L'unica sconfitta casalinga nelle qualificazioni ai Campionati Europei l'Olanda la incassò il 20 ottobre 1963 per mano del Lussemburgo. A 44 anni da quel risultato che la estromise dal torneo sembra alquanto improbabile che la storia possa ripetersi e la partita di domani contro i lussemburghesi dovrebbe invece ufficializzare una qualificazione che tutti si sentono già in tasca.
Nell'ultima conferenza stampa Van Basten, che diventerà il secondo CT, dopo Hiddink, a centrare due qualificazioni consecutive a grandi tornei, si è detto convinto che contro squadre chiuse in difesa sia meglio impiegare due attaccanti centrali e quindi il 4-4-2. Un ragionamento davvero singolare considerato che è da un anno e mezzo che si incontrano squadre chiuse eppure l'idea dello spettacolare, sulla carta, 4-3-3 è stata messa in discussione solo un mese fa contro la Slovenia. Come si suol dire: meglio tardi che mai.
Sul fronte formazione, Van Persie e Robben sono gli unici indisponibili e le curiosità maggiori riguardano il nome dell'attaccante che affiancherà Van Nistelrooy, se Kuyt o Koevermans (Huntelaar non fa parte dei 18), e quello del centrocampista che dovrà far spazio al rientrante Van Bronckhorst. Quest'ultimo è infatti sempre stato titolare nella gestione Van Basten e, seppure la sua collocazione ideale sarebbe la panchina, non oso sperare che il buon Marco sia rinsavito al punto da mettercelo.
Pronosticare quali saranno i difensori è infine il solito rebus e centrarne 4 su 4 sarebbe un'impresa. Considerata tuttavia la pochezza dell'avversario è quanto meno auspicabile l'impiego degli esterni più offensivi (Melchiot ed Emanuelson) e dei centrali più veloci (Mathijsen ed Heitinga). Vedremo...