lunedì 14 ottobre 2024

Germania - Olanda 1-0


Verbruggen;
Dumfries, de Vrij, van de Ven, Hato;
Gravenberch, Reijnders, Q.Timber;
Simons, Brobbey, Gakpo.
 
Non trascorrono nemmeno due minuti che già appare evidente di come la difesa olandese si impegni nella difficile impresa di fare rimpiangere van Dijk: nell'ordine de Vrij, Timber, Hato e van de Ven si rivelano incapaci di spazzare un pallone dall'area permettendo a Leweling di trovare una comoda rete che l'arbitro ritiene di dovere annullare per un fuorigioco discutibile.
Leggerezze, imprecisioni, errori di posizione si susseguono in ogni azione e bisogna ringraziare la buona sorte se la porta rimane inviolata nonostante le numerose occasioni in cui i tedeschi si rendono pericolosi.
La ripresa è più equilibrata, o forse solo addormentata, ma alla prima occasione la Germania fa centro: sugli sviluppi di un angolo, Leweling si avventa sulla palla vagante che trotterella all'interno dell'area e non dà scampo a Verbruggen. L'Olanda se la prende comoda, ma guadagna comunque metri e, a un quarto d'ora dal termine, Simons coglie la parte superiore della traversa con una conclusione dal limite. I rimpianti per il poco coraggio avuto durante la gara aumentano al 90esimo quando Baumann è bravissimo a opporsi a una rasoiata di Malen che sarebbe potuta valere il pari. Troppo poco e troppo tardi contro una Germania sperimentale, priva di molti titolari.

venerdì 11 ottobre 2024

Ungheria - Olanda 1-1


Verbruggen;
Dumfries, de Vrij, van Dijk, van de Ven;
Gravenberch, Reijnders, Q.Timber;
Simons, Zirkzee, Gakpo.
 
In un primo tempo nel quale l'Olanda sfiora l'80% di possesso palla, l'unica occasione che ha per passare è un regalo degli avversari: una punizione indiretta in area conclusa da Gakpo e neutralizzata in qualche modo dal portiere. L'Ungheria nelle su due folate offensive riesce invece a cogliere un palo e a realizzare la rete del vantaggio (volée di Sallai da pochi passi a seguito di una ripartenza che coglie impreparata la difesa olandese).
E' un'analisi impietosa non tanto della scarsa produttività (non è facile giocare contro dieci avversari a protezione dell'area di rigore) quanto della confermata fragilità difensiva.
Nella ripresa gli olandesi trovano maggiore coraggio nelle giocate e, conseguentemente, una maggiore velocità nella manovra grazie alla quale si riesce a mettere in difficoltà la difesa ungherese. Sono però gli errori dei singoli ad impedire il pareggio con Reijnders che si impappina solo davanti al portiere o il neo entrato Brobbey che di testa, indisturbato, manda incredibilmente a lato da posizione vantaggiosissima.
All'80esimo l' espulsione di van Dijk (due ammonizioni, la prima per proteste, in rapida successione) sembra affossare le speranze olandesi di rimonta, ma, pochi minuti dopo, Dumfries svetta a centro area sulla punizione di Gakpo regalando all'Olanda un ormai insperato pareggio.

martedì 10 settembre 2024

Olanda - Germania 2-2


Verbruggen;
Dumfries, de Ligt, van Dijk, Aké;
Reijnders, Schouten, Gravenberch;
Simons, Brobbey, Gakpo.
 
All'Olanda occorrono meno di due minuti per trovare il vantaggio: su azione di rimessa Brobbey difende egregiamente palla nel cerchio di centrocampo, serve Gravenberch che con un lancio millimetrico mette Reijnders solo davanti al portiere.
Poco dopo il quarto d'ora il raddoppio è solo sfiorato, prima quando Dumfries manda clamorosamente a lato il più facile dei colpi di testa, poi con Simons che, lanciato a rete da un altro lancio illuminante di Gravenberch, conclude debolmente sul portiere.
La Germania cresce e prende metri, tanto da stazionare quasi costantemente nei pressi dell'area di rigore olandese, ma è un dominio sterile e ci vuole il solito errore grossolano di de Ligt per farla pareggiare. Il suo disimpegno è intercettato dai tedeschi, Verbruggen si oppone alla conclusione di Wirtz ma nulla può sulla ribattuta di Undav. Nel recupero di frazione la Germania trova addirittura il vantaggio al termine di un'azione avvolgente finalizzata da Kimmich che su un centro da sinistra si trova tutto solo a centro area.
Il vantaggio tedesco dura giusto il tempo dell'intervallo perché a inizio ripresa è già pari grazie a Dumfries, puntuale sotto porta nello sfruttare il centro rasoterra di un ottimo Brobbey. Wirtz manca il nuovo vantaggio nell'azione successiva mandando alto al volo da posizione molto favorevole. E' l'ultima ghiotta occasione da gol in una partita che si mantiene viva e combattuta sino al termine senza che però i portieri corrano particolari rischi.

sabato 7 settembre 2024

Olanda - Bosnia 5-2


Verbruggen;
Dumfries, de Ligt, van Dijk, Aké;
Reijnders, Schouten, Gravenberch;
Simons, Zirkzee, Gakpo.
 
Prima partita della nuova Nations League che vede l'Olanda in un girone che comprende, oltre alla Bosnia, anche Germania e Ungheria (ne passeranno due).
 
De Ligt e Zirkzee sono i naturali sostituti di de Vrij, infortunato, e di Depay, a corto di preparazione in quanto senza squadra. De Jong è ancora ai box mentre Gravenberch sarebbe stata la scelta più logica anche agli Europei...
E' una gara davvero strana che l'Olanda domina in lungo e in largo per 70 minuti, salvo poi ritrovarsi con una sola rete di vantaggio (3-2) e dovere pure soffrire un quarto d'ora prima di chiudere il conto nei minuti finali.
Aveva aperto le marcature Zirkzee con una beffarda deviazione di testa su conclusione di Simons rimpallata da un difensore. Il pareggio bosniaco a metà primo tempo era parso il classico fulmine a ciel sereno col filtrante di Huseinbasic che irrideva i centrali olandesi mal posizionati per essere raccolto e depositato in rete da Demirovic. Reijnders prima sfiorava il nuovo vantaggio centrando la traversa in seguito a una pregevole combinazione con Zirkzee, poi lo trovava con un diagonale di sinistro dopo incursione nell'area a tutta velocità.
La rete di Gakpo a inizio ripresa (appoggio da pochi passi su assist di Reijnders) sembrava chiudere ogni discorso, ma, mentre l'Olanda andava solo vicina ad altre segnature, la Bosnia faceva centro con Dzeko, trovatosi a tu per te con Verbruggen dopo un altro colossale errore di posizionamento di de Ligt. La girandola di cambi portava più confusione che migliorie ma all'88esimo Quentin Timber, in campo assieme al fratello Jurrien, era bravo a recuperare un pallone e poi a concludere a rete. La corta respinta del portiere era facile preda di Weghorst per il gol della liberazione. Nel recupero, con i bosniaci già negli spogliatoi, gloria anche per Simons sul quale confermo i miei parecchi dubbi. Meno tuttavia che sui centrali difensivi.

domenica 18 agosto 2024

La prima delusione è del Twente

Preliminari Champions League:

Salisburgo -
Twente         2-1    3-3  

Preliminari Europa League:

Vojvodina - Ajax            1-3    0-1 

Panathinaikos - Ajax        0-1    1-0 (12-13 d.r.)

Jagellonia - Ajax           1-4    0-1

Preliminari Conference League:

G.A.Eagles - Brann          0-0    1-2  



Preliminari vincenti solo per l'Ajax che rischia solo nel secondo turno quando si fa sorprendere dal Panathinaikos nei minuti finali della gara di ritorno. Riesce tuttavia ad imporsi al termine di una serie infinita di 34 (!) rigori (Brobbey ne sbaglia addirittura due la realizzazione dei quali sarebbe stata decisiva).

mercoledì 10 luglio 2024

Olanda - Inghilterra 1-2


Verbruggen;
Dumfries, de Vrij, van Dijk, Aké;
Malen, Schouten, Simons, Reijnders, Gakpo;
Depay.
 
Come previsto, Koeman cambia solo Bergwijn (al suo posto Malen), e la conferma di Simons lo ripaga al settimo minuto quando il fantasista, dopo avere recuperato palla con un contrasto, fa secco Pickford con una conclusione da appena fuori area.
L'Olanda, schierata stavolta con un chiaro 4-5-1, arretra troppo e fatica ad uscire dalla propria trequarti difensiva per i successivi 10 minuti, conclusi con il pareggio inglese per un rigore concesso dal VAR in seguito ad un intervento falloso di Dumfries su Kane che peraltro aveva già effettuato il tiro. Dumfries è ancora protagonista sia nelle vesti di difensore (salvataggio sulla linea dopo conclusione beffarda di Foden a tu per tu con Verbruggen) che in quelle di attaccante (traversa scheggiata su colpo di testa da angolo) mentre dall'altra parte Foden colpisce l'esterno del palo con una conclusione a giro. E' tutto per un primo tempo giocato a ritmi lenti con entrambe le squadre più timorose di scoprirsi che audaci.
La ripresa, cominciata con Weghorst al posto di Malen (sul finire di primo tempo Veerman aveva già preso il posto dell'infortunato Depay), offre ancora di meno, tanto che, tra i due portieri, il solo Pickford è chiamato a un intervento quando si oppone a una conclusione sporca di van Dijk susseguente ad angolo. La sensazione è comunque che l'Olanda non abbia i mezzi per far male e possa giusto sperare in qualcoa di casuale come in occasione del vantaggio. All'Inghilterra manca invece il coraggio perché se osasse di più potrebbe mettere in seria difficoltà la fragile difesa olandese. Lo dimostreranno prima la rete di Saka, annullata per fuorigioco di Walker che lo aveva servito, e poi, quando siamo ormai entrati nel recupero, il gol partita di Ollie Watkins che trova un gran diagonale rasoterra che beffa de Vrij.
Solo adesso Koeman si ricorda di avere anche Zirkzee e Brobbey, ma è davvero troppo tardi. Un'altra beffa viene aggiunta nell'album dei ricordi, ma delle quattro semifinaliste eravamo la più debole.

lunedì 8 luglio 2024

Cosa mi piacerebbe


Siamo dunque in semifinale, più di quanto mi aspettassi, grazie anche alla fortuna di non avere trovato sul cammino nessun top team. Per questo motivo non si può ancora essere soddisfatti. Per esserlo occorre una vittoria di prestigio e la gara in semifinale contro l'Inghilterra rappresenta l'occasione giusta da sfruttare e da giocarsi quindi nel miglior modo possibile.
Ma quale sarà il miglior modo possibile? Temo non quello pensato da Koeman il cui unico dubbio, ne sono convinto, sarà se impiegare ancora Bergwijn. D'altronde si sono persi Mondiali e Nations League dando retta al vecchio adagio secondo il quale "squadra che vince non si cambia", tappandosi gli occhi di fronte all'evidenza.
E l'evidenza dice che:

  • La difesa può anche andare bene. Non è insuperabile e, anzi, abbastanza fragile se attaccata, ma i giocatori sono esperti e di livello e a questo punto del torneo non è migliorabile se non per l'eventuale inserimento di van de Ven, apparso in ottima forma fisica, al posto di Aké.
  • A centrocampo Schouten e Reijnders sono intoccabili, non tanto per meriti propri (e pure ne hanno), quanto per l' assenza di concorrenza a causa dei numerosi infortuni che hanno falcidiato il reparto (de Jong, Koopmeiners, Wieffer, Timber).
  • Depay ha sempre tratto beneficio dall'ingresso di Weghorst. La ragione è piuttosto semplice. Con una prima punta a portare via uomini gli risulta più facile trovare spazio per le sue giocate.
  • Simons ha dimostrato di non essere pronto. La tecnica c'è, ma la testa no ed è pure fisicamente molto fragile.
  • Perché alambiccarsi su chi mettere all'ala destra quando Frimpong ha dimostrato (vedi amichevole contro il Canada) di potere essere devastante? Senza contare che una fascia presidiata da Frimpong e Dumfries creerebbe più di un problema ad ogni difesa.

In definitva la scelta più importante da fare, ma anche la più ovvia, sarebbe arretrare Depay nel ruolo di Simons e inserire un centravanti (Zirkzee sarebbe la mia scelta, ma andrebbe bene pure Brobbey mentre Weghorst è più adatto ad entrare a partita in corso).

Una scelta che sarà destinata a rimanere nei miei desideri, ma Koeman è cosciente che è più importante essere fortunati che bravi.

domenica 7 luglio 2024

Olanda - Turchia 2-1


Verbruggen;
de Vrij, van Dijk, Aké;
Dumfries, Schouten, Simons, Reijnders, Gakpo;
Bergwijn, Depay.
 
Con la piena fiducia all'undici anti-Romania (come se avesse fatto faville...) l'Olanda parte subito forte con Depay che spreca una buona occasione sparacchiando alto allo scoccare del primo minuto di gioco. Si staziona stabilmente sulla trequarti offensiva, ma c'è molta imprecisione nell'ultimo passaggio e ogni azione si infrange sul muro eretto da Montella al limite dell'area. Con l'alleggerirsi della pressione i turchi prendono coraggio e, più determinati e sempre primi sulle "seconde palle", riescono a creare diverse situazioni pericolose di uno-contro-uno risolte con non pochi patemi dalla difesa olandese. Al 35esimo, dopo l'ennesima azione insistita senza che gli olandesi riescano a liberare, non è sorprendente assistere al vantaggio turco che arriva con un colpo di testa di Akaydin su centro dalla destra su azione susseguente ad angolo.
La mossa tentata da Koeman a inizio ripresa è l'unica che conosce: dentro Weghorst, stavolta per l'evanescente Bergwijn. Di sicuro ci si guadagna in cuore, grinta e determinazione, ma la manovra olandese è troppo lenta e prevedibile per creare pericoli significativi. La Turchia protegge la sua area con un 5-5 al quale l'Olanda non trova semplicemente risposte e col passare del tempo appare chiaro che il pareggio possa arrivare solo attraverso una giocata estemporanea, una mischia, un rimpallo favorevole. Al 70esimo proprio un rimpallo favorevole porta a un calcio d'angolo e la giocata estemporanea di Depay a un cross preciso che de Vrij insacca di testa indisturbato. La Turchia accusa il colpo e di lì a poco incassa anche la seconda rete: Weghorst addomestica una palla sporca al limite dell'area servendo Simons che fa l'unica cosa giusta della sua gara allargando per Dumfries sul cui centro rasoterra si avventa la coppia Gakpo/Muldur. La palla ruzzola beffarda in rete, il replay dimostra che il tocco è del difensore. Poco importa.
I turchi si riversano ora nella metacampo avversaria dimostrando la fragilità della difesa olandese quando è attaccata: Verbruggen deve salvarsi due volte di istinto, la seconda ben oltre il novantesimo, e, in mezzo, sono i corpi di van de Ven, de Vrij e addirittura Weghorst, a ribattere conclusioni a botta sicura.
La vittoria viene infine condotta in porto e, seppure con più ombre che luci, si può festeggiare l'arrivo in semifinale dopo 20 anni.

 
Le mie pagelle:

Verbruggen: 7. Efficace e reattivo in almeno tre circostanze. Incolpevole sulla rete.
de Vrij: 7,5. Torna a segnare in nazionale dopo 9 anni con una rete peraltro pesantissima, dopo essere stato il miglior argine agli attacchi avversari.
van Dijk: 6. Di testa è un efficace baluardo, ma è ancora carente nell'organizzare la difesa allo sbando vista negli ultimi 20 minuti.
Aké: 6. Probabilmente non nelle condizioni fisiche ottimali, si fa vedere poco in fase di costruzione limitandosi a presidiare la sua zona difensiva.
Dumfries: 6,5. Si può criticarlo per la tecnica non sopraffina, ma farsi in continuazione tutta la fascia non è da tutti. E si mantiene pure lucido per l'assist vincente.
Reijnders: 5,5. Meglio nella fase difensiva. Le sue accelerazioni palla a piede risultano stavolta controproducenti determinando, una volta stoppate, diversi insidiosi contropiede.
Simons: 4. Fragile sia fisicamente che mentalmente. O appoggia palla all'indietro o la perde. Totalmente inadeguato.
Schouten: 6. Appare ancora una volta l'unico che sappia davvero cosa fare col pallone tra i piedi, ma patisce inevitabilmente l'inferiorità numerica a centrocampo.
Gakpo: 6,5. Al solito molto largo sulla sinistra, si nota stavolta più per errori di misura che per i suoi guizzi. E' però determinante nella rete del vantaggio e artefice dell'unico altro tiro insidioso verso la porta avversaria.
Bergwijn: 5. Preoccupante la sua involuzione anche se non sembra tutta colpa sua. Di certo non fa nulla per farsi apprezzare sbagliando scelta ogni qual volta riceve palla.
Depay: 5,5. Impalpabile come centravanti, dà segni di vita solo una volta entrato Weghorst. Che Koeman possa trarre qualche ovvia indicazione?
 
Weghorst: 7La sua fisicità crea confusione alla retroguardia turca. Si batte con vigore e mette lo zampino in entrambe le marcature (è merito suo se de Vrij può insaccare la prima rete in piena libertà).

martedì 2 luglio 2024

Olanda - Romania 3-0


Verbruggen;
de Vrij, van Dijk, Aké;
Dumfries, Schouten, Simons, Reijnders, Gakpo;
Bergwijn, Depay.
 
Se si eccettua l'impiego del redivivo Bergwijn al posto di Frimpong, è la stessa formazione schierata contro la Francia. Il modulo però è più offensivo con Dumfries stabilmente avanzato alla stessa altezza di Gakpo sulla fascia opposta. Un 3-5-2 che non è raro vedersi trasformare in 3-3-4, grazie all'eccessivo difensivismo dei romeni che arretrano troppo permettendo agli olandesi di schiacciarli.
Il risultato è che quasi la totalità delle azioni olandesi crea un pericolo. Si riesce a passare al 20esimo con il solito Gakpo che dalla sinistra si accentra e fulmina Nita sul primo palo e si falliscono diverse occasioni per mancanza di
freddezza e precisione negli ultimi metri, la più ghiotta con Simons che dopo avere ricevuto palla all'altezza del dischetto si impappina non trovando il tempo per la comoda conclusione. 
Le occasioni per il raddoppio si sprecano nella ripresa, cominciata con Malen al posto dell'infortunato Bergwijn: conclusione di Reijnders murata, tap-in di Depay impedito da un tackle in extremis, esterno del palo su colpo di testa di van Dijk, rete annullata a Gakpo per fuorigioco centimetrico, punizione di Depay a lato di pochissimo, così come un diagonale ravvicinato di Veerman.
L'agognato 2-0 arriva finalmente a 10 minuti dal termine con Gakpo bravissimo a mantenere viva una palla sulla linea di fondo e servirla all'indietro per l'accorrente Malen che non ha difficoltà a depositarla in rete. Con gli avversari ormai negli spogliatoi lo stesso Malen nell'ultimo minuto di recupero realizza la terza rete dopo azione personale iniziata nella metacampo olandese.

 
Le mie pagelle:

Verbruggen: s.v. Inoperoso.
de Vrij: 6,5. Ancora una prestazione solida. Sempre attento sulle rare incursioni offensive degli avversari.
van Dijk: 6. Qualche leggerezza di troppo nei disimpegni. Continua a non dare quell'impressione di sicurezza che l'aveva caratterizzato nei tempi migliori.
Aké: 6. Gara oltremodo tranquilla. Nessun rischio in difesa, ma anche scarsa partecipazione oltre la metacampo.
Dumfries: 6,5. La sua grande capacità di corsa gli permette di coprire tutta la fascia e di essere un'arma in più sul fronte offensivo.
Reijnders: 7. Imprendibile nelle sue continue accelerazioni in verticale, crea spesso fondamentali superiorità numeriche.
Simons: 6 Più partecipe nella manovra, ha anche qualche guizzo interessante, ma quando i palloni sono pesanti non ne azzecca mai una.
Schouten: 6,5. Sempre prezioso tatticamente, smista con precisione una notevole quantità di palloni.
Gakpo: 7,5. Gioca molto largo a sinistra e non è nemmeno molto cercato, ma si conferma l'arma in più di questa Olanda ogni volta che viene servito.
Bergwijn: 5,5. Qualche buona combinazione sulla destra, ma non è chiaro il suo ruolo e in definitiva non incide.
Depay: 5,5. Ancora troppi errori, sia in appoggio che nelle scelte. Dovrebbe capire, anche se temo sia troppo tardi, che le giocate facili sono spesso più utili alla squadra di quelle più spettacolari ma fini a se stesse.

Malen: 7. Più coraggioso di Bergwijn nella ricerca dell'uno contro uno, trova pure una doppietta che farà bene alla sua autostima.

giovedì 27 giugno 2024

Un regalo di Eupalla


Romania negli ottavi, vincente Austria/Turchia negli eventuali quarti.
L'indecente prestazione contro l'Austria deve avere impietosito il dio del calcio che presenta all'Olanda il cammino più agevole verso la semifinale.
Attenzione, "più agevole" non significa facile, ma col terzo posto ottenuto nel girone era davvero difficile che potesse andare meglio.
Nonostante Koeman, mi è difficile pensare di perdere dalla Romania o di ri-perdere dall'Austria, anche se sono consapevole di avere detto la stessa cosa tre anni fa, all'ultimo Europeo, quando l'accoppiamento fu con la Repubblica Ceca. Potrebbe insomma capitare un'altra variabile impazzita come lo fu allora l'espulsione di de Ligt, si potrebbe pure andare ai rigori, ma è indubbio che l'occasione è più ghiotta di quanto si meritasse.
Ora sta alla squadra saperla cogliere, ma fare peggio che con l'Austria sarà difficile e, paradossalmente, la sconfitta indolore può avere aiutato a capire quale siano le scelte da fare d'ora in avanti.