In due gare simili nella forma e identiche nei contenuti a quelle viste negli ottavi, la maggiore freschezza, compattezza e aggressività del giovane Ajax si confermano decisive contro un avversario ricco di individualità importanti, ma dal gioco lento, compassato e soprattutto abituato a trovarsi contro squadre attendiste e timorose.
Come il Real, anche la Juventus esce dall'Amsterdam Arena con un buon risultato, ottenuto con cinismo (due tiri: un gol e un palo) dopo avere subito il gioco olandese per la quasi totalità dell'incontro. E come il Real, anche la Juventus è incapace di trovare le giuste contromisure al dinamismo e alla determinazione dei lancieri nella gara di ritorno. Neppure il solito gol dello spietato Ronaldo riesce infatti a scalfire la fiducia degli uomini di Ten Hag nel loro gioco corale e nei propri mezzi. Così il ribaltone firmato van de Beek (preciso piattone a tu per tu con Szczesny) e de Ligt (imperioso colpo di testa su angolo) non è certo inevitabile, ma fortemente voluto e meritato.
E ora a tifare Tottenham, perché Pochettino fa meno paura di Pep.
Come il Real, anche la Juventus esce dall'Amsterdam Arena con un buon risultato, ottenuto con cinismo (due tiri: un gol e un palo) dopo avere subito il gioco olandese per la quasi totalità dell'incontro. E come il Real, anche la Juventus è incapace di trovare le giuste contromisure al dinamismo e alla determinazione dei lancieri nella gara di ritorno. Neppure il solito gol dello spietato Ronaldo riesce infatti a scalfire la fiducia degli uomini di Ten Hag nel loro gioco corale e nei propri mezzi. Così il ribaltone firmato van de Beek (preciso piattone a tu per tu con Szczesny) e de Ligt (imperioso colpo di testa su angolo) non è certo inevitabile, ma fortemente voluto e meritato.
E ora a tifare Tottenham, perché Pochettino fa meno paura di Pep.