Come era da aspettarsi, le scelte di Van Marwijk sono quelle più conservative e i ballottaggi li vincono i titolari "storici" de Jong e Van Persie. Boulahrouz prende il posto di Van der Wiel mentre Pieters è nell'undici di partenza nonostante si sia rivisto in Eredivisie solo domenica dopo un lungo stop.
Ad un ritmo molto blando l'Olanda sviluppa buone geometrie a centrocampo mancando però di incisività. Van Persie mi conferma i soliti dubbi sul suo ruolo di prima punta, Robben e soprattutto Kuyt giocano troppo vicini a Sneijder lasciando le fasce ai terzini che mai riescono a trovare la giocata buona. La prima conclusione che arriva intorno al quarto d'ora (tiro di Robben ribattuto da Hart) rimarrà anche l'unica in una prima frazione molto accademica.
Stekelenburg da parte sua non deve effettuare alcun intervento ma si ha parecchia fortuna nei rimpalli e nelle palle vaganti. Soffrono in particolare Heitinga, quasi sempre anticipato dal diretto avversario, e Pieters che, non certo al meglio della condizione, fa molta fatica a fare la fase offensiva e poi contenere gli uno contro uno.
La ripresa vede finalmente Huntelaar al posto di uno spento Van Persie mentre Schaars viene provato a sorpresa come terzino sinistro in sostituzione di Pieters. La prima occasione è inglese con Sturridge sulla cui conclusione da appena dentro l'area è bravo ad opporsi Stekelenburg. I padroni di casa, in formazione largamente rimaneggiata, ci credono, provano a spingere ma si espongono fatalmente al contropiede olandese. E' il 57esimo quando Robben raccoglie palla sulla trequarti difensiva, accelera deciso verso l'area avversaria e, facilitato dal movimento di Huntelaar che gli porta via due uomini, trova lo spazio per un diagonale rasoterra che non dà scampo a Hart. Passa poco più di un minuto e, in situazione di tre contro tre, Sneijder serve largo Kuyt, per la prima volta nella posizione di ala destra, sul cui cross immediato è perfetto lo stacco di Huntelaar che vale il raddoppio. Nell'occasione purtroppo lo scontro tra il centravanti olandese e Smalling costringe entrambi a lasciare il campo.
L'Inghilterra non demorde e, seppure in maniera quasi sempre confusa, riesce a creare apprensione. E' ancora Sturridge ad avere sui piedi l'occasione più ghiotta senza tuttavia trovare il giusto impatto con la palla. A facilitare il compito degli inglesi ci pensa Van Marwijk sostituendo Boulahrouz con Vlaar, spostando Heitinga sulla destra e disorientando ancora di più una difesa già apparsa non troppo convincente. Proprio il cattivo piazzamento della difesa, unito ad un errore del guardalinee che non rileva una posizione di fuorigioco, permette a Cahill di trovarsi a tu per tu con Stekelenburg dopo un batti e ribatti e di accorciare le distanze all'85esimo.
Sembrerebbe chiusa qui con l'Olanda capace di gestire il possesso palla e invece gli inglesi trovano allo scoccare del 90esimo la migliore azione della loro gara riuscendo con diversi passaggi in velocità a farsi beffe dell'immobile difesa olandese e a permettere a Young di trovare il pareggio con un diagonale morbido. Per fortuna nell'azione successiva l'Olanda riesce a portarsi nell'area inglese. La palla arriva a Robben che, ormai chiuso dagli avversari, tenta un tiro a giro che si deposita in rete dopo una leggera ma probabilmente decisiva deviazione. Van Marwijk può festeggiare la vittoria di Robben, non certo la sua.
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