Islanda), per non parlare di quelle che ci andranno tramite lo spareggio (tra le 8 si poteva rischiare l'eliminazione solo contro l'Italia). E allora come mai siamo un'altra volta condannati a non partecipare ad una grande manifestazione?
Di sicuro la componente sfortuna ha avuto il suo grande peso, sia a livello di sorteggio (la Svezia era senza dubbio la più forte tra le squadre inserite in terza fascia) che di calendario (Svezia-Lussemburgo non sarebbe certamente terminata 8-0 se si fosse disputata nelle prime giornate) che di episodi nelle singole partite. Dalla gara in Svezia a quella casalinga contro la Francia fino all'incredibile vittoria svedese contro i francesi, ci è girato tutto storto. E' un dato di fatto e, per questo motivo, ha poco senso parlare di crisi del calcio olandese, almeno a livello di nazionale. Non saremo tra le prime 5 in Europa ma pur sempre tra le prime 10.
Come dicevo, però, la sfortuna è solo una componente, e non la principale.
Affidando la panchina prima a un bollito e poi al suo incompetente vice, la Federazione ha fatto di tutto, alla fine riuscendoci, per danneggiare la squadra. A farla rinsavire non è servita nemmeno l'umiliazione patita alle qualificazioni dell'Europeo, catalogata in modo superficiale e quasi disinteressato come "incidente di percorso" quando era evidente che i problemi erano ben più gravi. Si è optato per lavarsene le mani, confermando l'incompetente, ma la resa dei conti non si è fatta attendere e, nella partita che in quel momento rappresentava un vero spartiacque, quella in Bulgaria, la prestazione è stata ridicola e deprimente. Perché sì, ci si può attaccare agli episodi capitati in altre gare, ma in quella è emersa tutta la pochezza del tecnico che ha presentato una squadra allo sbando, senza capo né coda, che ha davvero toccato il fondo sia a livello tecnico/tattico che caratteriale.
Spero che ora non si commetta lo stesso errore confermando Advocaat (risultati in linea con le aspettative ma gestione della differenza reti davvero dilettantesca), ma si punti sulle idee e soprattutto sulle motivazioni di qualche giovane tecnico.

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