Con il calciomercato appena concluso ritengo utile appuntarmi il saldo (approssimativo) dei movimenti in entrata ed uscita della Fiorentina:
Acquisti: Zanetti (2,5), De Silvestri (5,5), Castillo (1), Marchionni (4), Natali (2), Di Tacchio (2), Savio (3).
Totale: 20 milioni
Cessioni: Melo (25), Semioli (5), Kuzmanovic (7,5).
Totale: 37,5 milioni
Questi ultimi arrivano a 53 se si aggiungono i milioni incassati a gennaio dalla cessione di Pazzini (9) e Osvaldo (6,5) e mai più reinvestiti.
Sono dunque 53-20=33 i milioni che i Della Valle si sono messi in tasca obbligando Corvino a spericolate (e insensate) acrobazie linguistiche per giustificarne il non utilizzo.
Se è vero infatti che l'anno solare 2008 si è chiuso, cifre ufficiali, con un passivo di 9,2 milioni è anche vero che l'accesso alla fase a gironi della Champions appena conquistato ne porterà nelle casse societarie altri 20 aumentando così la liquidità disponibile a oltre 40 milioni
Con una cifra così considerevole è impensabile che anche il più sprovveduto dei DS non sia in grado di acquistare calciatori che, ovviamente con stipendi che rientrino nei parametri della società, siano migliori dei vari Dainelli o Donadel.
In verità chi è interessato alle sorti della Fiorentina sa bene che il nocciolo della questione sia la concessione ai Della Valle, da parte dell'amministrazione comunale, di uno spazio adatto a costruirvi la cittadella che sarebbe per loro fonte di enormi guadagni.
Senza cittadella disimpegno verso la Fiorentina. Disimpegno proprio nel momento in cui sarebbe stato davvero possibile fare il salto di qualità e che invece finirà per penalizzare la squadra evidentemente indebolita e con un organico troppo risicato per disputare al meglio tre competizioni.
Non so per quanto ancora i fiorentini potranno sopportare questo ricatto. Forse fino a quando i buoni risultati saranno in grado di mascherare la presa in giro da parte di chi garantiva che i soldi incassati sarebbero stati interamente reinvestiti. Sono proprio curioso di vedere cosa succederà dopo le prime delusioni che temo non tarderanno ad arrivare. Il tempo delle favole è finito.